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lunedì 2 aprile 2012

LO SCIOPERO DELLA FAME PER OTTENERE ATTENZIONE? LE PICCOLE MEDIE IMPRESE IGNORATE DALLE ISTITUZIONI....

«Alexandra è un simbolo della rabbia delle imprese»


VARESE - Alexandra Bacchetta è diventata un simbolo 

(Foto by varesepress/genuardi)

VARESE - Alexanda Bacchetta è come quell'artigiano che si è dato fuoco davanti ad Equitalia, a Bologna. Perché noi piccoli imprenditori abbiamo superato la rassegnazione, ora c'è solo la rabbia». 

Lo racconta Massimo Mazzucchelli, imprenditore della Fratelli Mazzucchelli di Besnate e referente regionale di Imprese che Resistono, il movimento di piccole e medie imprese che sta tentando di portare alla ribalta le ragioni e i problemi di uno dei motori economici del Paese. 

Mazzucchelli dice di aver intenzione di chiamare al più presto Alexandra Bacchetta, l'imprenditrice varesina che ormai da una settimana sta portando avanti uno sciopero della fame per far valere il proprio diritto al risarcimento danni per calamità naturale, dopo che il suo ristorante, il Relais Ca' dei Santi, è stato inondato dal fango della piena dell'Olona, peggiorata dal cedimento del muro di Villa Toepliz che sovrasta il locale gestito dalla famiglia Bacchetta. 

I risarcimenti sono stati promessi, ma nulla, in tre anni, è arrivato. «Ho letto sui giornali la vicenda della signora Bacchetta - dice Mazzucchelli - e non mi stupisce. I problemi delle piccole e medie imprese sono spesso visti dalle istituzioni come dei fastidi, quindi non vengono presi davvero in considerazione». A questo punto, continua il referente di Icr, in un momento in cui «i problemi veri non vengono affrontati, i gesti estremi diventano l'unico modo per sfogare la propria rabbia e per farsi sentire».

Nemmeno le associazioni di categoria sono più in grado di rispondere al grido di rabbia delle Pmi, secondo Mazzucchelli, «e questo dimostra l'assurdità della situazione». LEGGI TUTTO

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