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martedì 3 aprile 2012

NESSUNO HA IL CORAGGIO DI TOCCARE I POTERI FORTI! SANTORO,TRAVAGLIO DOV'ERANO NEGLI ULTIMI 20 ANNI? ED OGGI DOVE SONO E CON CHI STANNO?




 di Paolo Barnard  03.04.2012
Avere finalmente una prova inoppugnabile che Michele Santoro è un falsario da voltastomaco è un fatto di nessun interesse per me o per i pochi italiani che ancora usano la propria testa. Era scontato per noi. Scontato non lo è, purtroppo, per milioni di persone che la testa non sanno usarla quel tanto che basta a pensare che se è vero che in Italia c’è il Regime della Tv che affonda le sue lugubri radici nella partitocrazia da 40 anni, come diavolo ha fatto il Santoro a stare ‘libero’ in quella Tv per oltre 20 anni?
Dio santo, far ragionare il popolo italiano delle belle anime è più disperante del tentativo di far passare un esame di semeiotica a un setaccio. Quando scrissi che Marco Travaglio era entrato in Tv esattamente sette settimane dopo aver dichiarato che “chiunque sta in televisione oggi ha il guinzaglio. Anche i più bravi da qualche parte il guinzaglio ce l’hanno”, e quando dissi che delle due l’una, o Regime e guinzagli erano magicamente scomparsi dall’Italia in quelle sette settimane dopo 40 anni, oppure Travaglio ha il guinzaglio, non si scappa - credete che una sola bella anima abbia acceso l’encefalo? (*A Marco Travaglio: piantala, tu usciere neoliberista da sempre, di tentare ora di travestirti da simpatizzante del popolo sofferente solo perché senza il Caimano ti sono crollate le vendite, e hai fiutato che nelle strade serpeggia la furia e chissà mai che domani non ci si debba sdoganare come anti-Monti sul filo di qualche pedata operaia nel sedere.)
Ma al dunque. Lo stile Santoro nelle tematiche di critica al Neoliberismo che sta da 35 anni mangiando vive le dignità di milioni di famiglie, i loro destini e i nostri diritti, è un cliché stantio: il buon Ruotolo in collegamento con cuffie e microfono, e il lavoratore che sbraita l’ingiustizia dagli schermi del nostro. Cioè, agli sfigati vengono concessi i 5 minuti di gloria così che poi al bar del paese possano dire “Fulvio! eri in Tv!”, poi il villano si accomodi, e a seguire i pontificanti in studio. Fine della storia. Null’altro, zero.
No, sul serio: il mondo in 35 anni ha subito la più devastante controriforma dei ‘rentiers’ Neolibrali, Neomercantili e Neoclassici della storia moderna (Prof. Parguez et al.), un cataclisma che ha causato il disastro finanziario e di sofferenze di cui tutto il mondo parla (30 milioni di disoccupati in UE, dati FMI), con rapine da capogiro (“The Predator State” Prof. Jamie Galbraith), col “più grande trasferimento di ricchezza dal basso verso l’1% elitario della storia umana” (Prof. Warren Mosler), con la distruzione della democrazia parlamentare in 27 Stati europei (“The Lisbon Treaty”, On. Jens-Peter Bonde), e della sovranità monetaria in 17, e su cui si sono espressi intellettuali di statura Nobel come Akerlof, Krugman, Stiglitz, oltre a migliaia di pubblicazioni accademiche – il tutto in precipitoso peggioramento – e Michele Santoro non ha mai dedicato un solo minuto di giornalismo a tutto ciò oltre ai baffi di Ruotolo e ai due strepiti dell’operaio di turno. Non importa se ci stanno distruggendo a milioni, lui non si muove da lì. E peggio: non si è mosso dal paradigma “la colpa è di Berlusconi” per 18 anni. Mentre coloro che lui non menziona mai ci massacravano.
Ma le belle anime diranno che forse non sa, forse non lo hanno aggiornato. Oggi sa. Al Summit MMT di Rimini, dove cinque fra i più autorevoli e coraggiosi economisti del mondo hanno spiegato per 20 ore l’entità di quel crimine globale e come uscirne (MMT), Santoro manda una sua aiutante con le telecamere. Hanno filmato, e soprattutto intervistato i cinque accademici. Cioè: hanno avuto in una sintesi pronta all’uso la verità sulle sofferenze disperate di quegli operai, sulle nostre, sulla morte della democrazia costituzionale, e su come aiutarli e aiutarci CONCRETAMENTE con una rivoluzione economica che poggia sulle spalle dei massimi giganti dell’economia del XX secolo, da Robinson a Keynes, e da Innes e Lerner a Minsky e Godley. Erano verità di una potenza immane, erano urgenti, ma soprattutto esse svelavano con scientificità accademica il disegno criminale di Barroso, Von Rompuy, Draghi, Monti, Goldman Sachs, l’Opus Dei e complici, dandoci i mezzi per VERAMENTE AIUTARE le grida di quegli operai e delle loro famiglie. Per tutti noi. Per l’Italia.
Mi hanno appena comunicato che Michele Santoro non trasmetterà mai quelle interviste, mai. Le farà perire nel cassetto. Fine.
Michele Santoro, sei disgustoso. Sei un falsario complice morale di criminali. Tu, come tutti i giornalisti che scientemente occultano la salvezza per milioni di esseri umani, sei corresponsabile di ogni morte, di ogni sofferenza, di ogni scempio umano che il progetto Neoliberale, Neoclassico e Neomercantile ha causato e causerà. E lo sei per denaro e per ambizione.
Agli spettatori esultanti di questo individuo: fate pena.
E come ho scritto nel penultimo articolo sul tradimento degli intellettuali, la cosa più grave signor Michele è che tu ci hai ingannati molto peggio dei baciapile alla luce del sole come Fazio o Floris. Tu eri di sinistra, ora sei regime.

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