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mercoledì 6 marzo 2013

HO GRANDE STIMA DEL PROF.ZIBORDI.....LEGGIAMO LE ANALISI CHE FA SULLE "STRATEGIE" DI GRILLO


Bisogna essere pessimisti sull'Italia, azioni e obbligazioni nonchè economia. Perchè è in una situazione in cui purtroppo dipende dalle decisioni dei politici e quelli nuovi che hanno ora il coltello dalla parte del manico (e vinceranno le prossime elezioni che non sono lontane) ti dicono che l'Italia è persa. Sono passate le elezioni e invece di offrire una soluzione fanno del catastrofismo sul debito pubblico peggio di Mario Monti 


Da quello che si sente sia da Grillo sul palco, che sul suo blog, che nell interviste dell'unico economista (Galegatti) forse dietro al M5S e dalle interviste di Grillo dopo le elezioni come questa fresca di oggi, ha anche lui in testa che il debito pubblico è un problema schiacciante... che non avremo più i soldi per pagare pensioni e stipendi... che siamo rovinati...Nessuno ancora gli ha spiegato che sono tutte balle. O forse anche lui fa di questo terrorismo fiscale per accellerare il crac e andare al potere più in fretta... 




Passate le elezioni l'economista di Grillo è venuto oggi allo scoperto e ha spiegato in un intervista che si rimane nell'euro secondo lui e anche Grillo e ha fatto anzi l'immancabile riferimento all'Argentina: («Uscire dall’euro vuol dire impoverire la nazione di almeno il 30 per cento, da un giorno all’altro. L’Economist ha smesso di pubblicare i dati sull’Argentina. Si sono accorti che sono taroccati. L’inflazione è molto più alta di quello che dicono, l’attivo della bilancia dei pagamenti è inesistente se non negativo. Svalutare non è una cosa semplice»)

Come si vedrà, se leggete il resto, Mauro Gallegati è quindi un economista "ortodosso" e "americano" per quanto riguarda debito, moneta, Euro e deficit. Anche se non lo dice esplicitamente, (come noto non solo io ma anche ad esempio Mario Seminerio oggi) punta ad un bel ripudio del debito pubblico, cioè un default su base domestica, rimanendo nell'Euro. Per quanto riguarda invece la crescita economica pensa che non abbia più senso e occorre ripensare tutto. Quindi è un misto di economista "ortodosso-americano" per la moneta e debito e "rivoluzionario-ecologista" per la crescita economica, lavoro, PIL e il resto.

Si tratta di uno molto intelligente e molto serio e che dice molte cose sensate. Purtroppo non vuole fare niente per la moneta, debito ed euro e non gli interessa la crescita economica (dice letteralmente "non ha più senso...")

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