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giovedì 12 marzo 2015

RENZI A MOSCA CON O SENZA APPROVAZIONE DELLA UE?

Maurizio Blondet , il 12 marzo 2015 


«Renzi va da Putin: stia attento a non fare il patto col diavolo». Così il network televisivo americano CNBC. «Renzi è il primo leader europeo importante a visitare Mosca dopo l’azione russa in Crimea… farà inarcare molte sopracciglia in Europa, che ha isolato Putin». E cita «un analista» il quale dice: «Sembra che Renzi cerchi l’aiuto di Putin per tornare sulla scena nei colloqui sulla Libia. Ma se avrà successo, è da vedere… Se vuoi fare un patto col diavolo e andare contro corrente devi sapere quello che stai facendo». L’analista in questione risponde al nome di Francesco Galietti, chief executive and founder di una cosa chiamata Policy Sonar. Dalle foto, pare un ragazzotto che vanta di essere stato consulente di Giulio Tremonti, e si dichiara «Analista indipendente di rischio politico-regolatorio». CNCB non ha trovato uno di maggior peso per mandare «avvertimenti». Forse al giornalista americano è sfuggito che «avvertimenti» più minacciosi erano già arrivati da Angelo Panebianco, in una colonna del Corriere. Espressioni che si son potute leggere come una minaccia preventiva a non fare patti col diavolo

«I simpatizzanti che Putin può annoverare in Italia – intimava Panebianco – dovrebbero porsi qualche domanda… a cominciare dalla Mogherini e dallo stesso Renzi, sempre molto comprensivi per le ‘esigenze’ russe nella crisi ucraina». I «fiancheggiatori» di Putin devono sapere che egli «ha alterato irreversibilmente i suoi rapporti con Europa ed USA». Che la rottura ha da essere «irrimediabile», sottinteso: guai a chi cerca di rimediarvi.