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lunedì 18 marzo 2013

"VERSO LA LUCE" ANALIZZA LA PROFEZIA DI SAN MALACHIA - INTERRUZIONE DELLA SUCCESSIONE DEI PAPI - DI ANNA CATERINA EMMERICK NELLA VISIONE DEI DUE PAPI E L' ILLUMINANTE SALUTO DI PAPA BENEDETTO DEL 28 FEBBRAIO SCORSO

La profezia della Beata Caterina Emmerick: "Vidi anche il rapporto tra i due papi"

Post n°136 pubblicato il 18 Marzo 2013 da versolaluce
La beata Anna Caterina Emmerick ha avuto la visione di "due papi" e due chiese che sarebbero apparsi sulla scena del mondo durante la grande tribolazione.Andando a rileggere le sue descrizioniho notato che lei scrive: "Allora venne il Salvatore in persona vestito con l’abito sacerdotale".
Ho visto questa frase come la chiave di volta dell'interpretazione di tutte

 le profezie, poiché essa riguarda 'la venuta del Salvatore in persona' e ce ne dà un elemento concreto di riconoscimento, dicendo che egli si presenta 'vestito con l’abito sacerdotale'.

Questo elemento mi ha fatto immediatamente ripensare alla profezia di Malachia, dove l'avvento dell'ultimo papa Petrus Romanus  è associato con l'apparizione del 'giudice tremendo' del giudizio universale e dove, dunque, ancorasi ripete l'accostamento tra abito sacerdotale - quello dell'ultimo pontefice - e venuta del Salvatore in persona. E in Malachia ciò avviene proprio in quella che è l'ultima parte della profezia, la quale - per un motivo misterioso e recondito - presenta l'ultimo pontefice con una descrizione che ha la particolarità di differenziarsinettamente dalla sequenza ordinata di tutti gli altri papi. 

L'interruzione della successione dei papi, che si ha con Gloria Olivae è, infatti, seguita da una descrizione degli esiti finali delle grandi tribolazioni iniziate dopo Gloria Olivae e che si concludono con l'ultimo pontificato del Petrus Romanus, quando il Cristo stesso giudicherà le nefandezze commesse 'nel suo popolo'.

Ma c'è ancora un'altra visione profetica, che può essere accostata a quella della Beata Emmerick e di san Malachia, ed è quella espressa nel gesto e nelle dichiarazioni di Benedetto XVI in merito alla sua rinuncia al potere giurisdizionale. 
Alla domanda se di fronte alla presenza contemporanea di due papi dobbiamo pensare all'avverarsi della profezia della beata Anna Caterina Emmerick circa la divisione della chiesa di Roma in due diverse chiese, avevo risposto neicommenti a questo Blog che, senza dubbio, ci sono oggi in campo le due concezioni di chiesa che percorrono tutta la storia della chiesa di Roma. E che queste due concezioni sono: la chiesa-corpo di persone abitate e mosse dallo Spirito e la chiesa-organismo di costituzione giuridica, sulle quali negli ultimi anni si è ampiamente concentrato l'insegnamento di Papa Benedetto XVI (vedi qui
Ma penso che si possa dire anche qualcosa in più confrontando la profezia-chiave della Emmerick con alcune particolari affermazioni di Benedetto XVI.
Di queste due chiese di opposta concezione - la chiesa-corpo di persone e lachiesa-organismo di costituzione giuridica - anche Caterina Emmerick vide una copresenza nello stesso periodo storico di tribolazioni finali:
"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita  [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa." "Tutto veniva fatto secondo la ragione umana", "meccanicamente". "Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa".
"Così come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivanoangelisanti ed altri cristiani."
"Vidi anche il rapporto tra i due papi".
Ebbene, ora c'è da dire che la chiesa-corpo di persone abitate e mosse dallo Spirito per rivolgersi verso il Cristo che torna per portare a compimento il suo regno è la concezione che Benedetto XVI ha espresso fino all'ultimo, con affermazioni che chiamare epocali è dire poco, perché dobbiamo definirle profetiche e proprio sulla stessa lunghezza d'onda delle visioni della Emmerick e di san Malachia, per lo specifico mix tra visita del ritorno del Cristo (la parusia), mistero dell'Incarnazione nella chiesaultimo papa e ultimo giudizio:
"Vorrei lasciarvi un pensiero semplice, che mi sta molto a cuore. Un pensiero sulla Chiesa, sul suo mistero. La Chiesa non è un’istituzione escogitata e costruita a tavolino, ma una realtà vivente. La Chiesa è un corpo vivo, animato dallo Spirito Santo. Essa è nel mondo, ma non è del mondo: è dello Spirito. La Chiesa si risveglia nelle anime. La Chiesa vive, cresce e si risveglia nelle anime, che - come la Vergine Maria - accolgono la Parola di Dio e la concepiscono per opera dello Spirito Santo; offrono a Dio la propria carne e, proprio nella loro povertà e umiltà, diventano capaci di generare Cristo oggi nel mondo. Attraverso la Chiesa, il Mistero dell’Incarnazione rimane presente per sempre. Cristo continua a camminare attraverso i tempi e tutti i luoghi. Questa è la nostra gioia, che nessuno ci può togliere." (BXVI, Saluto di Congedo ai cardinali, 28.02.2013)
"Il nostro uomo interiore deve prepararsi per essere visitato da Dio".(Udienza, La conversione per il Regno dei Cieli, 13.2.2013)
Mentre, è da notare che a questa chiesa-corpo di persone si contrappone la chiesa-organismo costituito da norme giuridiche per l'attuazione di un programma messianico-politico, che è proprio la concezione su cui si basa la legge canonica che permette la nomina di un altro alla sede di Pietro mentre è ancora vivente il Vicario di Cristo che lo precede.
Così, senza dubbi, possiamo direttamente constatare che le due concezioni di chiesa, che hanno percorso la storia alternandosi, oggi si sono fatte entrambecopresenti nei loro due rappresentanti. E che, di conseguenza, per una superiore legge di necessità, ciascuno di noi è attratto verso l'una o verso l'altra delle due concezioni e perciò costretto a sentire interiormente (anche solo inconsciamente) la propria appartenenza. Le due concezioni di chiese in questo modo si vanno formando un corpo sostanziale attraverso queste nostre interiori, consce o inconsce, adesioni e, di fatto, nascono.
Ma per lo specifico mix di caratteri del ritorno del Cristo che desumiamo dalle affermazioni profetiche di un papa (BXVI), di un santo vescovo (Malachia) e di una beata donna (Caterina Emmerich) dobbiamo allora considerare chel'attrazione interiore verso l'una o l'altra concezione di chiesa non sarà irrilevante per la nostra sorte, anzi è già l'inizio di una separazione universale.

Poiché soltanto in una delle due chiese si vedrà la luce del sole nascente - il ritorno del Cristo sacerdote, unico vero pontefice dell'umanità; mentrenell'altra chiesa, quella solo terrena, graverà il buio e siederà l'uomo iniquo,che nelle vesti sacerdotali incarnerà l'Anticristo e sprofonderà nell'abisso.

"Allora venne il Salvatore in persona vestito con l’abito sacerdotale"
Incrociando gli elementi delle tre profezie si ricava che l'ultimo papa e l'ultimo giudizio, associati nello stesso momento, costituiranno lo storico avvento del'Salvatore in persona' nella vera chiesa di Cristo, che annientando l'Anticristo e la sua falsa chiesa porterà a compimento il regno di Dio in terra.
Chissà noi, da che parte ci ritroveremo...

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