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venerdì 12 luglio 2013

MA CHE COS'E' L'ONESTA? RIFLESSIONE DI FRANCO PREVITE


Cristiani per servire di Franco Previte


Le ormai numerosissime inchieste giudiziarie in corso sulle corruzioni, concussioni e violazione di ogni ordine, genere e grado del codice penale riguardanti il “contatto” con la res-pubblica, continuano a tener desta l’opinione comune, i mass media ed ora nel mirino “entrano” anche personaggi in vista .

Dunque l’Italia è diventata il Paese di corrotti e corruttori e dove l’onestà,( ma cosa è ? ) non conta più niente e purtroppo l’onesto è considerato una nullità !

Madre Teresa di Calcutta, oggi Beata, ha affermato che nel mondo occidentale, dove la gente sembra più ricca, vi è una fame più grande ed una povertà interiore più grave di quella che si vede nelle viuzze di Calcutta !

“ Dobbiamo essere umili, con umiltà reale, con nome e cognome” esorta giustamente Papa Francesco a tutti ( 14 giugno 2013 Chiesa S. Marta) ed in particolare ai “ cristiani da salotto !”.
Nonostante queste “ammonizioni pontificie” e di fronte ad atteggiamenti di malcostume civile, sono tantissime le persone che dedicano il loro tempo ai più sfortunati della vita e considerano l’onestà un patrimonio da salvare .

Alle volte ci domandiamo : perché non “lasciare” e, soprattutto, perché “continuare”?

Coloro che ci esortano a non “lasciare” ci suggeriscono di non tener conto delle affermazioni che possono essere riferimenti a principi che trascendono ogni diritto della legge umana e di considerare il concetto del diritto umano un valore da salvare,altri che condividono gli atti di assoluta integrità morale e di altruismo ci dicono di “continuare”, anche se dobbiamo assistere a vergognose enunciazioni che apprendiamo quasi tutti i giorni da ogni parte, anche, da quelle reti televisive di Stato e non, tutti dobbiamo assistere a vergognose disquisizioni politiche molto spesso di parte !

La famiglia oggi è bombardata da mille insidie e da mille problemi, ma dobbiamo considerarla la vera risorsa di questo Paese, invece di essere ignorata, il quale dovrebbe far riemergere quel ruolo immenso e fondamentale che essa ha nella società.

Assistiamo spesso a grandi manifestazioni di piazza senza un significato e viene tralasciato quel principio di solidarietà che dovrebbe accompagnare la giustizia sociale per le persone più deboli o che fanno parte del mondo della sofferenza.

Tutti ne parlano, specie quelli che dovrebbero difendere il popolo: ( ma cosa vuole questo popolo ? ).

Giustizia e coerenza !

Quelle“misure restrittive” che la politica intende imporre, vanno valutate, perché a volte vanno contro i più elementari principi di solidarietà e di giustizia che dovrebbero caratterizzare un Paese civile.

Abbiamo perso la libertà ? Mah !

La carenza di adeguati provvedimenti legislativi e di quelli economici verso le persone emarginate ed ignorate da coloro che dicono di sostenerle, sono tematiche da affrontare in maniera efficace, decisiva, senza indugio, in nome di quell’onestà che dovrebbe essere la perla della nostra convivenza e non del malcostume, del relativismo smodato. 

Ripeto ancora una volta è veramente vergognoso non trovare fra le pieghe del bilancio pubblico uno stanziamento per aumentare decorosamente le “provvidenze economiche” per quelle persone invalidate che fanno parte della nostra comunità e che sono molto dimenticate ! Ma un giorno ne dovranno rispondere !

Nella affannosa ricerca delle “misure correttive” inerenti le spese inutili, gli sprechi, le inefficienze, perché non far rientrare in quelle “misure”, viaggi all’estero (oh! quanti ne vengono effettuati !), auto blu, telefonini ( parlare meno ed ascoltare di più), alti stipendi ai manager dello Stato, spese militari, specie quelle all’estero che in riscontro ci “donano” i nostri soldati caduti !

Invece di dare contributi per la cantieristica navale, ( da notizie apprese dai mass media, se così è l’ultimo ritrovato dello spending rewie ), perché non incrementare le ispezioni nei porti turistici dove sostano barche milionarie e lussuosi velieri e nell’evasione fiscale tanto declamata, accertare se quelle “barchette” sono in regola con il Fisco, compresi gli ingaggi e reingaggi ai ciclisti, giocatori ed allenatori di calcio, società finanziarie e sportìve d’ogni genere, cantanti, attori, politici e via dicendo …! e se controlli vengono effettuati : chi controlla i controllori ?

Questo vivere onesto sarà in conformità con le azioni alle norme della giustizia e del dovere ?

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° : “ Andiamo avanti con speranza!"  

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

Ha diritto alla vita il mondo della sofferenza ?

E’ giacente da tempo nei lavori parlamentari la legge sul “fine vita”, ma intanto, pare, che si vada uniformando un principio molto strano e preoccupante da me definito “ budget del ricoverato”riguardante l’ambito ricovero dove persone anziane in fase terminale o con motivi di disabilità ricoverati negli Enti Ospedalieri italiani in qualsiasi condizione di salute si trovano, vengono dimessi dai nosocomi superato l’intervento finanziario predisposto dal Servizio Sanitario Nazionale senza peraltro predisporre strutture alternative atte al proseguo delle cure fino al compimento naturale della vita terrena.

Mi dispiace insistere e ripetere questo “argomento”, ma si tratta di una “situazione”, che riguarda non solo il mondo della sofferenza, ma tutti i cittadini, in quanto se questa è la realtà, allora è pura eutanasia mascherata e se tale legalmente autorizzata ! ( fin oggi giugno 2013 )

Questa anomala situazione l’ho condensata in una Petizione il 18 marzo 2013 ed assegnata col n.307 alla 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica ( legge-quadro in materia di assistenza psichiatrica) e col n. 308 assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ( Interventi per garantire la prestazione di cure sanitarie a tutti i pazienti, anche in età avanzata o disabili , indipendentemente da ogni considerazione finanziaria ).

Col n. 31 alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ( Tempestiva approvazione di una legge-quadro nazionale di riforma dell’assistenza psichiatrica ) :


Entrambe le Petizioni sono tutt’ora ( giugno 2013) prive di una risposta dalle competenti Commissioni Legislative, ma anche in passato dal Senatore Marino e dall’Onorevole Leo Luca Orlando rispettivamente ex Presidente della “Commissione Parlamentare sul Servizio Sanitario Nazionale” ed ex Presidente della “Commissione Parlamentare per gli errori della Sanità”.

Ci si chiede : è indolenza, o carenza di rispetto dei sistemi democratici e dei soggetti deboli, oppure di mancata applicazione della Costituzione Italiana che ha voluto dare allo Stato un volto ed un valore profondamente umani ?

La procedura del ritardo è in netto contrasto con il diritto del cittadino di “ esporre comuni necessità” ( art. 50 della Costituzione Italiana), con il diritto della “pari dignità sociale” ( art.3 Costituzione Italiana), con l’art.141 CapoXVII° del Regolamento del Senato della Repubblica e con l’art.109 Capo XXV° della Camera dei Deputati nel rispetto della persona umana, nonché da un elementare comportamento etico e sociale, adempimenti che sono condizioni necessarie per corrispondere alle scelte di un umanesimo costituzionale !

I Costituenti nello stabilire l’ordinamento fondamentale della Repubblica Italiana seppero guardare lontano, molto lontano nel futuro consolidando nel Testo le condizioni dei “cittadini in situazione di inferiorità” quali gli anziani, malati, disabili psico-fisici, emarginati, cioè le persone in difficoltà rispetto alla popolazione in condizione di alto, medio, relativo stato sociale, dando allo Stato, ripeto, un volto ed un valore profondamente umani.

Allora bisogna considerare se le politiche contro la natalità e la vita così come la manipolazione genetica e quel ” budget del ricoverato“ sono in fase di approvazione e nel contempo di esecuzione, senza alcun dubbio allora dobbiamo pensare essere una congiura a livello politico che avverrebbe nelle n/s strutture ospedaliere in nome del risparmio, della libertà, del progresso e dei diritti individuali ed umani, i quali si negano agli altri al fine di permettere l’eliminazione di esseri umani il cui diritto alla vita viene negato, una autentica eutanasia, ripeto, “fuori fin’ora”!, dall’ordinamento giuridico italiano, una omissione di soccorso, grave reato contro la libertà ! .

L’opinione pubblica e noi con essa riteniamo doveroso, essenziale, improcrastinabile che il Parlamento, il Governo, il Ministro della Salute, il Servizio Sanitario Nazionale e quant’altro ( tutti che da molto tempo avevamo con urgenza interessati) si uniformino al dovere di garantire sicurezza a qualunque persona, specie quella diversamente abile, considerando tali le persone anziane, disabili od in fini di vita, il cui diritto legale è quello che spetta a godere alle cure mediche, alla nutrizione ed all’idratazione come predisposto dall’art.25 lettera f della “Convenzione per i diritti delle persone con disabilità” dell’ONU. ( Caso Englaro docet!) .

Se poi insiste la eventuale disparità di trattamento, questo è fortemente in contrasto con la Costituzione Italiana, con la Costituzione Europea, con Trattati Internazionali e col principio etico-educativo-sociale.

Se le “proposte” di quelle metodologie della già ratificata “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” dell’ONU dove ognuno si deve prendere le proprie responsabilità Signori Presidenti dei Consessi Parlamentari e Signor Presidente del Consiglio dei Ministri e membri del Governo, venissero applicate, potrebbe subentrare la possibilità che tutti i disabili, possono correre il rischio di subire “violenze”, come pare avvenga con quel “budget del ricoverato”, e se vero, questo, ripeto, stravolge i diritti umani, offende la dignità della persona e nega il diritto alla vita, valutazione che non abbiamo alcun dubbio considerare e con noi l’opinione pubblica essereeutanasia pura, una forma particolarmente crudele e di abbandono del malato, ripeto, specie se disabile, agonizzante ed in stato avanzato d’età.

Purtroppo viviamo in un mondo in cui non ci si “trova” quasi più, in un mondo in cui ciascun “soggetto umano” trova grandi difficoltà da una sorta di educazione “pro domo mea”, da un “nichilismo” che adatta pensieri e che cancella prospettive oscurando orizzonti, da “metamorfosi” davvero riprovevoli, da una “imposizione” del relativismo che non riconosce nulla di definitivo e che lascia come ultimo obiettivo solo il proprio io, dove si va “instaurando”, a danno dell’uomo, una cultura di delirio e di idolatria verso gli animali (che rispettiamo!) che costituisce una nuova moralità che supera il centralismo dell’uomo e lo relega al di sotto del genere animale.

Come nell’antico teatro si annunziava la fine della rappresentazione, così oggi dobbiamo ammettere “acta est fabula !” ( la commedia è finita !).

Con l’opinione pubblica, rivolgo urgentissimo appello ai Signori Presidenti del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Governo onde chiarire quanto sopra esposto, che avevo “temuto” e “denunciato” nella mie Petizioni ancora giacenti nelle competenti Commissioni Parlamentari, e ci dicano : hanno diritto alla vita le persone anziane, in fin di vita, i disabili fisici, gli handicappati psichici, i ciechi, i sordomuti, gli emarginati, il mondo cristiano e della sofferenza ?

Papa Francesco ha esortato sapientemente i potenti del mondo : “ il più grande potere è il servizio”, ai Cardinali e Vescovi “il male è l’autorefenzialità “ ai Sacerdoti di essere “pastori con l’odore di pecore ” a tutti “ dobbiamo essere umili con umiltà reale, con nome e cognome “ ( Vaticano Chiesa Santa Marta 14 giugno 2013 ).

E con la parole del Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza” ! 


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