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martedì 30 ottobre 2012

LA SANITA' CI COSTA UN PATRIMIONIO??? IMPARIAMO A MANGIARE E RIDURREMO I COSTI SANITARI !!!!









HALLOWEEN, FESTA ANTICRISTIANA

30/10/2012 - Lo dice l'arcivescovo polacco Andrzej Dziega


La chiesa polacca si pone di traverso contro Halloween, la notte dei fantasmi che verrà celebrata tra poco più di ventiquattro ore in quanto si pone in contrasto con gli insegnamenti della Chiesa e della Cristianità.

INSEGNAMENTO SBAGLIATO - La Bbc riporta le parole di un arcivescovo, Andrzej Dziega, per il quale la celebrazione del 31 ottobre inculca nelle giovani menti un’idea di paganesimo lontana dai dettami della Chiesa. Anzi, per il religioso Halloween non è altro che un qualcosa che propugna la cultura della morte. “Tentare i bambini con caramelle -ha scritto l’arcivescovo in un documento che anticipa il suo sermone della prossima domenica- rappresenta un insegnamento sbagliato perché capace di distruggere la vita spirituale dei piccoli”.


TRA EUROPA ED USA - “Tale festa anti-cristiana -continua il religioso- porta i ragazzi a vivere in un mondo fatto di demoni, vampiri e diavoli. Il tutto in nome del divertimento”. Le parole dell’arcivescovo hanno avuto una grossa eco in tutta la Polonia, dove il primo novembre, così come tutto il resto d’Europa, è dedicato alla commemorazione dei defunti con ritorno nelle località di origine per riunirsi in famiglia. Esattamente il contrario di quanto succede negli Usa dove la notte tra il 31 ed il 1 novembre è destinata a riprodurre l’occulto. (Photocredit Lapresse)

martedì 23 ottobre 2012

APPUNTAMENTO A TORINO 24 OTTOBRE 2012, MI AUGURO CHE CI SI MUOVA IN MASSA

IL DEBITO PUBBLICO? E SE FOSSE CANCELLARLO? IL PROF.ZIBORDI PUNTUALIZZA....



  • di Giovanni Zibordi 22 Ottobre 2012  23:20
  • Qui c'è un equivoco di fondo: non è nell'interesse di chi dirige le Banche Centrali e non è assolutamente nell'interesse dell'establishment finanziario cancellare il debito! Il debito è il loro business, vivono di debito, è la base del loro potere. Voi scrivete come se gli interessi dei banchieri e quelli della maggioranza della gente fossero simili, cioè siccome ridurre il debito sarebbe una buona cosa, voi ragionate come se automaticamente anche per l'elite finanziaria di Greenspan, Bernanke, Draghi, Goldman dovrebbero essere una cosa buona. Non è come nei film dove ci sono alcuni cattivi, ma alla fine anche la maggioranza della gente che conta in America è dalla parte del bene, come Churchill e Roosevelt...

    E' anzi il contrario. Fino a quando possono spingono in tutti i modi per creare sempre più debito/credito, Greenspan raccomandava negli anni della bolla immobiliare di indebitarsi di più con i mutui ARMS, dove paghi quasi niente i primi anni e poi arriva la mazzata dopo. Questo era il capo della FED e dichiarava che la cosa da fare per le famiglie erano i mutui ARMS, quelli che sono poi andati in default! Bernanke anche oggi giustifica sempre il QE dicendo che consente alle famiglie di indebitarsi facendo più mutui...

    E' solo perchè ad un certo punto nel 2009 in questo modo (come era successo negli anni '20) gli è scoppiato tutto in mano e c'era il rischio che saltasse tutto come nel 1931-1933 che sono stati costretti, e solo in parte, a rivelare il trucco. E' solo perchè costretti dal crac di Lehman e di metà delle banche occidentali, perchè erano nel panico, che hanno dovuto dal 2009 lanciare l'"Alleggerimento Quantitativo" e stampato moneta scambiandola con bonds. 

    Non a caso hanno dato questo nome in codice incomprensibile ("quantitative easing") e offuscato quello che stavano facendo, dando appunto al pubblico l'impressione che fosse uno "stampare moneta" e quindi pericoloso, che andava tenuto al minimo necessario e poi appena possibile fermato. Finora hanno sempre dichiarato che prima o poi i bonds che compravano in questo modo li avrebbero rivenduti sul mercato. Se avessero dichiarato :"...ehi.. si può cancellare il debito scambiandolo con moneta elettronica emessa dal governo... non ve lo avevamo detto finora, scusate tanto, ci eravano dimenticati forse, ma è possibile cancellare il debito ..." sai cosa succede.... poi i profitti di Wall Street e della City sparirscono...

    Se fossero costrette a stampare moneta e ritirare e cancellare debito pubblico sarebbe una catastrofe per Wall Street e la City di Londra, per Morgan, Goldman, JP Morgan, Barclay's, SocGen, Paribas, Citigroup e i grandi fondi hedge. Cioè sarebbe un disastro totale per tutto il circo della finanza internazionale che fa il grosso dei suoi soldi non con le azioni, ma CON IL DEBITO

    Se ora cominciano a venire fuori discussioni in cui si parla (tra le righe) di cancellarli è perchè la situazione è rimasta molto grave e non sanno come uscirne, prova ne sia che il debito totale non si riduce e anzi gli asset (impieghi) della banche europee sono AUMENTATI DI 2MILA MILIARDI negli ultimi 3-4 anni ! E' perchè sono con le spalle al muro che ora stanno pensando di cancellare un poco di debito

    L'elite finanziaria globale si regge sul Debito, pubblico e privato, e non ha nessun interesse a ridurlo stampando moneta da parte dello stato. E' solo perchè siamo in una situazione di emergenza che in parte e in modo parziale sono stati costretti a farlo 

    ===========
    [Rest] 
    Sì, sì me ne sono accorto, ma perchè non lo fanno sparire il debito, è questo che non capisco. Perchè ai giapponesi non è venuta l'idea di fare il giochetto col computer?
    Possibile che dal 1995 non gli sia mai venuto in mente?
    Hanno il 95% del debito nelle loro mani, più di così! Che diano il buon esempio
    ===============

    Per quanto riguarda comunque il punto che lei solleva sui giapponesi, questi hanno meno problemi di noi e degli USA e UK perchè il 99% dei loro bonds sono in mano a istituzioni locali (fondi, poste, banche...) e famiglie giapponesi (grazie al fatto che non hanno deficit esteri cronici) e perchè i bonds giapponesi rendono tra 0.1% e 0.9% al massimo, per cui non c'è molta differenza tra continuare a tenerli nel bilancio della Bank of Japan o cancellarli formalmente. Cioè i giapponesi scambiano (di fatto) saldi in Yen presso la Bank of Japan che rendono 0% con saldi presso la Bank of Japan che rappresentano JGB (titoli di stato) che rendono ad esempio 0.6%. La differenza a quel punto è talmente piccola che non hai un gran bisogno di fare il passo ulteriore e dire che questi ultimi ora sono stati cancellati, il che vuole dire che sono tutti saldi che pagano 0%.

    Ma tutte le Banche Centrali esitano a farlo e anzi non vorrebbero farlo e solo se proprio costrette forse, in parte, lo faranno, cominciando dagli inglesi che sono quelli più in difficoltà. Non vogliono proprio farlo perchè a quel punto quasi tutti si accorgerebbero che non esisteva nessuna ragione per emettere titoli di stato (e spingere tutti a fare mutui gonfiando una bolla immobiliare che poi scoppia..). E che al posto di tutto questo debito sarebbe meglio se il governo invece creasse un tot di moneta l'anno col il deficit...




SI ALZA FINALMENTE LA VOCE DI UN VESCOVO CONTRO LE ELITE GLOBALISTE


Mons. Juan Miguel Ferrer Grenesche

BUENOS AIRES, 18 ottobre 12 ( CNA / EWTN News ).

Il Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti , Mons. Juan Miguel Ferrer Grenesche, ha detto che ci sono gruppi che cercano di distruggere la Chiesa, perché la vedono come un ostacolo che impedisce loro di dominare il mondo con leggi che "minano i fondamenti stessi della civiltà."

"Oggi abbiamo problemi simili in paesi diversi. La globalizzazione ha portato  legislazioni che si sono diffuse in diverse nazioni,che minano i fondamenti stessi della civiltà ", ha detto durante la sua visita al Seminario Maggiore San José di La Plata (Argentina).

Il Vescovo Grenesche Ferrer ha detto che queste leggi " sono volte alla laicizzazione e secolarizzazione della società. E ci sono gruppi interessati a distruggere ciò che vi si oppone. Così la Chiesa è come una minaccia per il loro piano di dominazione, perché non cerca di concludere accordi, a metà strada, tra la verità e la menzogna. "

Il funzionario Vaticano ha detto che in questo scenario il lavoro di sacerdoti e fedeli è " riconquistare intensamente la nostra identità (cattolica), e la conversione interiore, la vocazione alla santità e alla missione. Essi osservano la nuova evangelizzazione ".

"Come ben ci insegna il Santo Padre ( Papa Benedetto XVI ), ci sono tre modi di evangelizzazione: l'ordinario, nelle nostre comunità, con i fedeli nella missione della Chiesa, dove Cristo non è noto, e la nuova evangelizzazione, per coloro che sono lontani o che non vivono con intensità la pratica cristiana "

Questo, ha detto, di chiedere una riunione dei fedeli con Dio e uno strumento importante è la liturgia. "Questa è la responsabilità dei pastori del popolo di Dio, come parte del loro lavoro di amore, la cura per lei. E che inizia qui in seminario, "ha detto.

Mons. Ferrer, che era rettore del Seminario Maggiore di Toledo (Spagna), ha ricordato che la liturgia appartiene a Dio e non agli uomini, e quindi "celebrare i santi misteri è la più importante attività nella vita di ogni sacerdote, vescovo e il Papa stesso. E poi, il modo in cui il Santo Padre celebra costituisce il modello perfetto per tutta la Chiesa. "

"La liturgia è una scuola di fede e di vita cristiana, e deve pervadere tutta la vita del Seminario. In esso convergono il Magistero, la Bibbia ed i Sacramenti. Così, il Seminario, deve vivere ciò che la Chiesa ci chiede nel giorno della nostra Ordinazione. Impostare la  vita al mistero della Croce del Signore."

Infine, il funzionario del Vaticano ha invitato i seminaristi a notare come la liturgia celebrata dai santi come San Giovanni, San Gregorio Magno, San Martino di Tours, San Filippo Neri, il Curato d'Ars, San Pio da Pietrelcina e San Josemaría Escrivá. "Tutti loro, e molti altri, sono dei modelli molto buoni".

MONTI E' COSI' CERTO CHE GLI ITALIANI VOGLIANO CEDERE QUOTE A "QUESTA" EUROPA??? E FOSSE INTERROGARE I CITTADINI???


Il premier al forum Coldiretti: l'Italia ha dimostrato la capacità affrontare provvedimenti restrittivi


IL MONDO 21 Ottobre 2012 Roma, 20 ott. Alla ripresa mancano pochi mesi. Lo ha detto il premier Mario Monti al forum della Coldiretti a Cernobbio. Monti ha parlato di "pochi mesi, spero pochi, che ci mancheranno all'emergere chiaro di segni di ripresa. Il paese ha dimostrato capacità di affrontare provvedimenti restrittivi", ha aggiunto.
I consigli dei ministri - ha dichiarato Monti - sono "lunghi ma nessuno può accusarci di aver preso poche decisioni se mai ne abbiamno prese troppe. L'Italia è tra i Paesi che desiderano che vengano quote di sovranità crescente a Europa per governo globale dei beni comuni, ma stavamo rischiando di avere una simmetrica perdita di sovranità".LEGGI TUTTO

lunedì 22 ottobre 2012

QUALI SONO I FRUTTI CHE IL GOVERNO MONTI HA PORTATO AGLI ITALIANI ?

(di Magdi Cristiano Allam -Il Giornale-)
La verità non esiste più! La più grande perdita della nostra civiltà laica e liberale è la negazione della nozione stessa di verità. L'ideologia del relativismo è innanzitutto un'offesa alla ragione perché pregiudizialmente ci viene imposto di mettere sullo stesso piano tutte le religioni, le culture, i valori e persino i fatti a prescindere dai loro contenuti. Ciò si traduce nella tesi secondo cui la verità si deve coniugare al plurale. Di conseguenza noi abbiamo cessato di sapere chi siamo, perché anche l'A,B,C della nostra umanità, il nostro essere persona, famiglia e la vita stessa devono essere riformulati in modo difforme dalla nostra tradizione, cultura, civiltà e persino dalla scienza.
La verità è che in Siria è in atto un vero e proprio genocidio dei cristiani. Ma non solo nessuno lo dice, all'opposto i nostri mezzi di comunicazione di massa falsificano la realtà per giustificare il fatto che questo Occidente è schierato dalla parte dei carnefici dei cristiani. Eppure si continua a volerci far credere che dobbiamo sostenere la cosiddetta “Primavera araba”, la più colossale menzogna mediatica della storia recente del Medio Oriente, dove i terroristi islamici vengono nobilitati come “attivisti”.
La verità è che Mario Monti sta distruggendo l'economia reale con oltre 224 mila imprese fallite nel 2012, la disoccupazione senza precedenti fino a registrare un milione di posti di lavoro in meno in pochi anni, il calo del Pil e della produzione industriale, il costo della vita che s'impenna tra crescita delle tasse, dell'Imu, dei carburanti, delle bollette di luce, acqua, gas e nettezza urbana, dei beni alimentari. Eppure i principali giornali e le televisioni nazionali, unitamente ai tre principali partiti in Parlamento che lo sostengono, ce lo rappresentano come il salvatore della patria e sin d'ora ci fanno intendere che verosilmente Monti sarà riconfermato dopo le elezioni anche se lui non si presenterà, perché in ogni caso chiunque vincerà, come ha chiarito il capo dello Stato Napolitano, dovrà ottemperare agli impegni sottoscritti con la Banca Centrale Europea. A che serve dunque andare a votare? Che fine fa la sostanza della democrazia se le elezioni si riducono ad un rito formale? LEGGI TUTTO
APPROFONDISCI, QUALORA TU ABBIA DIMENTICATO QUALI FRUTTI ABBIAMO RACCOLTO!!!!


venerdì 18 novembre 2011
STA SCRITTO:"L'ALBERO SI RICONOSCE DAI FRUTTI" SE MONTI E' "BUONO" LO VEDREMO DAI FRUTTI, MA E' AUTUNNO ED E' LONTANA L'ESTATE!

giovedì 24 novembre 2011

QUELL' "ALBERO" CHE DOVREBBE DARE BUONI FRUTTI ......HUMHUMHUM PARE CHE ABBIA CATTIVE RADICI...

domenica 1 gennaio 2012

I GERMOGLI DELL' "ALBERO" MONTI NON POTRANNO DIVENTARE "BUONI FRUTTI" !! E ...NON SOLO PERCHE' SIAMO IN AUTUNNO AVANZATO......

domenica 12 febbraio 2012
TOMMASO MONFELI CI SOTTOPONE ALCUNE CURIOSE COINCIDENZE CHE INQUIETANO E FANNO PENSARE.....

domenica 26 febbraio 2012

I FRUTTI SONO PESSIMI E "QUELL'ALBERO" VA TAGLIATO ...GIA' ....I CATTOLICI ORA SANNO CHE IL GOV.MONTI NON FA I LORO INTERESSI!!!

lunedì 5 marzo 2012
CI VOLEVA UN CATTOLICO PRATICANTE PER TOGLIERCI LA DOMENICA FESTIVA !!! BOICOTTIAMO LA LEGGE ...I NOSTRI ACQUISTI NON FACCIAMOLI DI DOMENICA, FACCIAMO ALTRO ANZICHE' AFFOLLARE I CENTRI COMMERCIALI !!!

venerdì 15 giugno 2012

L'ESTATE E' ARRIVATA, I FRUTTI SI STANNO RACCOGLIENDO MA HANNO UN SAPORE CHE PIU' ACIDO NON SI PUO'....

SEGUENDO GLI INTERVENTI ALLA CAMERA NON AVEVO DUBBI, NICOLETTA FORCHERI AVREBBE SCRITTO LA SUA....LEGGIAMOLA CON ATTENZIONE!!!



Alla proposta dell'on. Scilipoti della settimana scorsa durante la question time al Parlamento e cioé che vista la situazione di crisi economica, "sarebbe opportuno prevedere, attraverso un idoneo strumento legislativo, il ripristino e il controllo della rendita da emissione monetariada da parte dello Stato italiano, con una zecca di Stato incaricata, nel rispetto degli accordi internazionali sottoscritti dal nostro paese in materia di BCE, di gestire le quote assegnate al nostro paese dalla Banca centrale europea"


il ministro Giarda risponde che il consiglio direttivo della Banca centrale europea "ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità." Ma non specifica che tale diritto esclusivo verte unicamente sulla moneta IN EURO all'interno del sistema europeo di banche centrali o SEBC, di cui la nostra BC facente parte, spudoratamente ed espressamente privata 
(cfr.http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf). Se uno Stato o un ente pubblico volesse, potrebbe quindi emettere strumenti 'popolari' di pagamento in altra valuta fuori dal Sistema europeo di banche centrali e parallelamente ad esso. Niente lo vieta nei trattati. Si noti che Giarda parla unicamente di banconote, che costituiscono solo una minima parte, per stima circa il 2% della massa monetaria totale in euro (una parte di m1), che è composta anche dalla moneta virtuale e scritturale (m3), ma di cui non ci è dato di conoscere la quantità totale. A una domanda che avevamo posto infatti alla BCE al riguardo, la risposta è stata che tale dato non è divulgabile (cfr. http://leconomistamascherato.blogspot.it/2011/05/ecb-refuses-to-give-data-on-euro-credit.html ).
Poi, continua Giarda, secondo lo schema di ripartizione delle banconote in euro viene attribuita una quota fissa di esse alla BCE - in via convenzionale - dell'8% della moneta in circolazione, il restante 92% è distribuito alle BCN in proprozione alle rispettive quote di partecipazione al capitale. E già qua vi è un grosso baco: cioé a dire, la circolazione monetaria, la quantità di moneta circolante è calcolata in base per il 50% alla demografia, e per l'altro 50% al PIL - e ci sarebbe tanto da dire su come viene calcolato il PIL - con il chiaro intento quindi non redistributivo per i paesi più deboli nel PIL: per l'Italia tale quota è del 12,4966% (tratto dal sito della BCE): 



Poi legge Giarda che: "In contropartita della quota di circolazione ad essa assegnata, la BCE iscrive un credito di pari importo verso le BCN remunerato al tasso di rifinanziamento delle operazione principale": e definisce tale remunerazione come "reddito da signoraggio". Non so voi, ma per me qualcosa non torna. Premesso che l'espressione "tasso di rifinanziamento marginale delle operazioni di rifinanziamento principale" significa semplicemente il tasso di interesse che le BCN pagano alla BCE, l'8% sarebbe un credito verso le BCN remunerato al tasso di cui sopra? Ma non ha appena detto che la BCE si appropria anche dell'8% della circolazione monetaria? E comunque la definizione che Giarda da di reddito di signoraggio è palesamente contraria ad altre definizioni di reddito da signoraggio, ivi compresa quella relativa al reddito delle monetine, che va agli Stati, e cioé il valore nominale totale della moneta emessa, decurtato delle spese di conio. Logicamente per banconote e moneta virtuale, la definizione non si capisce perché dovrebbe essere diversa: il valore nominale decurtato dei costi di stampa e/o di 'gestione' dei click per la moneta virtuale. 
Poi, continua Giarda, gli interessi sul restante 92% di banconote circolanti, costituiscono quel reddito di signoraggio accentrato nella BCE e redistribuito alle BCN secondo le quote di capitale. Ora abbiamo già visto sopra come la definizione sia errata, normalmente la definizione vera di reddito da signoraggio è l'importo nominale della moneta circolante sia essa cartacea, scritturale o virtuale. Tale definizione viene dedotta dalla semplice lettura dello statuto BCE e dei trattati dell'UE, oltre che dei bilanci - peraltro tutt'altro che fedeli, chi li controlla? - delle BCN, ma sarà oggetto di altro articolo. Poi, come potete vedere nella tabella sopra, ci sono 17 paesi aderenti all'euro e 10 paesi che pur partecipando al capitale della Bce non hanno l'euro e quando il ministro dice che un processo di 'accentramento e successiva redistribuzione secondo le quote di capitale', significa che il reddito monetario derivante dalle banconote, ma non solo, dalla massa monetaria totale per la quale ci indebitiamo, viene redistribuito ai quei paesi che non hanno adottato l'euro...? Sarebbe da approfondire: Gran Bretana e Danimarca, in seguito a referendum, non hanno aderito all'euro eppure sembrerebbe che tale reddito venga distribuito a tutte le BCN non aderenti. Gli altri 8 paesi hanno un regime transitorio, e quando saranno 'cotti' a punto verseranno, come le altre BCN le loro riserve in valuta estera, i titoli dell'oro e la loro quota... 


Si noti che la risposta del governo è un semplice testo un po' arziogolato che presenta deliberate omissioni e ragionamenti parziali per indurre nell'ascoltatore la sensazione che è materia troppo ostica e complicata da capire. E' lo stesso testo che il governo ha utilizzato per altre due interrogazioni simili, in altri governi: senza che si sia preso la briga di cambiarne neanche una virgola (cfr. http://www.stampalibera.com/?p=13963). La risposta di Scilipoti è ineccepibile sia pur semplificata per rimanere comprensibile ai più: ma non fa una grinza.

Nicoletta Forcheri 22 ottobre 2012

RESTARE IN UN PAESE STROZZATO DALLE TASSE CON IL RISCHIO DELLE ELEZIONI POLITICHE 2013?



Se il 2011 è stato l’anno della Grecia, il 2012 è quello della Spagna. Il 2013 sarà invece l’anno dell’Italia. Non devono illudere i rendimenti dei bond governativi italiani e spagnoli in calo in questi giorni. I mercati sono in attesa. L'analisi del nostro Fabrizio Goria pubblicata sul quotidiano spagnolo El Mundo

Fabrizio Goria  21 ottobre 2012 - 13:56
Dopo la Spagna, l’Italia. Non devono illudere i rendimenti dei bond governativi italiani e spagnoli in calo in questi giorni. Gli operatori finanziari sono in attesa. Vogliono capire come saranno, dal punto di vista operativo, le Outright monetary transaction (Omt) introdotte dalla Banca centrale europea per il sostegno sui mercati obbligazionari e lo European stability mechanism (Esm), il fondo salva-Stati da 500 miliardi di euro.

Lo spettro di uno scenario greco per l’Italia, infatti, non è ancora svanito. Alto debito, recessione, tasse, tensioni sociali, instabilità politica: ecco il mix che rischia di colpire l’Italia entro pochi mesi. Grazie a Mario Monti, l’Italia ha fatto grandi progressi nella credibilità internazionale. Ma solo in quel campo. Un anno fa la crisi del governo di Silvio Berlusconi ha rischiato di mettere in ginocchio tutta l’eurozona. Gli investitori internazionali hanno perso la fiducia nei confronti del Paese. Servivano riforme strutturali, come quella sul mercato del lavoro, delle pensioni, e poi liberalizzazioni e riforma fiscale. Solo le prime due sono arrivate, con molta fatica. Eppure, le indicazioni, arrivate nell’ottobre 2011 dalla Commissione Ue, erano chiare: 39 punti per evitare il tracollo dell’Italia. Il Paese è strozzato dalle imposte. Nell’arco di un anno l’Iva è salita di due punti percentuali, dal 20% al 22 per cento. E la contrazione dei consumi è stata intensa. In un recente sondaggio Ipsos il 68% degli italiani ha ammesso di spendere di meno per l’alimentazione. E, secondo l’ultimo budget del governo, gli amministratori locali sono “invitati” a spegnere le luci delle città dopo le 22 per risparmiare.LEGGI TUTTO

DANIMARCA: ESPIANTO ORGANI, 6 ORE PER STABILIRE LA MORTE ENCEFALICA? MA LA RAGAZZA SI E' SVEGLIATA DAL COMA......



(di Emanuela Di Pasqua su Il Corriere della Sera del 21-10-2012) 
Una teenager in coma dopo un incidente si è svegliata quando i medici erano sul punto di dichiararla cerebralmente morta e pronta all’espianto degli organi
«Le attuali procedure diagnostiche consentono di escludere categoricamente ogni possibile confusione tra morte cerebrale e coma»: la legge sulla donazione degli organi è chiara, ma la storia di Carina Melchior, la ragazza che non voleva morire (come hanno già titolato i giornali), è di quelle che fanno tremare lì per lì, anche se poi rileggendola assume contorni ben diversi.

ERRORE O CATTIVA COMUNICAZIONE – Secondo la famiglia si è trattato di un errore diagnostico e la ragazzina era già avviata verso l’espianto degli organi, dopo un terribile incidente automobilistico, quando improvvisamente si è svegliata e ha sorriso. Secondo i medici dell’Aarhus Hospital danese si è trattato invece di cattiva comunicazione, di un malinteso comprensibile e umano da parte dei famigliari, forse di una pressione psicologica eccessiva e inadeguata. La morte encefalica e una conseguente osservazione di sei ore sono la conditio sine qua non per procedere a espiantare gli organi e quando Carina si è svegliata tutti erano pronti a questa realtà. Così per fortuna non è stato, ma ora la bella notizia lascia il posto alle polemiche, sulla scia di precedenti storie misteriose o improbabili di persone tornate inspiegabilmente alla vita dopo una morte apparente.

DOPO LA GIOIA LA RABBIA I medici stavano preparando la famiglia Melchior alla sofferta ma nobile decisione di espianto degli organi. Poi Carina, tra la commozione e lo stupore generale, ha aperto gli occhi e ha mosso le gambe. E nei famigliari, già pronti alla dolorosa realtà, è subentrata la rabbia per l’atteggiamento dei medici. La giustizia accerterà gli eventi, anche se al momento pare che lo staff ospedaliero stesse semplicemente (e ragionevolmente) preparando i genitori all’eventualità. Carina Melchior è l’ultimo caso controverso di persona che si ribella a un coma che sembra non dare alcuna speranza e decide di vivere, ma l’iter previsto dalla legge sugli accertamenti clinici necessari alla dichiarazione di morte encefalica non si era ancora concluso. Di lì a poco, dopo averne constatato la totale assenza di qualsiasi funzione cerebrale, i dottori avrebbero potuto procedere all’espianto degli organi, regalando all’umanità e ai famigliari quantomeno la consolazione di un’altra vita salvata. Grazie a Carina. Ma Carina si è svegliata, ed è già pronta per montare la sua adorata cavalla, Mathilde.

MOVISOL PUNTUALIZZA SU "QUELLI CHE L'EURO NO"


20 ottobre 2012 (MoviSol) - Pubblichiamo una lettera aperta a L'Espresso, critica dell'analisi del movimento di opposizione all'euro, inquadrato come estremista o opportunista, e semplice conseguenza della crisi.

Egr. Direttore Manfellotto,

Il rapporto su "Quelli che l'Euro no", a firma di Alberto d'Argenzio (vedi L'Espresso n. 43 del 25 ottobre 2012, pagg. 80-83), è un'analisi incompleta, sia nei termini della pura informazione, sia storicamente e strategicamente. 
L'opposizione alla moneta unica europea ha un fondamento più solido e profondo di ciò che l'articolo lascia intendere. L'opposizione all'euro non è la trovata di una scheggia impazzita come Wilders, né il più sofisticato matrimonio dei liberali tedeschi con "la profezia, fatta una decade fa dai loro colleghi americani, secondo cui la zona dell'euro non sarebbe sopravvissuta alle differenze e alle disparità tra le economie che la compongono". 
A proporre l'uscita dall'euro non sono, in altre parole, soltanto neonazisti, nostalgici del comunismo e opportunisti. 
Anzi. La pubblicità loro concessa dai media porta al discredito di chi da decenni sta lavorando, alla Roosevelt, per un'alternativa all'austerità e al processo di iperinflazione in corso. 
Possibile che, nel raccogliere informazioni, Manfellotto e d'Argenzio non si siano imbattuti nel movimento internazionale di Lyndon LaRouche, molto attivo in Italia, Francia, Germania, Belgio, Danimarca e Svezia, tutti Paesi rappresentati sulla cartina dal titolo "Fronte del rifiuto"? O nell'era di Internet vorrebbero farci credere di essere le più innocenti vittime di una certa informazione? 
Il movimento di Lyndon LaRouche critica nel Trattato di Maastricht la negazione del principio del credito nazionale, cosa ben diversa dal "nazionalismo monetaristico". Prima di diventare una esplicita opposizione a questa Europa, già nel 1971 esso criticò fortemente la scelta, compiuta con l'abbandono degli accordi di Bretton Woods, di togliere agli Stati il potere di stabilire e difendere il valore della moneta, e aprire le prime brecce in favore della speculazione finanziaria "d'altura".

Nel 2005 alla Francia fu chiesto un parere sulla Costituzione Europea. Al suo "no", il primo dopo due referendum favorevoli sull'Unione Europea e il terzo negativo su tutti e venticinque i referendum della sua storia repubblicana, si rispose con un "trattato di modifica", usando l'espressione sofista adottata dal gruppo diretto da Giuliano Amato. Il messaggio fu chiaro: 'non avete capito, la vostra sovranità vi sarà tolta comunque'. 
Se esistono movimenti opportunisti è segno che esiste un sentimento di forte disagio, certamente non limitato ai pochi Paesi che si ebbe la decenza di interrogare sul processo di integrazione, non diremmo europea, ma - in sostanza - finanziaria. 
Se si stanno rafforzando i movimenti estremisti, invece, è una precisa responsabilità di chi ha negato ai popoli europei di esprimersi sulla trasformazione dell'Europa, da comunità di patrie sovrane (dei tempi della CECA, dell'EURATOM, ecc.) a impero finanziario e burocratico, e ha deciso di dare spazio a queste pericolosissime pedine, piuttosto che ammettere di aver fallito e ritirarsi. 
Questa responsabilità è, a nostro avviso, sia delle strutture come la Troika sia di gran parte della stampa, che diffonde proposte dissennate anziché i contributi più strategici alla risoluzione della crisi. 
Tutto ciò ricorda la tragica realpolitik tra le due guerre mondiali. Poiché la crisi non è ancora risolta e sempre più spesso si parla di guerra, non vorremmo che il Suo periodico dovesse in un futuro lontano essere oggetto del biasimo dei 'sopravvissuti'.

Saluti,
Flavio Tabanelli

IL DEBITO PUBBLICO? E SE FOSSE CANCELLARLO?


  • Loro lo Sanno che il Debito Pubblico si Può Cancellare

    di Giovanni Zibordi 21 Ottobre 2012 23:03

    Questo mese le pubblicazioni economiche più importanti al mondo parlano della semplice e radicale soluzione del debito pubblico che qui si propone da due anni, cioè SEMPLICEMENTE DI CANCELLARLO, di farlo sparire nel bilancio della Banca Centrale (per sempre). Niente finanziarie di tasse, sacrifici, aumenti di IVA e accise, posti di blocco della GdiF, vendite di beni pubblici... una semplice MANOVRA CONTABILE CHE NON COSTA UN EURO. 

    Non è questione di una teoria "MMT" e Mosler, lo sanno tutti, sotto sotto, a Londra e a New York, al Fondo Monetario, al Wall Street Journal, al Telegraph, al Financial Times, alla City di Londra che il debito pubblico è un gioco di prestigio, un imbroglio e il governo lo potrebbe cancellare quando vuole. Alcuni pensano che proponga "teorie". Errore: qui mi limito ad informare il popolo di quello che si sa nei piani alti.

    Il 16 ottobre sul Wall Street Journal: "La Tentazione della Gran Bretagna: cosa succederebbe se la Banca di Inghilterra cancellasse semplicemente i 400 miliardi di debito pubblico che ora detiene.." ("..What would happen if the Bank of England simply canceled the nearly £400 billion of government debt that it holds?..")

    Qualche giorno fa Gavyn Davies sul Financial Times, editoriale titolato: "La Banca Centrale cancellerà il debito pubblico ?" (Will central banks cancel government debt?). Questo Davies è l'ex capo economista di Goldman Sachs e cita Lord Turner (capo della FSA, la Consob inglese, che avrebbe detto in privato che una soluzione fattibile (Tuner ha poi cercato di smentire quando è apparso riportato sul Guardian)

    Oggi sul Telegraph Ambrose Evans-Pritchard cita il report di due ricercatori al Fondo Monetario uscito ad agosto (di cui avevo parlato) che dimostra anche matematicamente che se lo stato stampa moneta in misura sufficiente, può eliminare sia il debito pubblico che il credito bancario e il risultato come PIL, reddito e il resto sarebbe ottimo. 

    Oggi su BusinessInsider.com Joe Weisenthal cita un trader a Londra che gli parla della possibilità che la Banca di Inghilterra, che ha già comprato 1/4 del debito pubblico inglese, semplicemente lo mandi al macero e dica al governo che non le deve più niente. People Are Talking About A National Debt Solution That Might Actually Make Your Brain Hurt

    Come ha scritto Warren Mosler e spiegato al convegno di Rimini ieri, lo stato non ha bisogno di finanziarsi emettendo debito, la prova è che in Inghilterra da cinque anni stanno quatti quatti ritirando il debito pubblico con una pura manovra contabile, senza aumentare tasse e fare austerità, senza vendere beni pubblici, semplicemente scambiando Gilt con Sterline. E negli ultimi giorni Wall Street Journal, Financial Times e Telegraph parlano del fatto la Bank of England può ora semplicemente cancellarli con un colpo di tastiera...paf !... e 400 miliardi di titoli di stato non esistono più...

    Nonostante sia ovvio che funzioni così e sia facile da spiegare, nonostante che qui si riportino esempi su esempi nella storia, nella letteratura economica e persino nell'establishment finanziario attuale del fatto che funzioni così, lo stesso tanta gente ha paura di pensare con la propria testa e accetta un idea solo quando appare su Repubblica, Corriere e in TV. Come titola Joe Weisenthal"...una soluzione al problema del debito che fa sì che il tuo cervello ti faccia male"

    LO SANNO TUTTI A QUEL LIVELLO, ma il pueblo italiano e spagnolo (ad esempio anche i nostri vari antitrader, hobi50, traderoscar, vincenzoS...qui sul forum) va menato per il naso con la favola del "dobbiamo pagare i debiti" (dello stato)
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PERCHE' ANCHE IL LIBANO ?


Nell'attentato di ieri ad Ashrafieh è stato ucciso il gen. Wissam al-Hasan, capo dell'intelligence. Aveva sgominato cellule di spionaggio e terroriste siriane, israeliane e salafite. Manifestazioni di protesta in molte città del Libano. Politici e popolazione accusano Assad. L'inviato Onu tenta una tregua prima della fine del mese. Il cordoglio di tutto il mondo, anche del Vaticano. L'appello del patriarca Rai all'unità e alla coesistenza.


di Paul Dakiki

Beirut (AsiaNews) - I servizi di sicurezza del Libano sono aperti a tutte le ipotesi, comprese la pista siriana o israeliana, sui responsabili dell'attacco terrorista che ieri ha distrutto una parte del quartiere di Ashrafieh e ucciso otto persone, fra cui anche il capo dell'intelligence nelle forze di sicurezza, gen. Wissam al-Hasan.

Parlando oggi al giornale As-Safir, il capo delle forze di sicurezza, Ashraf Rifi, ha detto che "tutte le opzioni sono aperte, ma stiamo cercando delle prove tangibili". Egli ha ammesso che l'assassinio di al-Hasan può essere legato all'arresto dell'ex ministro Michel Samaha, in stretti legami con Damasco, ma ha anche fatto notare che l'atto terrorista può essere una risposta allo svelamento della rete di spionaggio israeliano presente in Libano, o alla caccia di cellule terroriste nel Paese.

Wissam al-Hasan (v. foto) è la vittima più in vista delle otto persone uccise in seguito a una potente esplosione (60-70kg di esplosivo) in una via adiacente alla piazza Sassine, che ha fatto 78 feriti e danni ingenti agli edifici.

Al-Hasan era ritornato in Libano il giorno prima e nessuno sapeva del suo arrivo. I suoi spostamenti erano sempre preceduti da comunicazioni di depistaggio. Brillante analista, e giovane (47 anni), al-Hasan doveva succedere a Rifi nel 2013. Sapendo di essere nel mirino, prendeva tutte le precauzioni. Per prudenza, sua moglie e i suoi due figli erano stati trasferiti a Parigi.

Il generale aveva al suo attivo lo smantellamento di cellule di spionaggio e terrorismo pro-israeliano, pro-siriano e salafite.

Ieri sera, il druso Walid Joumblatt e il sunnita Saad Hariri hanno subito puntato il dito contro la Siria, come mandante dell'attentato. La popolazione sunnita ha lanciato subito manifestazioni di protesta in diverse città del Libano: Beirut, Saida, la Bekaa, Tripoli, Kamed el-Loz, Biré.LEGGI TUTTO


SIRIA, CONTINUA LA STRAGE, I MORTI NON SI CONTANO PIU' ....


di REDAZIONE

Due autobomba in altrettanti quartieri cristiani di Damasco e Aleppo sono esplose oggi a due giorni dall’annunciato arrivo della delegazione vaticana e negli stessi istanti in cui l’inviato Onu Lakhdar Brahimi riceveva dal presidente Bashar al Assad l’assicurazione che la Siria accetterà la tregua di 72 ore, proposta dal diplomatico algerino solo dopo la cessazione degli “atti di terrorismo” compiuti da “bande armate sostenute dall’estero”. “Terrorismo del regime” è stato invece definito dai residenti di un quartiere di Aleppo il bombardamento di artiglieria compiuto dalle forze fedeli ad Assad su Masaken Hanano, rione nella parte orientale della citt… solidale con la rivolta. In tutto il Paese, secondo i Comitati di coordinamento locali – gruppi di cittadini comuni delle regioni colpite dalle violenze – si sono registrati finora 97 uccisi, di cui cinque minori e cinque donne.

Sono cifre che è impossibile verificare in maniera indipendente e che non tengono sempre conto delle vittime militari governative e ribelli. Tra quelle civili, ben 55 si sono registrate a Damasco e dintorni. Dalla scorsa notte, nella capitale si sono avuti scontri tra ribelli e governativi e i suoi sobborghi orientali e nord-orientali sono stati ripetutamente colpiti dall’artiglieria e dall’aviazione. L’agenzia ufficiale Sana non dà conto dell’uso dell’aviazione e dell’artiglieria per sconfiggere quelli che chiama “terroristi”. La Sana parla anche oggi di numerosi terroristi uccisi e del ritrovamento di un loro covo a Harasta, sobborgo a nord di Damasco pesantemente colpito dalla repressione militare. Ma l’attenzione dei media ufficiali è stata oggi dedicata alle due esplosioni che hanno colpito rispettivamente la piazza di Bab Tuma, uno degli ingressi al quartiere cristiano della città vecchia di Damasco, e la via dell’ospedale francese nel quartiere siriaco di Aleppo, nella zona ancora controllata dai governativi. Nel primo attentato, eseguito con un ordigno posto sotto un’auto parcheggiata, sono morte – secondo il bilancio ufficiale impossibile da verificare in maniera indipendente – 13 persone e 29 sono rimaste ferite. Come di consueto, i media ufficiali non riferiscono le generalità delle vittime‚ non distinguono tra vittime civili, militari e di polizia. LEGGI TUTTO

*FONTE ANSA

SIRIA, IL PATRIARCA GREGORIOS III :"LA RICONCILIAZIONE NON E' UNA PARODIA,E' UNA PAROLA CHE VA AL DI LA' DELLA CRISI POLITICA"



L'augurio del patriarca Gregorios III Laham di Antiochia, sul viaggio della delegazione pontificia in Siria durante la conferenza organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre

di H. Sergio Mora

ROMA, domenica, 21 ottobre 2012 (ZENIT.org) - “Sono il patriarca greco cattolico melchita con sede a Damasco e in tutto il mondo un arcivescovo; sono per così dire 'un piccolo Papa' in comunione con Roma”. Si è presentato così il Patriarca di Antiochia e tutto l'Oriente, Gregorios III Laham, nella conferenza organizzata dall’Associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), svoltasi ieri, sabato 20 ottobre, nell'Aula Pio IX nel palazzo San Calisto, a Trastevere.

Ponendo subito l’accento sulla riconciliazione, quale punto fondamentale per la Siria, il patriarca ha annunciato che una delegazione del Sinodo andrà a Siria per sensibilizzare la Chiesa intera.

In apertura della conferenza, il Presidente dell’assemblea della gerarchia cattolica in Siria si è fatto il segno della croce, spiegando: “lo faccio anche quando mi invitano i musulmani e loro gradiscono perché mi invitano in quanto cattolico”.

“Abbiamo una identità, non siamo con uno o contro l'altro”, ha aggiunto, sottolineando che “siamo arabi ma non musulmani, orientali ma non ortodossi, cattolici ma non latini. Siamo una Chiesa senza frontiera, nel cuore del mondo arabo, una Chiesa degli arabi”.

Riguardo alla delegazione sinodale che andrà in Siria – tra cui risultano i nomi dei cardinali Tauran, Mamberti, Dolan – Gregorios III Laham ha dichiarato: “E' bello vedere che questa visita si realizza in nome della diplomazia vaticana, ma anche a nome della Chiesa nel mondo intero, come dimostra il fatto che sia stata una proposta venuta proprio dai cardinali e dai vescovi.” “Spero – ha concluso – che questa delegazione sia una voce nel deserto di disinformazioni, bugie e ipocrisia”.

Il patriarca ha sottolineato poi che “la riconciliazione non è una parodia, è una parola che va al di là della crisi politica”, tanto che - ha spiegato - “il governo attuale ha un ministero per la riconciliazione: un punto che dimostra nella Siria maltratta da tanti una mente aperta”.

Negli interventi della Stampa, un giornalista ha affermato che la Siria “è un paese dove la guerra non ha una faccia, e per questo ha la più grande carica di bugia e ipocrisia”.

“Qualcuno – ha continuato - ha detto che l'estremismo islamico sposta la storia mille anni indietro. Noi siamo più liberi dei musulmani, il cristiano deve essere solo più cauto nel dire le cose”.

Sul tema della libertà religiosa, il giornalista ha affermato che essa “non è un regalo del regime”: “Abbiamo libertà religiosa, gioventù, processioni, tutto quello che voi avete e anche meglio, si può camminare da una chiesa all'altra, per la strada senza problemi” ha concluso.
È intervenuta poi Suor Mariam de la Croix, coordinatrice del movimento Musahala, (che in arabo significa “riconciliazione”), la quale ha lamentato che “nella sofferenza di questa guerra, la stampa non ha sottolineato il fatto che il popolo la rifiuta”.LEGGI TUTTO



giovedì 18 ottobre 2012

EX AMBASCIATORE MURATA INFORMA IL MONDO.... REALISTA ? PESSIMISTA ?




Anche se i media mainstream hanno da tempo abbandonato la questione, la precaria situazione presso l'impianto nucleare di Fukushima  in Giappone  continua a peggiorare, secondo un importante funzionario giapponese. Nel corso di una recente intervista, Mitsuhei Murata, l'ex ambasciatore giapponese in Svizzera e Senegal, ha spiegato che il terreno sotto il reattore 4  sta gradualmente affondando, e che l'intera struttura è molto probabile che sia sull'orlo del collasso.

Questo è altamente concernente , giacchè il reattore 4 detiene attualmente più di 1.500 barre di combustibile nucleare esaurito, e un collettivo di 37 milioni curie di radiazioni mortali che, se liberato, potrebbe rendere la maggior parte del mondo completamente inabitabile. Come alcuni lettori ricorderanno, il reattore 4 contiene la famigerata piscina sopraelevata di raffreddamento che è stata gravemente danneggiata a seguito del catastrofico terremoto e  tsunami che ha colpito l'11 marzo 2011.

Secondo il segretario dell'ex primo ministro giapponese Naoto Kan, il terreno sotto il reattore  4 è già affondato di circa 31,5 centimetri dopo il disastro, e questo affondamento è avvenuto in modo non uniforme. Se il terreno continua ad affondare, si prevede che, oppure se un altro terremoto anche a partire da una magnitudo 6 avviene nella regione, l'intera struttura potrebbe collassare,  svuoterà completamente la piscina di raffreddamento e causerà un crollo catastrofico.

"Se crolla il reattore 4, lo scenario del caso peggiore sarà una fusione, e un conseguente fuoco nell'atmosfera. Questa sarà una catastrofe senza precedenti che l'uomo abbia mai sperimentato. Nessuno sarà in grado di avvicinarsi  ... giacchè tutto sarà fuso e  causerà un grande fuoco ", ha detto Murata durante l'intervista. "Molti scienziati dicono che se il reattore 4 crolla, non solo il Giappone si troverà in rovina, ma il mondo intero dovrà affrontare  gravi danni."

Poichè ci sono 31 unità nucleari di tipo simile al reattore 4 negli Stati Uniti, il governo americano ha  minimizzato il disastro per tutelare la propria reputazione, sostiene Murata. Questo è, infatti, il motivo principale per cui così poco è stato riportato dalla gravità Fukushima dopo il disastro. L'impero americano, in altre parole, non vuole che il mondo, né il popolo americano, sappia che c'è la possibilità di decine di situazioni Fukushima che possono verificarsi sul suolo americano, qualora le situazioni di emergenza  si presentino.

È possibile vedere l'intero 3:51 minuti di intervista tradotta con Murata al seguente link: http://youtu.be/-LCTv65aqgA


Fonti per questo articolo sono:


FUKUSHIMA, IL MONDO PROSSIMO ALLA TRAGEDIA NUCLEARE?




http://www.effedieffe.com- Kohei Murata, ex Ambasciatore giapponese in Svizzera parla del Reattore n° 4 di Fukushima che sta mettendo in pericolo il Giappone ed il mondo intero

MI CHIEDO: AGLI UOMINI DELLA TROIKA NON RIMORDE LA COSCIENZA???

L'uomo, 66 anni, si è accasciato a terra durante i disordini. Molotov e lacrimogeni davanti al Parlamento
 www.corriere.it -Atene brucia. Di nuovo. E un uomo è morto durante gli scontri tra manifestanti e polizia: secondo la stampa locale si tratta di un marittimo di 66 anni che sarebbe stato colpito da un infarto. Il Partito comunista greco, Kke, lo ha salutato con un minuto di raccoglimento nel corso della manifestazione. Migliaia di persone sono scese in piazza per lo sciopero generale indetto dai sindacati. all’arrivo davanti al Parlamento sono cominciati i disordini con le forze dell’ordine. Lancio di molotov e pietre da un parte, lacrimogeni dall’altra. Violenti gli scontri.

LO SCIOPERO- Insomma, non c’è pace per la Grecia. Nel mirino ci sono ancora i tagli imposti dalla Troika (Ue, Bce, Fmi), per cercare di risanare il Paese. Oltre undici miliardi di euro. Ma la situazione continua a peggiorare. E i cittadini si dicono «stanchi ed esasperati», anche perché «non si vede una via d’uscita». Così per la seconda volta in un mese è stato indetto uno sciopero generale, il quarto dall’inizio dell’anno.LEGGI TUTTO

DOMANDARE E' LECITO, RISPONDERE E' CORTESIA ! IL NOSTRO "SOBRIO" GOVERNO PIENO DI SUPERBIA CALPESTA L'ART.50 DELLA COSTITUZIONE!!!





Oggetto : Rinnovo rispetto della dignità umana. Budget del ricoverato”. Petizione n. 911 ( Senato della Repubblica ); e n.787 (Camera dei Deputati ) . 

Gentile Signor Presidente del Senato della Repubblica

con la Petizione n. 911 annunciata il 1 dicembre 2009 ( Prot. 4202/S) ed assegnata alla 12 ° Commissione Igiene e Sanità , 


Gentile Signor Presidente della Camera dei Deputati 

con la Petizione n. 787 annunciata il 16 novembre 2009 (Prot.0031031/GEN/TN) ed assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali ,

lo scrivente aveva inoltrato ai sensi dell’art.50 della Costituzione Italiana, Petizione citata, per conoscere, se è vero quanto pare si va affermando nelle corsie ospedaliere italiane dove “superato l’intervento finanziario il paziente in qualsiasi condizione di salute si trova, verrebbe dimesso dalle strutture ospedaliere, ancor più grave se trattasi di disabili, persone agonizzanti, in fase terminale od in età avanzata”. 



di queste Petizioni, Signor Presidente, non abbiamo ricevuto mai alcuna risposta a tutt’oggi 16 ottobre 2012 ! 

Lei, Signor Presidente, che non lascia nessuno in difficoltà, lo dimostri con un Suo efficace intervento verso questo “budget del ricoverato” ( come l’ho definito ), che , se vero, costituirebbe una disdicevole “macelleria sociale, un mancato rispetto della dignità umana, un forte impatto sociale, una autentica vergogna per un Paese civile come l’Italia, che non ho nessuna difficoltà ad equipararla ad una strisciante ed imperante eutanasia, una omissione di soccorso, un autentica licenza di uccidere, fuori, per ora, dall’ordinamento giuridico italiano e da ogni etica civile. 

La storia dell’umanità è segnata da sforzi tesi a garantire la dignità degli esseri umani e la sua evoluzione significativa, affonda le sue radici nella “Magna Charta Libertatum”, nella “Petition of Rights”, nella “Bill of Rights”, e nei tempi a noi vicini per quanto riguarda l’Italia, dalla “Costituzione Italiana” del 27 dicembre 1947, dalla “Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo” delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948 e dalla “Costituzione Europea” del 13 ottobre 2004. 

Questi “Documenti” costituiscono traguardi molto importanti sulla via del riconoscimento all’individuo-persona dei diritti fondati sulla morale, sulla ragione, sulla difesa della persona e della famiglia, pilastri centrali delle politiche sociali, oggi fortemente “defenestrati” da due simboli : S S (Soldi e Sesso ! ). 

Ricordo che il diritto in senso giuridico s’intende quel complesso di norme che regolano la società civile nei rapporti fra i suoi membri, come quelli nel campo della sofferenza ed in condizioni di disabilità/handicap, che devono consentire l’uomo nell’inserimento nella vita sociale, nel diritto a vivere in mezzo agli altri e di interagire con il mondo. 

Infatti non vi è scuola od orientamento pedagogico, progetto educativo od intervento sociale che non miri a dare una maggiore e più vasta autonomia all’individuo-persona . 

Ma, oggi, tutto è relativo, Signori Presidenti dei Consessi Parlamentari ! 

Il relativismo, più volte giustamente citato dalla Soglia Pontificia, cioè il lasciarsi portare in ogni dove da venti di dottrina molto imperanti, appare come l’unico ed indiscutibile atteggiamento all’altezza dei tempi moderni e si va costituendo una “imposizione” che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultimo obiettivo solo il proprio io e le bramosie. 

Va affermandosi, è da augurarsi in maniera del tutto provvisoria, una cultura di delirio verso gli animali domestici, per i quali nutriamo un rigoroso rispetto, ma non possiamo non considerare che sono stati promossi nella serie A della considerazione giuridica e nella rivoluzione etica che costituisce una nuova moralità, un’ipocrita idolatria che supera anche il centralismo dell’uomo, riscontrando un ridimensionamento per quella parte di umanità sofferente che dovrebbe essere in vetta alla classifica delle priorità assolute, per cui appare sempre più evidente la necessità del rispetto delle buone regole e dei diritti fondati sull’etica e sulla ragione. 

Ora nella nostra Nazione il diritto-dovere di noi cittadini, specie se cattolici, è quello di promuovere e difendere con mezzi leciti le verità morali riguardanti tra l’altro, la vita, la giustizia, la libertà, il rispetto della vita, degli altri diritti e delle cure delle persone, ( art.32 della Costituzione), anche quando, soprattutto, sono in pericolo di vita. 

La solidarietà sociale, nonché cristiana, deve sostenere e valutare le necessità dei cittadini, concetto che deve indurre tutti verso la protezione dei diritti di uguaglianza e pari dignità sociale più volte richiamata dalla nostra Costituzione, ultimamente da Mons. Mariano Crociata Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana che ha sottolineato il ruolo delle istituzioni sanitarie cattoliche che devono favorire una cura “ più umana della persona ” . 

Sul comportamento del mondo cattolico bisogna riconoscere che è sempre stata data una necessaria, attenta e doverosa risposta cristiana ed un crescente spirito di servizio dalla Chiesa Cattolica in una unità d’intenti notevoli da parte delle diverse gerarchie ecclesiastiche, propensi a scuotere le coscienze considerando ed invitando il popolo cristiano e non cristiano al rispetto della dignità dell’uomo, uno dei pilastri dell’antropologia umana. 

Direi che attualmente non vedo alcuna intenzione né dal Governo né da nessuna parte politica per il problema ! 

Ora in Italia, anche, con lo spending review e con l’obiettivo della crescita “nel rispetto delle compatibilità finanziarie e dei vincoli europei “, il Consiglio dei Ministri del Governo Monti per quanto riguarda gli interventi, in parte, nel campo della sanità, possibilmente riduce, secondo notizie dei mass media, posti letto negli ospedali, gabbando ferocemente, se vero, ancora una volta il mondo della sofferenza e quello civile. 

Questi orribili ed incivili tagli di bilancio sanitari, se veri, verrebbero ri-utilizzati, come avevamo preconizzato e richiesto chiarimenti nelle n/s Petizioni sopra citate nel 2009, nel nome del risparmio e tesi a defraudare il diritto alla vita ed alla salute dei cittadini, restringendo i tempi di degenza, ripeto, nei n/s vituperati ospedali, per fasce dì età ed in qualunque condizione di salute si trovi il paziente. 

Ma quello che impressiona ed indegna molto di più, se tali “regole” vengono applicate su persone indifese, in stato cronico, come su cittadini disabili, in tarda età od in fase terminale ! 

Scrive un mio amico giornalista, del quale per riservatezza non cito l’identità: “intervenuto ad un seminario tenutosi qualche anno or sono in una università cattolica dove si è parlato senza mezzi termini, e la circostanza non ha fatto scandalo data la sede, sul fatto che vi sono dei limiti all’assistenza ed un medico deve stabilire delle precedenze se i mezzi scarseggiano. In altre parole se è posto al cospetto di due malati gravi di cui uno è un quarantenne e l’altro settantenne deve pensare in via prioritaria al primo. Un signore che mi sedeva accanto e soppesando la mia età mi rivolse la parola aggiungendo: caro signore dobbiamo rassegnarci. La morte per i giovani rappresenta un’eccezione e, quindi, dobbiamo cercare di scongiurarla, ma per gli anziani è una regola. Che senso ha lasciare in vita una persona che si sa dovrà comunque morire nel giro di qualche anno con gli scarsi mezzi che disponiamo? Questo è cinismo ? No, mi è stato detto: è pragmatismo.” 

C’è da pensare, da meditare, da rabbrividire: siamo noi nel giusto od “altri” nell’ingiusto ? ma da che cosa è spinto oggi l’homo sapiens ?, ma è la ri-conferma di quanto avevamo preconizzato nella Petizione “budget del ricoverato” ? 

Non ci stanchiamo di rinnovare l’appello al Parlamento Italiano di rispondere alla Petizione n.911 e n.787, dove abbiamo richiesto, ripeto, di conoscere la verità, adottando opportuna vigilanza al fine di garantire ad ogni persona il diritto a continue e specifiche cure fino al compimento naturale della vita dei cittadini . 

Ancora una volta auspichiamo che Loro Signori Presidenti dei Consessi Parlamentari ai quali ci indirizziamo, si facciano carico di questi urgenti e gravi problemi in cui l’opinione pubblica è da tempo preoccupata, invece di formalizzarsi in inutili e dannose litigiosità che non servono né alla politica né ai cittadini, perché la libertà di essi finisce dove comincia il libertinaggio della politica. 

E’ una sintesi di riflessione sul concetto del valore di libertà, di azione, di proposizione, cioè sull’origine della connivenza civile, sul senso della vita, sul rispetto della dignità umana e sul valore della persona . 

Ringrazio, anche a nome della pubblica opinione che anela per una cortese, e non ancora ulteriore mancata risposta ! 

Con deferenti ossequi. 

P.S. Quanto inoltrato ha trovato un silenzio, a tutt’oggi 16 ottobre 2012 ancora in itinere, che non piace alla logica dell’etica pubblica e che ci induce a pensare che stiamo incamminando sulla strada dell’imbarbarimento, inizio della fine della nostra connivenza civile. 

Ricordo che il diritto di Petizione è sancito dall’art. 50 della Costituzione Italiana : “Tutti i cittadini possono rivolgere Petizioni alle Camere Legislative per richiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”. 

Questo diritto spetta a chiunque ( a quivis de populo ), cioè ad ogni cittadino maggiorenne e dovrebbe essere un mezzo di collaborazione di tutto il popolo all’opera legislativa esplicata dalle Camere, perché permette a chiunque di segnalare alle stesse i bisogni, le aspirazioni, le esigenze popolari di carattere generale, affinché le Camere vi provvedano con una legge o che le Petizioni stesse siano abbinate a progetti di legge inerenti la materia . 

Previte


NON SI PUO' DIRE MA A VOLTE ACCADE!!!

«Un uccello canta anche in un bosco di spine» 
(San Francesco di Sales)

http://www.culturacattolica.it
Non si può dire, ma a volte accade.
Non è il caso del giudice Cocilovo. L’ha detto e io gli credo.
Però ho quasi cinquant’anni, da venticinque insegno agli adolescenti e da loro ho sentito tante storie. Storie vere.
Non si può dire, ma a volte accade.
Accade che una ragazzina scopra di essere incinta e, impaurita, non abbia nessun adulto che la sostenga davvero. E allora il consultorio, i medici, il giudice tutelare magari la indirizzano verso la strada più breve. Non ho detto la più giusta. Non ho detto la più indolore. La “convincono” a decidere di far ammazzare il suo bambino. Certo non glielo dicono così brutalmente. Le spiegano che in fondo è stato un incidente e che può capitare, ma che la prossima volta dovrà stare più attenta. Le dicono che quel che ha in grembo bambino ancora non è e che dunque faccia presto. Che è meglio togliersi il pensiero subito, in fretta, prima che da fuori si veda. Da fuori. Dentro però lei la sente la vita che c’è, nuova. Vita che, quasi invisibile, sta comandando il suo corpo.
Non si può dire, ma è così.
Quel che liquidano come “grumo di cellule” è a tal punto una presenza presentissima, che ha bloccato il ciclo mestruale di sua madre. Che le ha reso il seno più turgido. Che la ha fatto venire quel po’ di nausea che sente, quel non so che... 
Non si può dire, ma a volte accade.
Accade che i consultori bypassino la famiglia. Ti vergogni? Hai paura che reagiscano male? Non vuoi parlarne con i genitori? Confidarti e confrontarti con loro? Non c’è problema. Se il problema c’è, te lo risolviamo noi. Ricorriamo al giudice tutelare, lui sa. Ti dirà cos’è bene per te. Si farà aiutare dai tecnici, dagli esperti, vaglierà. Però sappi che alla fine la decisione è la tua.
Non si può dire, ma alle volte accade.
In nome della “salute riproduttiva” non è indispensabile che il bambino che hai in grembo presenti anomalie o malformazioni. Né che tu, madre, sia a rischio di morte. No.
Non si può dire, ma a volte accade.
Accade che sulla scrivania del medico arrivi la perizia-fotocopia della psicologa (sempre uguale, sempre la stessa…), che attesta “un grave disagio a seguito di una gravidanza non cercata”. E’ sufficiente per uccidere un bambino? E’ sufficiente.
Non si può dire, ma accade.
Accade che alcuni ginecologi, per il gran numero di cause intentate ai colleghi (ci sarà un motivo per cui le compagnie assicurative faticano a stipulare polizze con questa categoria di medici, che hanno la responsabilità non di una ma di due vite umane…), spaventati, quando seguono una gravidanza informino i genitori di tutto e a volte anche… di più. Che al minimo sentore di qualcosa che non va prospettino scenari apocalittici. Non sappiamo con certezza, è solo un sospetto, ma suo figlio potrebbe non essere perfetto. Ora la chirurgia neonatale fa miracoli, però l’avvisiamo…
Non si può dire, ma accade.
Io glielo avevo detto, signora. E’ stata coraggiosa, siete stati bravi a portare avanti la gravidanza comunque. Son felice che suo figlio sia sano, ma io, nel caso, l’avevo avvisata che perfetto forse poteva anche non nascere.
Se quel figlio potenzialmente “imperfetto” e invece sano è stato ucciso per eccesso di zelo, pazienza. Io gliel’avevo detto che c’erano solo delle possibilità che non fosse sano. Ha deciso lei, signora. In piena libertà. Guardi, la firma è la sua.
Non si può dire, ma accade.
Accade che i sette giorni dalla richiesta di interruzione che – previsti dalla legge – devono passare perché la donna “soprassieda”, passino. Sì. Lunedì, martedì, mercoledì… Passano. Ma senza la presenza di chi potrebbe (dovrebbe?) sostenere la donna: aiutarla a decidere con cognizione di causa, prospettandole tutte le soluzioni alternative all’aborto. Passati i sette giorni si agisce e si volta pagina. Avanti la prossima.LEGGI TUTTO