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ARCHIVIO COMMENTI del dott.G.I.- CRISTO, CHIESA, SEGNI DEI TEMPI: AVVERTIMENTO, CONSACRAZIONE ALLA RUSSIA, DIMISSIONI PAPA BENEDETTO, PAPA FRANCESCO, PROFEZIE, GRANDE TRIBOLAZIONE




dott g.i. remox cosa ne pensate della similitudine di questo papa con l'anticristo di soliev e benson ? a me sembra ci siano molte somiglianze 

Risposte 


Biblicamente, non c'entra nulla. 

Non bisogna confondere le due bestie: la bestia dal mare e la bestia dalla terra. 

Consiglio di leggere qualche buon commento sull'Apocalisse, particolarmente sul capitolo 13, perché si confondono le due bestie. 

https://doncurzionitoglia.wordpress.com/2014/12/12/apocalisse-3-breve-commento-al-cuore-dellapocalisse-capitolo-xiii/ 

L'anticristo (I bestia) è sempre un laico che, in forza della sua affascinante ideologia politico-religiosa, diventa il padrone del mondo; il falso profeta (II bestia) è un religioso, perché proviene da quell'ambito, ma appoggia e sostiene l'ideologia dell'anticristo. 

Quello di cui parlano sia Benson (il Padrone del mondo, il Grande Oppositore di Gesù si presenta sotto le vesti di un ‘umanista’, di un maestro di tolleranze, pluralismi, irenismi ecumenici), sia Soloviev (un affascinante filantropo che incanterà tutti, un pacifista, vegetariano, animalista, un ecumenico che metterà insieme tutte le religioni ritenendo di essere più buono di Gesù Cristo), è la prima bestia dal mare. 

Infatti, l’anticristo otterrà “potestà sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione” (v. 7), vale a dire diverrà per lo spazio di 42 mesi il padrone del mondo intero. 

Quello di cui parla la Valtorta (il pastore idolo) è invece la seconda bestia. 

Sono due bestie distinte, che però collaborano insieme (a perdizione delle anime). 

Nel momento in cui apparirà l'anticristo, sorgerà pure il falso profeta. Anche quest'uomo è indicato nell'Apocalisse come "una bestia", per indicare l'assenza di relazione con Dio (notare l'espressione: "un'altra"): "Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra e aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone" (Apocalisse 13:11). Appare certo che questo personaggio sarà un uomo in carne ed ossa come l'anticristo. 

Che cosa vuol dire nell'Apocalisse "salire dal mare" e "salire dalla terra"? 

San Giovanni stesso spiega che le acque sono popoli e nazioni: "Poi mi disse: "Le acque che hai viste e sulle quali siede la prostituta sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue" (Apocalisse 17:15). 

A questi versetti si è data la seguente spiegazione: 

"Il mare continuamente in movimento è figura del mondo politico, continuamente agitato, in fermento. La terra sarebbe il mondo religioso stabilito su basi più ferme. Tenendo quindi conto di questo versetto, l'anticristo sorgerà dal seno dei popoli e dalle nazioni agitate dalle ultime convulsioni della storia, sofferenti per la continua instabilità politico-economica. Generalmente i dittatori sorgono appunto da una simile folla. Il falso profeta sorgerà, invece, dalla terra, cioè dal mondo religioso. Il fatto stesso che sia chiamato falso profeta, sembra suggerire che egli abbia un'influente infiltrazione nel mondo religioso". 

Su questa spiegazione c'è unanimità di consensi (è certa). 

Ora, se papa Francesco fosse un antipapa, sarebbe la seconda bestia, cioè il falso profeta, e non l'anticristo che è la prima bestia. 

Infatti, il FALSO PROFETA avrà un contegno d'agnello, mentre sarà come un dragone. Nell'Apocalisse, l'agnello è Gesù Cristo, mentre il dragone è Satana. Pertanto le due parole a lui applicate "Agnello e Dragone" indicano quale sarà la sua manifestazione esteriore. Apparirà pertanto umile, mite e senza dubbio occuperà un'alta carica religiosa. Quando parlerà, mentirà ed ingannerà. 

Il falso profeta sarà, dunque, il braccio destro dell'anticristo, il suo rappresentante attivo, eserciterà tutta l'autorità della prima bestia e con essa indurrà le genti ad adorare l'anticristo: "Essa esercitava tutto il potere della prima bestia in sua presenza e faceva sì che tutti gli abitanti della terra adorassero la prima bestia" (Apocalisse 13:12). 

Come si può notare dalle descrizioni di Benson e di Soloviev, - e questo è verissimo - la prima bestia, il vero anticristo, ha una strana ideologia ecumenica, perché vorrà unire tutte le religioni e porsi al di sopra di esse, facendosi adorare lui stesso come un dio. 

E infatti Apocalisse 13,8 dice: 

“L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato.” 

Questo in breve Apocalisse XIII. 

Ad Anguera, invece, il cosiddetto "anticristo" è descritto così: 

2.554 - 26.07.2005 

Colui che si oppone a Cristo si manifesterà e condurrà all’errore un grande numero dei miei poveri figli. State attenti. È UN FALSO MESSIA. Riuscirà a sedurre anche molti consacrati. 

3.276 - 6 febbraio 2010 

Arriverà il giorno in cui sorgerà un uomo apparentemente buono e giusto. Ingannerà molti, perché REALIZZERÀ GRANDI PRODIGI. Verrà dall’emisfero sud e molti lo considereranno come un SALVATORE. 

"Falso messia" e "salvatore" indicano una cosa ben precisa: che, cioè, questo personaggio è considerato un messia-dio. 

Inoltre è spiegato che emergerà velocemente perché opererà "grandi prodigi". 

A causa dei "grandi prodigi" che opererà, verrà considerato un messia. 

Non potremo quindi sbagliarci nel riconoscerlo: egli farà prodigi (prodigi di materia, come materializzazioni, psicocinesi, ecc.). 

Papa Francesco non fa prodigi (lo dico perché in alcuni siti, l'espressione "verrà dall’emisfero sud" è stata applicata a Bergoglio, invece deve essere applicata al falso messia). 

Dunque, nella peggioooore delle ipotesi, papa Francesco potrebbe essere il sostenitore di questo anticristo-precursore (che però fino ad ora non si è ancora manifestato). Poiché le due bestie agiscono per 42 mesi CONTEMPORANEAMENTE, papa Francesco starebbe agendo da solo sulla scena già da quasi 4 anni e questo non quadra. Finora. 

I messaggi a MDM sostengono esattamente questo: che papa Francesco sia la seconda bestia e che stia lavorando per l'anticristo (I bestia), in attesa che egli si riveli. Ma i messaggi a MDM sono falsi. 

dott. G.I. 

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Conchita non ha mai affermato che assisterà al Castigo, né risulta da alcuna visione. In un'intervista, ha solo detto che il Castigo verrà durante la vita dei suoi figli. 

dott. G.I

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Dr G o chiunque ne abbia contezza

Si hanno informazioni circa questi due siti?

1 http://www.dievorbereitung.de/lapreparazione/index.html

Riporta dei messaggi mariani a partire dal 2013. Ve ne sono stati più di mille.
Si tratta di un'apparizione conosciuta e attendibile, o di una fonte a cui non badare?

2 http://www.associazionemarianaeskaton.it/prod02.htm

In questo sito viene detto che addirittura il nome dell'Anticristo - un laico - sarebbe stato rivelato in alcune apparizioni private. Parrebbe, dall'articolo, che queste apparizioni dovrebbero essere conosciute (quantomeno agli addetti ai lavori) e riportate da qualche altra parte sul sito medesimo, ma personalmente, su due piedi, non le ho scorte. Qualcuno ha miglior fortuna e comunque conosce questa fonte?

grazie



Rispondo a Howling Mad Murdock.

Il primo sito non lo conosco:

http://www.dievorbereitung.de/lapreparazione/index.html
http://www.m-bz.net/ar2/preparazione/index.html

La carismatica (che vuole tenere riservata la sua identità) si definisce “Maria zur Göttlichen Vorbereitung der Herzen” (Maria per la divina preparazione dei cuori).
Il sito che ne presenta l’opera si chiama semplicemente “Die Vorbereitung”, cioè La Preparazione. 
A cosa? Alla seconda venuta di Cristo, che sarebbe molto vicina.

Mi sembrano messaggi-fotocopia di quelli a MDM (anche lei con identità riservata e di nome Maria).
Leggendo i messaggi, si apprende che Benedetto XVI è l'ultimo papa e papa Francesco è il falso profeta a servizio dell'anticristo.
Dai messaggi trasuda un odio notevole verso il Vaticano e verso tutti i capi della Chiesa cattolica.

Messaggio nr. 38
21 febbraio 2013
Il falso profeta fa il suo ingresso in Vaticano.
[...] Godetevi gli ultimi giorni del vostro amato papa Benedetto XVI, Nostro figlio che amiamo con tutto il Nostro cuore, perché si avvicinano tempi brutti. Con le dimissioni del vostro papa, la Santa sede sarà libera e l’anticristo farà il proprio ingresso in Vaticano. IL NUOVO PAPA, HA RESO OMAGGIO ALLA BESTIA E LO FARÀ FINO ALLA FINE DEI SUOI GIORNI. Pregate, figli Miei, affinché possiate resistere a tutti i brutti propositi e affinché non veniate contaminati dalle nuove riforme nella Chiesa, che saranno promulgate dall’anticristo e dai suoi aiutanti Il Vaticano è contaminato. Contaminato dalla feccia. Il vostro papa Benedetto è stato circondato da falsi cristiani, che adesso mostreranno la loro vera faccia.
[...]
Figli Miei, Miei amati figli, continuate a pregare per il papa Benedetto. EGLI RESTA IL VERO RAPPRESENTANTE DI MIO FIGLIO SULLA TERRA, ANCHE SE NON OCCUPA PIÙ IL POSTO UFFICIALE. Continuate a pregare anche per tutti i servitori pubblici di Mio figlio perché vivranno tempi duri. Restare fedeli a Mio figlio Gesù Cristo, sarà una sfida per ognuno di loro e per ognuno di voi. Ricordatevelo sempre. L’anticristo e i suoi compagni faranno di tutto per eliminare il Cristianesimo. A questo scopo, hanno elaborato un piano, occultando al massimo le loro intenzioni, in modo tale che la maggioranza di voi, se ne accorgerà, solo quando sarà già successo. Quest’anticristo e i suoi servitori possiedono una capacità retorica che raramente è stata sentita qui sulla vostra terra. Hanno già tramato tutto in modo molto dettagliato e senza dare nell’occhio. Guardatevi da discorsi affascinanti e non lasciatevi imbrogliare da grandi parole e discorsi e da falsa prontezza nell’aiutare. Non valete NULLA per l’anticristo. Nessuno di voi. Egli vuole solo controllarvi e uccidervi, ma prima dovete cadere nella sua trappola. Questo è il suo piano.

Messaggio nr. 39
22 febbraio 2013
Pregate Miei amati figli. In Vaticano si sono insinuati i seguaci del culto satanico. Continuamente il diavolo cerca di ordire intrighi proprio lì, dove dovrebbe essere il posto più santo. Fino ad ora non ci è riuscito. Con le dimissioni del Nostro amato e vero figlio, papa Benedetto XVI, questa sede resterà libera e SATANA HA GIÀ SCELTO UN OCCUPANTE PER QUESTA SANTA SEDE. È UN UOMO CATTIVO, COMPLETAMENTE CONTAMINATO E CORROTTO DA BRAMA DI POTERE E DA ADORAZIONI A SATANA. Insieme con l’anticristo egli comincerà a voler dominare e controllare il vostro mondo. Siate certi, che riuscirà soltanto fino a un certo punto, in questo suo intento.

Messaggio nr. 119
29 aprile 2013
Continuate a fidarvi di Me, il vostro Gesù e ascoltate la parola che Io vi annuncio attraverso i Miei scelti veggenti, perché la Mia Santa Chiesa, il Mio Corpo mistico, qui sulla terra è stato disonorato dagli impostori, che in questo momento regnano in Vaticano. Mio figlio, Benedetto XVI, è qui sulla terra, il Mio ultimo vero rappresentante della Mia Chiesa. Egli però è stato cacciato via dai bestemmiatori e dai loro malvagi seguaci che si sono intrufolati nel Mio Luogo Sacro e che adesso dal più alto di tutti i gradi: dalla Santa sede Di Pietro, vogliono rovinare tutti i figli di Dio.

Messaggio nr. 581
9 giugno 2014
Le profanazioni a Roma - e partendo da lì in tutto mondo –, sono crudeli e umilianti! “I capi” della vostra Chiesa cattolica sono corrotti, senza cuore, contaminati dal diavolo! Non hanno alcun rispetto, e non dimostrano alcun rispetto se non verso i loro simili.
Il diavolo si è infiltrato in Vaticano, e il falso profeta troneggia nella posizione più alta della Santa Chiesa di Cristo. Ma, Miei cari figli, ci sono anche buoni pastori lì, come ovunque nelle vostre chiese!
Papa Benedetto XVI è il vero rappresentante di Gesù qui sulla terra...

http://www.dievorbereitung.de/lapreparazione/messagi/Tutti%20Messaggi/La%20preparazione%20-%20tutti%20messagi.pd

Il secondo sito è conosciuto:
http://www.associazionemarianaeskaton.it/prod02.htm

È il sito di Lorenzo Ventrudo (nato a Orsara di Puglia, Foggia, 09.12.1940), un ex politico e sindacalista che ha lasciato l'attività per dedicarsi a Dio.
Dopo aver conseguito il Diploma Accademico in Scienze Religiose, nel 1990-1991, è stato ordinato diacono permanente nel 1996 e ha fondato l' "Associazione Mariana Eskaton", libera Associazione privata di fedeli laici, d’ispirazione cattolica. 

E' conosciuto, perché ha studiato per molti anni le profezie cattoliche e le tematiche apocalittiche (l'escatologia). Avendo fatto la tesi sull'anticristo, ha ampliato di molto il lavoro e ha pubblicato un libro di un certo rilievo, un trattato sull'anticristo di 480 pagine:
"L’Anticristo che deve ritornare, Trattato sull’Anticristo", Edizioni Fede & Cultura, Verona 2010.

https://www.ibs.it/anticristo-che-deve-ritornare-trattato-libro-lorenzo-ventrudo/e/9788864090580

Ha scritto poi altri libri, sullo stesso tema:
- Escatologia. Fine dei tempi e delle fini. Sintesi dottrinale cattolica (2012), 
- Europa, Europa, quo vadis? Il futuro dell’Europa in prospettiva escatologica (2013), 

Sulla base di questi libri e della conoscenza che ha accumulato in ambito escatologico, è il fondatore, l'ispiratore e l'animatore della suddetta Associazione.

Lo Statuto dell'Associazione, con tutte le sue attività e finalità, è online sul sito stesso:
http://www.associazionemarianaeskaton.it/prod05.htm

In pratica, l’Associazione, si propone di scrutare i segni dei tempi ed interpretarli alla luce del Vangelo e di approfondire le tematiche escatologiche per dare risposte alle domande poste da tante persone. 
Svolge attività culturali attraverso convegni, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di film e documentari sulle tematiche escatologiche.

Così nascono le sette: uno approfondisce privatamente certi argomenti, ne diventa alquanto esperto e poi se ne fa propagatore, fondando una comunità... o una chiesa. Il pericolo, in questi casi, c'è sempre se non si è seguiti da sacerdoti pii e dotti.

"In questo sito viene detto che addirittura il nome dell'Anticristo - un laico - sarebbe stato rivelato in alcune apparizioni private. Parrebbe, dall'articolo, che queste apparizioni dovrebbero essere conosciute (quantomeno agli addetti ai lavori) e riportate da qualche altra parte sul sito medesimo..." (Howling Mad Murdock)

Il sito contiene molti errori, anche grossolani (sull’anticristo, sul rapimento degli eletti, sul "iudex tremendus" di Malachia identificato con l'anticristo, ecc.).
Ventrudo ha studiato profezie di ogni tipo sull'anticristo (fin dai primi secoli), ma sembra prestare fede anche a falsi profeti contemporanei.
Ovviamente, una cosa è citare S. Ildegarda di Bingen, Santa Brigida, il ven. Bartolomeo Holzhauser, il Curato d'Ars, e altri santi; altro è citare personaggi come la monaca di Dresda, John Leary, Patricia Mundorf, ecc..

Ventrudo sostiene e crede che l'anticristo finale sia già nato e che sia un laico "storicamente noto, già morto ma che deve necessariamente ritornare in vita". L'ipotesi del Nero redivivus, Nerone che risuscita e ritorna.

Lo dice chiaramente:
"Ricordiamo, secondo autorevoli profezie, che l’Anticristo, già nato, sarà riconoscibile dall’esercizio della sua attività pubblica, come quando, in particolare, COPRIRÀ LA CARICA DI PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’EUROPA, così come ampiamente teorizzato in base alla restaurazione dell’Impero Romano predetta dai Padri della Chiesa e da autorevoli esegesi condivise."

"Noi qui riaffermiamo con certezza assoluta e categorica, che l’Anticristo/Vicario di Satana, finale, non è un ecclesiastico, MA UN LAICO, BEN STORICAMENTE NOTO, GIÀ MORTO MA CHE DEVE NECESSARIAMENTE RITORNARE IN VITA, "per andare in perdizione" (Ap 17,8)!
Il fatto che l’Anticristo sia già nato nei nostri giorni, e che sia laico, è riportato in queste due profezie tratte da una rivelazione privata, fermo restando il giudizio definitivo del Magistero ecclesiastico. Noi, a ragione, la riteniamo attendibile anche perché ritenuta tale da autorevoli pareri espressi in merito, privatamente; pertanto tutto ciò che non concorda con quanto asserito, e riportato anche complementarmente nelle seguenti profezie, a nostro avviso, è da ritenersi decisamente falsa profezia:

"GRANDE DESOLAZIONE VI ASPETTA, figli Miei, quando l’anticristo uscirà dalle tenebre! Lui è già tra voi... ma voi lo riconoscerete solo quando la maschera gli calerà dagli occhi, e le frecce avvelenate usciranno numerose dal suo sguardo, per eliminare gli ignari figli della pace..."
http://www.associazionemarianaeskaton.it/prod02.htm

Il messaggio citato è della sedicente veggente Luciana Serrati dei "Missionari di Gesù" a cui Ventrudo presta fede.

"L’ipotesi che l’Anticristo sia già nato nel nostro tempo è sostenuta, come in parte già riportato, anche da: Melania Calvat/Massimino Giraud, Frà Giovanni della Roccia (sec. XIV), S. Pio X, John Leary, veggente di New York, 2004, citato, che precisa il segno della sua comparsa avvenuta per mezzo della cometa Hale-Bopp, Patricia Mundorf, 2005, la veggente Luciana Serrati dei "Missionari di Gesù", già citata, ed altri."
http://www.associazionemarianaeskaton.it/prod05214.htm

Luciana Serrati è un'ex suora orsolina che ha abbandonato il convento, ridotta allo stato laicale e, diventata assistente sociale, ha fondato praticamente... un'agenzia matrimoniale con dei sedicenti missionari: Familia Nova.
http://www.familia-nova.it/storia.aspx
https://www.facebook.com/Missionari-laici-di-Gesù-1756524367928090/

John Leary vive vicino Rochester, New York, riceve messaggi dal 1993, dopo un suo viaggio a Medjugorje. Sono volumi e volumi di messaggi (io ne ho letti più di 10 volumi, pubblicati dalle Edizioni Segno), ma i suoi messaggi contenevano tantissime profezie che alla luce dei fatti si sono rivelate false (non si sono realizzate). 

John è padre e nonno, partecipa giornalmente alla Messa, ricevendo la santa Comunione ogni giorno da quando aveva 17 anni, ma, nonostante i suoi messaggi non siano palesemente contrari alla dottrina cattolica, essi non sono di origine soprannaturale, ma umana.
Il 7 luglio 2000, il vescovo di Rochester, Mons. Mathew H. Clark, preso atto del parere unanime della commissione diocesana istituita per studiare gli scritti di John Leary, ha dichiarato che le sue presunte "locuzioni" non sono di origine soprannaturale ma umana. Provengono, cioè, dalla sua mente. Belle meditazioni profetiche, ma non di origine celeste.

Idem per Patricia Mundorf.
Le locuzioni, infatti, possono avere tre fonti: 1) Dio o spiriti celesti, 2) Satana o spiriti maligni, 3) la propria mente.

Il Papa Pio X non scrisse che l'anticristo era già nato, ma faceva un discorso molto più complesso e generale, considerando l'apostasia in marcia delle nazioni cristiane che presumibilmente sarebbe sfociata nel figlio della perdizione.
Dopo aver denunciata l'apostasia, nella sua prima enciclica, scriveva:
"Chi tutto questo considera, bene ha ragione di temere che siffatta perversità di mente sia quasi un saggio e FORSE il cominciamento dei mali, che agli estremi tempi son riserbati, e che già sia nel mondo il figlio di perdizione di cui parla l'Apostolo."
Il timore del papa era legittimo (stava denunciando i mali della "setta perversa dei Frammassoni"), ma c'è un "FORSE" grande come una casa.

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=9203&Itemid=100021

Che l'anticristo sia nato, può essere, ma non quello finale: un precursore (di anticristi ce ne sono molti).
Che poi sia un laico è certo, perché l'Apocalisse parla delle due bestie:
1) bestia dal mare (vero anticristo), laico (l'adorarono tutti gli abitanti della terra 13,8)
2) bestia dalla terra (falso profeta), ecclesiastico (agnello che parlava come un drago, 13,11)

Inoltre, è a dir poco fantasioso credere che l'anticristo finale sia un personaggio storico ben noto, già morto, che deve fisicamente ritornare in vita (= risuscitare) per andare in perdizione.
Sono farneticazioni di esegeti mediocri che prestano fede ad una leggenda.
Secondo la teoria in voga fra gli esegeti moderni, la Bestia sarebbe la rappresentazione dell'impero romano pagano e persecutore dei cristiani, incarnato in un Nerone redivivo; le sette teste sarebbero sette imperatori (nell'indicare i quali variano gli autori) e la testa ferita a morte, poi guarita, sarebbe Nerone, il quale, inseguito dai cavalieri lanciatigli dietro dal Senato romano, si suicidò segandosi la gola il 9 Giugno dell'anno 68 e fu sepolto quasi clandestinamente. Ma il mistero che circondò la morte di Nerone diede origine al sospetto popolare che non fosse morto, ma vivesse nascosto in qualche angolo dell'impero o anche oltre le frontiere, presso i Parti, pronto a tornare coi capi di quel popolo guerriero per vendicarsi, distruggendo Roma. La leggenda che Nerone fosse ancora vivo circolava ancora nel IV secolo, tanto che S. Agostino la ricorda come la leggenda di Nero redivivus.
In realtà, la leggenda va interpretata spiritualmente e non corporalmente dicendo che l'anticristo è un laico già morto che deve ritornare in vita. L'anticristo è uno spirito angelico potentissimo (Belial) che, se vogliamo credere abbia posseduto la persona di Nerone (cosa possibile), può ritornare solo nel senso che possiederà "in maniera perfetta" (e qui ci vorrebbe un discorso a parte, perché la possessione dell'anticristo finale è unica) un altro uomo che deve ancora nascere. 

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43077
http://www.romeandart.eu/it/arte-cloni-nerone.html
https://en.wikipedia.org/wiki/Nero_Redivivus_legend

Ripeto, ci vuole poco per diventare una setta, partendo con le migliori intenzioni e anche con una buona preparazione religiosa. E l'Associazione mi sembra stia sulla buona strada...

dott. G.I.

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"Ebbene, queste decisioni prese per il bene della Chiesa e che provocheranno grande confusione non potrebbero essere l'atto di correzione fraterna al Papa??" (mario mancusi) 

La suddetta interpretazione è suggestiva, ma non sembra corretta. 


In altri messaggi, si parla espressamente del Papa ("un re") che prenderà "un'importante decisione", la quale (nome al singolare) provocherà confusione e divisione. 

3.062 - 04/10/2008 

Cari figli, un re prenderà un’importante decisione, ma i suoi sudditi causeranno grande confusione. Molti rifiuteranno la verità e ci sarà divisione. 

3.829 - 4 giugno 2013 

Cari figli, inginocchiatevi in preghiera. Una decisione sarà presa e ci sarà grande confusione nel palazzo (Vaticano). 

A meno che, non si voglia distinguere tra "decisione" (del Papa, dei messaggi 92, 3062, 3829), e "decisioni" (dei cardinali?, dei messaggi 3860, 3903, 4005), come se si trattasse di cose diverse. 

3.860 - 13 agosto 2013 

Ecco il tempo che vi ho annunciato in passato. Inginocchiatevi in preghiera. Le decisioni per il bene della Chiesa provocheranno grande confusione. Restate con la verità. 

3.903 - 21 novembre 2013 

Cari figli, ecco il tempo delle grandi confusioni spirituali. Inginocchiatevi in preghiera. Verranno prese delle decisioni e la fede di molti sarà scossa. 

4.005 - 11 luglio 2014 

Due passi: decisioni che contrarieranno gli uomini e le donne di fede. Pregate. 

Oppure, per conciliare entrambe: decisioni dei cardinali e controdecisione del Papa (ma non credo). 

dott. G.I. 




Anonymous 23 dicembre 2016 19:00
Sono frasi offensive e se si riferiva a Burke e agli altri, sono parole indegne di un papa "misericordioso".

Parlare di "menti distorte" e "in veste di agnelli" ispirate dal demonio...

Burke mente distorta? ispirato dal demonio? Ma se è diventato lo zimbello dei media? Ha tutto da perdere.

Mi auguro che non si riferisse a loro, ma a generiche resistenze provenienti dalla Curia in generale.
Infatti il Papa stava pronunciando un discorso alla Curia Romana riunita per gli auguri natalizi.

dott. G.I.


http://ducadeitempi.blogspot.it/?m=1

Anonymous 21 dicembre 2016 20:07



2.938 - 01/01/2008

Cari figli, ecco il tempo della grande battaglia spirituale. Non tiratevi indietro. Sappiate affrontare con coraggio le prove che già si stanno preparando. Per colpa dei cattivi pastori, la Chiesa vivrà momenti di grande afflizione; sarà indebolita a causa dei grandi scandali ed ERESIE.

A parte gli scandali, le ERESIE di cui parla il messaggio non possono che provenire dall'interno della Chiesa, dai cattivi pastori che stanno NELLA Chiesa che, con le loro stupide eresie (sempre le stesse nei secoli), feriscono e indeboliscono la Chiesa. La Chiesa non verrebbe indebolita da eresie esterne, perché le eresie esterne ci sono sempre state: ora sono penetrate all'interno.
Ecco l'attualità del messaggio di Garabandal: che cosa significa che cardinali, vescovi e sacerdoti camminano sulla strada della perdizione, cioè dell'inferno, e trascinano con loro numerose anime (coloro che seguono questi uomini di Chiesa eretici, falsi pastori)?

Significa una sola cosa: che la Verità di Cristo è sempre la stessa, in ogni generazione, e non cambia. Come dice San Paolo:
"Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!" (Ebrei 13,8).

4.217 - 03.11.2015
Cari figli, per mezzo del battesimo avete ricevuto tutta la grazia per testimoniare la presenza del mio Gesù e il suo potere in questo mondo. Non siate paurosi, perché a chi molto è stato dato, molto sarà chiesto dal Signore. Vi chiedo di tenere come regola principale di vita la difesa della Santa Dottrina della Chiesa del mio Gesù. DITE A TUTTI CHE LA VERITÀ DEL MIO GESÙ È INCONTESTABILE E INNEGOZIABILE.

Sottolineo questa frase:
"Dizei a todos que a Verdade do Meu Jesus é incontestável e inegociável."

INCONTESTÁVEL 
Que não pode ser contestado; que não pode ser posto em questão. = INDISCUTÍVEL, INDUBITÁVEL, IRREFUTÁVEL

INEGOCIÁVEL
Que não se pode negociar.

Verità che non può essere messa in discussione e che non può essere sottoposta a trattativa o negoziazione.

Anche nel nostro ordinamento esistono alcuni diritti politici e sociali (principi riguardanti la vita, la famiglia, la scuola) che si definiscono "non negoziabili". Sono categorie di diritti inscindibili, innegoziabili ed indipendenti da fattori economici. Sono, cioè, diritti necessari per la dignità umana. In quanto tali, perché iscritti nella stessa natura umana e comuni a tutta l’umanità, non possono essere messi al voto di maggioranza, appunto perché sono "innegoziabili".

INNEGOZIABILE, mi sembra che sia un termine abbastanza chiaro per tutti coloro che vogliono per forza far scendere la Chiesa a compromessi col mondo.

Il divieto di commettere adulterio (visto che su quello si discute in AL), è per ciascuna generazione, INCONTESTABILE e INNEGOZIABILE.
Il resto viene dal maligno.
Chi dicesse diversamente
1) o viene dal maligno 
2) o è fortemente influenzato da lui.

Ho citato Anguera per semplicità, per non citare teologi più famosi o dottori della Chiesa, perché volevo soffermarmi su questo messaggio citato anche da Remox.

2.950 - 01/02/2008
La Chiesa camminerà su strade difficili. Affronterà molta ingratitudine dei cattivi pastori e berrà il calice amaro del dolore. Da Malta verrà un ordine che scuoterà la Chiesa e farà soffrire i fedeli.

"...questo passaggio sui cattivi pastori mi fa pensare ai messaggi in cui la Madonna dice che il Re sarà abbandonato e si sentirà solo. I cattivi pastori, o falsi amici del Re, potrebbero abbandonarlo nel momento in cui le cose dovessero mettersi male e la fase di Auge finire." (Remox)

Non penserai, Remox, di mettere nel numero di questi ingrati "cattivi pastori" anche il cardinale Burke e gli altri tre? Saresti completamente fuori strada.

I cattivi pastori che abbandoneranno il papa o falsi amici del Re sono altri: sono esattamente quelli che vogliono fare compromesso col mondo e coi suoi piaceri; sono quelli che hanno perso la loro Fede o non ce l'hanno mai avuta; sono i negatori delle verità rivelate e dei dogmi; sono quelli che vorrebbero sovvertire la morale cattolica; ecc., i modernisti.

Possiamo ipotizzare che, con l'atto di correzione formale, il papa faccia retromarcia e gli illusi (da lui) lo riterranno un traditore, abbandonandolo. Non è ancora chiaro.

Certamente lo scisma non verrà da Burke o da quelli che lo sostengono.
Burke non sbaglia ad andare avanti, anzi fa bene, perché qui si sta negoziando la Dottrina di Cristo e ciò non è possibile.
Se questi errori non venissero corretti ora, macchierebbero la "sana dottrina" anche per le generazioni future. Perciò è urgente correggerli subito, per evitare l'anarchia e il relativismo dei comportamenti.

Non si può risolvere la questione parteggiando per il Papa o per i 4 cardinali, perchè se si imposta il discorso in questo modo, come una prova di forza o una sfida, si arriva ad uno scontro e la Chiesa ne patisce male.

Bisogna partire dal concetto che tutti possono sbagliare, anche un papa.
Poiché è già successo in passato, nella storia della Chiesa, basta che il Papa, con un po' di umiltà, riconosca di aver ingenerato confusione dottrinale con la sua Esortazione e decida di chiarire quei 5 punti dubbi. CHIARIRE non significa ritirare l'esortazione. Se egli chiarisce in tempo come vanno interpretate quelle poche frasi oggetto dei dubia, tutto rientra e si ha l'interpretazione autentica.

Se, invece, decide (come sembra) di non rispondere, allora l'atto di correzione formale otterrà il risultato voluto, a suo SCORNO (salvo imprevisti).

"Mentre un tale atto di correzione formale è qualcosa di raro nella vita della Chiesa, non è comunque senza precedenti. Papa Giovanni XXII nel XIV secolo è stato pubblicamente sfidato da cardinali, vescovi e teologi laici dopo aver negato la dottrina che le anime dei giusti sono ammessi alla visione beatifica dopo la morte, insegnando invece che il cielo è ritardato fino alla risurrezione generale alla fine di tempo. Papa Giovanni alla fine ritrattatò la sua posizione, dovuta in parte a una lettera congiunta di teologi dell'Università di Parigi, che professavano sì una totale obbedienza al papa, ma mettevano in chiaro che il suo insegnamento era contraddetto dalla fede cattolica. 
Burke ha chiamato la procedura di correggere l'errore di un pontefice un "modo di salvaguardia che l'ufficio e il suo esercizio e che sarebbe 'realizzata con il rispetto assoluto per l'ufficio del Successore di San Pietro"."


I dubia hanno sollevato il caso pubblico ad altissimo livello e la risposta costringe Bergoglio a prendere una posizione chiara e ad uscire dall'ambiguità tipica del modernismo. 
Il silenzio, invece, dovrebbe comportare la solenne correzione degli errori di Amoris Laetitia. 
Non credo proprio, infatti, che i 4 cardinali, prima di avviare un procedimento raro e prospettando la correzione formale del papa, ancor più rara, si possano poi tirare indietro e non fare nulla, accettando il silenzio e perdendo la faccia con i fedeli. 
E la correzione solenne di una 'pastorale' ambigua di un papa, se anche non fosse risolutiva, sarebbe comunque un evento alquanto grave, sia per la rarità del caso, sia per il fatto stesso che un papa, sebbene non ex cathedra, abbia comunque commesso un 'errore'.
Metterebbe alle strette Bergoglio e passerebbe alla storia, soprattutto se la reazione sarà scomposta e aggressiva. 

Anche perché sono convinto (come molti) che non si tratti di un errore capitato per disattenzione, ma di un atto deliberato finalizzato a cambiare la dottrina, per vie traverse, cioè per vie non formali.

Sì, no, non so, fate voi. Il "Magistero liquido" di papa Francesco, come è stato definito:

"Non dice mai tutto ciò che ha in mente, lo lascia solo indovinare. Consente che si rimetta tutto in discussione. Così ogni cosa diventa opinabile, in una Chiesa dove ciascuno fa ciò che vuole."

Come raccontò l'arcivescovo Bruno Forte, che durante il sinodo sulla famiglia, di cui era segretario speciale, il papa gli disse:

"Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati, questi non sai che casino ci combinano. Allora non parliamone in modo diretto, tu fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io".

E così, grazie a questo "saggio" consiglio – ha proseguito Forte – le cose sono andate a "maturazione" ed è arrivata l'esortazione papale "Amoris laetitia". Nella quale i riformisti hanno trovato ciò che volevano.


Questo è il metodo e lo stile di Papa Francesco, tipicamente gesuita.
Il papa mi ricorda il pastore della parabola, che come sovrano del gregge ha la Porta per entrare nel recinto delle pecore e invece vuole sempre entrare da altre parti, come un ladro: da sovrano può utilizzare la via maestra per fare le sue riforme e invece usa sempre vie subdole per introdurre nella Chiesa cose che dalla porta (lui sa) non passerebbero mai.
Tuttavia, come dice Gesù:
Giovanni 10,1-2 "In verità, in verità vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore."

Ma di esempi simili ce ne sono tanti. Il caso dell'aborto.
A prescindere dai fraintendimenti dei media, la “Misericordia et misera” appare pensata per confondere e non per guidare le anime. Di fatto non è stata tolta la scomunica "latae sententiae", che è una censura gravissima del Diritto Canonico riservata a un delitto, quale è l'aborto. Che senso ha NON AVERLA ABROGATA "de jure", per poi vanificarla "de facto", visto che qualunque prete può cancellarla? Secondo la gerarchia delle norme, non può una Lettera Apostolica contraddire il Diritto Canonico. Perché non riformare direttamente il Diritto Canonico? Perché non passerebbe? Ancora più grave! perché indica la volontà di far passare delle riforme senza il rispetto delle regole. Le regole non ci sono solo per gli stupidi.
La disciplina precedente delle assoluzioni riservate al vescovo (o a sacerdoti da lui designati) non nega - e la Chiesa mai ha negato - la misericordia, ma sottolinea la gravità del peccato e la necessità di un percorso penitenziale maturo. Dio è buono e misericordioso, ma è anche giusto.

Anche le presunte innovazioni di Amoris Laetitia necessitavano (necessitano) di una modifica del Diritto Canonico (non si possono introdurre per mezzo di una semplice esortazione...). 

Ribadisco il cuore del problema: attraverso provvedimenti che esulano dal DIRITTO (canonico), si cerca di instaurare una nuova PRASSI scissa dalla dottrina, nell'abbandono (e anche nel disprezzo) della Tradizione.
Così si riforma la Chiesa? 

Come scriveva un commentatore, citando un proverbio: 
"Il medico pietoso fa la piaga verminosa".
Così è.
Il medico che ha pietà per il suo paziente, lo fa morire.
Significa che a volte il medico non deve avere paura di far male al paziente per curarlo: se non lo cura con quello che ci vuole, la piaga si infetta.

Papa Francesco sembra il "medico pietoso" del proverbio.

“La Misericordia è una cosa seria e infatti appartiene a Dio, Che la esercita come meglio crede. Non appartiene alla Chiesa né tanto meno al papa, che la amministra in base alle leggi divine. Ma questo papa ha trasformato la Misericordia divina in un qualcosa di buono per tutti i palati, banalizzandola, per accontentare i gusti e la mentalità del mondo. La Misericordia è diventata una polverina magica da riversare su tutto e tutti, anche per quelli che non si pentono e non hanno vergogna di quello che fanno.”

Purtroppo, in mezzo alla Chiesa di Dio ci sono tanti ‘medici pietosi’, che invece di curare la piaga del popolo di Dio come si deve, con severità e giustizia, in accordo con la Parola di Dio, la curano alla leggera, proclamando che va tutto bene, quando quasi tutto va male (i cattivi pastori).

Dio dice di costoro: "Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: ‘Pace, pace’, mentre pace non c'è. Saranno confusi perché commettono delle abominazioni; non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; perciò cadranno fra quelli che cadono; quand’io li visiterò saranno rovesciati, dice l’Eterno" (Geremia 6:14-15).

Questi ‘medici pietosi’ non fanno altro dunque che ingannare il popolo, facendolo illudere che le cose stanno come dicono loro, e mentre i giusti sono contristati dalle loro menzogne, gli empi sono fortificati e vanno sempre più aumentando.
E la piaga va diffondendosi sempre di più.

Rispondo anche a Mario Mancusi.

"dott g.i. hai escluso che nel 2017 possono accadere gli avvenimenti di garabandal, ma ora alla luce anche del mancato miracolo di san gennario, questo non esclude che nel prossimo anno possono accadere le attese rivoluzioni civili, lo scisma e l'eventuale terza guerra mondiale, cosa ne dici? troppo presto ?" (mario mancusi)

Troppo presto.
Riguardo a Napoli, mi sono venuti in mente questi due messaggi:

2.614 - 13.12.2005
Napoli vivrà l’angoscia di un condannato.

3.450 - 12 marzo 2011
Napoli chiederà aiuto. Pregate, pregate, pregate.

"Vivere l'angoscia di un condannato" è un'espressione usata prevalentemente in relazione al terrorismo (2544, "Israele vivrà l’angoscia di un condannato, perché sarà sorpreso dagli uomini del terrore.") e in genere come effetto del passaggio della Morte, sia attraverso la mano mediatrice dell'uomo, sia attraverso calamità naturali varie (terremoti, maremoti, ecc.).

3.384 - 10 ottobre 2010
L’Armenia vivrà l’angoscia di un condannato. La morte passerà e grande sarà la distruzione.

2.941 - 10/01/2008
Cari figli, la Chiesa del mio Gesù porterà una croce pesante. Molti consacrati vivranno l’angoscia di un condannato. Il sangue di molti consacrati scorrerà su strade e piazze come acqua piovana. La Chiesa subirà grandi attentati... Del fumo sarà visto in Vaticano.

3.311 - 27 aprile 2010
Betlemme vivrà l’angoscia di un condannato. La distruzione sarà grande e i miei poveri figli sperimenteranno una croce pesante.

3.527 - 20 agosto 2011
Amburgo vivrà l’angoscia di un condannato.

2.726 - 29/08/2006
Den Haag (L’Aia) vivrà l’angoscia di un condannato.

3.947 - 1 marzo 2014
La vostra nazione (Brasile) sperimenterà il peso della croce. Vivrà l’angoscia di un condannato e una grande rivolta si solleverà. Soffro per quello che vi attende.

ecc.

Di eventi calamitosi, nel 2017, ne potranno accadere a decine (e forse realmente accadranno), ma non si tratterà degli eventi decisivi (a livello profetico) che noi attendiamo. A me interessa l'Avvertimento, l'anno dell'Avvertimento.
Tutto quello che viene prima (anche quel "qualcosa di simile a uno scisma") è preparazione.

Venerdì 16 il sangue di San Gennaro non si è sciolto. I napoletani continuano ad aver paura per l'avvenimento infausto. Cosa succederà a Napoli?

Quando il Santo non ha concesso al popolo la sua benedizione, mediata nel miracolo del suo stesso Sangue, è sempre accaduto qualcosa di brutto.

"I CASI DI MANCATA LIQUEFAZIONE - La storia recente riporta diversi casi di mancato scioglimento. Nel settembre del 1939 e del 1940, ad esempio, in corrispondenza con l'inizio della seconda guerra mondiale e dell’entrata nel conflitto dell’Italia; nel settembre del 1943, data dell’occupazione nazista, nel settembre del 1973, periodo della diffusione del colera a Napoli e nel settembre del 1980, anno del terremoto in Irpinia. Tutte date in qualche modo drammatiche. E anche nei secoli scorsi, si ricordano giorni in cui il miracolo non è avvenuto. Coincidono spesso con assedi, eruzioni e pestilenze."


Coincidono, cioè, col passaggio della Morte che falcia...

Forse qualche attentato terroristico in Italia (o a Napoli) nel 2017? Segnali (in altre città europee) ci sono.
In genere, il mancato miracolo è segno infausto per la sola città di Napoli o la Campania. Ma non sempre.

Anche se dovesse accadere qualcosa, nulla dei grandi eventi profetizzati.

"Ancora avrete lunghi anni di dure prove." 
La Madonna ad Anguera lo va ripetendo quasi ogni settimana.

4.320 - 14/06/2016
Avrete ancora lunghi anni di dure prove, ma non siate tristi. Il Signore vi è molto vicino. Egli asciugherà le vostre lacrime e sarete ricompensati per la vostra fedeltà. Quando tutto sembrerà perduto, la Grande Vittoria verrà per i giusti. 

4.314 - 01/06/2016
Coraggio. Avrete ancora lunghi anni di dure prove. Il cammino verso il calvario sarà lungo. Non tiratevi indietro. Alla fine la Vittoria sarà del Signore.

Il cammino verso il Calvario, si sa, è la Via Crucis. 
Quand'è iniziato questo cammino verso il Calvario?
Lo dice Lei stessa:

3.776 - 13 febbraio 2013
Ecco il tempo che vi ho annunciato in passato. Coraggio. Ora iniziano i primi passi in direzione del Calvario, ma il cammino della croce è ancora lungo.

I primi passi.
Dalla rinuncia di papa Benedetto XVI, febbraio 2013, è iniziata la Via Crucis: "i primi passi in direzione del Calvario". Solo passettini, ma il cammino è lungo.
La Via Crucis ha 14 stazioni... Tutto ciò che hanno fatto a Gesù, faranno, in grande, alla Chiesa, che è il Suo Corpo Mistico.

4.383 - 02/11/2016
Pregate per la Chiesa del Mio Gesù. La Chiesa cammina verso il Calvario.

4.282 - 22 /03/2016
Quando tutto sembrerà perduto, il Signore agirà e l'umanità sarà purificata. Saranno tre giorni di calvario e dopo verranno Nuovi Cieli e Nuova Terra. Coraggio.

La Via Crucis termina drammaticamente con i tre giorni di tenebre che sono "tre giorni di calvario" finale (del mondo).
Da questo messaggio si capisce anche che la vittoria della Chiesa avverrà solo dopo i tre giorni di tenebre, ossia dopo la purificazione generale dell'umanità.

4.215 - 31.10.2015
La Chiesa passa per il Calvario e arriverà alla morte, ma dopo tutto il dolore verrà la Resurrezione e la Vita. Dopo le
tenebre [i tre giorni di tenebre] verrà la luce.

Il "cammino verso il Calvario" è, quindi, lo spazio di tempo che va dalla rinuncia di papa Benedetto ai tre giorni di tenebre (2013 - 20??).

Ci vogliono ancora degli anni. Non stiamo nemmeno alla prima stazione: Gesù è condannato a morte.

Il Papa (rappresentante di Cristo in Terra) deve essere condannato a morte (per il Papa va ancora tutto abbastanza bene: né persecuzione, né arresto, né fuga, ecc.).
Cristo e la Chiesa: tutto si deve svolgere in perfetto parallelismo.

Ricordiamoci solo che la XIV stazione (Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro) coincide con i tre giorni di tenebre, cioè i tre giorni di sepolcro, prima della Risurrezione (della Chiesa).

dott. G.I.
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"Perchè preoccuparsi del terzo segreto quando c'è ancora il secondo che deve compiersi completamente?
...

Ora manca:

sofferenza del Santo Padre

distruzione di varie nazioni

Trionfo del Cuore Immacolato

Consacrazione della Russia

periodo di pace

Poi, sotto col terzo segreto... Per chi ci sarà" (Rid8)


Dimostri di conoscere poco le apparizioni di Fatima.

Perché preoccuparsi del terzo segreto? perché il terzo è già il secondo.

Non esistono tre segreti di Fatima. Il segreto di Fatima è uno solo, diviso in tre parti o messaggi ed è stato affidato ai veggenti il giorno 13 luglio 1917. Fu in quel giorno che la Signora affidò ai bambini il famoso segreto composto di tre parti.

Nonostante si parli sempre di tre segreti, da suor Lucia, il Segreto di Fatima fu sempre considerato un'unica rivelazione, divisa in tre parti.

Nel 1941 Suor Lucia - su richiesta del suo vescovo Mons. José Alves Correia da Silva - scrisse un resoconto delle apparizioni, dove spiegava che il segreto affidatole nell'apparizione del 13 luglio 1917 constava di tre parti distinte, la terza delle quali non poteva però essere ancora svelata.

La terza parte venne scritta da Suor Lucia il 3 gennaio del 1944 e quindi affidata al Vescovo di Leiria.

La prima parte riguarda la visione dell’inferno, la seconda parte la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato, la terza parte il Castigo con il sacrificio dei martiri della Chiesa.

Quando diciamo per convenzione "terzo segreto", ci riferiamo alla terza parte dell'unico segreto.

Gli eventi che hai elencati e che devono ancora compiersi, non sono come credi il "secondo segreto di Fatima", ma gli stessi eventi che devono accadere nel cosiddetto "terzo segreto".

Infatti, l'annientamento di varie Nazioni è già il Castigo.

Nella terza parte è maggiormente esplicitata la persecuzione al Santo Padre e alla Chiesa.

Scrive suor Lucia nella redazione del segreto:

"Bene. Il segreto consta di tre cose distinte, due delle quali sto per rivelare. La prima dunque, fu la visione dell'inferno. La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco..." ecc...

Quindi, il segreto di Fatima è un unico messaggio, diviso in tre parti e fu rivelato nell'apparizione del 13 luglio 1917.

Un'indicazione per l'interpretazione della terza parte del "segreto" fu offerta da Suor Lucia in una lettera al Santo Padre del 12 maggio 1982. In essa dice:

« La terza parte del segreto si riferisce alle parole di Nostra Signora: "Se no [la Russia] spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte" (13-VII-1917).

La terza parte del segreto è una rivelazione simbolica, che si riferisce a questa parte del Messaggio [cioè alla seconda parte del segreto], condizionato dal fatto se accettiamo o no ciò che il Messaggio stesso ci chiede: "Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, ecc.".

Dal momento che non abbiamo tenuto conto di questo appello del Messaggio, verifichiamo che esso si è compiuto, la Russia ha invaso il mondo con i suoi errori. E se non constatiamo ancora la consumazione completa del finale di questa profezia, vediamo che vi siamo incamminati a poco a poco a larghi passi. Se non rinunciamo al cammino di peccato, di odio, di vendetta, di ingiustizia violando i diritti della persona umana, di immoralità e di violenza, ecc.

E non diciamo che è Dio che così ci castiga; al contrario sono gli uomini che da se stessi si preparano il castigo. Dio premurosamente ci avverte e chiama al buon cammino, rispettando la libertà che ci ha dato; perciò gli uomini sono responsabili».

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html

In sostanza, la terza parte del segreto si focalizza sul Castigo, in cui diverse Nazioni saranno annientate (guerra distruttiva, persecuzione ai cristiani e al Papa, martirio generale). Ma è ovvio che lo stesso Castigo è già annunciato (in modo CONDIZIONALE) nella seconda parte del segreto.

"dott. G.I. per il 2018 si sbaglia, ma per il resto ha detto il vero ?? quindi il vescovo vestito di bianco è papa francesco che per lui è non è legittimo ?" (mario mancusi)

No, per lui papa Francesco è un papa VALIDO e legittimo.

L'ho citato:

"All these Popes are VALID Popes of the Catholic Church, ...", 6 papi, incluso Papa Francesco sono validi.

Ha sempre detto che le due eresie principali all'interno della Chiesa, collegate a Fatima, sono Sedevacantismo e Modernismo:

"So Today I confirm, 2 main Heresies within the Church and Related to Fatima, Sedevacantism and Modernism..."

In realtà, Aviso dice e non dice.

Appena 24 ore dopo, ha cambiato idea e sembra abbia deciso di dire di più:

"OK I could not sleep, I feel like I have abandonned you according to some of your emails, it looks that a single sentence is not egnough for many of you, so I will give more détails, 24 hours to change my mind, you are the only ones who can do this to me, it is incredible how much this article has been read since yesterday, a record for this blog..."

"OK non riuscivo a dormire, mi sento come se vi avessi abbandonato secondo alcune delle vostre e-mail, sembra che una singola frase non sia abbastanza per molti di voi, quindi darò maggiori dettagli, 24 ore per cambiare idea, siete gli unici che potete farmi questo, è incredibile quante volte questo articolo sia stato letto da ieri, un record per questo blog..."

Per ora, non si può affermare che Papa Francesco sia il vescovo vestito di bianco, perché, fino a prova contraria, è Papa (si addice di più al Papa Emerito).

Ma non si può nemmeno escludere. Bisogna aspettare per vedere come si conclude questo pontificato anomalo (ci potrebbe essere qualche sorpresa)

dott. G.I. 
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La montagna ha partorito il topolino (che poi tanto topolino non è).

L'evento è stato di gran lunga inferiore alle attese, cioè ai ripetuti update che ha fatto ben 10 volte, per tenere in sospeso i suoi lettori. Infatti, se si legge tutto il lavoro preparatorio che ha pubblicato, si troverà molto di più.

https://garabandalnews.org/2016/12/10/my-fatima-3rd-secret-online-soon/

Lì è stato molto chiaro ed è quello a cui ho accennato in precedenza:

un anticristo sul trono di Pietro.

Secondo lui, il terzo segreto di Fatima ha per oggetto la Fine dei Tempi, come profetizzato a Garabandal.

"I can already confirm that the text of 25 lines [le 25 righe del terzo segreto di Fatima] is linked to the Apocalypse and the anti-Christ at the end of times period...

I can confirm without any possible doubt that the Fatima 3rd Secret is the main reason of the Apparitions of Garabandal, in other words the 3rd Secret has been revealed in Garabandal and in Garabandal only...

I reconfirm also the year of the Garabandal Warning as the year 2018...

...today I can add with a strong probability that the Fatima 3rd secret talk about the Son of Perdition, I will reveal his Name myself in my Fatima 3rd Secret, please be also Patient,..."

Per lui, il terzo segreto di Fatima parla del "figlio della perdizione"...

Evidentemente, come cattolico convertito, ha preferito usare prudenza e aspettare, riportando soltanto quella frase tratta dal segreto di La Salette del 1879, che in realtà dice molto. Lui sa bene che il tezo segreto non può essere letteralmente quella breve frase, perché esso è formato da 25 righe, ma quella frase ne è la sintesi perfetta.

Indubbiamente, la venuta dell'anticristo del segreto di Melania è per dopo il periodo di pace, ma bisogna dire che la frase citata da Aviso, nella sua brevità e profondità, ha una portata profetica molto più ampia, perché abbraccia tutta la lunga discesa agli inferi, fino all'atto finale del seggio dell'anticristo.

Per essere chiari, Roma non perderà la fede solo all'ultimo momento della venuta dell'anticristo. C'è una lunghissima fase preparatoria che si deve far risalire certamente al Risorgimento e che continua ancora ai giorni nostri.

Esattamente come diceva Gesù alla Valtorta, a proposito della caduta di Giuda:

"La figura di Giuda è stata troppo svisata nei secoli e ultimamente snaturata del tutto. Ne hanno, in certe scuole, fatto quasi l’apoteosi come dell’artefice secondo e indispensabile della Redenzione. Molti, poi, pensano che egli piegò ad un improvviso, feroce assalto del Tentatore. No. Ogni caduta ha premesse nel tempo. Più la caduta è grave e più ha una preparazione. Gli antefatti spiegano il fatto. Non si precipita e non si sale all’improvviso, né nel Bene, né nel Male. Vi sono coefficienti lunghi e insidiosi alle discese e pazienti e santi alle ascese." (L'Evangelo 468.7)

Quindi, ogni caduta ha premesse nel tempo e più la caduta è grave, più lunga è la preparazione.

Aviso ha citato anche uno tra i più grandi studiosi di Fatima, Frère Michel, il quale nella sua opera monumentale "The Whole Truth about Fatima", riassume il terzo segreto con queste parole (siamo negli anni '80):

"Dopo aver raggiunto la fine della nostra indagine, siamo in grado di discernere, con quasi certezza, gli elementi essenziali del segreto finale della Madonna: Mentre 'in Portogallo, il dogma della fede sarà sempre preservato' in molte nazioni, forse in quasi il mondo intero, la Fede sarà persa.

I pastori della Chiesa mancheranno gravemente ai doveri del loro ufficio. Attraverso la loro colpa, le anime consacrate e i fedeli in gran numero si lasceranno sedurre dai perniciosi errori sparsi in tutto il mondo. Questo sarà il momento della battaglia decisiva tra la Vergine e il diavolo.

Un'ondata di disorientamento diabolico verrà scagliata sul mondo. Satana stesso si introdurrà perfino al più alto vertice della Chiesa. Egli accecherà le menti e indurirà i cuori dei Pastori. E Dio li consegnerà a se stessi, come castigo per il loro rifiuto di obbedire alle richieste del Cuore Immacolato di Maria.

Questa sarà la grande apostasia predetta per gli 'ultimi tempi'; 'Il falso agnello' e 'Falso Profeta' tradiranno la Chiesa a profitto della 'Bestia', secondo la profezia dell'Apocalisse."

Aviso commentando la frase: "Satan will introduce himself even to the highest summit of the Church.", aggiunge:

"...we must read between the lines as often with any Fatima Scholar, to The Pope, this is the highest summit of the Church and No one else."

Infatti, se Satana dominerà tutto e "riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa", ciò non può che riferirsi ad un Papa. Il vertice della Chiesa è il Papa.

Ricordate il segreto pubblicato dalla rivista “Neues Europa”, il 15 ottobre 1963?

Riporta le stesse parole:

"In nessuna parte del mondo vi è ordine e Satana regnerà sui più alti posti determinando l’andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa. Anche per la Chiesa verrà il tempo delle sue più grandi prove: Cardinali si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle loro file e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà e ciò che cadrà più non si alzerà..."

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV540_Terzo_segreto_Fatima_Chiesa_Viva.html

Poi c'è il messaggio di Akita, molto chiaro, ecc....

Per me, Aviso non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo e si è trattenuto per qualche motivo (forse anche intimo).

Infatti, dopo aver elencato gli ultimi sei papi, da Giovanni XXIII a papa Francesco, ha concluso:

"All these Popes are VALID Popes of the Catholic Church, the last one before the Triumph is also indicated in the Secret, this last Pope is the Bishop in white of the Fatima Vision...".

Inoltre, pare che voglia di nuovo chiudere il suo blog, perché ha risposto ieri ad un interlocutore:

"My Apostolate online is over, Dennis, it cost me a lot so I give to all of you an appointment on April 12, 2018 and don’t forget you are all Great."

"Il Mio apostolato online è finito, Dennis, mi costa molto dirlo, ma do a tutti voi appuntamento al 12 aprile 2018 e non dimenticate che siete tutti Grandi."

Di nuovo forse problemi economici.

Credo che riguardo al 2018 si sbagli.

dott. G.I.___________________________

LE DOMANDE SONO EVIDENZIATE  
LE RISPOSTE DEL Dott.G.I. IN NERO 


Scusami Dott.G.I., sappiamo che l'Avvertimento avverra' prima del Miracolo (anche un anno prima) ma nonostante questo nel giorno del Miracolo sara' impossibile viaggiare per raggiungere Garabandal perché la Spagna sara' in guerra, una guerra che comunque la fara' soffrire meno proprio grazie alle sofferenze che hanno interessato la stessa Spagna gia nel 1936-39.

QUINDI L'AVVERTIMENTO NON SARA' EFFICACE PER TUTTI, COSI' COME NON LO SARA' IL MIRACOLO, ECCO PERCHE SIAMO DESTINATI A VEDERCI IL CASTIGO.
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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/11/le-visioni-della-madonna-di-zaro-la.html

"QUINDI L'AVVERTIMENTO NON SARA' EFFICACE PER TUTTI, COSI' COME NON LO SARA' IL MIRACOLO, ECCO PERCHE SIAMO DESTINATI A VEDERCI IL CASTIGO." (anonimo)



Eh, sì. In senso lato, è così. Per questo, Conchita ha detto che il Castigo è ormai inevitavile, perché si è perduto perfino il senso del peccato. Se l'Avvertimento e il Miracolo producessero in tutti gli uomini (o almeno nella maggioranza di essi) gli effetti da Dio desiderati, il mondo eviterebbe il Castigo.

Quindi, in generale è così.



Tuttavia, per essere più precisi, bisogna distinguere tra Avvertimento e Miracolo.



L'Avvertimento non sarà efficace per tutti, perché, in quanto evento preparatorio (propedeutico al Miracolo), da molti (impreparati) sarà ritenuto un semplice fenomeno astronomico (anche se atipico o raro).



Conchita ha sempre detto che l'Avvertimento e il Miracolo formano una sola cosa, un unico messaggio.


"L’Avvertimento sarà come una purificazione per prepararci al Miracolo." (Conchita 1965)

"Sarà anche come una purificazione prima del Miracolo, allo scopo di vedere se con l’Avvertimento e con il Miracolo ci convertiamo." (Conchita 1973)

“La Madonna mi disse che, prima del Miracolo, Dio ci invierà un Avvertimento per purificarci o prepararci a vedere il Miracolo, affinché in questo modo possiamo ricevere la grazia sufficiente per cambiare la nostra vita, indirizzandola verso Dio.” (Conchita 1977)

Per produrre effetti di conversione, occorre una preparazione che permetta di ricevere la grazia sufficiente.
Ma il mondo, o almeno i cattolici, non mi pare che si stiano preparando ad esso.
La preparazione consiste nell'attuare il messaggio dato a Garabandal il 18 ottobre 1961:

D. Hai qualche consiglio da dare alla gente affinché si preparino all’evento?
R. Che facciano molta penitenza, che offrano sacrifici, che vadano a visitare il Santissimo Sacramento tutti i giorni, se possono, che recitino il Santo Rosario ogni giorno. (Mari Loli 1977)

Senza una adeguata preparazione, sarà difficile ottenere la grazia della conversione e si rischierà di non comprendere che esso proviene da Dio.

Discorso diverso per il Miracolo.
Il Miracolo sarà creduto quale realmente sarà, cioè un intervento di Dio (principalmente dai cristiani). E questo soprattutto perché rimarrà il Segno ai pini, a testimonianza perenne di esso.

Non sappiamo con certezza quale sarà l'impatto a livello mondiale del Miracolo, ma tutte le indicazioni ci dicono che sarà imponente a livello religioso per i cristiani.
Sarà il Miracolo ad avviare l'unificazione di tutti i cristiani, unificazione che è stata chiaramente predetta dalla Madonna a Garabandal. Infatti, il grande evento all'interno della Chiesa sarà proprio il decreto di riunificazione tra cristiani (tra ortodossi e cattolici, almeno), siglato la mattina stessa del giorno del Miracolo (ipotesi più accreditata).

Questo perché, prima dell'Avvertimento ci sarà stato "qualcosa di simile a uno scisma".
L'Avvertimento puntualizzerà un mistero doloroso (scisma); il Miracolo, un mistero glorioso (riunificazione dei cristiani).

Ma sia l'uno che l'altro non eviteranno il Castigo.

dott. G.I.
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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/11/le-visioni-della-madonna-di-zaro-la.html

"ok rileggendo cio che hai scritto , appare chiaro che a quel tempo il mondo sarà in guerra, quindi le due veggenti potrebbero morire per causa della guerra, o ci sono altre indiscrezioni su questo aspetto ?" (Mario Mancusi)

Dove l'hai letto questo? Non ho mai detto una simile cosa (cioè che le veggenti potrebbero morire a causa della guerra).

Conchita annuncerà il Miracolo 8 giorni prima, per dare il giusto tempo ai credenti in Garabandal (rimasti in pochi) per organizzarsi e giungere al paesino. La Spagna sarà in un clima di guerra e non si potrà viaggiare come ora (per turismo, anche religioso). Se ci sarà persecuzione (col rischio di venire uccisi), non sarà tanto facile organizzare crociere, vacanze, ferie o anche semplici pellegrinaggi.

In una locuzione, infatti, Gesù disse a Conchita che:
"Antes del Milagro serán pocos los que crean y será difícil de llegar a Garabandal para el día del Milagro".
Prima del Miracolo saranno pochi quelli che crederanno e sarà difficile raggiungere Garabandal per il giorno del Miracolo. La difficoltà di arrivare al paesino di Garabandal sarà dovuta a motivi bellici.

E anche per questo motivo, Conchita ha detto più volte, fin dal 1974, che lei non sarà presente lì a Garabandal il giorno del Miracolo, perché non ce n'è bisogno (ai fini dell'attuazione di esso). Il Miracolo si realizzerà lo stesso, anche senza che lei sia presente in loco.

Quindi, lei non sarà lì, ma probabilmente resterà a New York, dove vive.

Conchita parlò di guerra in Spagna e di persecuzione comunista.

Ha sempre detto:
"When communism comes again everything will happen."
Quando il comunismo ritornerà, accadrà tutto.

Ha detto che il comunismo ritornerà in Spagna (1984), ma ha aggiunto che la Spagna soffrirà meno rispetto ad altre zone d'Europa, a motivo della persecuzione che essa ha già sopportato durante la Guerra civile spagnola (1936-39) quando 13 vescovi e più di 7.000 sacerdoti e religiosi furono messi a morte.

Quindi, le due veggenti non moriranno a causa della guerra, ma di morte naturale (come Mari Loli).

"Forse e' un aiuto per quelli come noi affinché ci rendiamo conto dell'approssimarsi degli eventi e non per conchita. Giusto?" (Alex)

Sì, diciamo che è un'indicazione per noi. Conchita non ne ha bisogno, perché conosce il giorno, mese e anno del Miracolo, ormai da molti anni.

Com'è invecchiata Conchita!
http://4.bp.blogspot.com/-Uvozku3POAQ/UqQGghBooHI/AAAAAAAAAvI/hLUlXYZPJ-o/s1600/2pre62b.jpg

Un segnale importante è il sinodo dei vescovi: prima dell'Avvertimento si terrà un Sinodo nella Chiesa (Madre Nieves García).
Dopo il doppio sinodo, straordinario e ordinario, nell'ottobre del 2014 e 2015, sulla famiglia, concluso con la esortazione apostolica "Amoris laetitia", Papa Francesco ha convocato un nuovo sinodo, ordinario, per l'ottobre 2018, sul tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale".

Dopo aver atteso invano che il doppio sinodo 2014-2015 potesse essere quello della profezia di Garabandal, ora dobbiamo attenzionare il prossimo, che si terrà nel 2018. 
Ma probabilmente, non sarà nemmeno quello il Sinodo atteso.

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/10/06/0712/01594.html
dott. G.I.
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Non ti avventurare, Remox, in distinzioni teologiche insussistenti.

Ha ragione Nibbio.

L'hai detto tu stesso: 
"Fammi capire una cosa Mario: ma tu sei un teologo? Io no." (Remox)

Ecco, per compiere un peccato mortale si richiede la presenza simultanea di tre elementi: 
1) materia grave, 
2) piena consapevolezza della mente, 
3) deliberato consenso della volontà.

Si compie un peccato veniale quando non c’è materia grave; oppure, se c’è, non c’è la piena avvertenza della mente o il deliberato consenso della volontà.

I teologi distinguono tra peccati oggettivamente sempre gravi (parlano di materia grave "ex toto genere suo") e peccati generalmente gravi (qui vi è materia grave "ex genere suo").

Questa distinzione è importante perché nei primi c’è sempre materia grave e pertanto non vi è mai materia lieve (non datur parvitas materiae). Essi sono di suo sempre gravi.
Nei secondi invece vi può essere, e anche abbastanza spesso, materia lieve (datur parvitas materiae).

I peccati dove c’è sempre materia grave:

I peccati contro il primo comandamento... 
I peccati contro il secondo comandamento...
I peccati contro il terzo comandamento...
I peccati contro il quinto comandamento...
I peccati contro il sesto comandamento in ogni sua forma: autoerotismo, fornicazione, rapporti prematrimoniali e omosessuali, contraccezione coniugale, ADULTERIO (il nostro caso), violenza carnale, pedofilia...

Sono peccati gravi nel loro genere, ma possono avere materia lieve gli altri peccati:
http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=2000

"Ciao Nibbio, non è così come dici o meglio è così se effettivamente tutte le circostanze che hai citato corrispondano.
Non si discute di questi casi ma di quelli nei quali si presentino eccezioni come ad esempio nel deliberato consenso." (Remox)

Il deliberato consenso entra sempre in gioco nei casi in oggetto, perché nell'adulterio c'è sempre deliberato consenso della volontà (come anche piena avvertenza della mente).
Se uno si risposa con un'altra persona, forma una nuova famiglia, fa dei figli, ecc., vuoi che lo faccia senza deliberato consenso o senza piena avvertenza della mente?
Sarebbe un minorato mentale, un interdetto, un diversamente abile.

Perciò i peccati di adulterio sono peccati dove c'è SEMPRE MATERIA GRAVE (non datur parvitas materiae).
Sono peccati OGGETTIVAMENTE SEMPRE GRAVI E MORTALI.

Nell’adulterio dobbiamo però distinguere tra la caduta singola e la perdurante condotta nel peccato.

Il peccato diciamo occasionale, dovuto alla perdita del controllo è sicuramente diverso dal peccato voluto e ricercato, organizzato e vissuto in continuità. Sono sempre peccati, ma Dio valuta molto bene l’intenzione della persona.
Ebbene, sia nell'uno (aduterio occasionale) che nell'altro caso (adulterio perdurante), ci sono SEMPRE tutte e tre le condizioni: 1) materia grave, 2) piena consapevolezza della mente, 3) deliberato consenso della volontà.

La differenza sta nel fatto che nel primo caso abbiamo un solo peccato mortale; nel secondo caso, abbiamo una serie ininterrotta di peccati mortali. Una questione di NUMERO (e di “habitus peccati”).
Nel primo caso, il peccato mortale, essendo occasionale, permette al soggetto di rialzarsi in fretta.
Nel secondo caso, i peccati non solamente si sommano e accrescono la lontananza da Dio, ma procurano il danno più grave: l’indurimento del cuore e l’incapacità di convertirsi.
Infatti, molte delle persone che si trovano in queste situazioni, sono talmente indurite nel peccato continuato, che non solo non lasciano il peccato, ma chiedono alla Chiesa di legittimarlo (come sta avvenendo).

Dirò di più.
Secondo il Vangelo, è peccato mortale anche se quell’azione adultera non viene più compiuta per un impedimento qualsiasi: era stata preparata mentalmente, quindi si voleva compiere. Già il desiderio di una donna o di un uomo frantuma la spiritualità e la persona perde la comunione con Dio. SEMPRE PECCATO MORTALE, perché ci sono le tre condizioni.

L’adulterio è peccato mortale. SEMPRE.
1 Lettera ai Cor. 6,9: «Sappiatelo bene, né i fornicatori né gli adulteri possederanno il regno di Dio».

Il peccato dell'adulterio danneggia la Chiesa e la società, ed è quindi più grave di quanto si creda, anche se la società lo vede “di buon occhio”. In realtà, questo peccato ha a che vedere con qualcosa di molto più profondo, che è il fatto di spezzare l'alleanza con Dio.
Non si può giustificare un peccato, e men che meno l'adulterio, con una presunta logica umana dicendo, ad esempio, “Stiamo bene e siamo felici”, “Tutti lo fanno”, “La colpa del fallimento matrimoniale non è stata mia e quindi ho tutto il diritto di rifarmi una vita con un'altra persona, costi quel che costi”, “Sto con una persona che mi valorizza, che veglia sui miei figli e soprattutto mi ama...”
Il maligno compie il male con l'apparenza del bene, seguendo la logica del mondo. Non bisogna cercare scuse per non porre fine in modo radicale al peccato e/o per intraprendere le correzioni necessarie.
Nessuno si può comunicare se ha commesso almeno un peccato mortale, qualunque sia. Finché questo peccato esiste o sussiste non si può comunicare, perché per colpa di quel peccato mortale non c'è vita spirituale; i morti non mangiano.
http://it.aleteia.org/2015/01/23/ladulterio-e-davvero-tanto-grave/

Dal Magistero:

D. Esistono degli atti intrinsecamente cattivi che sono sempre peccato mortale, se commessi con piena avvertenza e deliberato consenso, e che quindi non possono essere giudicati caso per caso?

R. Sì, “ci sono atti che per se stessi e in se stessi, indipendentemente dalle circostanze e dalle intenzioni, sono sempre gravemente illeciti a motivo del loro oggetto; tali la bestemmia e lo spergiuro, l'omicidio e l'adulterio. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene” (CCC 1756).

D. Le circostanze possono rendere buona un’azione intrinsecamente cattiva?

R. No,"le circostanze, in sé, non possono modificare la qualità morale degli atti stessi; non possono rendere né buona né giusta un'azione intrinsecamente cattiva" (CCC 1754).

[questo significa che l'adulterio non ha condizioni attenuanti: è sempre atto cattivo dal quale uscire al più presto]

D. I precetti negativi della legge naturale - quali ad esempio non bestemmiare, non spergiurare, non commettere omicidio, non commettere adulterio (cf. CCC 1756) - sono universalmente validi?

R. “I precetti negativi della legge naturale sono universalmente validi: essi obbligano tutti e ciascuno, sempre e in ogni circostanza. Si tratta infatti di proibizioni che vietano una determinata azione semper et pro semper, senza eccezioni, perché la scelta di un tale comportamento non è in nessun caso compatibile con la bontà della volontà della persona che agisce, con la sua vocazione alla vita con Dio e alla comunione col prossimo. È proibito ad ognuno e sempre di infrangere precetti che vincolano, tutti e a qualunque costo, a non offendere in alcuno e, prima di tutto, in se stessi la dignità personale e comune a tutti” (S. Giovanni Paolo II, Veritatis splendor)

[vedi Remox, come l'Amoris Laetitia confligge con la Veritatis splendor? e non sarebbero errori questi? adulterio è azione vietata SEMPER ET PRO SEMPER, senza eccezioni, nemmeno quella di allevare i figli del nuovo rapporto]

D. È lecito commettere un peccato per favorire, ad esempio, l’educazione dei figli avuti al di fuori del legittimo matrimonio?

R. No, “non è lecito, neppure per ragioni gravissime, fare il male, affinché ne venga il bene, cioè fare oggetto di un atto positivo di volontà ciò che è intrinsecamente disordine e quindi indegno della persona umana, anche se nell'intento di salvaguardare o promuovere beni individuali, familiari o sociali” (Paolo VI, Humanae vitae)

D. La rottura di un rapporto adulterino danneggia i figli nati dalla nuova unione e costituisce una nuova colpa?

R. Non è scritto da nessuna parte che per provvedere ai figli nati dalla nuova unione bisogna avere necessariamente dei rapporti sessuali. Se i divorziati risposati hanno dei figli, possono provvedere loro vivendo in grazia di Dio.

Il tuo articolo è condivisibile nei contenuti, come è condivisibile lo spirito di esso.
Tuttavia, ha due vizi originali.
Il primo è che tutte le tue convinzioni si basano sulle apparizioni di Zaro, che se il Vescovo dovesse rigettare come false, crollerebbe tutto l'edificio.
Il secondo è che tu parti dal presupposto, cioè dai per scontato, che i 4 cardinali (e quelli che la pensano come loro) siano prevenuti nei confronti del papa, e stiano cercando pretesti per provocare uno scisma. Insomma, stai presupponendo che siano tutti in malafede e che la loro iniziativa sia solo pretestuosa.
Invece non è così. È offensivo e ingiusto pensarla in questo modo, perché fai un processo alle intenzioni. Come diceva Vincenzo: è mancare di carità e di giustizia verso di loro.
Vedere l'iniziativa dei cardinali come un atto di contestazione del Magistero è sbagliato.
A me sembra che tu veda solo la estrema posizione del commentatore Giona e appiattisca ogni altra posizione su quella (come se tutti la pensassero come Giona, anche i 4 cardinali).
Non è così.

"Burke è il principale esponente di chi chiede al papa di rispondere in merito ai dubbi sollevati da Amoris Laetitia, arrivando a ipotizzare un atto di pubblica correzione di un errore grave del romano pontefice (quale errore? al momento non c'è)." (Remox)

Non c’è?
Vogliamo vedere quali sono gli errori da correggere e qual è la procedura?

I 4 cardinali hanno presentato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Müller, un ricorso formulato secondo la modalità classica dei dubia, che esige risposta positiva o negativa.
Il Papa non ha risposto.
Se i cardinali andranno avanti a promuovere un ATTO FORMALE DI CORREZIONE DI ERRORE GRAVE succederà questo.

Durante la Controriforma sono accaduti moltissimi casi del genere (non verso il Papa, ma avverso scritti di eretici).
Sant'Alfonso Maria de' Liguori ne ha scritto mirabilmente nella sua opera: Storia delle eresie.
http://www.intratext.com/ixt/itasa0000/_idx147.htm

Si esaminava un testo incriminato, si selezionavano alcune proposizioni ritenute eretiche (di Lutero, Zwingli, Calvino, Baio, Giansenio, ecc..) e si condannavano. 

Trattandosi nel nostro caso di un documento pastorale del Papa si procede in modo simile.
Si esamina la Amoris Laetitia, si scelgono le proposizioni che appaiono più ambigue o eretiche e ne si chiede la correzione tramite un ricorso alla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Non si tratta di un atto di ribellione: tutto avviene per vie "burocratiche".

Il ricorso già c'è in sostanza, perché già è stato proposto sotto forma di lettera semplice (non formale). Nell’estate scorsa quarantacinque teologi, tra cui alcuni prelati, hanno scritto al Santo Padre e al Collegio dei Cardinali chiedendo al Papa di RIPUDIARE una lista di proposizioni erronee che si possono dedurre da alcuni passi dell’Amoris Laetitia. Non hanno ricevuto alcuna risposta.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/08/testo-integrale-in-lingua-italiana.html

In questo link ci sono tutte le proposizioni eretiche o ambigue di cui si chiede correzione.
Così non dirai più che non ci sono errori. Anche una sola frase che si presta a due interpretazioni opposte è errata perché ambigua (e andrebbe corretta).
Come dice Burke:
“Da un punto di vista pastorale non è mai opportuno permettere che ci sia dubbio o confusione su temi importanti; in questo caso su questioni che hanno a che vedere con la salvezza delle anime.”

Sono prestigiosissimi teologi che allegano per ogni proposizione le fonti per le quali chiedono la correzione (ne sapranno più di noi e del papa in teologia?).

Si cita la proposizione.
Si spiega perché la si può intendere ambiguamente.
Si allegano le fonti.

Esempio breve breve.

AL 301: ‘Non è più possibile dire che tutti coloro che si trovano in qualche situazione cosiddetta “irregolare” vivano in stato di peccato mortale, privi della grazia santificante. I limiti non dipendono semplicemente da una eventuale ignoranza della norma. Un soggetto, pur conoscendo bene la norma, può avere grande difficoltà nel comprendere «valori insiti nella norma morale» o si può trovare in condizioni concrete che non gli permettano di agire diversamente e di prendere altre decisioni senza una nuova colpa.’

Intesa nel senso che un credente cattolico può avere piena conoscenza di una legge divina e scegliere deliberatamente di infrangerla in una materia grave, senza tuttavia essere in stato di peccato mortale quale risultato di questa azione:

i) Haeretica, sacrae Scripturae contraria.

ii) Prava, perversa.

Concilio di Trento, sessione VI, canone 20: ” Se qualcuno afferma che un uomo giustificato, per quanto perfetto egli possa essere, non è tenuto ad osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa ma è tenuto soltanto a credere, come se il Vangelo fosse solo una promessa assoluta di vita eterna senza la condizione che i comandamenti siano osservati, sia anatema” (DH 1570).

Vedi anche: Mc 8:38; Lc 9:26; Eb 10:26-29; 1 Gv 5:17; Concilio di Trento, sessione VI, canone 19 e 27; Clemente XI, Costituzione Unigenitus, sugli errori di Pasquier Quesnel, 71 (DH 2471); Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Reconciliatio et paenitentia 17: AAS 77 (1985): 222; Veritatis splendor, 65-70: AAS 85 (1993): 1185-89 (DH 4964-67).

Mi rendo conto che può essere complesso leggere materie teologiche, ma è un esempio di come si imposta il ricorso. Se il ricorso viene accolto, l'errore è corretto e tutto rientra. Le contraddizioni e le ambiguità sono eliminate.

Burke ha detto:

"Condividendo la devozione del papa a Nostra Signora che scioglie i Nodi, gli chiediamo di chiarire queste affermazioni ambigue e – con l’aiuto di Dio – di sciogliere alcune delle dichiarazioni spinose del documento, per il bene delle anime.”

Tu temi che da questa cosa possa venirne uno scisma.

"Nessuna azione formale dunque che possa porre un organismo ecclesiastico al di sopra del papa (per giudicare eretico un papa serve qualcuno che si elevi al di sopra del papa) che porterebbe a uno scisma e a danni assai peggiori." (Remox)

I cardinali non si pongono al di sopra del Papa giudicandolo eretico. Chiedono alla Congregazione di correggere gli errori e il Papa firma alla fine. Si potrebbe dire che il Papa corregge sé stesso, tramite la Sacra Congregazione.
Questo è tutto: è pretestuoso fare questo?
Che noi lo vogliamo o no, lo scisma ci sarà. A Fatima è stato predetto ed accadrà (le preghiere non lo eviteranno).
Non saremo noi ad impedirlo, né a causarlo.

dott. G.I.
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Anonymous 5 novembre 2016 19:04

http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html


"Il terremoto non è un castigo, ovvio, diversamente dovrebbe colpire altri Paesi dove la religione è considerata oppio dei popoli. Siamo terra ad alto rischio sismico e sono colpiti i buoni e i cattivi, i giusti e gli ingiusti..." (Seneca)



Ha fatto bene il padre Cavalcoli a non scusarsi. E di cosa dovrebbe scusarsi: di aver detto la verità?



I farisei ipocriti che stanno nella Chiesa, poiché hanno rinunciato a predicare la verità, non sopportano nemmeno di sentirla.



Questo vile attacco ha un precedente simile, anzi identico, successo nel 2011.



Il 16 marzo del 2011, durante una trasmissione a Radio Maria, il professore Roberto De Mattei, svolgeva una riflessione teologica e spirituale sul mistero del male, prendendo spunto dell'allora recente terremoto-maremoto che aveva colpito il Giappone. Egli, riferendosi ai terribili terremoti di Lisbona del 1755 e a quello di Messina del 1908 e riportando molte citazioni dotte di teologi e santi, ricordò ciò che le Sacre Scritture e la Chiesa hanno sempre detto, e cioè che si trattava di un castigo divino.


Qualche giorno dopo, per iniziativa dell'UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) partì una campagna di aggressione mediatica, con l'obiettivo di screditare ogni cattolico che osi ricordare pubblicamente le verità "scomode" della nostra fede. Si arrivò, addirittura a raccogliere firme per chiedere le dimissioni del prof De Mattei da vice-presidente del CNR, a causa di una presunta incompatibilità tra le sue affermazioni e il suo ruolo nel maggior ente di ricerca scientifica in Italia.

Non si mossero solo gli atei, ma perfino i gesuiti, su "La Civiltà cattolica", criticarono il professore con un articolo del padre Mucci, il quale addirittura parlò di diffamazione della dottrina cristiana. Il padre gesuita, dopo aver escluso categoricamente che si fosse trattato di un castigo, scrisse le stesse cose dette da Seneca (a riprova che quando si ragiona secondo il mondo, le idee sono le stesse):
"... pur ammettendo che il Signore voglia punire le colpe degli uomini, non riusciamo a capire con quale giustizia egli potrebbe aver punito un popolo a prevalenza scintoista e non, poniamo, l'Europa che ha dimenticato e misconosciuto la sua vocazione cristiana e sembra avviarsi a un'ampia scristianizzazione."

Per l'Europa, tempo al tempo.

Non mi dilungo. Leggetevi l'articolo del prof. De Mattei e imparerete molte cose, soprattutto la perenne dottrina cattolica.

Le citazioni del professore De Mattei che più fanno pensare, sono quelle di don Luigi Orione e padre Annibale di Francia, due sacerdoti poi canonizzati dalla Chiesa, che tra l'altro, furono tra quelli che si prodigarono per aiutare le vittime del terremoto. 

"Questi due sacerdoti, che nessuno oserebbe accusare di mancanza di cuore e di carità, erano convinti che il terremoto di Messina fosse stato un castigo divino".

Sant'Annibale Maria di Francia in una predica di qualche anno prima del terremoto a Messina così si esprimeva: "Senza mezzi termini, senza reticenze e timori, io vi dico, o miei concittadini, che Messina è sotto la minaccia dei castighi di Dio: essa non è meno colpevole di tante altre città del mondo che sono state distrutte dal fuoco o dalle guerre o dai terremoti: deve dunque aspettarsi da un momento all'altro di subire anch'essa la stessa sorte… Ecco il terribile argomento del mio lacrimevole discorso. Io comincio a farvi una enumerazione di tutti quei motivi pei quali i castighi del Signore su questa città appariscono alla mia atterrita fantasia quasi inevitabili". Poi il discorso di Sant'Annibale si fa più dettagliato, con un elenco dei peccati che commettono i messinesi: omicidi, furti, usura, cattiva stampa, insegnamento ateo, superstizioni, spiritismo, ecc.
Tutti peccati che gridano al Signore: "Signore, affrettati punisci!" Il sacerdote conclude dicendo che il terremoto è un gran missionario, perché apporta una conversione generale. Sono parole troppo dure? Prive di carità e di pietà? Si domanda De Mattei. Intanto "queste sono le parole di un uomo che dedicò la sua vita ai poveri e agli afflitti, l'uomo più santo che viveva a Messina, tanto che don Orione, scavando tra le rovine, ripeteva una frase rimasta nella memoria collettiva: 'ma voi sapete quale grande santo avete in Messina?"

Sono parole dure, è il linguaggio dei santi, rifiutato dai tiepidi, dai pavidi, da coloro che rifiutano il Dio giusto e non si rendono conto che con ciò rifiutano anche il Dio misericordioso.

http://www.robertodemattei.it/2011/06/02/i-castighi-di-dio-nella-fede-cattolica-il-professor-de-mattei-risponde-a-padre-mucci-s-j/


dott. G.I.
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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html


Rispondo brevemente a Lidia e indirettamente a Remox.



"La visione della Emmerick sui due papi non ha nulla a che vedere con il nostro tempo. Ormai questa è una cosa di dominio pubblico per chi si interessa di questi temi.

Socci non lo sa? O gli conviene non saperlo? (Fa finta di non saperlo, il che è ancora più grave poichè sparge falsità).

Non c'è alcuna "falsa chiesa delle tenebre dei due papi" in quelle visioni." (Remox)



Sì, hai ragione. la visione del 13 maggio 1820 si riferisce al passato, con dei rimandi al tempo del Risorgimento.

Tuttavia, non c'è solo quella visione.

Non facciamo di Socci uno stupido.

Socci lo sa bene, non finge di non saperlo, perché l'ha scritto sia nel suo libro (Non è Francesco), sia sul suo blog:


Ho provato a cercare fonti più antiche per trovare la profezia dei due Papi e ho finalmente trovato una vita della Emmerich in tedesco, scritta dal padre K.e. Schmoeger. Ho potuto reperirne solo una traduzione francese, in tre volumi, pubblicata a Parigi nel 1872.
Ecco dunque il testo della visione del 13 maggio 1820: Questa notte, dalle ventitré alle tre del mattino, ho avuto una visione delle più mirabili su due chiese e due Papi e su un'infinità di cose antiche e nuove.
Dopo racconta una delle cose antiche che ha visto e qui si capisce il significato di quel giorno, il 13 maggio, in cui avvenne la visione e, un secolo dopo, la prima apparizione di Fatima.
La mistica si è trovata nella Roma del VII secolo, precisamente quando papa Bonifacio IV chiese in dono, all'imperatore bizantino Foca, il Pantheon (a Roma) che ospitava le statue degli dèi pagani e che, in effetti, nel 609 fu trasformato in chiesa cattolica e riempito delle statue dei santi.
Per questo evento – che segnò simbolicamente la definitiva vittoria del cristianesimo sul paganesimo – il Papa istituì la festa di tutti i santi fissandone la data – appunto – il 13 maggio.
Questo è l'antefatto perché poi la visione attraversa i secoli e la mistica vede accadere l'inverso: il sorgere cioè a Roma di "un'altra chiesa tenebrosa", piena di idoli, e il suo prevalere sulla chiesa vera...

http://www.antoniosocci.com/capire-quello-sta-accadendo-nella-chiesa-anche-giorni-ripropongo-alcune-pagine-del-mio-libro-non-francesco-nella-foto-bergoglio-cardi/

Lui fa un altro ragionamento.
Se leggi questo estratto, vedrai che il suo ragionamento è parzialmente condivisibile.

Spesso le profezie richiamano fatti antichi per alludere e rimandare a eventi futuri, in senso ampio.

L'interpretazione della visione non è facile, perché ci sono riferimenti antichi e moderni.
Provate a leggerla in italiano e vedrete che è oscura:
http://666anticristobestia.blogspot.it/2014/11/confronto-tra-profezie-emmerck.html

Non si parla mai di "due papi", ma in altre visioni si parla di tante cose che riguardano i nostri tempi.
Per esempio la protestantizzazione della Chiesa non si è avuta durante il Risorgimento, ma a partire dal Concilio Vaticano II (anni '60):

"Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre".

Ovviamente, è nel Risorgimento che si sono messe tutte le premesse ai mali attuali e imminenti.

Per esempio, il brano:

"La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine..."

è tratto dalla visione del 12 luglio 1820 sull'imperatore Enrico. 

In effetti fra il 1967 e il 1969 è stata fatta una riforma liturgica che contiene proprio queste innovazioni, insieme ad altre. Quindi, questa visione ed altre sicuramente riguardano il periodo storico successivo al 1969.

"La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine... Quando la Messa fu terminata, Maria si diresse verso Enrico e stese la sua mano destra verso di lui dicendo che questo era in riconoscimento della sua purezza. Allora lo esortò a non avere esitazioni. Dopo di ciò vidi un angelo, esso toccò il tendine della sua anca, come Giacobbe. Enrico provava grande dolore, e dal quel giorno camminò zoppicando...". (12 luglio 1820)

Così, altre visioni riguardano i nostri tempi e il futuro.

"Io ripeto una cosa che non ho capito: qui si da per assodato che la Emmerich si riferisse al passato. Ok fatemi leggere la versione originale in tedesco, l'esatta pagina e il numero di riga... attendo delucidazioni in merito da Remox e dott G.I.." (Lidia)

Una breve premessa.
Il testo da te citato (Das Leben der gottseligen Anna Katharina Emmerich 1885) non contiene la visione del 13 maggio 1820, perché le visioni della Emmerich non furono mai ordinate, ma ogni autore seleziona quelle che ritiene più importanti (ogni opera è sempre un'antologia).
Il sacerdote cattolico Padre Karl Schmöger curò l'edizione dei manoscritti di Brentano e dal 1858 al 1880 pubblicò i tre volumi de "La vita di Nostro Signore". Nel 1881 seguì una grande edizione illustrata, e scrisse anche una biografia di Anne Catherine Emmerich in due volumi, che è stata ripubblicata in lingua inglese fino ad oggi.

Le visioni e le profezie della Emmerich hanno avuto una vasta diffusione nel mondo da quando è stata pubblicata l'opera del padre Karl Erhard Schmöger, redentorista tedesco, in lingua inglese:
"The Life and Revelations of Anne Catherine Emmerich", 2 volumi
Il primo volume è la vita; il secondo sono le profezie e visioni; per un totale di circa 1300 pagine. 

Esiste ancora in commercio.
http://www.amazon.com/Life-Revelations-Catherine-Emmerich-2-Volume/dp/089555061X

Si può tranquillamente dire che tutto quello che si conosce della Emmerich, soprattutto nel mondo anglosassone, dipende da questa edizione in lingua inglese. Pochi vanno ad attingere direttamente all'opera di Brentano (per il problema della lingua).

In Italia, per esempio, uno specialista è Vincenzo Noja, che ha pubblicato molti volumi, traducendoli direttamente dai Diari di Brentano (in tedesco).
http://www.vincenzonoja.eu/v2/ak-emmerick.html

Comunque, lo stesso padre Schmöger ha consultato i Diari di Brentano per pubblicare i suoi libri e l'edizione inglese è molto fedele al tedesco.

Qui ci sono solo in anteprima i due volumi da Google Libri:

Primo volume
https://books.google.it/books?id=M6WuCgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=

Secondo volume
https://books.google.it/books?id=3iPGCgAAQBAJ&printsec=frontcover&dq=

La visione del 13 maggio 1820 è qui:
https://books.google.it/books?id=3iPGCgAAQBAJ&pg=PT249&dq=

May 13, 1820. — "Last night, from eleven to three, I had a most wonderful vision of two churches and two Popes and a variety of things, ancient and modern. I shall relate, as well as I can, all that I remember of it. My angel-guardian came and told me that I must go to Rome and take two things to the Pope but I cannot now recall what they were — perhaps it is the will of God that I should forget them."
[..la incollerei tutta, ma è lunghetta..] 

In tedesco c'è parzialmente qui:

http://www.theologisches.info/Emmerich_Visionen.pdf
pag. 81 Vision zwei Päpste

Qui c'è la visione di Enrico imperatore:
https://books.google.it/books?id=3iPGCgAAQBAJ&pg=PT254&dq=

July 12, 1820 
"I have had a vision of the Emperor Henry. I saw him last night in a beautiful church kneeling alone before the main altar. I know the church; there is a beautiful chapel of the Holy Crib in it. I saw it once before on the Feast of Our Lady of the Snow. As he knelt and prayed a light shone above the altar and the Blessed Virgin appeared alone. She wore a robe of bluish white which shot forth rays, and she carried something in her hand. She covered the altar with a red cloth over which she spread a white one, and deposited upon it a magnificent luminous book set with precious stones. Then she lighted the candles from the sanctuary lamp. Many other lights in the form of a pyramid burned at the same time. Then she took her stand at the right of the altar. Now came the Saviour Himself in sacerdotal vestments, bearing the chalice and veil. Two angels served Him as acolytes, and two others accompanied Him. Our Lord's head was uncovered. The chasuble was a large, heavy, red and white mantle shining with light and precious stones. The ministering angels wore white. There was no little bell, but there were cruets. The wine was as red as blood and there was also some water. The Mass was shorter than with us and there was no Gospel of St. John at the end. I saw the Offertory and Elevation; the Host was like ours. The angel read the Gospel and carried the book to Mary to kiss, and then, on a sign from Jesus, to Henry that he might do the same. At first, he dared not obey, but at length gained courage to do so. At the end of the Mass, Mary went to Henry and gave him her right hand, saying that she honored thus his chastity and exhorted him not to grow remiss. Then I saw an angel approach and grasp him by the right side as had been done to Jacob. Henry showed signs of intense pain, and afterward limped a little. During the whole of this ceremony, there were numerous angels in adoration, their eyes fixed upon the altar."


Ciò detto, la visione è quella, ma la sostanza non cambia di molto: la setta segreta, la persecuzione feroce, Roma scristianizzata e idolatra, ecc. sono tutte cose iniziate durante il Risorgimento e che continuano tristemente ancora oggi: non sono finite e non si sa quando finiranno.
Quindi, non è possibile dire che le visioni riguardano il passato, se la setta segreta infierisce, la protestantizzazione è in atto, la falsa chiesa delle tenebre fa progressi, la vera Fede va scomparendo, ecc., ecc..
"Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Così doveva essere la nuova Chiesa... Ma Dio aveva altri progetti". (22 aprile 1823)

I progetti ecumenici erano solo in germe durante il Risorgimento e si stanno realizzando nei nostri giorni (anche con i potenti mezzi di comunicazione che nel Risorgimento non c’erano). Durante il Risorgimento, lo scopo era abbattere la Chiesa materialmente, con guerre e rivoluzioni; oggi, si tende a sopprimerla in un modo più dolce, col falso ecumenismo.

dott. G.I.

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Anonymous 2novembre2016 

http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html


[Questa è la prima parte cancellatasi]

"Dott. G.I., anche tu fino a pochi mesi fa eri bergogliano a tutti gli effetti e in perfetto stile-remoxiano non hai mai o quasi mai preso in considerazione che l' "Orso Yoghi" potesse far parte della "falsa chiesa"..." (C' est plus facil)

Forse sei nuovo e non hai mai letto i miei commenti. Oppure se uno di quelli che si camuffano dietro molteplici identità. Fin dall'inizio vado additando le ambiguità di questo pontificato.
Non sono mai stato "bergogliano a tutti gli effetti", né "in perfetto stile-remoxiano".
Remox, che quei miei commenti li ha letti (presumibilmente, perché il blog è suo), lo sa bene.

Ora trovo difficile ricercarli, ma potresti leggere qui per esempio:

Fatima o Lutero
http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/07/sangue-dallas.html
Anonymous 10 luglio 2016 19:22

e qui:

Sulle ambiguità di papa Francesco, la risposta a qualcuno che mi rimproverava: "...prima fai delle deduzioni poi ne maturi delle altre che sono contrarie alle prime".
http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/09/considerazioni-sul-papa-emerito-e-sulla.html
Anonymous 16 settembre 2016 19:22

Allora scrissi chiaramente quello che ancora penso del papa attuale:
"Bergoglio è il Papa del nostro tempo, non ce n'è un altro, e a lui dobbiamo tutto il rispetto dovuto al Vicario di Cristo, tutto il rispetto dovuto alla funzione che svolge, nonostante lo faccia malamente e disastrosamente... e questo rispetto non va all'uomo, che non ci interessa, ma alla funzione impersonata dall'uomo, perché è così che il Signore ha permesso che sia.
Se il papa ci dà il cattivo esempio e predica una dottrina sbagliata, è segno che il Signore nei suoi imperscrutabili disegni permette che sia così, e c'è da ritenere che lo faccia per mettere alla prova i suoi fedeli: che essi dimostrino di voler rimanere tali nonostante un papa ambiguo e inadeguato!
Questo è il mio pensiero."

"In verita' non lo fai neanche ora, ma il semplice fatto che tu in questi ultimi mesi ponga certi "dubbi"..." (C' est plus facil)

Hai detto bene: non lo faccio nemmeno ora. Non lo faccio.
Non ho mai detto che Bergoglio faccia parte della falsa Chiesa (ma che sembra favorirla).
E sai perché? Perché voglio dare fiducia al prossimo.
Voglio vedere fin dove arriva.
I "dubbi" li ho sempre espressi, ma non sono dubbi come i tuoi, perché tu hai già giudicato e condannato papa Francesco.
Io non l'ho ancora condannato. I miei "dubbi" sono più che altro disapprovazioni e critiche a comportamenti e atti inadeguati che poteva risparmiare a noi e alla Chiesa. Una cosa è certa: di errori ne ha commessi una lunga serie, ma voglio dargli ancora fiducia, per vedere se c'è malafede o no. Può darsi che quegli errori siano dovuti alla sua inadeguatezza, impreparazione, inidoneità. Se c'è malafede, prima o poi dovrà uscire allo scoperto, per forza, con qualche decisione sinistra.
Allora troverà un muro insuperabile nella forza dei veri fedeli.


Inoltre, mentre i messaggi che ho riportato possono essere interpretati in un unico modo, i messaggi da te citati vanno tutti interpretati.



ESEMPIO DI CATTIVA INTERPRETAZIONE



Per esempio, il 3046 da te è riferito (come dagli autori del sito RoyalDevice) a Bergoglio, come se fosse lui il cardinale divenuto Giuda, in quanto, al tempo in cui il messaggio fu dato (29 agosto 2008), era ancora cardinale.



Colui che potrà essere Pietro diventerà Giuda [*]. Aprirà le porte ai nemici e farà soffrire gli uomini e le donne di fede. 3.046 - 29/08/2008 [* un cardinale candidato a Papa nelle prossime elezioni (2013) rinnegherà poi la Chiesa. Bergoglio, l'ottavo re dell'apocalisse che va in perdizione]

http://www.royaldevice.com/scisma.htm


Tuttavia, il messaggio non dice: "colui che sarà Pietro", ma "colui che potrà essere Pietro".
Il cardinale di cui parla il messaggio non è detto che sarà certamente papa (che potrà essere, non che sarà).
Noi invece lo interpretiamo nel senso che "colui che non sarà mai Pietro" diventerà Giuda.
Quel "potrà" non indica che diventerà Pietro, ma anzi, che non lo diventerà mai (e perciò tradirà).

Che la tua interpretazione (e quindi quella di RoyalDevice) sia sbagliata, si dimostra facilmente dall'altro messaggio sul "Giuda" futuro, il 3836:

"Cari figli, Pietro incontrerà Giuda sul suo cammino. Pietra su pietra." (3.836 - 22 giugno 2013)

Se noti la data di questo messaggio, comprenderai che esso riguarda il futuro, perché nel giugno 2013, Francesco era già Papa. Sarà quindi Papa Francesco a prendere qualche decisione divisiva e a incontrare questo cardinale-Giuda.
Dunque, non puoi citare solo il 3046, dicendo che è stato dato nel 2008 quando Bergoglio era cardinale, ma devi confrontarlo col 3836 (dato nel giugno 2013) in cui si continua a predire un Giuda (e Bergoglio era già papa).
Se il Giuda fosse Bergoglio, perché continuare a profetizzare una cosa già accaduta?

Così, per gli altri messaggi, ci sarebbe molto da dire.

dott. G.I.
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A chi giova?
Giova ai nemici che hanno fretta di realizzare i loro piani ecumenici.
Questi nemici, sono i “lupi travestiti da agnelli” che formano la "falsa Chiesa", infiltrata nella vera Chiesa.

3.909 - 3 dicembre 2013
I lupi travestiti da agnelli avanzano. L’azione dei malfattori causerà grande danno spirituale e pochi resteranno saldi nella fede.

3.794 - 23 marzo 2013
Cari figli, il futuro sarà segnato da un grave conflitto tra la vera e la falsa chiesa. La Chiesa del mio Gesù porterà una croce pesante, una sofferenza mai sperimentata prima. Inginocchiatevi in preghiera. Dopo tutta la tribolazione, per gli uomini e le donne di fede verrà la vittoria di Dio.

3.315 - 4 maggio 2010
Cari figli, la vera Chiesa del mio Gesù sarà vittoriosa. Per la falsa chiesa, che è entrata nella Chiesa del mio Gesù, arriverà la sconfitta. Dio separerà la zizzania dal grano. Arriverà il giorno in cui tutto ciò che è falso fallirà. Dio vi separerà dal male e coloro che ascolteranno il vero magistero della Chiesa sperimenteranno una grande vittoria. Dio mi ha inviata per annunciarvi la verità.

I nemici riusciranno a sostituire la vera Eucaristia (abolendola di fatto) con un semplice pane. Questo, per voler ottenere ad ogni costo una falsa unità:

3.797 - 29 marzo 2013
Il calvario sarà doloroso per gli uomini e le donne di fede. Il pane dei nemici è solo pane. Corpo, Sangue, Anima e Divinità si trovano solamente nell’Eucaristia, presenza del mio Gesù per la sua vera Chiesa. State attenti.

2.774 - 19/12/2006
Quando il messale sarà strappato, il giudizio sarà vicino.

Ho l'impressione che con papa Francesco questi nemici si stiano rafforzando, piuttosto che indebolendo, proprio per l'agire ambiguo del papa (ripeto, sempre per misericordia volendo scartare le ipotesi malevoli).

dott. G.I.
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L'apertura sulla Comunione c'è.
Sta nella DICHIARAZIONE CONGIUNTA che il papa ha firmato con il presidente della Federazione luterana mondiale (Lwf), nero su bianco, come "obiettivo" da raggiungere.
Leggere attentamente:

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/10/31/0783/01757.html#ita

Al di là dei temi sulla collaborazione nell'aiuto ai rifugiati, pace e sviluppo sostenibile (temi affrontati dal papa nella Laudato Si'), il punto cruciale sul quale si gioca la vera partita ecumenica è la possibilità dell'intercomunione, affinché luterani e cattolici possano partecipare alla stessa "cena del Signore". Uno spiraglio tutto da approfondire e verso il quale il papa – dicendo e non dicendo – sta aprendo una porta che ha cominciato a muovere già alla chiesa luterana di Roma nel 2015. 

Tutto sta scritto nella dichiarazione congiunta firmata da Francesco e dal presidente della Federazione mondiale luterana, il vescovo Munib Younan: "Molti membri delle nostre comunità aspirano a ricevere l'Eucaristia ad un'unica mensa, come concreta espressione della piena unità. Desideriamo ardentemente che questa ferita nel Corpo di Cristo sia sanata (…) Questo è l'obiettivo dei nostri sforzi ecumenici, che vogliamo far progredire, anche rinnovando il nostro impegno per il dialogo teologico".

Vogliono l'Eucarestia.

Il problema è che l'ecumenismo di Francesco è un ecumenismo "della carità" come è stato definito (concedendo sempre la buona fede, perché se facciamo altre ipotesi...).
Della teologia e delle conseguenze teologiche, Francesco non se ne importa minimamente.
Una prova?
Di ritorno dall'Armenia, il 26 giugno, nella consueta conferenza stampa volante, Francesco così si è espresso: "Credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate: era un riformatore. Forse alcuni metodi non erano giusti, ma in quel tempo vediamo che la Chiesa non era proprio un modello da imitare. C'era corruzione, c'era mondanità, c'era attaccamento ai soldi e al potere. E per questo lui ha protestato. Lui ha fatto una ‘medicina' per la Chiesa". 

Parole che hanno ricevuto preoccupazioni e distinguo, perfino da parte protestante, come il valdese Paolo Ricca, che si è affrettato a contestare che la Riforma sia nata contro la mondanità della Chiesa: "Il punto vero su cui ha fatto perno la Riforma non era un problema morale ma teologico".
Ed ha perfettamente ragione. 
Il problema era teologico, e rimane teologico.
Ma Francesco, appunto, dei problemi teologici non se ne preoccupa. Come ha detto chiaramente nel novembre 2015 visitando la Chiesa luterana di Roma. Alla domanda di una donna protestante, moglie di un cattolico, sulla possibilità di poter partecipare insieme allo sposo "alla Cena del Signore", Francesco ha risposto: "Lascio la domanda ai teologi". Così sul tema dell'intercomunione – che la Chiesa cattolica ammette solo con le Chiese ortodosse, non con quelle protestanti – ha proposto il criterio del discernimento. Il papa ha detto alla signora che lui non può darle il permesso di ricevere l'Eucarestia, perché non è di sua competenza, ma che lei avrebbe dovuto "parlarne con il Signore e andare avanti".
Poche settimane dopo, il cardinal Gerhard Müller ha messo in guardia dai possibili fraintendimenti, ribadendo che tra cattolici e protestanti "c'è una diversa comprensione della Chiesa". Anche il cardinal Robert Sarah, prefetto del Culto divino, ha corretto il pontefice: "Non è una questione di seguire la propria coscienza"; l'Eucaristia è solo per i cattolici.

Il 19 gennaio, dopo un'udienza col papa, una delegazione di luterani finlandesi è scesa in basilica e ha partecipato alla Messa in San Pietro, dove qualcuno si è accostato alla Comunione. Che fossero luterani ai preti che celebravano era evidente. Immediata la precisazione del portavoce della Chiesa cattolica finlandese, che ha definito "un errore" l'episodio, chiarendo che non si tratta di una modifica della dottrina sull'Eucarestia.

IL PROBLEMA È TEOLOGICO.

IL PROBLEMA È IL SACERDOZIO.

Di fatto, la Chiesa cattolica non riconosce l'ordinazione sacerdotale dei pastori protestanti. Da oltre cinquant'anni in Svezia le donne possono diventare pastori. La chiesa luterana svedese è una chiesa "rosa": quasi la metà dei pastori è donna. Il sacerdozio alle donne per Francesco è una questione chiusa. 
E allora, come si può risolvere la questione?
Dicendo alle donne di rinunciare alle ordinazioni? Ma non rinunceranno mai!

La Chiesa luterana è anche decisamente aperta ai rapporti Lgbt. Un esempio: Eva Brunne, eletta nel 2009 a vescova di Stoccolma, è lesbica e sposata con una pastora. La coppia ha un figlio.

Come si può raggiungere l'obiettivo di un'Eucaristia condivisa senza affrontare il tema del sacerdozio? 

Il cardinal Koch, in Svezia, in conferenza stampa, ha puntualizzato che se la comunione eucaristica è obiettivo dell'ecumenismo, oggi si può solamente parlare di "ospitalità eucaristica": un pastore luterano, per la dottrina cattolica, può al massimo presiedere un incontro di preghiera.

Vedo un papa che straparla e alcuni cardinali che devono correre ai ripari, mettendo delle pezze.
Anziché unire la Chiesa, la sta dividendo di più.
A Lund c'erano i neocatecumenali che cantavano canti con le loro chitarre fuori dalla cattedrale. A breve distanza, due contestazioni: una di un gruppo di conservatori, che ha marciato con la statua della Madonna di Fatima e cartelli in svedese e inglese contro il festeggiato Lutero ("Don't hide catholic truth" e altri); e poi le proteste di un gruppo di giovani luterani, polemici col vescovo di Roma.
Qui le foto:
http://www.hd.se/2016-10-31/har-foljer-du-paven-i-skane-hela-dagen

Fino a quando potrà andare avanti 'sta storia? 
Fino a che qualcuno si alzerà e dirà: ora basta!

dott. G.I.
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Ne abbiamo parlato nel post precedente:
http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/gesuiti-francescani-e-il-calvario-della.html

Leggi la risposta a Domenico sul 2029.

dott. G.I.
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Dott. G. I., da cosa deduci con sicurezza che nel 2017 non si verivicherà niente di importante?
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Parlava della Consacrazione e dei 3 eventi clou (A. M. C.)

Comunque la caccia al GM si deve essere aperta almeno 30 anni fa. La gentile concessione di queste conoscenze sul gì-èmme può anche voler dire richiesta di aiuto di "competenze trasversali", diversamente sarebbe passato in sordina (chi ne sapeva qualcosa se non pochi "eletti"? Una specie di chi-l'ha-visto stile "fun-tastic".
Suor Beghe ... strano nome per una suora che vuol restare nel nascondimento.

Spring
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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html

"Non sono commenti per caricaturare quello che hai scritto, anche se messi in forma ironica. Volevo solo far notare come le cose procedono velocemente." (Spring)

Sì, ho capito, ma era per precisare.
Al contrario, a me pare che le cose procedano troppo lentamente.

Per rispondere all'anonimo.
Forse sono io che non riesco a spiegarmi bene.
Ripeto e chiarisco. 
Ho detto che nel 2017 potranno accadere (speriamo di no) eventi dolorosissimi e tristissimi anche per la Chiesa (scismi, maremoti, terremoti, guerre ...), ma, profeticamente, a me interessano poco, perché, qualunque cosa accada, saranno solo eventi preparatori.
E di eventi preparatori noi ne stiamo vivendo in continuazione (senza andare troppo indietro negli anni) minimo dal 2001. 

Il vero evento decisivo, che darà inizio a tutto, sarà l'Avvertimento (e tutti i fatti che immediatamente lo precedono come prologo). Questo mi interessa!

Faccio un esempio. Nel 2013, è accaduto per la Chiesa (e per il mondo) un evento che dire storico è poco: eccezionale, memorabile, incredibile. Con la rinuncia di Benedetto XVI, gli eventi hanno certamente subìto un'accelerazione, ma sono passati quasi 4 anni e ancora ne parliamo. Resta pur sempre un evento preparatorio ai grandi eventi profetizzati.

Quindi, nel 2017 si potrà verificare anche qualcosa di più importante, di più clamoroso, di più sconvolgente, ma sarà sempre qualcosa di preparatorio.

Lo deduco da Garabandal e dalle varie indicazioni date lì, a cui ho accennato nei commenti precedenti.

Io punto all'anno dell'Avvertimento, perché ad eventi preparatori assistiamo ogni giorno (più o meno importanti).

dott. G.I.
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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html

Si vede che non avete letto attentamente i commenti.
Il 2029 non è stato tirato in ballo come previsione di inizio eventi, bensì come TEORICO termine ultimo utile per fare la CONSACRAZIONE (in accordo con la data esatta di richiesta).

A me interessa poco (profeticamente parlando) di eventi preparatori anche dolorosissimi, come guerre, terrorismo, migrazioni, terremoti, maremoti e calamità varie. Sono decenni che assistiamo a eventi simili.
E anche oggi sono presenti nel mondo, ma non sono indicativi di nulla (di preciso).
Io punto all'anno dell'Avvertimento e all'anno del Miracolo.
Questo è il vero inizio della fine.
E come ho ripetuto più volte, non sarà il 2017.

dott. G.I.

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mario mancusi 29 ottobre 2016 13:30

dott g.i. non ci puoi lasciare in questo modo , capisco la tua descrizione, ma senza rivelare interamente la tua opinione, puoi almeno farci capire se occorre aspettare ancora molti anni tipo lo scadere del 2029 o sarà prima?


http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html?

Anonymous 29 ottobre 2016 19:30

"Se si riferisce al Miracolo allora l'Avvertimento potrebbe essere visto da tutte e tre?" (Anonimo)

Teoricamente sì, potrebbe essere visto da tutte e tre. Non si può escludere, perché Conchita nella visione, parlava solo del tempo del Miracolo.


"Un'indicazione dice che quando Conchita annuncerà il Miracolo non le crederanno...se vero, per quale motivo? Forse perché non sarà ancora avvenuto l'Avvertimento?" (Remox)


La risposta a questa domanda è sicuramente NO (dopo spiegherò).
Non è invece del tutto esatta la premessa. Gesù ha sempre detto a Conchita che, PRIMA DEL MIRACOLO, soffrirà molto a causa dell'incredulità generale, perfino dei suoi stessi parenti. Le ha detto varie volte che prima del Miracolo, quasi tutte le persone perderanno la fede negli avvenimenti di Garabandal e quando poi nessuno crederà, arriverà il Miracolo.
Conchita ha anche specificato che man mano che ci avviciniamo a quel Giorno, questa incredulità aumenterà a causa di "molte false apparizioni in ogni parte del mondo". Lei quindi soffrirà per l'incredulità fino al giorno del Miracolo, ma non perché l'Avvertimento non sarà ancora avvenuto.

Infatti, che l'Avvertimento debba accadere prima del grande Miracolo, non c'è il minimo dubbio.
C'è da aggiungere però un'altra cosa, poco nota.
Non solo esso deve accadere prima del grande Miracolo, ma deve accadere anche prima dell'ANNUNCIO del Miracolo da parte di Conchita.

Questa non è una indiscrezione incontrollata, ma è una fonte di prima mano, perché è una testimonianza diretta di Maria Saraco, amica di vecchia data di Conchita dagli anni sessanta, che ha riferito il particolare come le è stato manifestato da Conchita e come si trova in molti libri su Garabandal che potrei citare.
Qualcuno, infatti, si era chiesto già all'inizio: "E se l'Avvertimento venisse dopo che Conchita annuncerà il Miracolo?" Conchita chiarì a Maria Saraco che non è possibile, perché esso avverrà prima dell'ANNUNCIO del Miracolo.

"...it will happen before the announcement of the miracle."
http://www.garabandal.org/warning.shtml

Ammettiamo, per esempio, che il Miracolo avvenga un 13 aprile futuro giovedì: Conchita deve annunciarlo otto giorni prima che accada (ossia il mercoledì precedente, 5 aprile). E l'Avvertimento deve per forza accadere prima dell'annuncio del Miracolo (ossia prima del 5 aprile). Così riferì Conchita:
"The World Wide Warning must happen Before the announcement of the miracle."

http://www.garabandal.org/q_a.shtml

L'annuncio del Miracolo, poi, è avvolto dal mistero, perché è misteriosa una frase di Conchita in cui lei afferma che l'annuncio del Miracolo (otto giorni prima) sarà "un miracolo in sé stesso" ("will be a miracle in itself"):

D. È stato detto da alcuni che il modo con cui annuncerai il Miracolo sarà un "miracolo" in se stesso. Ci puoi spiegare questo?
R. Io penso che il modo in cui sarà annunciato sarà un altro miracolo perché sarà una grande responsabilità per me e avrò bisogno di un miracolo per annunciarlo.

Forse Dio l'aiuterà in qualche modo prodigioso (non ancora chiaro) a compiere quel dovere di annuncio.


"Perché annunciare il Miracolo 8 giorni prima? Per dare il giusto tempo per arrivare a Garabandal? Può darsi...ma se l'indiscrezione fosse vera forse è anche per dare tempo all'Avvertimento di verificarsi." (Remox)

Ho spiegato perché il motivo non è quello di dare tempo all'Avvertimento di verificarsi.
La motivazione ufficiale è questa: dare otto giorni di tempo ai credenti in Garabandal (rimasti in pochi) per organizzarsi e giungere al paese. La Spagna sarà in un clima di guerra e non si potrà viaggiare come ora.

In una locuzione, infatti, Gesù disse a Conchita che:
"Antes del Milagro serán pocos los que crean y será difícil de llegar a Garabandal para el día del Milagro".

Prima del Miracolo saranno pochi quelli che crederanno e sarà difficile raggiungere Garabandal per il giorno del Miracolo. La difficoltà di arrivare al paese sarà dovuta a motivi bellici.

E anche per questo motivo, Conchita ha detto più volte, fin dal 1974, che lei non sarà presente lì a Garabandal il giorno del Miracolo, perché non ce n'è bisogno.

7 Febbraio 1974 [NEEDLES, primavera 1974]
D. Porterai il bambino* al Miracolo? [*Nel momento di questa intervista, Conchita era in attesa del suo primo figlio. Diede alla luce la piccola Conchita (Conchitina) in aprile.]
R. Non so neppure se io vi andrò. [le chiesero di essere più esplicita, e Conchita disse:] Certo che ci voglio andare, ma non so se le circostanze lo permetteranno. Non è necessario (affinché avvenga il Miracolo) che io sia lì presente.
http://www.garabandal.it/it/rss-it/105-che-cos-e/avvenimenti-profetici/142-miracolo

Quindi, lei non sarà lì, ma probabilmente resterà a New York, dove vive.


A Mario Mancusi dico solo (come lui saprà) che Conchita è nata nel 1949. Meglio non fare ipotesi.

Sapete che la data del Miracolo è stata pubblicamente annunciata, dagli anni settanta ad oggi, parecchie volte e ogni annuncio è fallito miseramente?
C'è stato perfino un famoso teologo americano, sedicente "teologo cattolico romano e traduttore della Bibbia", studioso di profezie e autore di libri su Garabandal, che ne ha annunciato la data in un suo libro e sul suo blog e si è rivelato un flop.
https://ronconte.wordpress.com/2014/09/12/the-miracle-of-garabandal-12-may-2016/

Questo per dire che Dio non permetterà mai a nessuno, né dotto, né ignorante, di annunciare in maniera veritiera la data del Miracolo con anticipo rispetto a Conchita: lei sola ha ricevuto questa missione e nessun altro. Chiunque pretendesse dire il contrario, si qualificherebbe immediatamente come un falso profeta.
È bene, quindi, che ognuno cerchi di meditare quegli elementi profetici nel suo proprio cuore, per cercare di arrivare ad un risultato, senza pretendere di annunciare nulla in anticipo, perché fallirebbe.
Io sono del parere che tutti quei dettagli profetici sono stati dati soltanto per "uso e meditazione personale" e non per improbabili annunci collettivi.

D'altronde, basta fare un semplice ragionamento: se per ipotesi, Dio permettesse a un titolato teologo (o a chiunque altro) di predire con esattezza e in anticipo la data del Miracolo, che senso avrebbe più la missione di Conchita? Il suo ruolo diverrebbe superfluo... e ciò andrebbe contro i piani di Dio.

E ne abbiamo avuto molti di esempi:
MDM con i suoi messaggi (the great Warning) non diceva di essere stata inviata per annunciare l'Avvertimento e quindi il Miracolo? MDM, attraverso i suoi messaggi, ha più volte profetizzato l’Avvertimento entro la fine del 2012 e quando poi esso non si è verificato, ha spostato la data in avanti (2016), cercando scuse e giustificazioni. Failed.

Mary Jane Even (Lincoln, USA), allo stesso modo, nei suoi messaggi (the great warning) annunciava un Avvertimento disastroso, con urto di cometa e milioni di morti, inverno nucleare, rifugi, scorte di cibo, ecc. quando sappiamo bene che Conchita ha precisato più volte che durante l'Avvertimento non cadrà nulla dallo spazio, ma sarà solo un fenomeno celeste (e interiore), senza morti (se non per lo spavento). Failed.

John Leary (Rochester - New York, USA) autore di decine di volumi di messaggi (pubblicati anche in Italia) tutti incentrati su Avvertimento Miracolo e Castigo, aggiungeva molti altri particolari e circostanze mai riferiti dalle 4 veggenti, legando il tutto al passaggio della cometa Hale-Bopp (1997)...e non è accaduto nulla. Failed.

Potrei citarne altri di falsi profeti che hanno tentato di appropriarsi del messaggio di Garabandal, seminando menzogne.
Anche Giorgio Bongiovanni dal suo sito propaganda le profezie di Garabandal, ma vi aggiunge altri particolari non ortodossi.

Ecco perché il ricorso alle fonti autentiche (fin dove è possibile, non sempre è possibile verificare) è indispensabile e doveroso, per capire se un dettaglio profetico proviene autenticamente dalle quattro veggenti oppure è un elemento spurio.

dott. G.I.
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Luz 28 ottobre 2016 10:43

Poiché mi pare di capire che gli studi e gli approfondimenti su Garabandal (e non solo) abbiano indotto il Dott. G.I. a farsi un'idea abbastanza precisa della cronologia degli avvenimenti futuri, mi permetto di chiedergli la cortesia di condividere le sue conclusioni. In quale anno ritiene probabile (parlare di certezza di parrebbe eccessivo) che si verificherà il Miracolo (l'Avvertimento, va da sé, che si realizzerà entro i 12 mesi precedenti)?
Grazie per la risposta,
Luz


Anonymous 28 ottobre 2016 18:24

http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html


Chiedi troppo.
Pensi che se avessi avuto la grazia di comprendere l'anno del Miracolo, lo direi? e su Internet?
Sarei un irresponsabile.
Sarebbe un dono che terrei per me.
Per giunta, sarebbe anche insensato, giacché colei che ha ricevuto la missione di annunciare il Miracolo è solo Conchita (chiunque pretendesse anticipare lei, sarebbe un falso profeta).

Un'idea, certo, me la sono fatta. Sia chiaro, pur sempre un'ipotesi, anche se basata sulle tante indicazioni, dichiarazioni, confidenze orali delle veggenti di Garabandal, tutte convergenti...
Tuttavia, come già dissi in un'altra occasione, rispondendo a una domanda simile (Vincenzo ricorda), preferisco non dirlo.
Diciamo che quando intervengo, lo faccio "in negativo", facendo notare quello che non può essere conforme al vero o alle fonti.

Ci vuole ancora del tempo.
Senza voler passare da presuntuoso, quello che ti posso dire è di stare attenta/o alle veggenti, las niñas:

Conchita González
María Dolores Mazón (Mari Loli)
Jacinta González
Mari Cruz González

Mari Loli ha sofferto per molti anni di Lupus e sclerodermia che alla fine le ha causato la fibrosi polmonare: è deceduta nel 2009.

May 1, 1949 – April 20, 2009
http://www.garabandal.org/

Mari Loli conosceva, per celeste rivelazione, l’anno esatto dell’Avvertimento, ma non ha potuto vedere nessuno degli eventi profetizzati dalla Vergine a Garabandal.
Ciò non è affatto sorprendente, ma rientra perfettamente nel piano celeste, perché indica solo come le profezie si stiano realizzando con esattezza impressionante, lentamente ma inesorabilmente.
Quello che è certo è che il Miracolo accadrà durante la vita della veggente Conchita, la quale sarà l'unica vivente sulla Terra delle quattro (questo perché lo dovrà annunciare al mondo otto giorni prima che esso si verifichi). Lo apprendiamo da una visione del 1962.

Quando vedrai che saranno tornate alla casa del Padre sia Mari Loli (già accaduto nel 2009), sia Mari Cruz, sia Jacinta, allora il tempo sarà vicinissimo.
Resterà solo Conchita al tempo del Miracolo (delle quattro).

In realtà, io credo che noi tutti dovremmo maggiormente preoccuparci dell'Avvertimento, più che del Miracolo.
L'Avvertimento sarà un evento terribile per ciascuno; il Miracolo, no.
Inoltre, sappiamo bene che quello di Conchita sarà un annuncio soltanto formale, in quanto che, una volta che avremo subìto l'Avvertimento, sarà chiaro a tutti quale sia il giorno, il mese e l'anno del Miracolo.

dott. G.I.

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Anonymous 26 ottobre 2016 18:49

http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html



Ma da dove nasce questa ossessione per l'anno 2017?



@ Howling Mad Murdock

Su Plinio ti ho risposto nel post precedente.



"Il 2017 è pur sempre l'anniversario di Fatima. Non dico che sarebbe una delusione se non accadesse nulla di relativo ad esso dato che intuitivamente tutti se l'aspettano, però ad esempio il conteggio dei papi di Malachia, essendo che sia Francesco che Benedetto hanno la loro età, io non me l'immagino arrivare addirittura al 2029, se Francesco è Pietro II (cioè il secondo Pietro)."



L'errore è proprio quello di credere che papa Francesco sia il Petrus Romanus di Malachia (cosa sbagliata).



Riguardo al 2017, qualcosa potrà iniziare ad accadere (penso nella Chiesa, potranno iniziare le sollevazioni contro il papa, in accordo con Fatima), ma nessuno di quegli eventi profetici decisivi (Garabandal).



L'ipotesi fatta da Giacomo del 2019-2023 è già diversa.





@ Aldo Mazzurco

"Non abbiate dubbi, la guerra scoppierà con precisione assoluta il 13 di Maggio del 2017 come fu in Jugoslavia con Medjugorie. L'avvertimento un mese esatto prima." (Aldo Mazzurco)



Con precisione assoluta? sei sicuro?



È evidente che non conosci Garabandal e che nemmeno leggi i commenti (ad es. del post precedente, sia rivolti a te, sia degli altri), rinnovando gli stessi errori.
Ripeto ancora una volta a tutti i commentatori.
È CERTO dalle fonti su Garabandal che nel 2017 non può accadere l’Avvertimento. E poiché non accadrà l’Avvertimento, non potrà accadere nemmeno il Miracolo e il Castigo (che sono posteriori).

Parlando in generale, l'Avvertimento non accadrà un mese prima della guerra, né può accadere il 13 aprile (forse confondi col Miracolo). Neanche accadrà ad aprile (che è il mese del Miracolo), ma in un altro mese.
Da dove spunta fuori la data esatta del 13 aprile per l'Avvertimento?

L'Avvertimento chiude temporaneamente (non apre) una fase di tribolazioni.
"Verrà nel momento più difficile per la Chiesa."
"Sembrerà come se la Chiesa fosse scomparsa."
"Diventerà molto difficile per i sacerdoti dire Messa."
"Sarà perché ci saranno persecuzioni e molti non praticheranno più. Chiunque vorrà praticare dovrà nascondersi."
"Anche il papa sarà perseguitato e dovrà nascondersi come tutti gli altri."

D. Ti ricordi niente a proposito di una grande tribolazione, del comunismo…?
R. Si, c'era un'invasione, cioè qualcosa che mi sembrava un'invasione, qualcosa di un grande male in cui il comunismo giocava un ruolo importante, ma io non ricordo più quali nazioni o quali paesi fossero colpiti. La Santissima Vergine insisteva nel dirci di pregare (affinché sia evitato). Questi gravi avvenimenti si verificheranno prima dell'Avvertimento, perché l'Avvertimento stesso si verificherà quando la situazione volgerà al peggio. (Jacinta)

Insomma, tutto questo prima dell'Avvertimento: l'invasione, la Tribolazione del comunismo, le persecuzioni, ecc.
L'Avvertimento ferma temporaneamente questi mali (fino al Miracolo).

Occorrono alcuni anni per far maturare questi fatti.
E tu fra sei mesi già prevedi l'Avvertimento?

Magari!

dott. G.I.
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Anonymous 24 ottobre 2016 19:18

http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/a-lund-cattolici-e-protestanti.html

Nemmeno io avrei scommesso, perché so che è una scommessa perduta in partenza. Quello che è CERTO è che nel 2017 non accadrà l’Avvertimento. E poiché non accadrà l’Avvertimento, non potrà accadere nemmeno il Miracolo e il Castigo (che sono posteriori). Forse qualche evento minore...

"Secondo lei dobbiamo aspettare il 2029 come termine ultimo per la consacrazione valida della Russia al C.I. di Maria?" (Domenico)

Ricordo di aver già risposto a una simile domanda (ma sarebbe difficile trovare il post), quindi faccio prima a rispondere di nuovo.

A mio parere (e di molti studiosi di Fatima), l'anno 2029 è il termine ultimo utile per consacrare la Russia secondo le richieste celesti. Ma ciò non significa che sarà fatta nell'anno 2029 (anzi, sono convinto che questa consacrazione si farà prima). 
Una cosa è certa: quando si farà, sarà ormai tardi (presumibilmente saranno già in corso di svolgimento eventi bellici o persecuzioni alla Chiesa, cose queste che spingeranno il papa a eseguire in fretta l'ordine celeste).

Il 13 luglio 1917, nella terza delle sei apparizioni alla Cova da Iria, la Madonna dice:

“Per impedirlo [impedire la guerra, la carestia e le persecuzioni contro la Chiesa e il Santo Padre] VERRÒ A CHIEDERE la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei primi sabati del mese. Se si darà ascolto alle mie richieste allora la Russia si convertirà e ci sarà la pace, altrimenti la Russia..."

Dunque, il 13 luglio 1917 la Madonna stessa promette una FUTURA APPARIZIONE nella quale verrà a chiedere espressamente la consacrazione della Russia. Nel 1917 non era ancora il tempo per consacrare e nessuna consacrazione fu richiesta.
La futura apparizione fu quella a Tuy al noviziato delle Dorotee, il 13 giugno 1929. Suor Lucia ha una visione della Trinità e della Madonna e in questa visione le viene chiesta la famosa consacrazione della Russia:

"È VENUTO IL MOMENTO in cui Dio domanda al Santo Padre di fare, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, PROMETTENDO DI SALVARLA con questo mezzo. Sono così numerose le anime che la giustizia di Dio condanna per i peccati commessi contro di me che io vengo a domandare riparazione."

Il MOMENTO per consacrare la Russia, quindi, inizia a decorrere esattamente dal giorno della richiesta formale, il 13 giugno 1929 (prima non fu mai richiesto).
Se il papa di allora avesse eseguito l'ORDINE del Cielo, oggi ci saremmo risparmiati molti mali.
Tanto è vero che, nell’agosto 1931, suor Lucia ha una rivelazione interiore mentre si trova a Rianjo (piccola città in riva al mare, vicino a Pontevedra), in cui Gesù si lamenta dei suoi ministri:
"Fai sapere ai miei ministri, dato che seguono l’esempio del Re di Francia nel ritardare l’esecuzione della mia richiesta, che lo seguiranno nella sciagura. Non sarà mai troppo tardi per ricorrere a Gesù e a Maria."

Ossia, già nel 1931, appena due anni dopo la richiesta, Gesù si lamentava del ritardo e fu lui stesso a citare l'esempio del re di Francia. Ci tengo a sottolinearlo: non sono stati i commentatori a tirare fuori l'esempio del re di Francia, ma Gesù stesso.
In seguito a questa espressa citazione di Gesù, gli studiosi di Fatima sono andati a rivedersi la storia delle apparizioni di Paray-Le-Monial. Nel 1689 Nostro Signore aveva fatto sapere per mezzo di Santa Margherita Alacoque che desiderava che il Re Luigi XIV consacrasse al Sacro Cuore sé stesso, la sua corte e tutta la Francia e che voleva che il Sacro Cuore regnasse nel suo palazzo, fosse dipinto sugli stendardi, fosse inciso sulle armi: promettendo la vittoria su tutti i nemici suoi e della Chiesa (su questa terra). Il re ricevette il messaggio, ma NON vi obbedì, né lui né i suoi successori. Le conseguenze le conosciamo: 1789 rivoluzione francese, monarchia abbattuta, fino al ghigliottinamento di Luigi XVI (21 gennaio 1793).

È ovvio che nelle apparizioni di Paray-Le-Monial non si parlava di 100 anni.
Sono gli studiosi che hanno fatto questi collegamenti (correttamente).

1689 + 100 = 1789 scoppio rivoluzione
1789 + 4 = 1793 ghigliottinamento del re
1799 Napoleone assume il potere in Francia

Non sono solo 100 anni, ma 100 + 4 anni terribili (circa), fino al 1793.
La decapitazione del re deve essere paragonata a quella della Chiesa e del Papa che fugge e muore di morte crudele.

Le interpretazioni plausibili sono solo due:

1) 
1917 + 100 = 2017 
2017 + 4 = 2021 circa

2) 
1929 + 100 = 2029
2029 + 4 = 2033 circa

La più calzante, però, è la seconda, perché soltanto dal 13 giugno 1929 iniziò a decorrere il MOMENTO di consacrare la Russia.

Ora, pongo una domanda.
La richiesta della Madonna fu forse fatta senza un termine (implicito)?
Impossibile!
Se fosse così, non ci sarebbe stata nessuna urgenza e si potrebbe consacrare la Russia anche fra 300 anni o 500...
La richiesta urgente doveva per forza avere un termine, se già nel 1931 Gesù si lamentava del ritardo. Si voleva evitare che la Russia diffondesse i suoi errori, cosa che non si è potuta (o voluta) evitare. 
Ormai che gli errori si sono diffusi, non resta che aspettarci il Castigo che deriva da tali errori (la guerra). Ecco il parallelo con il re di Francia e dei 100 anni (circa).

Quindi, il parallelo dei 100 anni non è sorto per caso o per speculazione, ma è nato riflettendo sulle stesse parole del messaggio (di Gesù).

Inoltre, il TERMINE, anche se non è scritto da nessuna parte (di quanti anni), è implicito che ci sia, perché la richiesta poteva essere soltanto A TERMINE, non potendo durare a piacimento dei ministri della Chiesa. Altrimenti non ci sarebbe nessuna urgenza e potrebbero continuare a prendersela con comodo. Lo stesso discorso valse per il re di Francia: non durò per sempre il suo rifiuto, altrimenti oggi avremmo ancora la monarchia in Francia. L'uomo non ha un tempo illimitato per rispondere alle richieste di Dio.
Se la richiesta fu A TERMINE, non possiamo non chiederci quale sia questo termine. 
Alcuni credono che sia l’anno 1960 (con tutte le vicende del Concilio Vaticano II ecc.), la data in cui doveva essere svelato il segreto.
Gesù ALLUDE apertamente alla vicenda del re di Francia... e noi non possiamo non notare che lo scoppio dei mali avvenne esattamente 100 anni dopo, nel 1789.

Insomma, noi dobbiamo considerare che le apparizioni di Fatima non vanno da maggio a ottobre 1917 come pensano quasi tutti, bensì vanno dal 13 maggio 1917 (prima apparizione) al 13 giugno 1929 (ultima apparizione).
Questi sono i fatti.

Scrive Plinio Corrêa de Oliveira, un grande apostolo:

Certamente, il Sacro Cuore di Gesù non voleva da Luigi XIV solo una consacrazione "pro forma", ma una vera e propria consacrazione, che implicasse la rinuncia a tutti i peccati e a tutti gli errori del Re.
Attraverso una persona nobile, con la quale ebbe rapporti, Santa Margherita Maria fece arrivare la comunicazione a Luigi XIV, il quale, però, non le diede importanza, e la consacrazione non fu eseguita.
Rifiutata quindi questa provvidenziale fonte di grazia, il Regno proseguì scivolando sempre più nell’abisso dell’empietà e della dissolutezza, finché tutto questo male traboccò nella Rivoluzione francese, venuta ad abbattere il trono dei Borboni, per accendere nel mondo intero la fiaccola diabolica e incendiaria dello spirito di ribellione.
Tuttavia, non è chiaro se la memoria del messaggio di Santa Margherita Maria si mantenne nella famiglia di Borbone, o se il fatto che stiamo per raccontare fu dovuto ad un semplice movimento di pietà spontanea di Luigi XVI. Ciò che è certo comunque è che tra le carte del re, ritrovate nella sua miserabile prigione del Tempio, si trovò un biglietto in cui lo sfortunato sovrano prometteva a Dio di consacrare se stesso e tutta la Francia, solennemente, al Cuore di Gesù, che lo avrebbe fatto subito, in forma privata, stando in prigione. Così, diceva lui, ci si sarebbe potuti attendere che il Cuore di Gesù avesse strappato la Francia dagli orrori della Rivoluzione.
Il pio e sfortunato monarca compì, poi, dal carcere, l'atto di pietà che il suo potente predecessore si era rifiutato di fare tra gli splendori di Versailles. Ma pare che l’ora della misericordia era passata, ed era ormai troppo tardi per fermare il corso della giustizia divina.

http://www.pliniocorreadeoliveira.info/IT_LEG_401020_ora_misericordia.htm#.WA4HZEO_j3M


Luigi XVI venne arrestato il 13 agosto 1792, dopo essere stato deposto due giorni prima, e venne ghigliottinato il 21 gennaio 1793 in Piazza della Rivoluzione, l'attuale Place de la Concorde. 

Quindi, avrebbe fatto (o promesso di fare) la consacrazione nei giorni della sua prigionia, tra il 1792 e il 1793, quando era ormai troppo tardi (erano trascorsi dalla richiesta 103-104 anni).
Attualmente, noi siamo a 87 anni dalla richiesta (a partire dal 1929).

Comunque, molti uomini di Chiesa, un po' per buona fede, un po' per superficialità, non si pongono assolutamente il problema, perché credono che la consacrazione richiesta sia già stata fatta validamente da GPII nel 1984.

dott. G.I.
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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/gesuiti-francescani-e-il-calvario-della.html



Per "papabili", penso che Nibbio intendesse dire che sono cardinali elettori (possono votare in conclave ed essere eletti papa), in riferimento al messaggio 3046 ("Colui che potrà essere Pietro diventerà Giuda.").

Ci sono però altri cardinali francesi non elettori.

In tutto i cardinali francesi sono nove: 4 non elettori e 5 elettori.



Nibbio ha dimenticato di citare il quinto cardinale, Jean-Pierre RICARD (il sito consultato forse non era aggiornato).



FRANCIA (9)



Non elettori

ETCHEGARAY Roger 25.09.1922

VANHOYE Albert, S.I. 24.07.1923

POUPARD Paul 30.08.1930 

PANAFIEU Bernard 26.01.1931



Elettori
VINGT-TROIS André 07.11.1942 
TAURAN Jean-Louis 05.04.1943
RICARD Jean-Pierre 25.09.1944
BARBARIN Philippe 17.10.1950
MAMBERTI Dominique 07.03.1952

L'unico di tutti e nove appartenente ad un Ordine religioso è Albert VANHOYE, gesuita (non elettore).

L'unico che ha rapporti diretti con l'Ordine di Malta è Jean-Louis Tauran, che è il Camerlengo, il quale ha due onorificenze:
- Cappellano gran croce conventuale ad honorem del Sovrano Militare Ordine di Malta
- Balì gran croce di onore e di devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta

Nella ricostruzione, non dimentichiamoci alcuni pezzi.
Sarà un Ordine religioso (Gesuiti? Francescani?...) a promettere falsamente qualcosa e a dare un ordine che creerà confusione.
Questo "ordine" (= comando) farà chiudere le porte delle chiese ("e le porte saranno chiuse") e "ai consacrati sarà impedito di compiere le proprie funzioni". In che circostanze un Ordine religioso può dare un simile "ordine"?
Forse dopo un attentato terroristico a qualche chiesa importante? Quindi, per prevenire altri attentati?
L'ordine sarà quello di chiudere le porte delle chiese (come si dice anche a Garabandal) con la conseguenza che i fedeli non potranno più partecipare alle Messe e, pare, nemmeno i sacerdoti potranno celebrarle. Non riesco a capire quale gravissima situazione potrà giustificare un tale "ordine" (perché questi nemici, quando impongono qualcosa, lo fanno sempre dietro qualche inattaccabile paravento).

2.952 - 05/02/2008
Cari figli, un ordine sarà dato da un Ordine. Nella sua promessa ci sarà falsità e il trono di Pietro sarà scosso.

2.566 - 25.08.2005
Un ordine sarà dato a un cardinale. L’obbedienza ai nemici causerà grande confusione.

2.950 - 01/02/2008
Da Malta verrà un ordine che scuoterà la Chiesa e farà soffrire i fedeli.

2.990 - 30/04/2008
Cari figli, un ordine sarà dato e le porte saranno chiuse. Ai consacrati sarà impedito di compiere le proprie funzioni e gli uomini fedeli avranno di che piangere e lamentarsi.


A parte questo, però, volevo dire che a me sorprende molto che Pedro dica che il "paese dei re" sia la Francia.
Sul "passero pericoloso", come l'uccello passeriforme "cardinalis" (e quindi il riferimento a un cardinale), l'interpretazione era quasi scontata.
Ma sul "paese dei re", l'interpretazione della Francia suona proprio strana.

Il riferimento sarebbe alla Loira che è il fiume dei castelli e dei re (il fiume più lungo della Francia) e alla Valle della Loira che è la cosiddetta terra dei re ("terre des rois").
Patrimonio mondiale dell'UNESCO.

"La Valle della Loira è una delle regioni più belle della Francia, per eccellenza la terra dei 300 castelli. I re di Francia ne avevano fatto la loro regione prediletta, facendo risorgere le loro residenze subito dopo il periodo della guerra dei cent’anni. Fu nella valle della Loira che si andò formando ciò che poi venne definito il giardino di Francia, dove vennero edificate tante dimore feudali e reali, specialmente in epoca rinascimentale."

Un video:
Voyage au coeur du val de Loire, terre des rois de France...
https://www.youtube.com/watch?v=ycURBvNOpq8

La Valle della Loira (in francese: le Val de Loire) è conosciuta come il Giardino di Francia e la Culla della lingua francese. È nota anche per la qualità del suo patrimonio architettonico, per le sue città storiche come Amboise, Angers, Blois, Chinon, Nantes, Orléans, Saumur e Tours, ma in particolare per i suoi famosi castelli, conosciuti in tutto il mondo...

I Castelli della Loira sono più di trecento e furono costruiti a partire dal X secolo come semplici fortificazioni, fino allo splendore di quelli costruiti fino a cinquecento anni dopo. Quando i re francesi iniziarono a costruire i loro grandi castelli in questa zona, la nobiltà non volendo stare lontano dal potere, la seguirono in questa regione. 
Alla metà del XVI secolo, Re Francesco I spostò il centro del potere francese dalla Loira alla vecchia capitale Parigi. Con lui se ne andarono i grandi architetti, ma la Valle della Loira continuò a essere il posto dove la gran parte della nobiltà francese gradiva passare la maggior parte del proprio tempo. La salita al trono di Re Luigi XIV alla metà del XVII secolo rese Parigi il luogo definitivo per i castelli reali che ebbero la loro massima espressione nel Palazzo di Versailles.
https://it.wikipedia.org/wiki/Valle_della_Loira


Tuttavia.

"Um pássaro do palácio fará morada em outro ninho. Pássaro perigoso do país do reis; terra de pecados." (2539)

Sorgono alcuni dubbi:

1) Una cosa è dire "país do reis" (paese dei re: paese inteso come nazione) e altra "terre des rois" (terra dei re: terra intesa come regione geografica, la valle della Loira).

2) Soprattutto, non mi spiego il "terra de pecados" (terra di peccati). Perché la Valle della Loira, il Giardino di Francia dovrebbe essere "terra di peccati"? Mah...

Io temo che quella data da Pedro sia una sua interpretazione personale (e umana).
Intendo dire: se Pedro dice che la Madonna gli ha rivelato una tal cosa (es. su San Norberto), allora la fonte è celeste al pari dei messaggi (presuntamente) ed è affidabile.
Ma se Pedro afferma che SECONDO LUI un messaggio significa una certa cosa, allora temo che ci metta del suo e che quindi possa sbagliare.

Sarei molto prudente nell'accogliere questa interpretazione. 
Per carità, teniamola in conto... ma ricordiamoci che Pedro ha sbagliato in passato, quando ha interpretato per conto suo.

Voglio approfondire un po'.

Un'altra cosa. 
Nibbio parlava di Barbarin, tradizionalista, dal quale ci si potrebbe aspettare "uno strappo".
Riflettendoci bene: lo strappo da chi ce lo attendiamo?
Dai tradizionalisti (se papa Francesco prenderà delle decisioni troppo liberali)?
Oppure dai progressisti?

Nei messaggi, il "re" è il papa.
Il "re orgoglioso" è un papa (falso papa) che "dividerà la Chiesa".

Messaggio n. 3.148 del 17/04/2009
Cari figli, un re orgoglioso dividerà la Chiesa. I suoi ordini saranno obbediti e ciò che è prezioso verrà rigettato. Si prepara la grande confusione spirituale.

Un re (qualcuno che è rivestito dell’autorità di Papa), per il suo orgoglio dividerà la Chiesa e darà ordini contro ciò che è prezioso, quindi sacro. I suoi ordini, purtroppo, saranno obbediti.

"Ciò che è prezioso" è l'Eucaristia. Rigettando i dogmi e i sacramenti, questo re orgoglioso si dimostra niente affatto tradizionalista. Anzi, uno "scienziato", perché si unirà alla scienza.

3.016 - 28/06/2008
Cari figli, quando il regno si dividerà, un re si unirà alla scienza e negheranno Dio e le sue opere.

Quindi, altro che tradizionalisti! I tradizionalisti almeno la Fede ce l'hanno.
Questo è uno che non ha alcuna Fede, ma crede solo alla scienza e al progresso scientifico.

3.812 - 30 aprile 2013
Chiesa e scienza: ecco il punto di partenza per la grande divisione.

3.133 - 12/03/2009
Molti uomini di fede crederanno nella scienza e negheranno Dio.

2.534 - 11.06.2005
La scienza non è più grande di Dio.

dott. G.I.

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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/10/il-papa-dalla-fine-del-mondo.html

HABEMUS PAPAM NIGRUM !

Sì, il nuovo papa nero è Arturo Sosa Abascal, venezuelano.
https://es.wikipedia.org/wiki/Arturo_Sosa_Abascal

"Con la nomina del venezuelano tutte le nostre ipotesi crollano." (Teofilo)

Non direi proprio.
Ma avete letto un po' la sua biografia?

A parte l'individuazione del "paese dei re" che è una "terra di peccati" (il Perù, già evangelizzato e cristiano, come ATTUALE terra di peccati non mi pare plausibile, così tutta l'America latina), le previsioni si confermano in pieno.
Se vi rileggete il commento del 15 settembre in cui annunciavo l'imminente elezione del nuovo Preposito, i miei timori sono tutti confermati. 
http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/09/considerazioni-sul-papa-emerito-e-sulla.html

Parlai di "veleno mortale" che è la dottrina marxista infiltrata nella Chiesa, il Comunismo di cui parla la Madonna a Fatima e ad Anguera (in teologia, si chiama "teologia della liberazione", molto diffusa in America latina).
Parlai di Ordine dei gesuiti che è tra i primi Ordini più coinvolti in questa falsa teologia. 
Citai quasi per intero il messaggio 115 della Madonna ad Anguera e che riporto di nuovo per la sua estrema importanza:

115 - 17 dicembre 1988
«Miei amati figli, questi sono i miei tempi. Questi sono i tempi nei quali la vostra Madre Celeste vi chiede di essere fedeli al Vangelo di mio Figlio. I tempi della dolorosa purificazione si stanno avvicinando. MOLTO PRESTO L’APOSTASIA DIVENTERÀ VISIBILE. Solo coloro che sono uniti al Santo Padre saranno salvati dal naufragio...
La mia Chiesa è internamente divisa e in pericolo di perdere la vera fede. Molti errori vengono diffusi al suo interno E I VERI COLPEVOLI SONO I PASTORI che non obbediscono al vicario di mio Figlio Gesù Cristo...
Molti vescovi, sacerdoti e religiosi sono solo ed esclusivamente preoccupati per i PROBLEMI SOCIALI. Essi stanno dimenticando che Gesù è morto sulla croce e che è risuscitato per ottenere per noi il grande dono della redenzione e per salvare anime.
Così la teologia della liberazione si sta diffondendo sempre più, portando innumerevoli figli sulla via della perdizione. LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE, CON LE SUE TATTICHE INGANNEVOLI, LAVORA APERTAMENTE PER DISTRUGGERE IL VANGELO DI MIO FIGLIO. Tutti voi sacerdoti dovreste combattere molto per la salvezza dell’umanità...
Figli amati, la mia Chiesa è nelle tenebre. Voi siete la vera luce. La salvezza della mia Chiesa dipende da voi...»

Lasciamo da parte il passero pericoloso dal paese dei re. Il Preposito non può mai essere né un vescovo, né un cardinale. Teofilo fraintese alcune mie osservazioni, riportando la presunta tesi che il nuovo Preposito venisse dall'India (e lasciai correre). In realtà, non ho mai sostenuto una simile cosa, perché il "pássaro" pericoloso non può riferirsi al Preposito dei gesuiti che non è mai né vescovo, né cardinale (spiegherò meglio in seguito).

Pedro encontrará Judas em seu caminho. Pedra em cima de pedra. (3836)
Aquele que poderá ser Pedro se tornará Judas. Abrirá as portas aos inimigos e fará sofrer os homens e mulheres de fé. (3046)

Colui che tradirà e sarà il "Giuda" è chiaramente un cardinale, "pietra su pietra", cioè pietra-antipapa su Pietro-papa.
Egli aprirà le porte ai "nemici".

Il superiore dei gesuiti, in tutta questa storia di apostasia e tradimenti, avrà un altro ruolo (di collegamento con i "nemici", io credo).

Abbiamo il primo «Papa nero» latinoamericano con il primo Papa latinoamericano.
È il primo Preposito non europeo da che Ignazio fondò la congregazione nel 1540.
Ora il generalato si trasferisce nell'America che parla spagnolo. 
Sono i tempi nuovi del cattolicesimo romano, sempre meno romano e sempre meno europeo. 
La prossima battaglia si sta spostando in America latina.

Padre Sosa è descritto dai suoi colleghi come un intellettuale brillante, bello (guapo), affascinante e luminoso con grande leadership, che ha portato avanti in Venezuela una carriera accademica e politica. 
È laureato in Filosofia presso l'Università Cattolica Andrés Bello a Caracas e ha un dottorato in scienze politiche presso l'Università Centrale del Venezuela. 
In Venezuela, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita, eccelleva come insegnante. 
È stato rettore dell'Università Cattolica di Tachira e direttore del centro di l'analisi e di studi "Gumilla". 
È stato anche il primo venezuelano nominato superiore provinciale dei gesuiti in Venezuela tra il 1996 e il 2004. 
Il padre Jesús María Aguirre (che gli diede lezioni quando Arturo entrò in seminario), dice:

"Arturo era uno studente molto capace. Era il più giovane del gruppo, con grandi doti di leadership e grande simpatia. Ora, come superiore generale può fare un grande lavoro. Ha grande vicinanza con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano che era nunzio apostolico a Caracas, e può costruire ponti con i dicasteri. Ha una grande capacità di relazioni.".

Il maggiore di sei figli, Sosa è nato a Caracas il 12 novembre 1948 in una famiglia benestante e impegnati in politica. 

Il padre, di nome Arturo Sosa come lui, è stato un importante uomo d'affari che ha servito come ministro delle Finanze nel 1958, appena caduta la dittatura del generale Marcos Pérez Jiménez e anche aderito alla giunta allora presieduta da Wolfgang Larrazabal. È stato di nuovo Ministro delle Finanze tra il 1982 e il 1984. 
Alla fine degli anni '60 e primi anni '70, il figlio Arturo, allora studente, aderì al movimento di riforma universitaria, e per le sue idee rivoluzionarie fu anche espulso dalla Università Cattolica Andrés Bello. 

"Aveva idee di grande impegno sociale ed era critico dello status quo", dice Aguirre, che in seguito ha vissuto con lui per un anno nella Flores de Catia, una delle più grandi baraccopoli di Caracas. 

Inoltre, Sosa ha lavorato nella promozione delle cooperative negli stati di Lara e Trujillo, in Venezuela occidentale.
Nel 1992, l'emergere della figura politica e militare di Hugo Chávez in Venezuela, segnò anche padre Sosa.

http://www.elimpulso.com/correos-diarios/enterate/padre-arturo-sosa-brillante-encantador-guapo-comprometido

La sua nomina a rettore dell'Università Cattolica di Tachira fu influenzata dalle sue simpatie chaviste. Padre Sosa, infatti, era stato professore di Chávez tra il 1985 e il 1994 (docente di analisi socio-politiche nei corsi dello Stato maggiore delle Forze armate).
Le idee abbastanza rozze di Chavez in politica (il cosiddetto "chavismo"), sono le raffinate idee di padre Sosa.

Chávez (ormai defunto) ha promosso una visione di socialismo democratico, integrazione dell'America Latina e anti-imperialismo. Fu un acceso critico della globalizzazione neoliberista e della politica estera statunitense.
Il "chavismo" fondeva socialismo, marxismo, terzomondismo e nazionalismo di sinistra, che insieme al bolivarismo e al cosiddetto "socialismo del XXI secolo" hanno costituito l'asse portante dell'ideologia di Chávez e del suo partito.
Promosso al grado di colonnello nel 1991, l'anno seguente, il 4 febbraio 1992, fu protagonista di un colpo di Stato da parte delle forze militari che tentò di rovesciare il legittimo presidente Carlos Andrés Pérez, che i bolivaristi ritenevano corrotto e filo-statunitense. Il golpe fallì, causando 14 morti e 53 feriti e Chávez fu arrestato e imprigionato. Il suo arresto suscitò un ampio movimento popolare che ne chiedeva la liberazione: riacquistò la libertà nel 1994 grazie a un'amnistia, ma dovette abbandonare le Forze Armate. Nel 1998 divenne Presidente del Venezuela, fino alla morte.
https://it.wikipedia.org/wiki/Hugo_Chávez

L'11 aprile 2002, lo stesso Hugo Chávez rivelò di aver chiamato al telefono padre Arturo Sosa quando ancora era in corso il golpe militare (fallito) che lo costrinse ad abbandonare il potere per 72 ore e gli chiese la sua benedizione perché andasse tutto bene. Padre Sosa fece da mediatore.

Padre Sosa appoggiò nel 1999 la costituzione di una Assemblea nazionale costituente, come voleva Hugo Chávez, per riformare la Costituzione IN SENSO BOLIVARIANO, come fondamenta del cosiddetto "socialismo del XXI secolo". 

Insieme con altri intellettuali, in due occasioni, 1989 e 1992, padre Sosa è stato arrestato dalla Disip (ex Polizia politica) e dalla Dim (Direzione per l'intelligenza militare) e trattenuto per essere interrogato a causa della loro dura azione politica. 

Non parliamo poi dei suoi scritti: sembra il curriculum di un politico.

Più che un religioso che si occupa di affari spirituali e scrive di cose spirituali, è un politologo (come viene anche chiamato), dottore in scienze politiche, totalmente implicato, da capo a piedi, nella teologia della liberazione. Si è sempre interessato di affari politici, è un marxista gesuita, o più esattamente, un rivoluzionario bolivariano.

Come riporta nel suo blog il gesuita Antonio Spadaro, Sosa Abascal "ha scritto una dozzina di libri sulla democrazia e la dittatura in Venezuela del XX secolo, il colonialismo e l'emancipazione in Venezuela o il pensiero politico del Venezuela."
Secondo padre Spadaro, molto vicino Bergoglio, gli interessi del nuovo superiore della Compagnia di Gesù coincidono con quelli del Papa argentino: "I suoi interessi principali sono la spiritualità ignaziana, la solidarietà con i più deboli, la migrazione e i rifugiati, la riconciliazione e il dialogo, l'apostolato intellettuale ".

È vero: gli interessi di papa Bergoglio e padre Sosa coincidono perfettamente.

Perciò molti si chiedono se con papa Bergoglio la Chiesa stia virando verso la teologia della liberazione.
Con Papa Bergoglio torna la teologia della Liberazione?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/18/con-papa-bergoglio-torna-la-teologia-della-liberazione/1965056/

Durante il pontificato di Giovanni Paolo II, Ratzinger prefetto, la TdL aveva subito un colpo micidiale con la Libertatis Nuntius (1984) e Libertatis Conscientia (1986).

Il Papa emerito, recentemente, in un libro intervista ("Accanto a Giovanni Paolo II. Gli amici & i collaboratori raccontano", Ares), ha ripetuto chiaramente che la Teologia della liberazione: "Fu falsificazione della fede".

"La prima grande sfida che affrontammo fu la Teologia della liberazione che si stava diffondendo in America latina. Sia in Europa che in America del Nord era opinione comune che si trattasse di un sostegno ai poveri e dunque di una causa che si doveva approvare senz’altro. Ma era un errore. La povertà e i poveri erano senza dubbio posti a tema dalla Teologia della liberazione e tuttavia in una prospettiva molto specifica. (…) Non era questione di aiuti e di riforme, si diceva, ma del grande rivolgimento dal quale doveva scaturire un mondo nuovo. La fede cristiana veniva usata come motore per questo movimento rivoluzionario, trasformandola così in una forza di tipo politico. (…) Naturalmente, queste idee si presentavano con diverse varianti e non sempre si affacciavano con assoluta nettezza, ma, nel complesso, questa era la direzione. A una simile falsificazione della fede cristiana bisognava opporsi anche proprio per amore dei poveri e a pro del servizio che va reso loro". (…) Giovanni Paolo II "ci guidò da un lato a smascherare una falsa idea di liberazione, dall’altro a esporre l’autentica vocazione della chiesa alla liberazione dell’uomo".

http://www.riscossacristiana.it/ratzinger-la-teologia-della-liberazione-fu-falsificazione-della-fede/

MA COS'È OGGI LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE?

«Ciò che proponiamo è marxismo, materialismo storico, nella teologia», ha assicurato Leonardo Boff, fin dal 1988. Eppure, alcuni vaticanisti a partire dall’elezione di Papa Francesco hanno cominciato a dire che, questa teologia, è oggi proposta e difesa perfino ai più alti livelli, addirittura "sdoganata" dal Vaticano.
https://anticattocomunismo.wordpress.com/2015/05/22/le-origini-della-teologia-della-liberazione-il-kgb/

Eppure, i segni sono chiari: con Papa Francesco, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, la TdL sta rialzando la testa.


Per dare un'idea di quelle che sono le idee di padre Sosa, non posso fare di meglio che citare la sua bibliografia, che è la sua storia: la storia di un marxista, un bolivariano (si potrebbe dire "chavista", se non fosse che è stato lui il maestro di Chavez).

Saggi

La filosofía política del gomecismo: estudio del pensamiento de Laureano Vallenilla Lanz. (1974). 
Democracia y dictadura en la Venezuela del siglo XX (1979). 
Colonia y Emancipación en Venezuela (1979). 
Ensayos sobre el pensamiento político positivista venezolano (1985). 
Estudio introductorio y compilación La segunda independencia de Venezuela: compilación de la columna Economía y Finanzas del Diario Ahora 1937-1939 (1992). 
El programa nacionalista: izquierda y modernización 1937-1939 (1994). 
Rómulo Betancourt y el Partido Mínimo: 1935-1937 (1995). 
Rómulo Betancourt y el partido del pueblo 1937-1941 (1995).


Opere collettive (articoli)

Venezuela Cooperativista (1977). 
Venezuela: Análisis y proyecto (1982). 
La evolución de las ideas originantes del proyecto político de Acción Democrática 1928-1941 (1984). 
Las elecciones de 1983 y el sistema político venezolano (1984). 
Realidad Social de Venezuela. (1985). 
Evangelizar el Mundo Político venezolano (1985). 
Gómez, gomecismo y antigomecismo (1987). 
La Formación de la Venezuela Rentista 1899-1957 (1989). 
El Sistema Político Venezolano entre 1958 y 1989 (1989). 
Prospectiva del Sistema Político Venezolano (1989). 
La Política Social de Rómulo Betancourt (1989). 
Del garibaldismo estudiantil a la izquierda criolla: los orígenes marxistas del proyecto de A.D. 1958-1935 (1993). 
La marcha por la justicia y la paz de Venezuela (1994). 
La sociedad civil: del mito a la realidad (1994). 
Rómulo Betancourt, la formación de un liderazgo de izquierda nacionalista (1994). 
Notes on the Public Dimension of a Humanizing Globalization (2005). 
Reflexiones sobre el Poder Comunal (2007).

http://gumilla.org/?p=page&id=13853933418575


Vi prego, trovatemi un solo scritto spirituale di questo sacerdote (???) gesuita, uno solo che tratti temi spirituali.
Tutto sembra, tranne che un sacerdote.

È stato direttore della rivista SIC, a cui hanno collaborato molti altri gesuiti implicati nella TdL (es. Pedro Trigo, sacerdote gesuita, teologo della liberazione, scrittore, professore di teologia a Caracas).

Nell'articolo del 1978, "La mediación marxista de la fe cristiana" (SIC, Nº 402), padre Sosa considera perfettamente valida la convergenza tra socialismo marxista e cristianesimo, portando ad esempio il Nuovo Testamento (!!).

Con un ideologo della teologia della liberazione marxista alla testa della Compagnia di Gesù, il progetto procede a ritmo sostenuto!

Fonti
Molte informazioni le ho prese dallo studio universitario sulla TdL in Venezuela:
"APROXIMACIÓN A LA HISTORIA SOCIAL Y ECLESIAL DE LA CORRIENTE VENEZOLANA DE LA TEOLOGÍA DE LA LIBERACIÓN"
http://servicioskoinonia.org/biblioteca/teologica/Historia%20CVTL.pdf

dott. G.I.

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http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/09/il-re-deuropa.html 

Ti rispondo io, Jacques.
E rispondendo a te, rispondo a tutti, compreso MBLux.
Sì, certamente, sono comunicazioni medianiche, cioè spiritismo (o, detto in linguaggio New Age, channeling).

"Niente da dire a chi prende in considerazioni le Entità, se premette che non è credente praticante. Ma se uno si dice cristiano, non può ignorare che lo spiritismo è condannato e proibito." (Vincenzo)

Devo dire che, in questa polemica, ha pienamente ragione Vincenzo, nei CONTENUTI (altra cosa sono i toni e le parole).
Premesso che ciascuno è libero di credere a quello che vuole, ho visitato spesso il blog di MBLux perché anch'io mi interesso di profezie (come si sa), ma in anni di letture ho imparato a mie spese (e sto ancora imparando) a fare un minimo di discernimento spirituale. Altrimenti, si potrebbe discutere dei messaggi di qualsiasi falso profeta accertato... e a che gioverebbe?

Il discernimento è una necessità che si impone ai cristiani ed è un giudizio sulla qualità delle cose, che porta a separare quelle buone da quelle cattive.
Esiste un discernimento umano, secondo la carne, fatto secondo criteri del mondo (es. la bellezza); ed esiste un discernimento spirituale, fatto dal credente, secondo i criteri suggeriti dallo Spirito.
Se lo Spirito Santo, per bocca della Chiesa, ci dice che lo spiritismo è falso e pericoloso, per i credenti, il discernimento è già fatto. Non c'è da perdere altro tempo. Poi, si possono scrivere libri, blog, articoli... su argomenti medianici, ma è divertissement, cioè attività di ricerca fatta per puro svago.
La Chiesa, illuminata e guidata dallo Spirito Santo, ha detto (nel Catechismo):

2116 - Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che svelino l'avvenire.
La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il RICORSO AI MEDIUM manifestano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste.
Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo.

2117 - (...) Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli.

Anche nell'Antico Testamento, Dio aveva comandato a Israele:
"Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te." (Deuteronomio 18, 10-12)

È quindi importante capire che in noi c'è il desiderio pervertito di sapere quanto Dio ha deciso di non rivelarci.
L'inganno nasce dalle cose che la gente vuole sapere ad ogni costo:

1. L'uomo vuol svelare ciò che è sconosciuto e proibito;
2. Vuol conoscere gli eventi futuri;
3. Vuol scoprire la saggezza segreta;
4. Vuol esercitare i poteri soprannaturali.

Tutti questi motivi di inganno si basano su fattori che esaltano l'ego: "IO" voglio sapere; voglio vedere; voglio conoscere ciò che gli altri non sanno...

Perché l'uomo vuole rendersi per forza abominevole a Dio?

Non c'è alcuna possibilità – se Dio non lo permette – di comunicazione dei vivi con i morti. I morti sono sotto il controllo di Dio, che è il Signore della vita e della morte, e non possono quindi essere soggetti ai medium, per obbedire ai loro comandi.

Questo tipo di pratica è un PECCATO GRAVE ed è del tutto sconsigliata dalla Chiesa. La maggior parte delle volte è una frode e un inganno di ciarlatani, ma, in casi eccezionali, può perfino presupporre il contatto con demoni da parte di negromanti (o medium).
Solo Dio è il Signore dei vivi e dei morti, e in Lui dobbiamo riporre la nostra fiducia e le nostre speranze per il futuro (parlo di quelli che si dicono credenti).

Dunque, possiamo discutere quanto vogliamo di una comunicazione medianica (in libri, blog, giornali, ecc.), ma essa resta quella che è: SPIRITISMO. Un cattolico serio non può dare minimamente credito a simili comunicazioni. Perciò parlavo di discernimento. Anch'io mi interesso di profezie, ma faccio un minimo di discernimento, prima di prestare fede a qualsiasi messaggio. Posso commettere errori. Ma dove il discernimento è già stato fatto (dalla Chiesa), se esso viene disatteso, l'errore è certo!

"Ero pronto a risponderle puntualmente, cercando di spiegarle che cosa faccio, sostanzialmente, nel mio blog, che poi è un semplice lavoro di raccolta ed esegesi di materiale di natura profetica, senza pretese, senza fanatismi religiosi." (MBLux)

Anche per raccogliere ed interpretare materiale di natura profetica occorre un minimo di metodologia.
Non si può fare un gran calderone e metterci dentro roba proveniente dalle fonti più disparate (posto sempre che ognuno è libero di fare ciò che vuole). Ne verrebbe fuori una mostruosità, come accade in alcuni siti (che trattano profezie cattoliche, medianiche, di falsi profeti certificati, di UFO, Maya e cerchi nel grano, di New Age, ovviamente Nostradamus, ecc., ecc.).

E anche quando citano profezie cattoliche (es. Anguera), ne stravolgono la fonte, scrivendo che provengono da entità dimensionali cosiddette EME (Entità materializzate extra-dimensionali), cioè "alieni o ultraterrestri o metaterrestri".
Così Corvo nel suo libro "Apocalisse aliena" e nel suo blog.

Non è questo il caso del blog di MBLux, ma va detto che l'autore dà credito a TROPPE FONTI CHE NON SONO DEGNE DI FEDE e delle quali non conviene assolutamente discutere (es. comunicazioni medianiche).
Se la raccolta profetica tratta all'80% di profezie "controverse" (come dice l'autore, ma è un aggettivo generoso: io direi spazzatura), questo criterio di scelta non può non qualificare l'intero blog (almeno per il momento).

Mi limito al caso Baschera.
Facciamo un po’ di chiarezza, per tutti, su chi è Renzo Baschera.

Questo ex-professore, nato a Casacco (Udine) nel 1930, lasciò l'insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla professione di scrittore e ricercatore di testi profetici. Da allora pubblicò diversi libri; e lui stesso rivelò di aver ritrovato e scoperto numerose profezie, come quelle della "monaca di Dresda", del "monaco Basilio", gli anonimi estensori delle "profezie della Sindone", quelle del "Ragno nero" e molte altre.

Vediamo alcuni titoli pubblicati da Baschera:
Le Profezie del Ragno Nero, Ed. Armenia, 1972
Le profezie della monaca di Dresda, edizioni MEB collana Astrologia, 1976
I poteri segreti degli animali e delle piante, Mondadori, Milano 1987
Le Profezie della Santa Sindone, ed. MEB, Milano 1988
Le ricette magiche di Nostradamus e altri contemporanei, ed. MEB, 1995
Magia verde: antichi insegnamenti di pranoterapia vegetale, Mondadori, 1989
I poteri esoterici degli animali e delle piante, Mondadori, 1987
Lo spazio magico, Mondadori, 1990

Come si vede da questi pochi titoli, la ricerca profetica di Baschera è stata sempre incentrata, fin dall'inizio, sul paranormale e sullo spiritismo (esoterismo e medianità), con poche incursioni in campo cattolico.

Premetto che ho letto molti dei suoi libri.
Il problema è che Renzo Baschera non era uno storico, e in molti casi si guardò bene dal rivelare i dettagli riguardo alle profezie da lui "scoperte". Anche se nei suoi libri è in genere presente una bibliografia, questa riguarda esclusivamente le fonti storiche usate per controllare la veridicità delle previsioni. Non viene mai indicato dove si trovino le fonti originali da lui trascritte, in quale biblioteca, o fondo, o archivio. Senza sapere la provenienza dei testi, quindi, diventa impossibile anche solo controllare, banalmente, che non ci siano stati errori nelle sue traduzioni. Per questo motivo, i testi della monaca di Dresda e del Ragno Nero non sono mai stati studiati dal punto di vista storico: semplicemente, non si sa dove trovarli. Renzo Baschera sembra voler dire: fidatevi di me, non c'è alcun bisogno di fare controlli.
Un controllo invece andrebbe fatto, soprattutto quando ci si accorge di un fatto: le profezie riportate nei libri del Baschera sono, in generale, molto precise fino alla data di pubblicazione, e molto vaghe o totalmente sbagliate da quel momento in poi.
http://www.queryonline.it/2013/02/28/la-monaca-di-dresda-e-il-ragno-nero-due-veggenti-un-dubbio/

Ecco cosa scrive Wikipedia:

"Le profezie della monaca di Dresda è un saggio di Renzo Baschera che analizza alcuni [non chiaro] presunti manoscritti, ritrovati all'inizio del XIX secolo, contenenti alcune [non chiaro] profezie sugli ultimi papi, sulle grandi dinastie europee, sul progresso tecnico, su alcuni [non chiaro] disastri e sulla fine dei tempi, attraverso un arco di tempo che va dalla fine del XVII secolo alla fine del XXX secolo.
Tutte le notizie sull'esistenza della cosiddetta Monaca di Dresda derivano dai libri di Renzo Baschera. Nessuna altra fonte storica ne fa cenno, il che fa fortemente dubitare che sia mai realmente esistita. Anche l'abate Nicolas Holb, che ne avrebbe scritto nel 1808, esiste solo nei libri di Renzo Baschera.
L'autore non fornisce alcuna informazione che possa permettere la consultazione da parte di altri studiosi di questi documenti, che non si sa dove si trovino, in quale archivio o biblioteca."
https://it.wikipedia.org/wiki/Le_profezie_della_monaca_di_Dresda

Lo stesso discorso si può fare con le profezie del cosiddetto "Ragno nero": molto precise fino alla pubblicazione (anni ‘70), molto vaghe e imprecise per gli anni successivi. E anche in questo caso mancano le fonti originali, mentre la storia delle profezie sembra davvero frutto di invenzione (ma non lo è). I testi del Ragno nero, ad esempio, sarebbero stati individuati dal professor Ludwig Birzer, responsabile di un gruppo di ricerche paranormali istituito direttamente da Adolf Hitler. Ebbene, il periodo storico relativo alla seconda guerra mondiale è stato studiato nei dettagli. Quasi tutto si sa, ad esempio, del fascino di Hitler per i sensitivi, e dei suoi rapporti con il "chiaroveggente" Erik Jan Hanussen. Ma di questo fantomatico "ufficio per lo studio del paranormale", invece, nessuno storico ha trovato traccia.

Tornano sempre il paranormale e la medianità. Come mai? Sarà un caso?
La ragione c'è. Essi sono l'origine e la spiegazione di molte opere di Renzo Baschera, le quali non sono frutto d'invenzione (come credono alcuni), ma peggio.
Le fonti millantate da Baschera non esistono, perché sono tutte profezie provenienti da comunicazioni medianiche. Con queste comunicazioni spiritiche, egli ha costruito quasi tutti i suoi libri, accreditando di aver scoperto i manoscritti originali delle profezie pubblicate, senza però mai fornire la minima prova.
Dire di tutti, sarebbe ingiusto, perché alcuni suoi libri sono validi. Ad esempio:
Renzo Baschera, Le profezie di don Bosco, MEB, 1981
Ma, in questo caso, il libro è valido e buono (l'ho letto), semplicemente perché le profezie esaminate provengono dai famosi sogni del santo torinese, trascritti fedelmente dalla monumentale opera ottocentesca del Lemoyne.

Quindi, la cosiddetta "monaca di Dresda", il "monaco Basilio", gli anonimi estensori delle "profezie della Sindone", il "Ragno nero"... non sono altro che i nomi con cui le entità si sono presentate e hanno dato le loro comunicazioni profetiche. Il Baschera ha semplicemente preso queste comunicazioni medianiche e le ha pubblicate con commento, dando a credere di averne scoperto la fonte nascosta e dimenticata. La fonte, invece, è medianica.

Faccio un altro esempio. Sono ampiamente diffuse in rete alcune cosiddette "profezie di padre Pio".
Ebbene, il testo di queste profezie è tratto dal libro di Baschera: "I grandi Profeti". Anche in questo caso, non siamo in possesso delle informazioni necessarie per dare un parere sulla loro autenticità, perché l'autore non ha mai fornito la prova della loro origine (una o più lettere del santo). Quasi sicuramente, sono comunicazioni medianiche, di una qualche entità appellatasi "Padre Pio" e che Baschera ha pubblicato, come era solito fare. Sono ovviamente dei falsi.

Ecco un esempio di discernimento: come tanti, anch'io ho letto queste presunte profezie di padre Pio. Ma una cosa è leggerle, altra cosa è prestarvi FEDE (scrivendoci sopra libri, articoli, ecc.)..

E veniamo al nostro caso.
Quella comunicazione medianica discussa sul blog di MBLux è tratta (come correttamente citato) dal libro di Renzo Baschera, "I grandi di ieri ci parlano del mondo di domani", del 1995.

Qualcuno ha mai letto questo libro? Un altro suo libro di spiritismo.

Il titolo è fin troppo chiaro:
"I grandi di ieri ci parlano del mondo di domani. Eccezionali contatti medianici con Mussolini, Churchill, Roosevelt, Stalin, De Gaulle e Hitler", MEB, 1995 - 160 pagine

L'entità che comunica la profezia è nientemeno che l'entità dichiaratasi Mussolini.

"Si può dire che questo sia stato uno dei primi contatti esoterici con l'Entità di Mussolini. Il medium P. Veragli, è riuscito difatti a stabilire questo contatto nel gennaio 1946."

Domanda - Ti sento... Qual era il tuo nome sulla terra?
Entità. -... Benito... Benito Mussolini.
D. - Finalmente sono riuscito a stabilire un contatto con te... Ma dimmi: sei in pace?
E. - Dopo la grande bufera, sono approdato al porto di una pace che per tutti voi è sconosciuta... Qui non c'è la folla impazzita che una volta incensa e una volta crocifigge... Non ci sono i carrieristi sempre pronti a cambiare bandiera... Mi trovo in una dimensione dove i «pesi non hanno alcun riferimento con i pesi terrestri».

(...)
D. - La guerra russo - americana sarà inevitabile?
E - ... Si tratta di un passaggio obbligato per raggiungere i «tempi della distensione». Dopo questa tremenda catastrofe i tempi saranno «purificati». Pochissimi saranno gli uomini che riusciranno a sopravvivere... E questi uomini getteranno le basi di una nuova vita... Tutto ritornerà come all'origine...
D. - Quando si verificherà questo evento?
E. - Tenetevi pronti alla grande prova nel momento in cui alla Casa Bianca entrerà un uomo «che ricorderà» il presidente Roosevelt...

C'è bisogno di aggiungere altro? Non è questo forse spiritismo, in abominio al Signore?
Può essere mai una ricerca seria, la ricerca profetica basata su comunicazioni medianiche?

D'altronde, lo stesso Baschera lo ammette nell'introduzione:

«Gli spiriti ci avvolgono e ci lambiscono; gli spiriti ci sfiorano e ci accarezzano, come ci accarezza l'aria...». Cosi scriveva all'inizio del secolo Stephen Bertram.
Per la scienza, tra vita e morte c ‘è un taglio netto. Per lo spiritismo, la vita e la morte appartengono invece allo stesso mosaico dell'eterno. E quando si riesce a stabilire un ponte esoterico tra lo spirito incarnato e lo spirito disincarnato, ci troviamo dinanzi a una dimensione nuova, una dimensione che non ha tempo.
C'è quindi la possibilità di stabilire dei contatti esoterici con gli spiriti disincarnati. E c'è anche la possibilità di conoscere attraverso dichiarazioni esplicite o deduzioni il ruolo che determinati spiriti hanno svolto sulla terra.
Non è sempre facile però isolare gli «spiriti leggeri», che mettono facilmente fuori strada. Ecco perché la realizzazione di questo libro ha richiesto anni d'intenso lavoro. Sono stati esaminati circa tremila resoconti di sedute medianiche e più di duemila «dichiarazioni» di sensitivi (o pseudo tali) di tutto il mondo, per arrivare a presentare ai Lettori una quarantina di contatti con entità astrali. Perché mi sono limitato a scegliere i contatti con le entità astrali che si sono dichiarate Mussolini, Stalin, Churchill, Roosevelt, De Gaulle e Hitler?
...ho limitato la ricerca a questi personaggi della storia contemporanea perché gli stessi loro nomi hanno un potere emozionale sugli uomini e anche perché le loro «rivelazioni», durante vari contatti, sono veramente sconvolgenti, sia per le «rivelazioni» che ci vengono fatte sul futuro terrestre e sia anche per le «rivelazioni» su un passato che non conosciamo.
Questo libro quindi non vuole solo portare un contributo alla ricerca spiritista, ma vuole anche contribuire alla ricerca storica, pur sapendo che la maggior parte degli storici si considerano solamente su documenti e su prove concrete.

Come se gli storici potessero riscrivere la storia sulla base delle comunicazioni medianiche!
Un po' ingenuo, il nostro scrittore.
Ingenua e presuntuosa anche la pretesa di "isolare gli spiriti leggeri", scegliendo solo comunicazioni che appaiono credibili (all'autore). Nello spiritismo, non si può assolutamente fare questa differenziazione.

In sintesi, quasi tutte le opere di Renzo Baschera sono il commento di comunicazioni medianiche, spacciate per profezie ritrovate in antichi manoscritti.

Un saluto

dott. G.I.

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http://ducadeitempi.blogspot.com/2016/09/considerazioni-sul-papa-emerito-e-sulla.html



"Concludo però che un Ratzinger costretto a dimettersi per le pressioni dei gesuiti non si può proprio sentire." (Remox)



C'è un punto interrogativo, sia nell'originale che nella citazione:



"...Benedetto XVI (costretto ad abdicare, quest'ultimo, dalle pressioni dei gesuiti, oltre che dei media laicisti e mondialisti, della finanza e della massoneria?)..."



Il dubbio però rimane e rimarrà, visto che chi lo ha sostituito è un gesuita...



Grazie a Spring, Luigiza... ma voglio rispondere a chi giustamente vede nei miei commenti una sorta di contraddizione:

"Scusami dott. G.I., su Papa Francesco prima fai delle deduzioni poi ne maturi delle altre che sono contrarie alle prime, e vabbe' se ci volete far impazzire ditelo ..." (Lupetto)

Hai ragione a dire questo. Ciò però non devi imputarlo a me perchè non è dovuto al mio modo di ragionare, ma all'enorme ambiguità del personaggio Bergoglio (se non l'hai ancora compreso). 

Ne ho parlato ultimamente commentando la sua decisione di festeggiare Lutero e i 500 anni della riforma.
Se il Papa parteciperà il 31 ottobre 2016 alla cerimonia fra Chiesa Cattolica e Federazione mondiale luterana in Svezia per il 500mo anniversario della Riforma protestante, e nel 2017 sarà a Fatima in occasione del 100mo anniversario delle apparizioni della Madonna, che cosa possiamo dire?
Nella migliore delle ipotesi, diremo male nel primo caso e bene nell'altro (proprio per voler salvare il salvabile).
Noi semplicemente registriamo (addolorati) i suoi comportamenti scomposti e contraddittori.

Già in Argentina teneva una condotta incredibilmente ambigua. Da una parte, come fa oggi a Roma, si dimostrava del tutto informale e disponibile per i poveri, era un prete di strada, populista, ma dall'altra era ed è un conservatore (un gesuita) inflessibile. E infatti è stato un nemico dichiarato della Teologia della Liberazione in tutta l'America Latina. Ma all'apparenza passava (e passa) per un teologo della liberazione.

Sai come si chiama questa ambiguità e doppiezza, questo voler conciliare gli opposti e gli inconciliabili?
Questi comportamenti sfuggenti non sono frutto del caso o dell'opportunismo, ma derivano da un preciso modo di pensare: la logica del "non solum, sed etiam" (non solo, ma anche).

Conoscerai, per averlo visto in TV, il giornalista RAI Aldo Maria Valli, vaticanista prima del Tg 3, in seguito del Tg 1, stimato esperto dei sacri palazzi, pacato e tranquillo, sposato e padre di 6 figli, autore di alcuni libri.
Lo scorso 28 maggio ha vergato sul suo blog un articolo molto severo sulla "Amoris Laetitia" e il coro dei vaticanisti italiani estasiati da Papa Francesco ha perso un altro pezzo. 

Riporto il suo famoso articolo che ha fatto tanto scalpore (da uno che non ti aspetti) e che sottoscriverei parola per parola (mi scuso se lo riporto per intero, ma è per far capire che cosa vuol dire "ambiguità"):

<<Noi cristiani lo sappiamo, o dovremmo saperlo: la nostra fede è all'insegna dell'et et, non dell'aut aut. Non siamo esclusivisti. Dio è uno e trino. È Padre e Figlio e Spirito Santo. Gesù è Dio e uomo, vero Dio e vero uomo. Per il cristiano, l'uomo è carne e spirito, corpo e anima. Al cristiano piace integrare, includere, non ergere barriere. Con l'incarnazione Dio si è fatto uomo. La Chiesa stessa vive all'insegna dell'et et. È Chiesa di preghiera e di azione, di grandi asceti e grandi lavoratori, di contemplazione e di missione. Ora et labora, non ora aut labora. La Chiesa ha i predicatori e i confessori, i monaci e le monache di clausura e i preti di strada. La Chiesa accoglie tutti: poveri e ricchi, colti e incolti, giovani e vecchi.

Da qualche tempo però sembra di notare che alla logica dell'et et si stia sostituendo nella nostra Chiesa una logica diversa: quella del non solum, sed etiam, cioè del «non solo, ma anche». Potrebbe sembrare che, tutto sommato, non vi siano differenze, ma non è così.

Pensiamo ad Amoris laetitia, nella quale la logica del «ma anche» si trova un po' ovunque. Dando vita spesso ad affermazioni singolari. Prendiamo per esempio il punto 308, dove si dice: «I Pastori che propongono ai fedeli l'ideale pieno del Vangelo e la dottrina della Chiesa devono aiutarli anche ad assumere la logica della compassione verso le persone fragili e ad evitare persecuzioni o giudizi troppo duri e impazienti». Dobbiamo dedurne che il modo più efficace per essere compassionevoli non è esattamente quello di proporre l'ideale pieno del Vangelo? Quanto poi alla vexata quaestio circa la comunione ai divorziati risposati, qual è la conclusione? Dopo aver letto e riletto il testo più e più volte, la risposta è: comunione sì, ma anche no. Oppure: comunione no, ma anche sì. Nel documento, in effetti, entrambe le conclusioni sono legittimate. A ciò conduce la logica del caso per caso, a sua volta figlia dell'etica della situazione. Mi devo considerare un peccatore? Sì, ma anche no. No, ma anche sì. Dipende.

I sintomi della logica del «ma anche» emergono qua e là, in occasioni diverse, ma sono sempre più frequenti.

Vado in ordine sparso.

Primo esempio. Quando papa Francesco si è recato in visita alla chiesa luterana di Roma e gli è stato chiesto se un cattolico e un luterano possono partecipare alla comunione, Bergoglio, attraverso una lunga risposta a braccio, ha detto in sostanza: no, ma anche sì, bisogna vedere caso per caso, perché «è un problema a cui ognuno deve rispondere».

Secondo esempio. Quando, nella sala stampa vaticana, il cardinale Schönborn, commentando Amoris laetitia, ha detto che il divieto di fare la comunione, per i divorziati risposati, non è stato revocato, ma, attraverso la via caritatis indicata da Francesco, «si può dare anche l'aiuto dei sacramenti in certi casi», in pratica ha detto: no, ma anche sì; sì, ma anche no.

Terzo esempio. Quando Francesco, prendendo parte a un video sul dialogo interreligioso (nel quale appaiono un musulmano, un buddista, un ebreo e un prete cattolico) ha detto che le persone «trovano Dio in modi diversi» e «in questa moltitudine c'è una sola certezza per noi: siamo tutti figli di Dio», chi eventualmente volesse avere un'altra certezza di un certo spessore (qual è la vera fede?) potrebbe arrivare alla conclusione che è la nostra, ma anche quella degli altri.

Quarto esempio. Quando eminenti esponenti della curia romana ci dicono che la Chiesa, dopo la rinuncia di Benedetto XVI, ha sì un unico papa legittimo, però ha in effetti due successori di Pietro, entrambi viventi ed entrambi pienamente papi, si vede anche lì all'opera la logica del «ma anche»: abbiamo un papa, ma anche due. E se qualcuno, inopportunamente, sostenesse che non possono essere entrambi pienamente papi, la risposta sarebbe assicurata: perché no? Lo è l'uno, ma anche l'altro.

Mi fermo con gli esempi e vengo al dunque. Attenzione: i cattolici sono pluralisti e non amano l'uniformità. Fin dall'inizio le comunità cristiane nascono all'insegna dell'inculturazione della fede e dunque sono multiformi. Tanto è vero che ancora oggi abbiamo riti diversi. La Chiesa si incultura in Occidente e in Oriente, al Nord e al Sud, in ogni contesto. In quanto cattolica, è opportuno ripeterlo, si rivolge a tutti e tutti accoglie: non seleziona a priori su base di censo o di conoscenza. Altrimenti sarebbe settaria, non cattolica. E fin qui siamo in pieno nella logica dell'et et.

La logica del «ma anche» però è un'altra cosa. È la pretesa di tenere uniti gli opposti o comunque qualcosa che insieme non ci può stare, o ci può stare solo a prezzo di forzature. C'è una differenza profonda tra la logica dell'et et e quella del «ma anche». Se l'et et unisce, il «ma anche» più che altro giustifica. Se l'et et rispetta la complessità e la riporta a unità, il «ma anche» cerca di superare la complessità attraverso qualche scorciatoia logica ed etica. Laddove l'et et unisce, il «ma anche» banalizza. Mentre l'et et punta alla verità, il «ma anche» si mette al servizio dell'utilità.

Qualcuno dirà: scusa tanto, ma che c'è poi di male nella Chiesa del «ma anche»? È così bello poter dire sì ma anche no, no ma anche sì. È umano. Noi siamo creature complesse, dunque perché andare alla ricerca di impossibili risposte nette e univoche? È tanto bello e buono non giudicare e prendere la realtà per quella che è, cioè complicata e contraddittoria. Perché dobbiamo sottoporre le persone a dure prove? Non è meglio smussare gli angoli e giustificare?

Ecco che cosa c'è di male: che la Chiesa del «ma anche» sposa esattamente la logica del mondo, non quella del Vangelo di Gesù. E infatti riceve gli applausi del mondo. Ma noi sappiamo che questo non è un buon segno. Il cristiano, quando è coerente, è perseguitato dal mondo, non applaudito.

D'altra parte, mentre suscita gli entusiasmi degli atei e dei laicisti, che vi trovano conferme e giustificazioni, la logica del «ma anche» lascia perplessi coloro che sono in cerca della fede. Chi cerca la Verità con la V maiuscola non vuole scorciatoie e parole ambivalenti. Ha desiderio di indicazioni di senso.

Lo scivolamento dalla logica dell'et et a quella del non solum, sed etiam avviene ogni giorno, in modo magari impercettibile, ma inesorabile. E coinvolge persone degnissime e buonissime, convinte in cuor loro di essere al servizio del Vangelo. Più che colpevoli, sono vittime. Perché la logica del «ma anche» è nell'aria che respiriamo.

Essere uomini e donne dell'et et significa non essere ambigui e non lasciare spazio alla confusione. La logica dell'et et sfocia nell'inclusione, non nella confusione. Gesù, campione dell'et et e non dell'aut aut, ha raccomandato che il nostro parlare sia «sì sì, no no». La confusione e la doppiezza sono specialità del diavolo, che in questo modo persegue il suo obiettivo: separare.

Personalmente, proprio perché so che, come tutti, respiro ogni giorno aria impregnata dalla logica del «ma anche», per cercare di stare in guardia uso un semplice espediente: ogni volta che in un'argomentazione trovo sintomi di «ma anche», lascio che un campanello squilli nella testa e nel cuore. Lì, mi dico, c'è qualcosa che non va. Lì il soggettivismo è in agguato. E quando poi il soggettivismo, come il lupo della favola, si traveste e indossa l'abito della coscienza morale e, per giustificarsi, dice con voce suadente «ma io, in coscienza…», il campanello suona ancora più forte. E mi viene in mente il cardinale Newman, per il quale la coscienza non era la scorciatoia verso l'etica della situazione, ma l'originario vicario di Cristo.

Sentiamo in proposito le cristalline parole di Benedetto XVI (20 dicembre 2010): «Nel pensiero moderno, la parola "coscienza" significa che, in materia di morale e di religione, la dimensione soggettiva, l'individuo, costituisce l'ultima istanza della decisione. La concezione che Newman ha della coscienza è diametralmente opposta. Per lui "coscienza" significa la capacità di verità dell'uomo: la capacità di riconoscere proprio negli ambiti decisivi della sua esistenza — religione e morale — una verità, "la" verità. 

La coscienza, la capacità dell'uomo di riconoscere la verità, gli impone con ciò, al tempo stesso, il dovere di incamminarsi verso la verità, di cercarla e di sottomettersi ad essa laddove la incontra. Coscienza è capacità di verità, e obbedienza nei confronti della verità, che si mostra all'uomo che cerca col cuore aperto. Il cammino delle conversioni di Newman è un cammino della coscienza, un cammino non della soggettività che si afferma, ma, proprio al contrario, dell'obbedienza verso la verità che, a passo a passo, si apriva a lui».

Il che spiega perché, nella famosa Lettera al Duca di Norfolk, Newman scrisse che, nel caso avesse dovuto portare la religione in un brindisi, certamente avrebbe brindato per il papa, ma prima per la coscienza e poi per il papa. Ovvero: prima per la ricerca della verità, poi per l'autorità.

Ecco: coscienza è capacità di verità. Quando la coscienza del cristiano abbandona il sentiero stretto e impervio di questa ricerca e si incammina lungo i boulevard del «ma anche» (illuminati dai mass media e gratificanti, ma senza uscita), ho l'impressione che rischi fortemente di perdersi. E di finire dritta dritta nella tana del lupo.>>


Consiglio di leggere anche l'intervista ad Aldo Maria Valli che spiega molte altre cose che non posso riportare:

Si è capito adesso quali sono le ambiguità di fondo di questo pontificato? Le cose citate da Valli sono solo alcuni esempi, ma di ambiguità ce ne sono a camionate!

Voglio essere chiaro: la Chiesa attuale merita questo Papa. Anzi, questo Papa è perfetta espressione di questa Chiesa che di cattolico ha sempre meno, piena di corruzioni e di peccati. Se domani tornasse Benedetto XVI sulla cattedra di Pietro, non cambierebbe assolutamente nulla, il processo di autodemolizione continuerebbe senza posa.
E questo è il segno che stiamo vivendo tempi eccezionali, tempi dove le cose si fanno sempre più difficili e dove la tempra dei fedeli di Cristo viene vagliata col fuoco. 
E una delle prove a cui siamo sottoposti è il vaglio della figura che il Signore ha permesso che sedesse sul Soglio di Pietro. Se Egli lo ha permesso non possiamo essere noi a stabilire che non è possibile, perché è un fatto: Bergoglio sta a quel posto e noi non possiamo non riconoscere che è così; Bergoglio è il Papa del nostro tempo, non ce n'è un altro, e a lui dobbiamo tutto il rispetto dovuto al Vicario di Cristo, tutto il rispetto dovuto alla funzione che svolge, nonostante lo faccia malamente e disastrosamente... e questo rispetto non va all'uomo, che non ci interessa, ma alla funzione impersonata dall'uomo, perché è così che il Signore ha permesso che sia.
Se il papa ci dà il cattivo esempio e predica una dottrina sbagliata, è segno che il Signore nei suoi imperscrutabili disegni permette che sia così, e c'è da ritenere che lo faccia per mettere alla prova i suoi fedeli: che essi dimostrino di voler rimanere tali nonostante un papa ambiguo e inadeguato!

Questo è il mio pensiero.

Ovviamente, detto questo, il giornalista aggiunge, senza cadere in contraddizione (come nemmeno io mi contraddico):
"So già che adesso qualche lettore osserverà: Ecco, questo qui vuole insegnare al Papa come fare il Papa!. Ma le mie sono, letteralmente, parole d'amore per il successore di Pietro.
Voglio molto bene al Papa. Non riesco a concepirmi come cattolico senza Pietro, che è il nostro tesoro più grande dopo la fede che abbiamo. Ma proprio perché prendo il Papa molto sul serio, mi interrogo su ciò che insegna, ovviamente su tutto ciò che è materia opinabile: de facto oggi quasi tutto quello che dice."

dott. G.I.

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http://ducadeitempi.blogspot.com/2016/09/considerazioni-sul-papa-emerito-e-sulla.html

"Alcuni canonisti conclusero allora che Benedetto XVI aveva rinunciato al “ministerium” ovvero all’esercizio attivo della conduzione pratica della Chiesa, ma non al “munus” che di fatto ne determina la potestà. Una tesi dirompente nelle sue conseguenze perché di fatto creerebbe a tutti gli effetti una sovrapposizione con il ruolo del successore con il rischio di relegare Francesco a un semplice compito di “amministratore delegato”, cosa che ovviamente non può essere." (Remox)

Sai come è sorta questa interpretazione?
Leggendo in maniera troppo letterale il testo della declaratio, in particolare, le parole "MUNUS" e "MINISTERIUM" come termini contrapposti.

All'inizio della declaratio, Benedetto XVI usa due volte la parola "munus" (correttamente ex can. 332):

...ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad MUNUS Petrinum aeque administrandum. 
Bene conscius sum hoc MUNUS secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando.

Alla fine, quando passa a dichiarare la decisione presa, usa il termine "ministerium", dichiarando di voler rinunziare al ministero:

...plena libertate declaro me MINISTERIO Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi...commisso renuntiare...

Ecco perché alcuni canonisti (es. Stefano Violi) hanno pensato di interpretare che Benedetto XVI abbia rinunziato solo al ministerium, non al munus.
Volendo vedere le parole "MUNUS" e "MINISTERIUM" come termini in contrapposizione è sorta la tesi citata, mentre Benedetto XVI ha praticamente usato i due termini come sinonimi, quali sono, con un'unica sottile distinzione.

Questa:

MUNUS = obbligo, dovere, compito, incarico, carica, ufficio, funzione.
(class.; syn.: officium, ministerium, honos) 

"munus significat officium, cum dicitur quis munere fungi. Item donum quod officii causa datur".
Il "munus" è l'ufficio visto come dono o come carica onorifica.


MINISTERIUM = servizio, funzione, compito, incarico.
"officium esse filii, uxoris, etc., ministerium esse servi".
L'officium è del figlio, della moglie, ecc., il ministerium del servo.

Il "ministerium" è l'ufficio visto come servizio, i compiti o le funzioni di un ministro (= servitore).

Noterai, infatti, che la traduzione italiana (quella ufficiale), non rende giustizia di questa sottigliezza e usa in tutti e tre i casi la parola "ministero" (anziché distinguere in modo antiquato "officio" e "ministero"):

...sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il MINISTERO petrino. 
Sono ben consapevole che questo MINISTERO, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando.

...con piena libertà, dichiaro di rinunciare al MINISTERO di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro...

Ma se Benedetto XVI dichiara di "rinunziare al ministero di vescovo di Roma", vuol dire che ora non è più vescovo di Roma.

E chi è il nuovo "vescovo di Roma, Successore di San Pietro"?
Papa Francesco.

E Benedetto che cos'è ora?
Si potrebbe dire che è semplicemente il vescovo emerito di Roma.

Anche per me, il vescovo vestito di bianco del segreto di Fatima è Benedetto.

dott. G.I.
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http://ducadeitempi.blogspot.com/2016/09/considerazioni-sul-papa-emerito-e-sulla.html

"dott g.i., remox, leggendo questo articolo di socci si giunge a questa conclusione, papa benedetto xvi si è dimesso dall'esercizio attivo del papato ma non al munus secondo il dettato del canone 332, quindi anche se lui lo ha fatto volontariamente e accetta le elezioni di papa francesco, si deduce che non puo esserci un suo successore come papa, perché non si è dimesso dal munus, come nei casi del passato di antipapi ritornati vescovi, di conseguenza papa francesco è semplicemente il vescovo vestito di bianco." (Mario Mancusi)

http://www.antoniosocci.com/benedetto-xvi-ultimo-papa-puo-risponde-quello-non-vi-detto-sul-libro-ratzinger/#more-4721

Ti ha risposto Remox, anticipandomi.
Voglio solo aggiungere che, in ogni caso, la situazione è molto ingarbugliata e non è facile dare una risposta sicura, quando anche gli esperti in diritto canonico danno risposte contrastanti.
Parlammo di questo argomento qui:
http://ducadeitempi.blogspot.it/2016/07/sangue-dallas.html
a proposito di Garabandal e la profezia sui tre papi.

Mostrai che, secondo alcuni interpreti, l'inizio della fine dei tempi è da intendersi non con le dimissioni di Benedetto XVI, come si è sempre inteso, ma con la sua morte fisica (e fosti tu Mario a porre la domanda).

Con Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, il problema non si è posto perché la vita del loro pontificato ha coinciso sempre con la morte. Con Benedetto XVI, c'è stata una SCISSIONE (almeno apparente e problematica): la vita del pontificato non coincide con la morte.
Ci troviamo di fronte ad un pontificato assolutamente anomalo: una novità senza precedenti nella storia della Chiesa, con molte incognite ancora insolute e con seri rischi ancora in atto.

Rimando a quel commento.
Parlai di due tesi che si contendono il campo.

1)
Alcuni giorni dopo l'annuncio delle dimissioni da parte di Benedetto XVI, Manuel Jesus Arroba, professore di diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense, affermò che «giuridicamente di papa ce n'è soltanto uno; un "papa emerito" non può esistere», se le parole hanno un senso.
Agli inizi di marzo 2013, il gesuita Gianfranco Ghirlanda, ex rettore della Pontificia Università Gregoriana e docente di diritto canonico nella stessa università, in un lungo articolo apparso nelle pagine de La Civiltà Cattolica, espresse gli stessi contenuti, arrivando alla conclusione che «colui che cessa dal ministero pontificio non a causa di morte, pur evidentemente rimanendo vescovo, non è più papa, in quanto perde tutta la potestà primaziale, perché essa non gli era venuta dalla consacrazione episcopale, ma direttamente da Cristo tramite l'accettazione della legittima elezione». Questa è la prima tesi.

2) 
Di parere opposto Stefano Violi, professore di diritto canonico nella Facoltà teologica dell'Emilia-Romagna e nella Facoltà di Teologia di Lugano, secondo il quale con la rinuncia, Benedetto XVI ha dichiarato non già di rinunciare al munus petrinus ("incarico petrino"), ma solo al suo esercizio: «Con atto libero Benedetto XVI ha esercitato la pienezza del potere privandosi di tutte le potestà inerenti il suo ufficio, per il bene della Chiesa, senza però abbandonare il servizio alla Chiesa; questo continua mediante l'esercizio della dimensione più eminentemente spirituale inerente al munus affidatogli, al quale non ha inteso rinunciare». Benedetto XVI cioè avrebbe rinunciato all'esercizio diretto e attivo del "ministero petrino", ma non al "ministero petrino" in sé, che è irrevocabile: questo spiegherebbe il perché della scelta del titolo di "papa emerito".

Per maggiori chiarimenti leggere qui l'intervento del prof. Roberto de Mattei:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350868

"Però Benedetto XVI, nella pienezza dei suoi poteri, decise proprio di restare papa e rinunciare al solo esercizio attivo del ministero. Se quella sua decisione è inammissibile e nulla, significa che è nulla anche la sua rinuncia?" (Antonio Socci)

Chi lo ha detto che la decisione di Benedetto XVI "è inammissibile e nulla"? 
È una tesi, la tesi di Violi.
Che sia una tesi, lo dice lo stesso Socci, con la formulazione dubitativa delle sue conclusioni ("...significa che è nulla anche la sua rinuncia?", c'è un punto interogativo).

Il Codice di diritto canonico contempla la rinuncia all'ufficio (= munus) di romano pontefice:

« Canone 332 - §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo UFFICIO [= munus], si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti. »

http://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_331-335_it.html

Dunque, il Codice di Diritto Canonico prevede soltanto la rinunzia al "munus" o "ufficio" (non la rinunzia al ministerium).

Se fossero vere le conclusioni del canonista Stefano Violi che interpreta le intenzioni di Benedetto XVI:

"...(Benedetto XVI) dichiara di rinunciare al ministerium. Non al Papato, secondo il dettato della norma di Bonifacio VIII; non al munus secondo il dettato del can. 332 § 2, ma al ministerium, o, come specificherà nella sua ultima udienza, all' 'esercizio attivo del ministero'."

significherebbe che Benedetto XVI era talmente ignorante in diritto canonico, da non sapere che stava per compiere un atto non previsto e non rientrante in nessun canone. E ciò varrebbe per tutti i suoi consiglieri e collaboratori che non lo avrebbero dissuaso dal fare un atto inammissibile (rinuncia al ministerium), essendo contemplata ed ammissibile soltanto la rinuncia al munus ex can. 332. La prassi si sarebbe poi imposta con i fatti e questa sarebbe la situazione in cui ci troveremmo tuttora.

Sembra una tesi un po' assurda.

Oppure, dobbiamo ammettere una terza tesi, quella espressa da Remox in questo post, e che trova il suo nocciolo in questo punto:

"Benedetto XVI ha voluto RIFORMARE in prima persona, con un atto di piena potestà petrina, l’ufficio papale introducendo la figura del papa emerito, sempre papa nell’essenza, ma orante e non laborante, che si affianca a colui che invece governa. Ma colui che governa, essendo legittimo papa, è egli stesso COMPLETO nel suo “munus” e dunque sia orante che laborante. Per questo Gaenswein dice che l’ufficio è stato potenziato, poiché il legittimo pontefice è aiutato nella preghiera dall’emerito e, nel bisogno, consigliato (come di fatto avviene)."

L'unico problema di questa interpretazione (se è giusta, perché sempre di interpretazione si tratta), è che il Papa Benedetto XVI abbia innovato e riformato l'UFFICIO papale attraverso la PRASSI e non passando per la riforma del Codice di Diritto Canonico.
Questo fatto ha creato l'anomalia e ha fatto sorgere interpretazioni contrastanti.

Ecco il motivo per cui, tuttora, ciascuno può sostenere la tesi che crede, perché ognuna delle tre contiene elementi di verità e nessuna delle tre può essere scartata completamente, basandosi su un canone del Diritto Canonico (che non esiste).

La situazione (comunque anomala per il papa) è stata ricalcata (attraverso la prassi) sulle disposizioni della rinunzia dei vescovi, che andando in pensione a 75 anni, diventano vescovi emeriti (ma la rinuncia deve essere accettata dal Papa per diventare operante, per cui rimane la possibilità per i vescovi diocesani di essere prorogati).
I vescovi che rinunciano al loro ufficio pastorale "decadono anche da qualunque altro ufficio a livello nazionale" e spesso, se non si ritirano in privato, restano in diocesi, accanto al nuovo vescovo. 

In ogni caso, l'anomalia c'è e, come scrissi allora, non c'è modo per uscire da questa anomalia, se non con la morte di Benedetto XVI.

dott. G.I.

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