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giovedì 28 febbraio 2013

E' COSI' LONTANA DALLA REALTA' L'IPOTESI DI MARCO DELLA LUNA?





Marco Della Luna Mercoledì 27 Febbraio 2013

Per imporre in Italia un governo compiacente alla linea Monti-Merkel-Goldman Sachs nonostante l'esito elettorale di ieri, potrebbe essere a breve organizzata una crisi bancaria italiana che terrorizzi la popolazione e crei il consenso per un governo di quel tipo in cambio di aiuti monetari di BCE, Fed e altri. I recenti spostamenti di capitali dello Ior da banche italiane a banche tedesche (compresa parte del nostro 8 per mille) corrobora questa congettura. 

Il voto politico del 25 febbraio esprime disinganno e rifiuto della maggioranza degli italiani verso la dittatura dei mercati, l'egemonia della Germania, il modello economico mercatista e neoliberista, le ricette rigoriste e fiscaliste di tecnici e accademici balordi o traditori, la falsa solidarietà dei paesi euroforti. Sgamati. Tutti sono d'accordo che occorra riformare – ma in quale direzione? Quella di Monti, Rehn, Barroso, Merkel, Draghi, oppure una opposta, col recupero della sovranità monetaria alla Nazione e la sottrazione del debito pubblico alle manovre di mercati pilotati e ricattatori, e massicci investimenti pubblici infrastrutturali, e separazione tra banche di credito e risparmio e banche di azzardo finanziario?

Adesso pare impossibile formare un governo stabile, che deve comprendere il PD, quale detentore della maggioranza assoluta dei seggi della Camera per effetto del premio di maggioranza. Ma proprio il PD e Monti sono paladini di quella politica che, come dicevo, la maggioranza degli italiani ha respinto, e sempre più respingerà via via che la depressione peggiorerà, mettendo a rischio il rispetto del pareggio nominale di bilancio imposto, sotto severe pene, dal fiscal compact.

Stranamente e significativamente, in questa cruciale situazione Napolitano vola in visita di Stato presso la potenza egemone. Non sarà che intende forse nominare un nuovo pseudo-tecnico come premier per continuare, sotto il pretesto dell'emergenza e del volere dei mercati, le riforme distruttive che trasferiscono capitali, imprese e cervelli dall'Italia a Germania, Svizzera e altri? E che stia concordando con Berlino un sostegno di brevissimo termine per questo nuovo asso della delocalizzazione guidata, un sostegno che lo faccia apparire bravo, una boccata di ossigeno per il Paese stremato? Questo asso potrebbe essere Prodi o Amato, che con le loro leggi e riforme e privatizzazioni già tanto hanno fatto in quel senso, spezzando la schiena all'economia di questo Paese. O qualcuno della Banca d'Italia, che si è distinto nel non vedere le ruberie in MPS o nel legittimare davanti ai giudici penali il superamento della soglia di usura, mediante compiacenti circolari in conflitto di interesse e che esse stesse costituiscono concorso in quel medesimo delitto.

Quel che mi aspetto è che, se non ci mobilitiamo con la denuncia e l'informazione preventive, a brevissimo parta un'azione di destabilizzazione del sistema bancario italiano, anche mediante un rialzo artefatto dello spread finalizzato a deprezzare i titoli pubblici italiani detenuti dalle banche italiane, in quanto queste detengono i detti titoli come importante componente del loro attivo patrimoniale, e in caso di rialzo dei rendimenti con conseguente calo del valore di mercato dovrebbero ridurre la loro valorizzazione in bilancio, con tutte le conseguenze di ciò. Lo spread lo possono far salire a piacimento mediante lo shorting, il rating, le esternazioni. Poi, quando si sarà alzato a livelli di allarme, potrebbero imporre alle banche italiane di fare accantonamenti a copertura di possibili perdite sui titoli pubblici, così da comprimere il capitale netto delle banche. Allora saremmo davvero in croce.

La predetta manovra di destabilizzazione creerebbe panico, blocco di pagamenti, allarme per i depositi, carenza di contanti, limitazione della prelevabilità. Allora il Quirinale manderà avanti il nuovo Salvatore a cui il voto e la fiducia e l'obbedienza sono dovuti di necessità, perché “non c'è alternativa”. Egli imporrà sacrifici durissimi, innanzitutto in termini di rinuncia alla democrazia e alla sovranità, e in cambio apporterà un misericordioso aiuto dei fratelli europei.

26.02.13 Marco Della Luna

mercoledì 27 febbraio 2013

GIUSTO DARSI UN GIRO ATTORNO PER VEDERE SE LA SPERANZA NELLE FACCE PULITE DEI GIOVANI DI GRILLO VA SUBITO SEPPELLITA...




di  Emanuele Boffi  http://www.tempi.it Febbraio 27, 2013 

In Emilia-Romagna trovano l’intesa sulla «battaglia di civiltà» in difesa dei quadrupedi. A Bologna i grillini “ricattano” i democratici sul finanziamento alle scuole

È possibile un governo tra il Pd di Pier Luigi Bersani e il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo? Cosa potrebbero fare assieme? Difficile ragionare in astratto. Potrebbe essere, invece, interessante andare a vedere come già oggi i due partiti collaborano a livelli istituzionali inferiori. Della Sicilia vi abbiamo già raccontato, ma un altro caso assai interessante è quello rappresentato dall’Emilia-Romagna e dal suo capoluogo, Bologna, dove i due partiti hanno le loro roccaforti.

UNA BATTAGLIA DI CIVILTA’. In Regione Emilia-Romagna, proprio ieri, si è giunti ad un accordo fondamentale per i destini del nostro traballante paese. Pd e M5S sono riusciti a convergere su un progetto di legge che vuole vietare la catena per i cani. Un progetto di legge che porta la firma di Marco Monari, capogruppo Pd, che ha investito del ruolo di relatore (insieme agli altri promotori) Andrea De Franceschi, veterinario ed esponente del Movimento 5 stelle.
Ieri la discussione sul tema è stata assai vivace. Lunghi ragionamenti sono stati dedicati alla sofferenza delle povere bestie costrette al guinzaglio e – in tempi di spending review – non sono mancati accorati appelli contro l’abbandono e il randagismo che tanto pesano sulle casse regionali. Ciceroniani discorsi sono stati pronunciati in favore di questo «atto di civiltà» e geniali proposte sono state avanzate per venire incontro ai cittadini (che avrebbero sei mesi per dismettere le catene e attrezzarsi con dei box certificati dal veterinario di fiducia e dal servizio dell’Ausl di zona).
Insomma, una convergenza è possibile; soprattutto su tali tematiche per le quali Davide Battistini, il promotore della campagna, ha deciso ieri di interrompere lo sciopero della fame esortando i politici a «mantenere i patti».


Pd-Sel con M5S? Come si fa a mettere insieme Gargamella Bersani coi puffi grillini?

MAURO BOTTARELLI, CON RAGIONE, EVIDENZIA LE AZIONI DI MONTI

PER QUANTO INGOVERNABILE QUESTA ITALIA... SI RESPIRA UN'ARIA DI SPERANZA.....VEDREMO NEI MESI A VENIRE COME SI COMPORTERANNO I GIOVANI DI BEPPE GRILLO....


Per il Guardian il leader del Movimento 5 Stelle è l'unico che ha parlato ai giovani. "Fuori dall'euro mai più schiavi delle banche tedesche". Su Berlusconi l'auspicio e' che la sua irresponsabilità spinga l'Italia in una nuova crisi: quella sarà la salvezza del Paese.

Roma (WSI) - La politica italiana creerà un nuovo equilibrio in Europa. Per l'editorialista del quotidiano di Londra, The Guardian, Simon Jenkins, se Roma sarà fortunata finirà fuori dall'euro e lì potrà trovare la sua strada verso la ripresa, altrimenti sarà schiava a vita dei banchieri della zona euro. Comunque vada - sostiene - gli italiani non dimenticheranno mai l'esito delleelezioni politiche nel febbraio 2013. 

Jenkins osserva che da Oltremanica si è sempre guardato all'Italia pensando al Vaticano e alle istituzioni politiche. Da questa settimana sulla stampa britannica è diventato Beppe Grillo l'alfiere dell'Italia. Nella sua villa di Sant'Ilario, sulle alture genovesi, il blogger adesso trascorre la giornata ad analizzare i risultati delle elezioni, a riflettere sulle strategie, a valutare le opportunità e i pericoli da scansare, gongolante per un exploit che pochi avevano previsto di queste dimensioni.LEGGI TUTTO

martedì 26 febbraio 2013

INTERESSANTE CONOSCERE I CURRICULA DEI POSSIBILI CANDIDATI AL QUIRINALE

NoBigBanks sfida i partiti: Fuori la grande finanza dal Quirinale.


http://nobigbanks.it
Non si candidi a Presidente della Repubblica chi ha lavorato per le banche speculative.Chi fa parte del sistema che ha saccheggiato il nostro Paese come potrebbe diventare Presidente della Repubblica?

Subito dopo le elezioni si aprirà la partita più grossa: l’elezione del prossimo Capo dello Stato. 
Finora i nomi che girano sono tutti di quei signori autorevolissimi che a partire dagli anni Novanta sono passati dalle istituzioni repubblicane alle grandi banche speculative, e viceversa.

Per non parlare della speculazione che ha messo in ginocchio l’Italia dal 2011 in poi.

Le grosse banche internazionali, forti dei fondi infiniti forniti dalle banche centrali, promuovono il mercato per indebolire gli Stati: mentre esigono l’austerità dalla gente, sanno di poter godere del privilegio del salvataggio pubblico quando i loro investimenti speculativi vanno male.

E’ la filosofia dell’iperliberismo, della scuola di Chicago che favorisce i grandi capitali privati a scapito del bene comune.


Il nuovo Parlamento dimostri che rappresenta i cittadini e non gli squali della finanza.

I partiti dichiarino apertamente che chi ha favorito la svendita dell’Italia lavorando con le grandi banche speculative non potrà salire ai vertici delle istituzioni.

Per ogni nome si possono rintracciare legami ed esperienze con il mondo finanziario, questi sono solo alcuni dei nomi che circolano:

Draghi – foto http://www.presseurop.eu
Mario Draghi, un curriculum eclettico: dal 1993 al 2001 è Presidente del Comitato Privatizzazioni, era direttore del Tesoro quando fu abolita la separazione bancaria, vicepresidente di Goldman Sachs, membro del Club dei 30, attuale Governatore della BCE.
                                                       Amato – foto http://www.lettera43.it
Giuliano Amato, tra i suoi più recenti impegni ricordiamo che è senior advisor di Deutsche Bank in Italia.







cv Mario Monti


Prodi, foto http://www.liberoquotidiano.it

Romano Prodi, 

anch’egli vanta la "collaborazione” con una delle più importanti banche d’affari del mondo: la Goldman Sachs.
Quanto scrisse il direttore Ambrose Evans-Pritchard del “TheTelegraph” venne ripreso dal CorSera: Perche’ ci occupiamo tanto di Prodi, e per chi vuole rimandiamo direttamente all’articolo: http://www.telegraph.co.uk/finance/markets/2809685/Italians-claim-country-run-by-Goldman-Sachs.html

Monti – Bonino, fotohttp://www.blitzquotidiano.it
Mario Monti, International Advisory nel ’93-94 di Groupe Paribas e Bank Austria, nel periodo 1980-1994 è nel cda di Banca Commerciale Italiana e Assicurazioni Generali (stranamente le informazioni sul suo cv sono spezzettate nei diversi siti, a questo link p.e.), il sito della Bocconi lo indica quale International Advisory di Goldman Sachs,  vanta anche la presidenza della Trilateral Europe. Goldman Sachs e Trilateral propongono la filosofia della scuola di Chicago rappresentata entusiasticamente in Italia da Emma Bonino e dai radicali. Rimandiamo alla lettura nel nostro Da Tremonti alla Trilaterale  sono spezzettate nei diversi siti, a questo link p.e.), il sito della Bocconi lo indica quale International Advisory di Goldman

***
Salviamo la Gente. Riformiamo le Banche. Processiamo i Banchieri. Ristabiliamo la Legge Bancaria del 1936 abolita nel 1993.

lunedì 25 febbraio 2013

L'OPINIONE DI GIULIETTO CHIESA INTERVISTATO DA BYOBLU

CHE LA BONINO ABBIA PRATICATO ABORTI FA ORRORE MA CHE MONTI L'ABBIA PROPOSTA ALLA PRESIDENZA FA CAPIRE CHE RAZZA D'UOMO EGLI SIA!!!


Emma Bonino presidente della Repubblica? Una proposta di Monti immediatamente, è il caso di dirlo, “abortita” sul nascere.


di Simona Tenentini http://www.infiltrato.it

Del resto, l’onorevole radicale nel settore è abbastanza ferrata, visti i trascorsi medici improvvisati al servizio dell’interruzione di gravidanza clandestina.

Era il 29 luglio 1976 quando Emma Bonino rilasciava ad Oggi un’intervista choc nella quale illustrava, in maniera dettagliata, le modalità terrificanti con le quali erano stati portati a termine circa 10.141 aborti in una villa fiorentina che, all’epoca, ospitava la sede del Partito Radicale accanto alle strutture del Cisa (Centro italiano sterilizzazione ed aborto).

Queste le parole con le quali la Bonino, in maniera sfacciatamente disinvolta, descriveva alla giornalista i metodi utilizzati: “Dividetevi in gruppi di quattro o cinque. In ogni gruppo, decidete chi di voi può mettere la propria abitazione a disposizione delle altre.”

E quindi un passaggio raccapricciante.

Alla domanda della giornalista che chiede: «È vero che, per fare aborti, usate la pompa da bicicletta?».

La Bonino risponde, seraficamente: «Volendo fare le cose ad arte, si usa l'aspiratore elettrico a cui, mediante un tubo si attacca la cannula Karman in plastica trasparente. Senonché l'aspiratore elettrico costa un mucchio di quattrini (mi pare 400.000 lire), a parte che pesa trasportarlo per fare aborti nelle case. Per risparmiare usiamo una attrezzatura per LEGGI TUTTO

MAURO BOTTARELLI ANALIZZA I PROGRAMMI DI GOVERNO DEI CANDIDATI ALLE POLITICHE

PAGELLA PDL/ Il programma di Berlusconi (senza la Lega) ottiene la "lode" dell'Oxford Economics

Per MAURO BOTTARELLI, l'accordo con la Svizzera rimane una caposaldo da perseguire: non garantirà copertura totale ma è pur sempre meglio che confidare nelle entrate dalla lotta all’evasione
24/02/2013
Mauro Bottarelli

PAGELLA PD/ Il programma di Bersani? Troppa Cgil e "l'imbarazzo" delle tasse

MAURO BOTTARELLI torna a commentare i vari programmi politici dei diversi schieramenti, in vista delle ormai imminenti elezioni del 24 e 25 febbraio. Ecco il programma del Pd
24/02/2013
Mauro Bottarelli

PAGELLA LISTA MONTI/ Da Professore a sognatore: ecco il suo programma "fantasy"

Per MAURO BOTTARELLI, il taglio di Irpef, Irap e Imu promesso da Monti sarà pareggiato solo dalla lotta all'evasione, ovvero una voce non stimabile con certezza e totalmente aleatoria
24/02/2013
Mauro Bottarelli


FINANZA/ Mercati in rosso per colpa della Francia

Per molti l’andamento negativo delle Borse di ieri è dipeso dalla Federal Reserve, ma secondo MAURO BOTTARELLI in realtà sono le notizie sulla Francia a preoccupare i mercati
22/02/2013
Mauro Bottarelli

FIAT/ Così Chrysler si è "mangiata" il Lingotto

Ieri il Consiglio di amministrazione della Fiat a Torino ha approvato in via definitiva il bilancio consolidato del Lingotto per l’anno 2012. Il commento di MAURO BOTTARELLI
21/02/2013
Mauro Bottarelli

BEPPE GRILLO/ Le 20 "balle" del programma di M5S

MAURO BOTTARELLI legge il programma economico del Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo. Tutti i venti punti non sembrano contenere idee utili per il Paese
21/02/2013
Mauro Bottarelli

FISCO IN ITALIA:OBIETTIVO DI PORTARE A CASA QUANTO CONTESTATO AL CONTRIBUENTE.....

Resistere nelle liti con i contribuenti, a costo di arrivare fino alla Cassazione. È la linea dura del Fisco, che emerge dalle indicazioni dell'agenzia delle Entrate agli uffici territoriali per gestire il contenzioso, ricostruite dal Sole 24 Ore del Lunedì. Dal vecchio redditometro agli studi di settore, dall'Irap all'abuso del diritto, l'indicazione prevalente è quella di contrastare l'orientamento delle commissioni tributarie che danno torto all'amministrazione, richiamando, a difesa, la giurisprudenza di legittimità e le indicazioni di prassi fornite dall'Agenzia. L'obiettivo è quello di portare a casa le somme contestate ai contribuenti e considerate frutto di evasione. Intanto la nuova mediazione tributaria per le liti fino a 20mila euro sta funzionando: da aprile a dicembre 2012 sono state 11.600 le istanze definite. LEGGI TUTTO

MARTEDI' CONOSCEREMO L'ESITO MA NON SI PUO' NON RICONOSCERE A GRILLO DI AVERE RIACCESO LA SPERANZA



di Ida Magli ItalianiLiberi 23.02.2013 

Tutti i giornali sono d’accordo: Grillo ha riempito con i suoi ragazzi la fatidica Piazza S. Giovanni. Sono giovani, sono inesperti, sono entusiasti: si torna a vivere. È questa l’umanità che ha fatto la storia: quella che si è lanciata nella vita ingenuamente, forte soltanto del proprio entusiasmo, della sicurezza che essere uomini significhi sognare, sperare, amare, godere, gioire, e credere di riuscirci lavorando strenuamente per realizzare il sogno.

Siamo usciti, con questi sognatori, dall’incubo peggiore che gli Italiani si siano mai trovati a sperimentare, malgrado il loro lungo passato pieno di catastrofi: non avere un futuro. Non avere ciò che sostanzia, per ogni uomo, l’idea di futuro: che sarà bello, gioioso, nuovo, diverso, ricco di vita. Può forse il pareggio di bilancio, per quanto lo si prospetti come indispensabile, “costituire il futuro”? Può forse la Banca Centrale Europea, per quanti bond italiani sia disposta ad acquistare, vestire i panni della Fata Turchina? Basta, sì basta! Abbiamo assoluto bisogno di tornare a vivere la vita vera, quella che ha sempre reso ricchissimi gli Italiani anche quando erano poveri: la capacità di credere nel futuro, di lavorare per il futuro, nella bellezza della propria terra, nella fiducia del suo "stellone" gioioso e fortunato.

Tutto questo è stato deliberatamente ucciso, seppellito nel mondo lugubre dei sacerdoti del denaro, sordi e ciechi di fronte a qualsiasi cosa che non sia l’accumulo delle proprie monete. Economisti e banchieri si sono impadroniti dell’Europa e hanno scelto l’Italia come centro sperimentale del proprio potere, dove cominciare a sostituirsi ai politici, ormai del tutto succubi e corrotti. Ci sono riusciti con tanta facilità da rimanerne stupiti essi stessi. Forse non avevano immaginato, pur nella loro immensa presunzione, che sarebbe bastato il tintinnio delle monete a farsi addirittura chiamare da politici e capi di stato per governare al proprio posto. Nel giro di un anno hanno costretto al suicidio 45 imprenditori. Un risultato davvero di tutto rispetto! L’Italia non è mai stato un Paese da suicidio, neanche in tempo di guerra. I membri del governo, però, sono rimasti impassibili. Sono dei “fannulloni” questi Italiani, purtroppo: sanno soltanto lamentarsi. Il giorno successivo al suicidio di un imprenditore Mario Monti è andato a consolare, non la famiglia disperata, ma i funzionari di Equitalia: quelli sì che sono dei solerti lavoratori!

La verità è che con la tirannide dei banchieri-politici si è diffusa nell’aria la certezza della loro incancrenita disumanità. L’arido deserto della loro anima è incompatibile con la vita. Hanno ingoiato, distruggendoli, tutti i sentimenti, gli affetti, i valori, nei quali gli Italiani hanno creduto, e per i quali hanno lavorato e combattuto fin dall’inizio della loro storia. Tutto è stato azzerato, in nome del bilancio, in nome di una moneta. Perfino la Chiesa si è azzittita. Dopo aver sempre proclamato il primato dello spirito sulla materia, non ha avuto la forza di ribellarsi al primato del dio euro.

C’è stato, a Sanremo, il “segno” della morte della italianità, un segno che soltanto il pensiero musicale italiano poteva inventare: la deliberata, consapevole cacofonia della canzone Mononota.
Adesso, però, i giovani di Grillo hanno lanciato il grido della speranza: “Politici, andate a casa”. Per prima cosa, dunque, un Presidente della Repubblica che non appartenga ai partiti, che non sia né un economista né un banchiere, che non piaccia ai politici che non sia un fiancheggiatore dei politici, ma che rappresenti davvero gli Italiani, quello per cui tutto il mondo ha sempre apprezzato gli Italiani: l’arte, la poesia, la musica...

Ida Magli
23 Febbraio 2013 


domenica 24 febbraio 2013

"SE DIO MI CHIEDE QUESTO E' PROPRIO PERCHE' IO POSSA CONTINUARE"

 tratto da anima mistica versolaluce 24 Febbraio 2013

Tutti si sono affannati a indovinare quali potessero essere i motivi della rinuncia di Benedetto XVI “al ministero affidatogli dai cardinali”. La maggioranza si è trovata concorde nel dire che lascia il governo della chiesa e sparisce nella preghiera, perché è fragile 'forse anche a causa dello shock per la scoperta della lobby omosessuale vaticana che ha coperto la pedofilia del clero'.

La cosa certa, invece, è che la sua rinuncia è un atto di governo che costringe tutta la chiesa ad una revisione profonda, e che il suo dedicarsi alla preghiera non è affatto l'intenzione di smettere di guidare il popolo che Dio gli affida, come ha detto oggi egli stesso:

"Tutta la storia dell’Alleanza è orientata a Lui, il Cristo, che compie un nuovo «esodo». Questa Parola di Dio la sento in modo particolare rivolta a me, in questo momento della mia vita. Il Signore mi chiama a "salire sul monte", a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla. (Angelus, 24.02.2013)

Nell'atto della sua rinuncia, aveva già formalmente specificato che l'oggetto riguarda (e non potrebbe essere altrimenti) quanto nel suo ministero “affidatogli dai cardinali”; perché non può certo rinunciare a quanto del suo ministero gli viene direttamente dalla chiamata dello Spirito. E a questo ultimo Angelus ha ancora voluto precisare che tale atto di rinuncia è posto in essere in ottemperanza alla chiamata del Signore a continuare in un modo nuovo.

Per capire le motivazioni e le intenzioni che Benedetto XVI ha realmente attuato con la sua rinuncia, è sufficiente avere l'umiltà di andare a leggere i chiarissimi pensieri che egli ha ampiamente manifestato prima di giungere alla sua decisione: "Sì, c’è motivo per un cambiamento. Esiste un bisogno di cambiamento", - aveva detto nel viaggio in Germania - elencando ricchezza, potere e vizio come i mali dell'istituzione ecclesiale, che impediscono oggi alla chiesa di trasmettere la fede, e aveva affermato la necessità di una radicale riforma:

"E' ora di togliere ciò che c'è di mondano nella chiesa. Liberata da privilegi materiali e politici, la Chiesa può vivere con più scioltezza la sua chiamata all’adorazione di Dio.” "Questa testimonianza viene ripetutamente offuscata", "recentemente dagli altri scandali dolorosi degli annunciatori della fede".LEGGI TUTTO

mercoledì 20 febbraio 2013

NESSUNA BENEDIZIONE DEI VESCOVI ALLA COALIZIONE MONTI-FINI-CASINI !!!







L’operazione capeggiata da Mario Monti è stata una delle nuove offerte politiche di questa campagna elettorale. Ma nuovo è stato anche il modo con cui il premier uscente si è collegato con la Chiesa. Nuovo e strano.

La novità sta nel fatto che proprio mentre la gerarchia della Chiesa si ritraeva dalla mischia politica e rinunciava a scommettere sull’uno o sull’altro dei partiti in lizza, lui, Monti, si è mosso nella direzione contraria. Non solo in poco più di un anno è riuscito a incontrare il papa ben otto volte, l’ultima sabato scorso, polverizzando ogni record. Soprattutto ha voluto accanto a sé come ispiratore, stratega e selezionatore di candidati il fondatore e leader di un’associazione religiosa di primissimo piano, Andrea Riccardi della Comunità di Sant’Egidio, con i suoi fedelissimi in Vaticano e fuori. “È il mio polo magnetico”, ha detto di lui qualche giorno fa a Napoli, mentre si faceva accompagnare in visita pastorale nella “Casa di Tonia” e in altre opere assistenziali promosse dalla Comunità.

La stranezza sta nel fatto che se il calcolo di Monti era di attrarre la Chiesa dalla sua parte e con la Chiesa i grandi numeri del voto cattolico, l’effetto è parso essere opposto. Il momento magico di fine dicembre, quando “L’Osservatore Romano” uscì con un articolo del suo notista politico Marco Bellizi inneggiante a Monti, alla sua “politica alta” e al “successo” che gli si prevedeva, ha lasciato rapidamente il passo al ritiro di qualsiasi benedizione vera o immaginaria alla sua lista, da parte della gerarchia.LEGGI TUTTO

PAPA BENEDETTO XVI° NELLA CARITAS IN VERITATE HA CODIFICATO I VALORI IRRINUNCIABILI PER IL CRISTIANO......RICORDIAMOCI QUALI SONO QUANDO VOTEREMO ALLE PROSSIME ELEZIONI


di Padre Gheddo  20 febbraio 2013


Più passano i giorni dall’11 febbraio scorso, quando Benedetto XVI ha compiuto quel gesto umile e coraggioso di rinunzia al Pontificato e più si chiariscono le motivazioni che l‘hanno portato a questa decisione veramente rivoluzionaria in duemila anni di storia della Chiesa. Perché è proprio la prima volta che succede questo. Le poche rinunzie di Papi del lontano passato erano tutte fatte per pressioni e minacce esterne, in tempi non democratici come questi che viviamo nel nostro Occidente. In altre parole, il segno della rinunzia indica che la Chiesa è alla vigilia di una svolta epocale, che non riusciamo ancora a capire quale sia, ma siamo sicuri che il passo indietro del grande Papa teologo è stato fatto per il maggior bene della Chiesa, come lui stesso ha detto l’11 febbraio scorso.

In altre parole, è stato un atto di saggezza ispirato dallo Spirito Santo, perché apre alla Chiesa una via nuova che favorirà l’annunzio della salvezza in Cristo a tutti i popoli e in particolare a quelli dell’Europa cristiana, avanguardia del “mondo d’oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede” e che si stanno allontanando dalla pratica della vita cristiana. Papa Benedetto, “dopo aver ripetutamente esaminato” la sua coscienza davanti a Dio, è pervenuto alla certezza che le sue forze, “per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Così ha rinunziato, “in piena libertà, al ministero di Vescovo di Roma, Successore di Pietro”.

In fondo, nei suoi quasi otto anni di Pontificato, Papa Benedetto ha dato veramente tutto se stesso per la missione della Chiesa e lo scopo primario che si era proposto fin dall’inizio, la “Nuova evangelizzazione” dei popoli cristiani. Le tre encicliche su Fede (questa non pubblicata, ma speriamo che in seguito lo sia come volume del card. Ratzinger), Speranza e Carità e i tre volumi sulla presentazione di Cristo al mondo d’oggi, con i molti altri testi e gesti (il Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione, il Cortile dei Gentili, fondare la Fede sulla Ragione, la lotta contro il “relativismo”, ecc.), sono l’apice di tutto un magistero che aveva soprattutto lo scopo del dialogo e dell’annunzio della salvezza in Cristo al mondo cattolico e cristiano. Mi sono riletto in questi giorni la “Spe salvi” sulla speranza cristiana, un meraviglioso e gratificante scenario di vita cristiana che avrebbe potuto e dovuto provocare i popoli cristiani d’Europa (della Comunità Europea), in crisi profonda non tanto per il Pil e lo Spred, ma perché stanno perdendo ogni speranza di progresso, di rinascita. “Solo quando il futuro è certo come realtà positiva – si legge al n. 2 – diventa vivibile anche il presente”. Ma se nell’orizzonte dei popoli cristiani non c’è più Dio, il futuro diventa disperante, conduce al nichilismo, al nulla. Queste verità Benedetto XVI le ha proclamate e scritte decine e decine di volte, senza suscitare alcuna reazione degna di nota.

Allo stesso modo, il Papa ha continuato il magistero di Paolo VI e di Giovanni Paolo II quando si è dimostrato convinto assertore della razionalità dell’antropologia cristiana, quasi codificando “i valori irrinunciabili” della Chiesa (“Caritas in Veritate”, nn. 28, 44, 75), rilanciati più volte dalla Cei, e poi vede che anche i paesi cattolici vanno dritti per la strada che porta alla rovina della famiglia naturale e del valore assoluto della vita umana dal concepimento alla morte naturale; insomma, quando il Papa condanna la guerra o il razzismo, tutti d’accordo, ma quando parla di matrimonio tra uomo e donna e contro l’aborto e l’eutanasia, allora diventa un conservatore dogmatico e reazionario. E questo senza nessun serio dibattito razionale su questi temi fondamentali nell’ottica evangelica.

Ecco, Papa Benedetto, avendo dato tutto e sentendosi venir meno le energie per l’età, ha fatto il grande gesto, richiamando ancora una volta (nel discorso ai parroci romani del 14 febbraio) il dovere di purificazione nella Chiesa da tutti gli scandali, le divisioni, i giochi di potere, le calunnie; insomma da tutti i peccati personali e comunitari che appannano la santità immacolata della Chiesa e tolgono efficacia all’annunzio della salvezza in Cristo. Oggi per noi è il tempo della preghiera e di ringraziare Dio per il Papa che ci ha dato e per questa sua rinunzia al Pontificato, che apre alla Chiesa prospettive nuove. Come già nel recente passato, il passaggio da un Pontefice all’altro (ad esempio da Pio XII e Giovanni XXIII e a Paolo VI), la Chiesa non è più quella di prima, appunto perché cambiano i tempi e anche l’annunzio di Cristo dev’essere adeguato all’uomo d’oggi. La stessa verità di sempre, ma espressa e vissuta in modo nuovo. Quindi, non è importante ipotizzare e discutere su chi sarà il prossimo Papa, poiché siamo già sicuri che sarà il Papa migliore per la Chiesa d’oggi; è invece importante che tutta la Chiesa, tutti i credenti, chiedano allo Spirito Santo la grazia di accettarlo e di seguirlo con la preghiera e l’obbedienza alle indicazioni che darà sulle vie da prendere per rendere Gesù Cristo più vicino all’uomo d’oggi, soprattutto a quello che lo conosce ma lo rifiuta. Impresa titanica che solo con la fede entusiasta della missione della Chiesa, la preghiera e la testimonianza della vita cristiana, siamo sicuri che porterà i suoi frutti.

Piero Gheddo

MAURO BOTTARELLI: QUINDICI GIORNI DELLE SUE ANALISI

FINANZA/ 2. Cosa sta "tramando" la Germania alle spalle dell'Italia?

La situazione europea resta ancora difficile e il futuro dell’euro incerto, anche se in Germania l’indice Zew ha fatto registrare un cospicuo rialzo. L’analisi di MAURO BOTTARELLI
20/02/2013
Mauro Bottarelli

SITUAZIONE GRECIA/ Cosa accadrà quanto toccherà a Spagna e Italia?

Non c’è solo la Grecia a preoccupare l’Europa: la situazione delle banche spagnole è ancora grave e il voto in Italia potrebbe portare instabilità nel Paese. L’analisi di MAURO BOTTARELLI
19/02/2013
Mauro Bottarelli

CASO MPS/ Quei "ladri" che ora usano Mussari per sopravvivere

Ieri Giuseppe Mussari, è stato accolto dal lancio di monetine e da epiteti quali “ladro” e “buffone” fuori dalla Procura di Siena. Il commento di MAURO BOTTARELLI
16/02/2013
Mauro Bottarelli

IOR/ Ernest Von Freyberg, l’ultima "sfida" di Benedetto XVI

Lo Ior ha un nuovo presidente, è il tedesco Ernest Von Freyberg, avvocato che prenderà il timone della banca vaticana. Davanti a sé ha delle sfide importanti. Ne parla MAURO BOTTARELLI
16/02/2013
Mauro Bottarelli

ITALIA IN VENDITA/ Ecco chi vuole "rubare" il tesoro di Finmeccanica

La quota di Finmeccanica in mano al Tesoro, secondo la Borsa vale appena 2,5 miliardi di euro. E l’azienda fa gola a molti soggetti stranieri. L’analisi di MAURO BOTTARELLI
15/02/2013
Mauro Bottarelli

FINANZA/ Dalla Bundesbank un nuovo attacco alla Bce di Draghi

Le ultime dichiarazioni di Jan Weidmann, Presidente della Bundesbank, non fanno ben sperare né per le sorti dell’euro che del ruolo della Bce. L’analisi di MAURO BOTTARELLI
14/02/2013
Mauro Bottarelli

FINANZA/ La "corsa all’oro" lascia a piedi l’Italia

Cipro, senza un aiuto esterno, rischia seriamente il default. Intanto la Russia si sta mettendo al riparo - afferma MAURO BOTTARELLI - rimpinguando le sue riserve auree
12/02/2013
Mauro Bottarelli

FINANZA/ Così le banche fanno traballare l’Europa

Lo stato di salute delle banche europee non trasmette certo un clima di fiducia circa le prospettive dell’Europa. E la Bce ha di che preoccuparsi. L’analisi di MAURO BOTTARELLI
08/02/2013
Mauro Bottarelli

FINANZA/ I nuovi subprime pronti a inquinare i mercati

Negli Stati Uniti, inebriati dalla messe di liquidità garantita dalla Fed e dal clima di rally azionario, si tornano a piazzare derivati subprime. Il commento di MAURO BOTTARELLI
07/02/2013
Mauro Bottarelli

FINANZA/ Piazza Affari e Bce: chi salverà l’Italia dal nuovo 1992?

I mercati europei, al di là degli scandali di Mps e del finanziamento del Partito popolare in Spagna, sembrano spaventati da alcuni numeri importanti. Ce ne parla MAURO BOTTARELLI
05/02/2013
Mauro Bottarelli

ELEZIONI POLITICHE 2013: COMUNQUE VADA SARA' UN DISASTRO???



di Giovanni Zibordi 20 febbraio 2013

Da quello che leggi in giro negli ultimi due giorni su reuters, wall street journal, financial times Il mercato si prepara ad attaccare l'Italia

I titoli sono del tipo: "Roma brucerà qualunque sia il voto..". Il Wall Street Journal vede un Senato senza maggioranza e questo è sufficiente per un attacco ai BTP e titoli italiani

Qui si sarebbe negativi su BTP, Euro e azioni italiane già da un tot, ma parlando ora specificamente dell'elezione italiana, che è per una volta assai importante per i mercati, il feeling è che ci sarà qualche crac. Nessuno può indovinare con certezza se Monti e Bersani avranno la maggioranza sia al Senato che alla Camera. Se questo si verificasse il mercato rimbalza di sicuro, specie Btp e titoli bancari. 

Ma dovendo scommettere ora, l'opinione informata sui mercati sembra stia scommettendo contro questo esito "positivo" (positivo per i mercati). Il mercato si attende del caos in Italia

COMPRARE DOLLARO???



di Giovanni Zibordi 20 febbraio 2013

Ripetiamo qui che il Dollaro può ora salire, che c'è un segnale di acquisto per il Dollaro, non su tutte le valute e di lungo periodo, ma ci sono varie cose che convergono per un ciclo di rialzo. I motivi:


i) gli Stati Uniti hanno da alcuni mesi dati economici molto migliori di praticamente chiunque altro nel mondo industriale avanzato, grazie ad una combinazione di alti deficit pubblici (sempre sui 1.000 mld di dollari l'anno), boom del gas e petrolio e tasse più basse che in Europa e Giappone

ii) inoltre il Giappone sta disperatamente svalutando lo Yen, comprando in pratica altre valute, la Svizzera sta stampando franchi e comprando altre valute, l'Inghilterra sta cercando di svalutare la sterlina perchè ha dati economici molto deboli, l'Europa ha una recessione ora persino in Germania

iii) la produzione di greggio in America sta salendo ogni mese e da 5 milioni di barili ha raggiunto 7 milioni di barili al giorno, il gas naturale ha un boom anche maggiore e costa ora 3 dollari per BTU contro 15 in Europa e 18 in Cina e gli USA stanno diventando indipendenti dall'estero per l'energia

Leggi anche il solito Ambrose oggi sul Telegraph oggi: "China loves the US dollar again as America roars back" che spiega come la Banca centrale della Cina abbia rivisto la sua strategia e ora compri Dollaro USA sulla base di considerazioni identiche a quelle indicate sopra.

E il sistema di DeMark su base Mensile (quindi molto di lungo periodo) questo mese chiude il ciclo dell'Euro.

C'ERA UNA VOLTA LA SVALUTAZIONE MONETARIA....PROF.ZIBORDI NE DEDUCE CHE L'EURO "ANDRA' GIU'"ENTRO IL 2013


di Giovanni Zibordi 20 febbraio 2013

La Francia quatta quatta sta cercando di fare, parzialmente, quello che si suggerisce qui coi certificati di credito fiscale, cioè aumentare la sua competitività (parzialmente perchè non aumenta la quantità di moneta). Prendere nota: al momento hai ormai quasi tutti che cercano di SVALUTARE. Solo noi italiani ci limitiamo a parlare di tutto meno che di cose serie.

Questo comunque è un altro segno che l'Euro andrà giù entro fine anno, la Francia ha dati economici ora orribili e deve fare qualcosa...


La svalutazione competitiva? La sta facendo la Francia, tutta da sola, e in modo da colpire soprattutto i partner di Eurolandia. Naturalmente Parigi non tocca la leva del cambio, perché non può farlo, ma ha trovato il modo di simulare con la politica fiscale gli effetti di un deprezzamento dell'euro, e lo ha usato con spregiudicatezza. I risultati potrebbero vedersi presto.LEGGI TUTTO


L'ECONOMISTA GIULIO SAPELLI A ME PIACE E NON MI PERDO MAI LA SUA OPINIONE....





19/02/2013

15/02/2013 

05/02/2013 

martedì 19 febbraio 2013

ALFONSO LUIGI MARRA DENUNCIA MARIO MONTI, ART.241 - 283 - 416 - 501 C.P.P.....CHE FARA' LA MAGISTRATURA???




Marra: Monti, di fronte alla reazione internazionale, risponde alla mia denunzia: «Il Bilderberg è cosa buona..».
Monti, di fronte alla reazione dei media internazionali, che hanno tradotto e pubblicato la denunzia che ho presentato il 1.2.2013, con il numero 050429, alla Procura di Roma contro il Bilderberg e circa la sua appartenenza ad esso, risponde che: «Il club Bilderberg non è una setta segreta. Magari qualche politico italiano ci andasse! Ci aiuterebbe ad uscire da un isolamento politico e culturale italiano». 
Sennonché lo schema giusto è invece che lui mi denunzi per calunnia, quindi io denunzi a mia volta lui per calunnia, e che si faccia il processo per stabilire se il calunniatore sono io o è lui. 
Fermo restando che la magistratura non è neutra rispetto al Bilderberg, altrimenti sarebbe intervenuta da tempo, sicché, nonostante la fondatezza delle mie affermazioni sia evidente, sarebbe un duro scontro.
In ogni caso, poiché quel che conta è il giudizio della collettività, faccio osservare che ho ampiamente motivato la mia denunzia, mentre il fatto che il Bilderberg non sia occulto e sia un circolo di persone per bene è solo una mera affermazione di Monti.
Denunzia che spero la stampa italian voglia divulgare adeguatamente, che riporto di seguito, e che invierò ora tradotta in dieci lingue alla stampa mondiale, perché in certi punto le traduzioni pubblicate dai media stranieri sono un po' approssimative.
L'ideale tuttavia, visto che Monti ha tanta propensione ai confronti, sarebbe che accettasse di confrontarsi con me in televisione. 


Alfonso Luigi Marra

PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA.
Denunzia dell'appartenenza di Mario Monti e altri 
all'organizzazione criminale e occulta denominata Circolo Bilderberg.

Io sottoscritto Alfonso Luigi Marra, nato a San Giovanni in Fiore (CS), ed elettivamente domiciliato in Napoli, Centro Direzionale G1, denunzio l'appartenenza del sig. Mario Monti, nato il 19.12.43, e dei vari altri personaggi di seguito indicati, al circolo Bilderberg, in relazione a due profili.
Il primo l'occultezza, e il secondo la tremenda illiceità dei fini del Bilderberg che, anche secondo testimonianze come quella dell'On. Ferdinando Imposimato, desunta da carte processuali, consistono nel configurarsi come un «governo mondiale occulto mirante a destabilizzare le democrazie anche attraverso le stragi».LEGGI TUTTO

DOMANDIAMOCI IL PERCHE' DEL SILENZIO SULLA GRECIA DA PARTE DEI CANDIDATI ALLE PROSSIME ELEZIONI



«La Grecia deve uscire subito dall’euro, svalutando la sua moneta del 20-30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu». L’allarme – totalmente ignorato dai media italiani, interamente occupati dal “grande nulla” della campagna elettorale – è firmato dal più importante economista tedesco, Hans Werner Sinn, consigliere personale di Angela Merkel, sorretto da altri 50 economisti, tra cui Moorald Choudry, vice-presidente della Royal Bank of Scotland, la quarta banca al mondo. Rapporto urgente, presentato al Consiglio d’Europa, alla presidenza della Bce e all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea: la Grecia sta crollando e la gente ormai assalta i supermercati.

Non se ne parla né a Roma né a Berlino, né a Parigi né a Londra e tantomeno a Madrid, eppure – scrive Sergio Di Cori Modigliani in un intervento su “Come Don Chisciotte” – si racconta lo scenario ellenico in termini più che drammatici: «Una società ormai collassata, al limite della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in Spagna, dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo». La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la Bce. «Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”».LEGGI TUTTO

A GRANDI E VELOCI PASSI VERSO IL GOVERNO MONDIALE, LA MONETA GLOBALE ED IL CONTROLLO DI OGNI ESSERE UMANO !!!!!



di Maurizio d'Orlando AsiaNews 18/02/2013 


Voluta da Obama e da un gruppo di lavoro Usa-Ue, dovrebbe porre nuove regole, favorendo la globalizzazione delle imprese. Ma i benefici economici sono molto piccoli. A meno che non ci si attende un azzeramento di dollaro, euro, Federal Reserve, Banca Centrale Europea.


Milano (AsiaNews) - I comuni cittadini europei ed americani dovrebbero iniziare a porsi qualche domanda sul reale significato e contenuto del concetto di sovranità popolare; il resto del mondo - ed in particolare i Paesi asiatici - deve interrogarsi su quali effetti produrranno sui propri sistemi economici gli orientamenti strategici che stanno venendo alla luce. Quali orientamenti? Quelli per arrivare ad una moneta unica mondiale e ad un governo mondiale, accelerando il passo. È quanto sembrano proporre all'unisono il presidente americano Barack Obama e i funzionari (non eletti) dell'Unione Europea che nei giorni scorsi hanno lanciato l'idea di forgiare una nuova forma di Associazione Transatlantica, la TTIP (l'acronimo inglese di Transatlantic Trade and Investment Partnership).


(....) Ad AsiaNews, sin dal 2007 [4] abbiamo riferito (e più volte ci siamo tornati) sui progetti di introdurre una nuova valuta per giungere poi a una moneta mondiale. Tutto lascia supporre che siamo ormai prossimi al "lancio". Fortunati - ci permettiamo di commentare - quei Paesi che sapranno sottrarsi al furto della loro indipendenza e sovranità nazionale: in Europa, i disastri della centralizzazione monetaria ed economica sono sotto gli occhi di tutti.