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giovedì 31 gennaio 2013

UNA MATTINATA DI CODE PRESSO UFFICI ISTITUZIONALI: REALTA' TUTTA ITALIANA!!!

CRONACA DI UNA MATTINA IN AGENZIA


Non potevo non relazionarvi di una mattina trascorsa in agenzia per il disbrigo di alcune pratiche.
Domandatevi quali, chiusure partite IVA di nostre aziende!
Domandatevi perché, in Italia non è più possibile fare impresa! 
Quante aziende in Italia si continua a cercare di chiudere ogni giorno?
E ribadisco si cerca di chiudere perché i paletti che si trovano sulla propria strada per raggiungere l'intento sono molti!
Se poi, per risparmiare cerchi di farlo senza l'aiuto del commercialista diventa una corsa ad ostacoli.
A cominciare dallo scarto della dichiarazione on-line sul sito dell'agenzia entrate, scarto che non viene indicato a cosa è dovuto quindi giocoforza occorre andare fisicamente in agenzia.
Ma passiamo alla cronaca:
Ore 9,30: prendo il ticket e vedo che ne ho 27 davanti pur avendo il numero EA1 assegnato al tipo di pratica che devo ultimare, conto le persone presenti e non sono 26 davanti a me, molto probabilmente alcuni hanno preso il numero e se ne sono andati, decido di fare altrettanto perché presso altri uffici mi attende un'altra probabile coda.
Ore 11,27: riprendo il ticket  mi viene assegnato il numero EA3, ok mi dico, hanno chiamato il numero EA1 ed io non c'ero, è passato il EA2 chissà quando tocca a me, quindi mi metto in attesa.
Attorno a me una decina di persone imbufalite che lamentano di essere in coda dalle 9,30 e non sono ancora state chiamate!
All'ufficio informazioni non c'è più nessuno e mi accorgo che non tutti gli sportelli sono aperti.
Monta l'indignazione fra coloro che attendono,  ci si domanda: perché arrivano persone e vanno direttamente allo sportello senza prendere il ticket?
Alcuni presenti, più informati, dicono che coloro che hanno prenotato passano per chiamata nominativa e quindi a noi che prenotato non abbiamo tocca aspettare.
Ore 11,30: una signora di Zurigo, dice di aver preso un giorno di permesso per sbrigare la sua pratica e che dopo due ore è stanca di aspettare e dichiara che si infilerà al posto del primo numero chiamato risultato assente.
In effetti attua il suo proposito ma viene respinta e ritorna, più imbufalita di prima, all'angolo di attesa.
La signora in questione comincia ad alzare la voce e  va a fare le pulci a coloro che allo sportello chiacchierano con l'amico/a ed a coloro, che si alzano per andarsene.....penso io: avranno pur diritto di staccare un attimo per andare in bagno....
I toni fra i dipendenti dell'agenzia e la signora, che dice di lavorare a Zurigo, si fanno aspri, la stessa mi pare in contraddizione visto che svolge il suo lavoro fuori Italia ma afferma: "questi signori noi, includendo quindi anche se stessa, li paghiamo con le nostre tasse...."
Mi vien voglia di ribattere che semmai a pagarli siamo noi residenti italiani e non lei...taccio per non far diventare più incandescente la situazione.
La signora mi dice: "io volevo solo un'informazione, devo registrare un contratto di affitto....."
Le chiedo: ma lei ha pagato con F23 la tassa? No, mi risponde. 
Le consiglio di andare in banca a pagare e poi di ritornare altrimenti allo sportello le rifiuteranno la pratica, mi ascolta, esce senza risparmiare critiche perchè non c'è un servizio informazioni E DI QUESTO HA SACROSANTA RAGIONE!
Passa il tempo, molti ancora in attesa  guardano l'orologio, il rischio è quello di tornarsene con un nulla di fatto perché, raggiunte le ore 13, chi ha fatto, bene, gli altri saranno pregati di ritornare....
Mi frulla per la testa ciò che  ieri, in Svizzera, sono riusciti a fare i miei figli in poco più di 20 minuti, in un ambiente sereno, dove un perfetto sconosciuto che ti vede nella piazza in attesa dell'ora di apertura, dico e sottolineo nella piazza, ti saluta con un sorriso anche se tu non gli hai chiesto nulla. 
Ti guardi intorno, segui le indicazioni, lo sportello informazioni ti indirizza, sali negli uffici, chiudi la tua pratica in breve tempo e... quando te ne vai ti dicono con un sorriso: BENVENUTI IN SVIZZERA! 
E NON  C'ERA PRENOTAZIONE ALCUNA!!!
Il mio pensiero va a codesta signora, probabilmente abituata alla prassi Svizzera, tanto più a Zurigo molto più inquadrati che non nel canton Ticino che volere o volare un po' dell'indole italiana l'anno pur presa, domani al ritorno a Zurigo, dove lavora, come dipingerà questa nostra BELLA ITALIA?

Mi domando e vi domando: quanto ci ha reso ostili gli uni contro gli altri questo nostro sistema italiano?
E' mai possibile che siamo tutti così inferociti tanto da non saper più regalare un sorriso al nostro prossimo?
Ha senso la vita che stiamo conducendo nel nostro paese? 
Siamo tristi, pieni di preoccupazioni, non sappiamo più godere delle piccole cose che sanno rendere gustosa la vita.
Le piccole cose quotidiane, non i soldi o gli affari ma la gentilezza che puoi usare e che ti viene usata, non sappiamo manco più intenerirci davanti ad un bimbo che ti sorride in coda con la mamma, allo sportello ASL.
Rimango con la tristezza nel cuore, per la chiusura delle aziende, per i figli che se vogliono lavorare devono emigrare ed ancor grazie a qualcuno che ha dato loro lavoro, anche a 40 anni suonati!!!
Quanti nostri figli sono andati all'estero, laureati e non, ma tutti sicuramente con l'angoscia nel cuore nel lasciarsi alle spalle il proprio paese diventato ostile al cittadino, seppure il paese più bello del mondo!

Questo è filosofare... ma veniamo a ciò che invece DEVONO fare gli enti al servizio del cittadino:
1° ripristinare il servizio informazioni, anche solo a tempo alternato, giusto per sbrigare le code che si formano e che con una risposta appropriata al tempo giusto eviterebbero di far incavolare le persone e di rendere invivibile il rapporto fra dipendenti pubblici ed il contribuente che, davanti a loro, non è più una persona ma un numero gestito da un pc punto e basta.
2° coloro che prendono appuntamento e quindi passano davanti a quelli in coda dovrebbero essere gestiti in ambienti separati, giusto per evitare che qualcuno troppo spazientito, non avendo letto l'avviso circa la decisione SUPERIORE della corsia preferenziale a chi si prenota, non si limiti solo ad urlare ma possa passare alle vie di fatto....già si è visto cosa è capace di fare l'uomo indispettito ed indignato.

Dedico questo post all'impiegata che alla fine dell'attesa mi ha servito alle  ore 12,45 ed era molto dispiaciuta delle parole che erano state fatte nell'angolo dell'attesa, lamentando che loro ce la mettono tutta e che semmai le proteste avremmo dovute farle alla direzione.
Gentilissima, appartiene a quelle impiegate che veramente ti vengono incontro ma nei suoi occhi ho visto smarrimento, stanchezza, sfiducia.
Siamo tutti molto stanchi con spalle appesantite dai problemi, forse i dipendenti pubblici non hanno ancora ben capito quali sono le pene dei piccoli e medi imprenditori, i quali hanno la morte nel cuore per dover chiudere le proprie aziende, forse non hanno ancora ben capito che quante più aziende chiudono tanti meno saranno gli sportelli necessari, forse non hanno ancora ben capito che dopo di noi toccherà a loro.
Va detto che oggi chiudono le imprese e giocoforza domani chiuderanno gli sportelli e se i nostri figli quarantenni non trovando lavoro in Italia se ne vanno all'estero, diverranno contribuenti dei paesi in cui andranno a lavorare.
E' matematico, oggi tocca alle imprese domani toccherà alle istituzioni.
Già lo vediamo con la carenza di personale negli uffici pubblici, una montagna di tasse e servizi al lumicino.

Il nostro vero nemico è il SISTEMA, non sono i dipendenti pubblici che vi lavorano, e se vogliamo vedere rifiorire  questo paese dobbiamo pensare che la nostra forza sta nella collaborazione delle "persone" di qua e di là dello sportello.
Non dobbiamo essere avversari dobbiamo collaborare ed individuare una soluzione allo scempio che pochi hanno fatto a discapito di una moltitudine che purtroppo non conosce più cosa vuol dire vivere sereni e saper sorridere.  

Chiudo dicendo la mia sulla disposizione arredi nell'agenzia, la barriera creata con piante verdi, una serie di belle piante verdi che a prima vista appaiono come una buona idea per tutelare la privacy ma, viste e ponderate meglio, dopo appaiono come una "foresta" che divide il cittadino dalle istituzioni.

SI, IL CONTRIBUENTE ITALIANO DEVE ATTRAVERSARE UNA FORESTA PIENA ZEPPA DI OSTACOLI PRIMA DI RAGGIUNGERE LE ISTITUZIONI!

martedì 29 gennaio 2013

E' PASSATO UN ANNO, LE SOLITE INCOMBENZE, L'INDIGNAZIONE CRESCE E LA VOGLIA DI FAR FAGOTTO E ANDARSENE DALL'ITALIA CRESCE ANCHE DI PIU' .....


venerdì 27 gennaio 2012


QUALE DOVREBBE ESSERE LA FUNZIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO ???


               

Orbene, la loro funzione dovrebbe essere quella di servire commercianti, artigiani, industriali, agricoltori, se si ricorda bene è per questo servizio che sono nate.
Oggi agli sportelli delle Camere non si viene più serviti di tutto quello che occorre, servizio che manca ai  piccoli commercianti ed artigiani.
Oggi si deve, per qualsiasi pratica, avere un computer e saperlo usare in tutti i software creati per la comunicazione e la presentazione delle pratiche alla CCIAA.
Altrimenti si deve avere assolutamente un commercialista che  sbrighi tutte le pratiche anche le più banali.
E’ stata “inventata”  COMUNICA ma per usarla si deve passare tramite FEDRA e per spedire si ha bisogno di TELEMACO  ma ci si deve dotare prima di una firma digitale e di una chiave che permetta di interagire con la Camera di Commercio.
Bene, supponiamo che un imprenditore abbia diligentemente adempiuto a tutte le varie fasi per poter colloquiare con la Camera attraverso il web.
Che succede a quel diligente imprenditore?
Deve ricaricare la carta Telemaco per poter evadere le pratiche via web e pagare i diritti di segreteria.
Per poter accedere a Telemaco ovviamente occorre la Userid e la Password , la prima la possiede la seconda non se la ricorda e non trova più il documento su cui l’aveva salvata.
Prova a comunicare a Telemaco il proprio indirizzo mail ma Telemaco risponde di non riconoscere la mail e quindi non riesce a riottenere la password via mail.
Decide quindi di chiamare Telemaco al 199502010, ok è un numero a pagamento e si è costretti a sentire tutto il bla-bla-bla che avverte dei  costi che saranno addebitati, poi si deve prestare attenzione massima per individuare quale numero digitare, digitato il numero si viene informati che si è 5° nella coda, passano i minuti, si è 4°, passano i minuti si è 3° e finalmente si è informati che si è il primo, ma che succede? Non ti risponde nessuno, non c’è verso hanno chiuso la linea. 
Si torna a chiamare Telemaco al 199502010 e dinuovo  si è costretti a sentire il bla-bla-bla- dei costi: da rete fissa € 0,144 al minuto, da cellulare € 0,424 al minuto + € 0,156 alla risposta, e passano i minuti …..la prima chiamata andata a vuoto ha registrato 11 minuti, la seconda ringraziando andata a buon fine, nel senso che dopo 10 minuti si è riusciti a parlare con un operatore per richiedere la nuova password e nel frattempo domandare se si può ricaricare Telemaco a mezzo bonifico bancario.
LA RISPOSTA: SI LO SI PUO’ FARE MA SI DEVONO VERSARE MINIMO  5.000,00 EURO.
Eccoti servito piccolo commerciante o artigiano devi dotarti di carta di credito se vuoi pagare solo quanto pensi di dover spendere per diritti di segreteria e bolli altrimenti devi andare dal tuo commercialista.
L’operatrice, forse per un risveglio di coscienza all’indignazione dell’imprenditore,  aggiunge 
“Aspetti, forse  c’è una soluzione ma deve essere correntista UNICREDIT ……"
A questa affermazione quel diligente imprenditore non ci ha più visto ed ha deciso di postare sul web la sua esperienza e pone ai lettori queste domande:
1°perché è stata tolta la possibilità ai piccoli imprenditori di essere serviti agli sportelli delle CCIAA?
2°perché “colloquiare” con le CCIAA attraverso il WEB è così denso di passaggi e problematiche?
3°perché  la ricarica Telemaco di piccoli importi attraverso bonifici è preclusa ?
4°perché cercando di riottenere la password attraverso comunicazione mail il sistema Telemaco risponde di non riconoscere la mail e per risolvere il problema  si è costretti a passare attraverso un servizio telefonico a pagamento?
perché i correntisti UNICREDIT risultano essere privilegiati  per i rapporti contabili-amministrativi con Telemaco?
 Il piccolo imprenditore una risposta se l’è data : Il piccolo commercio reale oggi è moribondo per non dire morto, quelle istituzioni che i nostri vecchi avevano creato perché fossero al servizio di tutti gli imprenditori piccoli e grandi sono diventati parte del sistema che ci sta divorando  tutti
Buona giornata e impariamo a diffondere la nostra indignazione piccola o grande che sia......

lunedì 28 gennaio 2013

ANTONIO SOCCI, UN SENESE AMAREGGIATO CHE SOTTOLINEA: "SIENA CITTA' DELLA VERGINE"



di Antonio Socci 27 GENNAIO 2013

Scivolare sulla finanza derivata. Tragicomico destino quello del Monte dei Paschi, l’unica banca – che io sappia – che sia stata celebrata in un’opera letteraria: i “Cantos” di Ezra Pound.

Celebrata dal poeta americano perché nei suoi Statuti seicenteschi scoprì una banca per il popolo che si fondava sulla fertilità della terra e sul lavoro, al contrario del modello della Banca d’Inghilterra.

Siena per Pound era il simbolo della lotta allo strapotere della finanza e dell’usura.

Non so se ora Siena perderà la “sua” banca. Mi addolora molto di più che – da tempo – abbia perso la sua anima. “Che vale all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde se stesso?”.

Fra l’altro è proprio l’anima cristiana della città (oggi dimenticata) che è storicamente alle origini delle sue fortune (anche economiche) e della sua gloria.

Lo sanno gli attuali padroni di Siena e i suoi cittadini?LEGGI TUTTO

MONTE DEI PASCHI, NON PERMETTIAMO LORO DI SOTTERRARE TUTTO NEL DIMENTICATOIO.....

MONIA BENINI FA LE PULCI AL GLOBALISTA MARIO MONTI, NON PERDETEVELO!!!!






L'Europa delle banche e l'annientamento della sovranità popolare, attraverso gli scritti di Mario Monti. Perché ci stanno rendendo servi dell'idea di "Europa a ogni costo"? Per salvare le banche. E allora osiamo immaginare una nuova Europa, fatta di popoli sovrani che cooperano e collaborano. Pretendiamo di mandare al diavolo l'Europa della grande finanza e lavoriamo per dare un futuro al nostro paese e a noi stessi.




TREMONTI A SKY TG24 : "M.P.S. TUTTO MOLTO NOTO .....MONTI VENGA AD ILLUMINARCI IN PARLAMENTO"

 "DOVEVANO FAR CADERE IL GOVERNO, E' STATA FATTA CADERE L'ITALIA"

MITICO BLONDET, BELLE DOMANDE MA.....CHI CI RISPONDE ??? TUTTI SORDI OLTRE CHE CIECHI




di Maurizio Blondet 27 Gennaio 2013

(......) Come mai D’Alema è a piede libero? Come mai Mussari non è ancora in carcere, anzi si gode gli 800 milioni di buonuscita da Montepaschi? Come mai Draghi non è ricercato dall’Interpol per le irregolarità con MPS al tempo di Bankitalia? Si fece così per smantellare il potere democristo-craxiano. Perché adesso no? Con Bersani-MPS al governo non sapremo più nulla di quel che è accaduto. E peggio: non sapremo nulla di quel che faranno in futuro, perché al potere farà quello che hanno fatto i caporioni sovietici.

(......) Se qualcuno insinua che i rapporti fra Montepaschi e il PD siano men che onesto, «Li sbraniamo», ha minacciato Bersani. Ti piace vincere facile, eh, Segretario? Mica hai alle calcagna dei procuratori come la Boccassini, che ha fatto il diavolo a quattro bruciando le tappe per ottenere una condanna di Berlusconi prima delle elezioni. Tu, e il tuo PD, potete contare su pubblici accusatori pieni di delicatezza, di tatto e di riserbo. E senza fretta. Son già 5 anni (cinque) che si sa che Mussari, con Montepaschi, ha comprato Antonveneta pagandola 9 miliardi quando ne valeva 6, e dunque che qualcosa puzzava: qualcosa di grosso, miliardi spariti. Ma solo adesso i procuratori di Siena, Grosso e Nastasi, hanno aperto il fascicolo, dopo le notizie giornalistiche su quel tesoretto di 2 miliardi di euro parcheggiati in una banca londinese, «l’incongruo e mai giustificato sovraprezzo per l’…

giovedì 24 gennaio 2013

MPS: PER CHI VUOLE SEGUIRE GLI AVVENIMENTI DI SIENA


CLICCA SULLA FOTO E, FORSE, POTRAI SEGUIRE IN DIRETTA ASSEMBLEA DI MONTE PASCHI DI DOMANI



Mario Monti - Giuseppe Mussari


MPS, dove sta lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena?



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tratto da http://nobigbanks.it

Manca l’indicazione di come uscire da una crisi che è sì di una banca ma è soprattutto la crisi del sistema finanziario.
L’ammontare di titoli spazzatura che vengono scambiati nelle piazze finanziarie è dell’ordine di decine di volte la ricchezza mondiale.
Ciò ricorda le parole di Warren Buffet “i derivati sono un’arma di distruzione di massa”.
Ed allora, come definire se non fuorvianti le dichiarazioni politiche che si leggono all’indomani del tracollo in borsa dei titoli MPS?
La questione è di sistema, ma si cerca di farne una caricatura riducendola a questione domestica.

Sono saltati i controlli degli organismi di vigilanza, siamo alle prese con i segnali di una tempesta finanziaria che rialza la testa dopo che per mesi si è puntato ad affossare l’ economia reale con l’Agenda Monti che ricopia pari pari le indicazioni della Troika (Bce, Commissione Europea, Fmi).
Ebbene, le politiche di austerità hanno affossato le economie interne.
Come mosche le aziende in Italia muoiono una dietro l’altra ad un ritmo impressionante: “In Italia, nel 2012, ha chiuso una azienda al minuto” (fonte: Rete Imprese Italia).

MPS


Dopo il 2012 dello spread, ci attende il 2013 della crisi bancaria.
Del resto, come indica il brillante economista Emiliano Brancaccio “Il caso MPS è solo la punta dell’iceberg. Una nuova crisi bancaria è alle porte e le ricette liberiste non aiutano”. Nel corso dell’intervista al quotidiano Liberazione, indica il punto: “il nostro sistema bancario, come tutti quelli situati nelle aree periferiche della zona euro, patisce in misura particolarmente accentuata la caduta dei redditi dei debitori e l’aumento conseguente delle sofferenze bancarie e dei fallimenti. Queste difficoltà sul versante dei rimborsi rendono le nostre banche ancora più sensibili al crollo dei valori azionari iniziato nel 2008. Per queste ragioni l’epicentro della prossima crisi bancaria potrebbe situarsi nelle periferie della zona euro, piuttosto che al centro della stessa”.


Se nell’analisi concordiamo con Brancaccio, è nella terapia che dissentiamo: non è una buona idea Nazionalizzare MPS.
Una banca pubblica servirebbe eccome, ma fu vietata in Italia con l’introduzione della riforma bancaria conosciuta come Legge Draghi nel 1993..
Il punto qui è un altro, se nazionalizziamo un istituto bancario pieno di titoli tossici, allora toccherà ai contribuenti accollarsi le perdite e ricapitalizzare.
Troppo facile!
Dobbiamo per prima cosa introdurre la Legge Glass-Steagall, sancendo il principio aureo del buon governo dell’economia: “i banchieri d’affari che vogliono fare scommesse finanziarie non possono rischiare con i soldi dei risparmiatori, correntisti e contribuenti. La bisca delle scommesse in borsa deve essere nettamente separata dalle funzioni bancarie ordinarie che consistono nel remunerare i depositi ed erogare prestiti in modo prudente“.
Solo dopo che si sarà introdotta la Legge della separazione bancaria, si potrà procedere ad attribuire compiti e responsabilità.

Chi ha dato ha dato; chi ha perso ha perso.
Si portino i libri sociali in tribunale, d’altra parte non è questo il principio che invocano i puristi del libero mercato?
E si focalizzino esclusivamente sulle attività istituzionali le banche tradizionali: erogare prestiti a famiglie e imprese.
I soggetti bancari che intendono invece fare trading e attività speculative in borsa, saranno liberissimi di farlo, ma lo facciano coi soldi propri: oneri e onori.
Presentiamo schematicamente alcuni punti che si incontriamo più spesso di altri nella discussione pubblica.

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La confusione maliziosa tra i Tremonti Bonds e gli aiuti di Mario Monti con i Monti Bonds.

I Tremonti-bond valevano erga omnes (nei confronti di tutti), i Monti-bond sono pensati per MPS…
Con malizia non si considera la differenza sostanziale: i Tremonti bond avevano natura strategico-dirigistica (giacchè erano vincolati per l’intero importo ricevuto al finanziamento delle piccole e medie imprese), i Monti bond hanno natura liberista: il management di MPS li potrà impiegare come meglio crede.



Con i soldi dell’IMU hanno salvato il Monte dei Paschi di Siena!
Anche qui c’è chi alimenta la confusione.
Il gettito Imu nei fatti è servito al salvataggio del Monte dei Paschi di Siena: si è trattato di una permutazione finanziaria, sebbene non vi sia un legame diretto, ciò che balza agli occhi è che dei 3,9 miliardi di euro di titoli obbligazionari MPS, ne servono 1,9 per sostituire i Tremonti bond. Passano così dalle tasche degli italiani i soldi pagati per l’Imu e vanno a finanziarie MPS, questo è – come scrive Giulio Tremonti a Dagospia – il Monti-bond “riservato solo a Siena, senza impegno a finanziare le piccole e medie imprese perchè serviva ad altri scopi; infine è restituibile con “altri strumenti finanziari”, ovvero non per cassa ma con carta di ignota origine e consistenza”.



Era il novembre 2012 quando il Sole24ore scriveva che Banca MPS passa dai Tremonti bond ai Monti bond. Cda dà il via libera a emissione di 3,9 miliardi

mps


Politica e Banca.
Aldilà delle responsabilità oggettive e personali, non convince affatto la presa di posizione difensiva di Bersani per il PD né di chi fa lo scaricabarile.
Non abbiamo ancora letto una proposta di riforma degna di menzione che, alla luce del disastro di MPS, abbia il coraggio di proporre regole severe per tutto il settore bancario.
Ancora una volta, si sfugge al problema nel timore di assumersi la leadership per ristabilire un ordine economico che assicuri credito, investimenti, salari e ripresa a favore della gente.

Ci troviamo dinanzi ad un momento strategico, siamo in campagna elettorale, quel politico che avrà il coraggio di parlare alla nazione e di indicare la rotta per difendere il tenore di vita degli italiani avrà la vittoria in pugno.

Perché invece di andare a ricercare il consenso degli squali della City di Londra, non vanno in una qualche piazza italiana a parlare alla gente?

***

mercoledì 23 gennaio 2013

CENTRAFRICA:VIOLATO CESSATE-IL-FUOCO, ACCORDI DI PACE A RISCHIO


tratto da http://www.misna.org 23 GENNAIO 18,28

Starebbero proseguendo la propria offensiva armata nelle regioni settentrionali e del centro sud del Centrafrica i ribelli del Seleka, in violazione aperta del cessate-il-fuoco previsto dagli accordi di pace firmati col governo. L’accusa è stata formulata dal portavoce del ministero della Difesa di Bangui, Jean Ladawa, a dodici giorni dall’intesa siglata dai contendenti a Libreville. L’esponente governativo ha fatto riferimento ad attacchi nella zona diamantifera di Dimbi e nella città di Kembé (centro-sud), seguiti da uccisioni, saccheggi e distruzione di edifici pubblici. Altri fatti violenti sarebbero stati messi a segno dal Seleka nel parco di Awakaba, al nord del paese.

A puntare il dito contro i tre gruppi armati del nord, confluiti nel Seleka (che significa Alleanza in lingua sango), sono anche alcuni esponenti dell’opposizione politica. “Avevamo pensato che dopo Libreville e la nomina del primo ministro di un governo di unità nazionale, la quiete e la pace potevano essere ristabilite in tutto il paese. Purtroppo non è così” ha dichiarato Lévy Yakité, coordinatore della Coalizione cittadina di opposizione alle ribellioni armate (Cocora), riferendo di una “possibile avanzata dei miliziani in corso verso Bangassou”, un’importante città meridionale.

Accuse e sospetti nei confronti della ribellione sono state esternate mentre l’avvocato Nicolas Tiangaye, scelto come primo ministro sia dall’opposizione politica che armata, sta svolgendo serrate consultazioni per la formazione di un governo di transizione che possa integrare tutte le componenti che lo scorso 11 gennaio hanno firmato l’accordo di Libreville.LEGGI TUTTO

GIUSTO PERCHE' MONTI SI E' FATTO "BELLO" A BALLARO' RILANCIO IL POST DI INIZIO ANNO.....IL CARO PROFESSORE SENATORE GLOBALISTA !!!


venerdì 4 gennaio 2013


QUANDO IL CARD.RATZINGER SCRIVEVA DI SUO PUGNO E INVIAVA SEGNALI CHIARI! NON CREDO A CHI MI DICE CHE EGLI OGGI STA CON UN GLOBALISTA COME MARIO MONTI!!!

Globalizzazione e nuovo ordine mondiale - di J.Ratzinger


Dalla presentazione del Card.Joseph Ratzinger al volume di Michel Schooyans,  Nuovo disordine mondiale

"Fin dagli inizi dell’illuminismo, la fede nel progresso ha sempre messo da parte l’escatologia cristiana, finendo di fatto per sostituirla completamente. La promessa di felicità non è piú legata all’aldilà, ma a questo mondo. Nel XIX secolo, la fede nel progresso era ancora un generico ottimismo che si aspettava dalla marcia trionfale delle scienze un progressivo miglioramento della condizione del mondo e l’approssimarsi, sempre piú incalzante, di una specie di paradiso; nel XX secolo, questa stessa fede ha assunto una connotazione politica. Da una parte, ci sono stati i sistemi di orientamento marxista che promettevano all’uomo di raggiungere il regno desiderato tramite la politica proposta dalla loro ideologia: un tentativo che è fallito in maniera clamorosa."

"Dall’altra, ci sono i tentativi di costruire il futuro attingendo, in maniera piú o meno profonda, alle fonti delle tradizioni liberali. Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre piú definita, che va sotto il nome di “Nuovo ordine mondiale”. Trovano espressione sempre piú evidente nell’ONU e nelle sue conferenze internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che, nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse, lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell’uomo nuovo e del mondo nuovo. Una filosofia di questo tipo non ha piú la carica utopica che caratterizzava il sogno marxista; essa è al contrario molto realistica, in quanto fissa i limiti del benessere, ricercato a partire dai limiti dei mezzi disponibili per raggiungerlo e raccomanda, per esempio, senza per questo cercare di giustificarsi, di non preoccuparsi della cura di coloro che non sono piú produttivi o che non possono piú sperare in una determinata qualità della vita."

"Questa filosofia, inoltre, non si aspetta piú che gli uomini, abituatisi oramai alla ricchezza e al benessere, siano pronti a fare i sacrifici necessari per raggiungere un benessere generale, bensí propone delle strategie per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, affinché non venga intaccata la pretesa felicità che taluni hanno raggiunto.
La peculiarità di questa nuova antropologia, che dovrebbe costituire la base del Nuovo ordine mondiale, diventa palese soprattutto nell’immagine della donna, nell’ideologia del «Women’s empowerment», nata dalla conferenza di Pechino. Scopo di questa ideologia è l’autorealizzazione della donna: principali ostacoli che si frappongono tra lei e la sua autorealizzazione sono però la famiglia e la maternità."

"Per questo, la donna deve essere liberata, in modo particolare, da ciò che la caratterizza, vale a dire dalla sua specificità femminile. Quest’ultima viene chiamata ad annullarsi di fronte ad una «tender equity and equality», di fronte ad un essere umano indistinto ed uniforme, nella vita del quale la sessualità non ha altro senso se non quello di una droga voluttuosa, di cui si può far uso senza alcun criterio.
Nella paura della maternità che si è impadronita di una gran parte dei nostri contemporanei entra sicuramente in gioco anche qualcosa di ancor piú profondo: l’altro è sempre, in fin dei conti, un antagonista che ci priva di una parte di vita, una minaccia per il nostro io e per il nostro libero sviluppo. Al giorno d’oggi, non esiste piú una «filosofia dell’amore» bensí solamente una filosofia dell’egoismo."
"Il fatto che ognuno di noi possa arricchirsi semplicemente nel dono di se stesso, che possa ritrovarsi proprio a partire dall’altro e attraverso l’essere-per-l’altro, tutto ciò viene rifiutato come un’illusione idealista. È proprio in questo che l’uomo viene ingannato. In effetti, nel momento in cui gli viene sconsigliato di amare, gli viene sconsigliato, in ultima analisi, di essere uomo."

Nuovo disordine mondiale - La legittimità della protesta antiglobalista
"C’è qualcuno che sta progettando un sistema rigido e inattaccabile per governare lo sviluppo del mondo.Organismi internazionali dall’indiscutibile autorità (Organizzazione Mondiale della Sanità, Banca Mondiale, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, UNICEF e altri) hanno messo a punto un nuovo paradigma che misura il valore delle persone in anni di aspettativa di vita, invalidità, morbilità al fine di valutare le priorità e mettere in atto, oppure no, i piani di aiuto in tutto il mondo. Applicando questi "nuovi criteri" si scopre che tutto diventa uno questione di costo-rischio-beneficio. Perciò, chi è povero e malato riceverà meno aiuti; chi è ricco e sano riceverà maggiori cure. 
Per questo motivo, a questo punto dello sviluppo della nuova immagine di un mondo nuovo, il cristiano - non solo lui, ma comunque lui prima di altri - ha il dovere di protestare e di denunciare coraggiosamente la “grande trappola” per i poveri del mondo e la nuova schiavitú al servizio degli imperativi della mondializzazione e della globalizzazione."

"La concezione dei diritti dell’uomo che caratterizza l’epoca moderna, e che è cosí importante e cosí positiva sotto numerosi aspetti, risente sin dalla sua nascita del fatto di essere fondata unicamente sull’uomo e di conseguenza sulla sua capacità e volontà di far sí che questi diritti vengano universalmente riconosciuti.
 All’inizio, il riflesso della luminosa immagine cristiana dell’uomo ha protetto l’universalità dei diritti; ora, man mano che questa immagine viene meno, nascono nuovi interrogativi. Come possono essere rispettati e promossi i diritti dei piú poveri quando il nostro concetto di uomo si fonda cosí spesso, come dice l’autore, «sulla gelosia, l’angoscia, la paura e persino l’odio»?
Come può un’ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l’aborto, la contraccezione sistematica e persino l’eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?"

"È a questo punto che deve emergere chiaramente ciò che di positivo il cristiano può offrire nella lotta per la storia futura. Non è infatti sufficiente che egli opponga l’escatologia all’ideologia che è alla base delle costruzioni «postmoderne» dell’avvenire. È ovvio che deve fare anche questo, e deve farlo in maniera risoluta: a questo riguardo, infatti, la voce dei cristiani si è fatta negli ultimi decenni sicuramente troppo debole e troppo timida. L’uomo, nella sua vita terrena, è «una canna al vento» che rimane priva di significato se distoglie lo sguardo dalla vita eterna. Lo stesso vale per la storia nel complesso. In questo senso, il richiamo alla vita eterna, se fatto in maniera corretta, non si presenta mai come una fuga."

"Esso dà semplicemente all’esistenza terrena la sua responsabilità, la sua grandezza e la sua dignità. Tuttavia, queste ripercussioni sul «significato della vita terrena» devono essere articolate. È chiaro che la storia non deve mai essere semplicemente ridotta al silenzio: non è possibile, non è permesso ridurre al silenzio la libertà, è l’illusione delle utopie. Non si possono imporre al domani modelli di oggi, che domani saranno i modelli di ieri. È tuttavia necessario gettare le basi di un cammino verso il futuro, di un superamento comune delle nuove sfide lanciate dalla storia, sulla base di un contenuto concreto, politicamente realistico e realizzabile, all’idea, cosí spesso espressa dal Papa, di una «civiltà dell’amore»."
***********
(Dalla presentazione del Card.Joseph Ratzinger al volume di Michel Schooyans, Nuovo disordine mondiale, Collana Problemi e dibattiti 48, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 2000)

IL LIBRO NON SI TROVA!?!?!?
E RISTAMPARLO???  NO VERO?  DAREBBE TROPPO FASTIDIO,SPECIE OGGI
VISTI GLI ACCESSI IN RETE NE AVREBBERO VENDUTE MIGLIAIA DI COPIE. A CHI NON GIOVA LA VERITA'???
MI RIPROMETTO DI PRENDERE IL LIBRO RISCRIVERE PAGINA PER PAGINA E MAGARI CON L'AIUTO DI VOLONTARI/E .... COMMENTARLE
http://www.edizionisanpaolo.it/risultato-ricerca-avanzata.aspx?textsearch=%22Nuovo%20disordine%20mondiale%22di%20Michel%20%20Schooyans&IdCategory=0&IdCollana=0&Libro=-1&eBook=0&Autore=-1&Multimedia=0
http://www.macrolibrarsi.it/search/?search3=Nuovo%20disordine%20mondiale%20di%20Michel%20Schooyans
http://www.libreriadelsanto.it/cerca-nuovo%20disordine%20mondiale%20di%20Michel%20Schooyans-0-1/all-0-1

martedì 22 gennaio 2013

NON PERDETEVI GLI ARTICOLI DI MAURO BOTTARELLI

FINANZA/ 2. I nuovi "imbrogli" dei signori di Wall Street

Negli Stati Uniti sembra esserci una lieve ripresa dell’economia. In realtà, spiega MAURO BOTTARELLI, si tratta di un’illusione abilmente prodotta dalla Federal Reserve
22/01/2013
Mauro Bottarelli

FINANZA/ Da Spagna e Cipro due "rogne" per l’Europa

La situazione di Spagna e Cipro, ci ricorda MAURO BOTTARELLI, è tutt’altro che priva di rischi finanziari, che potrebbero avere anche conseguenze politiche non irrilevanti
18/01/2013
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FINANZA/ Petrolio e commodities, nuove "bolle" in arrivo

In un mercato inondato di liquidità, cresce la speculazione sulle materie prime, con conseguenze che si ripercuotono sui consumi di tutti i giorni. L’analisi di MAURO BOTTARELLI
17/01/2013
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BORSA & FINANZA/ Le grandi manovre (francesi) dietro Mps

Sul titolo di Monte dei paschi di Siena si stanno registrando molti acquisti negli ultimi giorni, con un rialzo delle quotazioni. Cosa c’è dietro? L’analisi di MAURO BOTTARELLI
14/01/2013
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FINANZA/ I guai di Deutsche Bank fanno "arrossire" la Germania

In Germania si punta il dito contro le attività della Banca centrale europea. Eppure si tace sulle vicende poco pulite in cui è coinvolta Deutsche Bank. Ce ne parla MAURO BOTTARELLI
11/01/2013
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FINANZA/ 1. Obama s’inventa una nuova moneta per abbattere il debito

Giappone e Stati Uniti sono alle prese con la crisi spropositata del loro debito. E la fantasia per riuscire a gestirlo sembra maggiore della solidità per farlo. Ne parla MAURO BOTTARELLI
10/01/2013
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FINANZA/ Brutte notizie dal terzo salvataggio della Grecia

La colpa dello sfacelo e della crisi, spiega MAURO BOTTARELLI, è di governi disfunzionali, tramutati in pupazzi manovrati di un sistema globalista guidato dal sistema bancario. Ecco perché 
08/01/2013
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FINANZA/ Francia, Italia e Spagna pronte a "spezzare" l’Europa

Mentre nel resto del mondo si cercherà di superare la recessione, l'Eurozona rimarrà al palo, sempre più divisa tra Nord e paesi periferici. L'analisi di MAURO BOTTARELLI
04/01/2013
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FISCAL CLIFF & SPREAD/ La Spagna interrompe la "festa" dei mercati

Le borse sembrano festeggiare l'accordo sul Fiscal cliff, mentre, spiega MAURO BOTTARELLI, il settore immobiliare spagnolo sta per subire l’ennesimo tracollo
03/01/2013
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FINANZA/ Il "rebus" delle banche fa tremare l'Europa

Venerdì scorso l’asta di sterilizzazione di bond periferici della Bce è fallita, per la prima volta quest’anno. Un segnale da non sottovalutare. Ci spiega il perché MAURO BOTTARELLI
01/01/2013
Mauro Bottarelli

lunedì 21 gennaio 2013

MONTI TEME LE URNE!!!


  

(di Magdi Cristiano Allam  da Il Giornale 21/01/2013) - Per la prima volta nella Storia dell'Europa e della Democrazia un esponente politico rivendica la guida del Governo dello Stato, dà vita ad un proprio partito, partecipa attivamente alle elezioni ma rifiuta di sottoporsi al voto dei cittadini. Persino Hitler e Mussolini assunsero il potere attraverso libere elezioni. Ma Mario Monti non intende confrontarsi con il responso popolare perché – ha precisato – non vuole rinunciare al privilegio di essere senatore a vita, ciò che di fatto lo rende ineleggibile.

Questo dato di fatto evidenzia il male profondo in cui è sprofondata la nostra democrazia. E' vero che c'è il precedente di Carlo Azeglio Ciampi, che è stato il primo Presidente del Consiglio e primo Capo dello Stato non parlamentare nella Storia della Repubblica. Ma Ciampi, considerato al pari di Monti un tecnico, non ha né dato vita ad un proprio partito né fatto campagne elettorali per promuovere se stesso alla Guida del Governo e dello Stato.

Ciampi e Monti sono entrambi rappresentanti dei poteri finanziari forti, hanno entrambi svolto un ruolo cruciale nella svendita dei gioielli dello Stato, della perdita della sovranità monetaria e nazionale dell'Italia. Ciampi è stato partecipe e protagonista, insieme a Prodi, Amato, Draghi e D'Alema, della privatizzazione delle banche, delle telecomunicazioni e delle autostrade, ma soprattutto è stato l'artefice della perdita della nostra sovranità monetaria aderendo all'euro emesso dalla Banca Centrale Europea con il signoraggio bancario e un tasso di cambio punitivo per l'Italia. Da un giorno all'altro il potere d'acquisto si è dimezzato perché ciò che pagavamo mille lire è costato un euro.