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mercoledì 6 giugno 2012

MIO CARO ENRICO, HAI SBAGLIATO A PARTECIPARE AL BILDERBERG, OGGI I POPOLI HANNO GLI OCCHI PIU' APERTI!!!!


Tra Bilderberg e cospirazioni: a cosa mira l’èlite

InGlass-Steagall su giugno 6, 2012 a 8:39 AM
Enrico Letta si è sentito in dovere di motivare le ragioni della partecipazione al meeting Bilderberg dello scorso fine settimana, riportiamo le sue parole pari pari dal suo profilo pubblico su Facebook.

“Niente cospirazioni, non c’è una piovra soffocante” – si giustifica Letta – ma già dalle sue parole si intuisce il modus operandi di questi gruppi.
Si mettono insieme persone importanti della politica, delle istituzioni, della comunicazione e della finanza, nel Comitato di direzione – così come indicato sul sito ufficiale, cui vi rimandiamo http://www.bilderbergmeetings.org/governance.html – figurano nomi altisonanti del mondo degli affari: David Rockefeller, il Presidente di Goldman Sachs, quello di Axa, e quelli di Deutsche Bank AGBarclaysLazardAlcoaRoyal Dutch Shell, etc…

Al meeting vengono discussi i temi dettati dall’agenda che i padroni di casa del Bilderberg ‘consigliano’, così che tutti si sentano importanti e coinvolti nel perseguire certi obiettivi.

C’erano persino rappresentanti dell’opposizione siriana e russa, guarda caso…
Da questi dettagli si capisce la loro agenda: in presenza di una gravissima crisi finanziaria internazionale, anziché affrontare il tema con una soluzione vera, si intende creare una situazione di caos geopolitico, così da alimentare le tensioni e generare conflitti bellici:si osservino le frizioni che si stanno creando con la Russia, la Siria e l’Iran.
Il punto è che gli organizzatori di meeting come Trilateral e Bilderberg non controllano tutto, ma agiscono per garantire una politica “comune” per influenzare le èlite nelle scelte di governo.
Il problema è la loro politica, che la facciano attraverso la Bilderberg o in altro modo.
Pertanto, per tornare a Enrico Letta, è evidente che la sua sfera di influenza adesso è chiara ed esplicita con la partecipazione al meeting.
Il numero 2 di un partito, il PD, che aspira a tornare al Governo del Paese, è anche l’uomo che più di altri si distingue per le liberalizzazioni a tutto campo in Italia, appena pochi mesi fa proponeva il banchiere Profumo alla guida del Governo, è dunque una figura politica che va di diritto ascritta alla fazione liberista.
Le parole di Letta lasciano senza risposta: le cose che si sono detti a porte chiuse avranno avuto a che fare con l’indirizzo delle politiche energetiche e finanziarie?
E quando Letta interverrà su questi temi in Italia con quale voce parlerà?
Rappresenterà gli interessi della base popolare che lo ha eletto o riporterà il pensiero ‘condiviso’ ed eterodiretto che raccomanda sempre la stessa ricetta a ogni paese: privatizzare, liberalizzare, aprirsi al commercio internazionale?
E poi non ci convince nemmeno che voglia liquidare la cosa con una semplice battuta sulle fantasie di chi vedrebbe complotti ovunque.
Non siamo così sciocchi da credere che i complotti si facciano al chiuso di stanze di albergo.
Pensiamo piuttosto che sia evidente che l’Euro è stato costruito per falcidiare le economie degli stati sovrani così da indurle giocoforza a ricercare una unione superiore, pretendendo una ‘volontaria’ cessione di sovranità da parte dei paesi in gravissima crisi economica.
D’altronde Letta non si accorge nemmeno che il popolo è soffocato da una piovra finanziaria, e sicuramente negli incontri a porte chiuse gli squali della finanza hanno bell’e apparecchiato la tavola, mettendo i popoli alla fame.

Lasciamo pure che i liberisti intavolino i loro progetti irresponsabili.

Per contro con NOBIGBANKS siamo impegnati a Salvare la gente e Riformare la finanza.
Continua la campagna di raccolta firme per Glass-Steagall, vi invitiamo a diffonderla e socializzarla tra i vostri contatti: http://www.firmiamo.it/nobigbanks
Salviamo la Gente. Riformiamo la finanza.
Questi alcuni tra i commenti più recenti che accompagnano le firme:
Separare le banche è una buona iniziativa, però quà serve una cosa + rapida vista la situazione, tipo organizzare manifestazioni di protesta con molta gente a Roma. Primo P.

Senza questa separazione dal tunnel non si esce! Maria Grazia

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