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giovedì 29 novembre 2012

MA IL MINISTRO RICCARDI QUALE FILM HA VISTO???



Il titolo di testa de “L’Osservatore Romano” dato alle stampe nel primo pomeriggio di martedì 27 novembre è inequivoco. In Egitto è in atto una “svolta autoritaria” contro la quale l’opposizione combatte una battaglia disperata.

Ma per il ministro e fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi non è così.

In visita al Cairo in questi stessi giorni, Riccardi ha tenuto lunedì 26 novembre una conferenza all’università di Al-Azhar che è stata tutto un inno alla democrazia trionfante in quel paese.

“Sono molto contento – ha detto Riccardi – che oggi ci sia un Egitto democratico, forte non solo del prestigio della sua storia millenaria e del suo posto tra le nazioni, ma anche del prestigio della libertà”.

Grazie alla primavera araba – ha proseguito –, “il Mediterraneo è divenuto un mare tutto democratico. Oggi la democrazia si sviluppa nei paesi mediterranei e ne informa la vita politica e sociale”.

E riferendosi in particolare al paese che l’ospitava, ha detto ancora:

“L’Egitto ha una storia di tolleranza. Ma oggi questi aspetti della vita sociale e della storia sono maturati e realizzati in un regime pienamente democratico con istituzioni parlamentari ed elettive. Questa democrazia è nuova ma, d’altra parte, ha radici antiche. In particolare si nota in Egitto e nel mondo arabo un forte rapporto tra la politica democratica e l’islam”.

Riccardi ha eletto a faro di libero pensiero anche l’università nella quale parlava:

“Parlo di questo in un luogo alto come l’università di Al-Azhar che, anche in tempi difficili, è stata sempre un faro di religione e di cultura. Anzi qui, ad Al-Azhar, si è sempre creduto che la pratica e lo studio della fede producessero cultura. Al-Azhar, nei secoli, non solo ha conservato la fede, ma ha anche mantenuto viva la cultura con l’umanesimo”.LEGGI TUTTO

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