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lunedì 30 aprile 2012

QUANDO SI RIFIUTA LA CHEMIOTERAPIA E SI GUARISCE DAL CANCRO!



Carlo è un odontoiatra lombardo, ha 42 anni e 3 figli piccoli. Scoprì il metodo Di Bella quando la moglie rischiò di morire, nel 2009, dopo la diagnosi di cancro cerebrale invasivo (astrocitoma anaplastico), lo stesso tumore che stroncò Ted Kennedy... 




di Gioia Locati
Tratto da Il Giornale del 27 aprile 2012
Questa è la storia di un odontoiatra di 42 anni, Carlo, sposato e con 3 figli piccoli, che è riuscito a cambiare il suo destino. Davanti alla malattia della moglie - un tumore al cervello ad alto grado (astrocitoma anaplastico) che l’ha portata in fin di vita - lui si è comportato come il comandante saggio del Titanic (uno che non è mai esistito).
Ha azzeccato la manovra giusta, pur sfiorando l’iceberg letale. “Dovevo salvarla – dice ora che il tumore della moglie si è fermato – Ci tengo però a dire che se lei fosse morta io non sarei affondato: sono molto credente e sono convinto che Dio ci ami profondamente, anche nella malattia”.
Come vi siete accorti del tumore? (lo stesso che stroncò Ted Kennedy)
“Nell’aprile 2009 mia moglie aveva 35 anni, ha avuto un attacco epilettico mentre lavorava. In ospedale le hanno trovato una lesione cerebrale, è stata operata dieci giorni dopo”.
Diagnosi?
“Astrocitoma anaplastico (il cancro delle cellule che sostengono i neuroni) al terzo grado. È un tumore maligno che cresce rapidamente anche se non dà metastasi. Il dramma è che non si riesce a rimuoverlo del tutto perché infiltra i tessuti sani vicini”.
E qual è la cura?
“Radioterapia e chemioterapia prolungate nel tempo, la sopravvivenza a due anni è del 50% a cinque anni del 18%. ”
Come trovarsi l’iceberg a un palmo dalla prua…Che avete fatto?
“Il protocollo prevede 30 sedute di radioterapia e concomitante chemioterapia, si cerca di andare avanti il più possibile, il guaio è stato che dopo tre cicli di chemio mia moglie ha manifestato altissima tossicità al fegato e al sangue: non aveva più globuli rossi e bianchi, né piastrine. Neppure le trasfusioni le davano sollievo. A dicembre è entrata in uno stato cachettico (la condizione del malato terminale)… pensavamo non arrivasse a fine anno…Durante questa mia tragedia non dormivo più, studiavo ogni notte e in ogni pausa del giorno, avrò consultato centinaia di studi e decine di professionisti”.
Dove è approdato?
“Alla terapia Di Bella, innanzittutto: il dottor Achille Norsa ha pubblicato diversi ‘case report’ sui tumori cerebrali, l’ho consultato insieme a Giuseppe Di Bella e a Paolo Lissoni. ”.
Quali effetti ha avuto la terapia Di Bella su sua moglie?
“Ottimi. Oggi, a tre anni di distanza, lavora e si occupa della famiglia come prima di ammalarsi, il suo cancro non è andato avanti, è rarissimo che un tumore cerebrale di questo tipo resti immobile, gli esami però lo provano. Come dicevano i latini contra factum non datur argomentum, ossia, di fronte ai fatti non serve discutere. Quel che ho capito è che non si può pensare di arrestare un tumore senza la somatostatina (soffoca le cellule maligne, togliendo loro il nutrimento dei vasi sanguigni). "
Ha provato a dirlo a un oncologo tradizionale?
“Durante il periodo delle cure i medici degli ospedali mi hanno sempre trattato come un deficiente, ora che vedono mia moglie viva e vegeta tacciono e la guardano come si guarda un fantasma. Ripetevano ‘che queste terapie non servono a nulla’, mentre io dico che se avessero letto Schally, Pollak, Lincoln forse qualche dubbio gli sarebbe venuto. Negli Usa è normale testare i farmaci off label, ossia i medicinali per uno scopo diverso da quello che è scritto sul bugiardino, è il caso della somatostatina e degli inibitori prolattinici usati da Di Bella contro i tumori ma anche di altre sostanze. Là si fa quando le cure tradizionali si rivelano inefficaci, da noi nemmeno è possibile immaginarlo”.
A proposito di altre sostanze, lei non ha curato sua moglie soltanto con il metodo Di Bella. 
“No. Ero deciso a provarle tutte. Ho impiegato anche altri due farmaci non riconosciuti in Italia. Il primo è CRM 197, scoperto dallo scienziato italiano Buzzi, è la parte non tossica della tossina difterica che provoca, nel malato di tumore, una cascata immunitaria (è in corso una sperimentazione in Giappone su donne con tumore ovarico)”.
Il secondo?
E' un oncolitico (‘scioglie’ il cancro), si chiama virus di Newcastle, della famiglia dei virus responsabili dell’aviaria, è un ritrovato di un medico ungherese. In Germania questo prodotto è impiegato nelle cliniche e negli ospedali”.
Quindi ha acquistato i medicinali all’estero. 
“Sì, entrambi. Non solo, ho dovuto anche farli somministrare all’estero, perché in Italia sono farmaci vietati”.
Ma non è rischioso mescolare tutte queste sostanze?
“Certamente bisogna saperle usare, ci vuole un medico esperto. Quanto al mescolarle mi ero informato, sono adatte a sposarsi con la terapia Di Bella e al caso di mia moglie. La mia fortuna è che so leggere bene in inglese”.
Quindi lei non ci sa dire se il tumore di sua moglie si è stabilizzato per il metodo Di Bella o per le altre due terapie. “Francamente no. Ma non mi importa, quel che conta è che lei stia bene e faccia una vita normale”.
Avrà speso un sacco di soldi. 
“Tanti. Sa qual è la tristezza? Che io ho potuto fare tutto questo (tradotto: curare la madre dei miei figli) perché: sono medico, ho studiato e non ho problemi economici, ma gli altri…?”
Per gli altri offre lo Stato…Ma è vero che lei ora fa il consulente gratis?
“E' l’effetto del passaparola, abito in un centro piccolo, ormai ho una discreta competenza sui tumori cerebrali, così la gente viene qui a chiedermi un parere e io per comodità, concentro le consulenze dopo il lavoro. L’ultima ora della giornata la passo così. È il minimo che possa fare dopo quello che ho ricevuto, è il mio modo di aiutare chi sta male”.

APPROFONDISCI:

LE AUTOPSIE RIVELANO CHE I TUMORI…

Ripostiamo per gentile richiesta

di Marcello Pamio – tratto da “Cancro Spa”

Luigi De Marchi, psicologo clinico e sociale, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale, parlando con un amico anatomo-patologo del Veneto sui dubbi dell’utilità delle diagnosi e delle terapie anti-tumorali, si sentì rispondere: «Sì, anch’io ho molti dubbi. Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale»[1].
«Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni – si chiese Luigi De Marchi – in tutto l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell’angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della Medicina ufficiale. Insomma, se fosse il risultato del blocco che l’angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?”.[2]

Con quanto detto da Luigi De Marchi – confermato anche da autopsie eseguite in Svizzera su cadaveri di persone morte non per malattia – si arriva alla sconvolgente conclusione che moltissime persone hanno (o avevano) uno o più tumori, ma non sanno (o sapevano) di averli.
In questa specifica indagine autoptica (autopsie) fatta in Svizzera, ed eseguita su migliaia di persone morte in incidenti stradali (quindi non per malattia), è risultato qualcosa di sconvolgente:

- Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno;
- Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata;
- Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla tiroide.[3]

Con tumore in situ s’intende un tumore chiuso, chiuso nella sua capsula, non invasivo che può rimanere in questo stadio per molto tempo e anche regredire.
Nel corso della vita è infatti “normale“ sviluppare tumori, e non a caso la stessa Medicina sa bene che sono migliaia le cellule tumorali prodotte ogni giorno dall’organismo.
Queste, poi, vengono distrutte e/o fagocitate dal Sistema Immunitario, se l’organismo funziona correttamente.
Molti tumori regrediscono o rimangono incistati per lungo tempo quando la Vis MedicratixNaturae (la forza risanatrice che ogni essere vivente possiede) è libera di agire.
Secondo la Medicina Omeopatica , la “Legge di Guarigione descrive il modo con cui tale forza vitale di ogni organismo reagisce alla malattia e ripristina la salute”.[4]
Cosa succede alla Legge di Guarigione, al meccanismo vitale di autoguarigione, se dopo una diagnosi di cancro la vita viene letteralmente sconvolta dalla notizia del male?
E cosa succede all’organismo (e al Sistema Immunitario) quando viene fortemente debilitato dai farmaci?
Ulteriori dati poco conosciuti

Poco nota al grande pubblico è la vasta ricerca condotta per 23 anni dal prof. Hardin B. Jones, fisiologo dell’Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di cancerologia presso l’Università di Berkeley. Oltre a denunciare l’uso di statistiche falsate, egli prova che i malati di tumore che NON si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o almeno quanto coloro che ricevono queste terapie. [5]
Il prof. Jones dimostra che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le terapie convenzionali mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.[6]

Un’altra ricerca pubblicata su The Lancet del 13/12/1975 (che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi), dimostra che la vita media di quelli trattati con chemioterapia è stata di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 120 giorni.[7]Se queste ricerche sono veritiere, una persona malata di tumore ha statisticamente una percentuale maggiore di sopravvivenza se non segue i protocolli terapeutici ufficiali.
Con questo non si vuole assolutamente spingere le persone a non farsi gli esami, gli screening e i trattamenti oncologici ufficiali, ma si vogliono fornire semplicemente, delle informazioni che normalmente vengono oscurate, censurate e che possono, proprio per questo, aiutare la scelta terapeutica di una persona.
Ma ricordo che la scelta è sempre e solo individuale: ogni persona sana o malata che sia, deve assumersi la propria responsabilità, deve prendere in mano la propria vita. Dobbiamo smetterla di delegare il medico, lo specialista, il mago, il santone che sia, per questo o quel problema.
Dobbiamo essere gli unici artefici della nostra salute e nessun altro deve poter decidere al posto nostro.
Possiamo accettare dei consigli, quelli sì, ma niente più.
I pericoli della chemioterapia

Il principio terapeutico della chemioterapia è semplice: si usano sostanze chimiche altamente tossiche per uccidere le cellule cancerose.
Il concetto che sta alla base di questo ragionamento limitato e assolutamente materialista è che alcune cellule, a causa di fattori ambientali, genetici o virali, impazziscono iniziando a riprodursi caoticamente creando delle masse (neoplasie).
La Medicina perciò tenta di annientare queste cellule con farmaci citotossici (cioè tossici per le cellule). Tuttavia, questa feroce azione mortale, non essendo in grado di distinguere le cellule sane da quelle neoplastiche (impazzite), cioè i tessuti tumorali da quelli sani, colpisce e distrugge l’intero organismo vivente.
Ci hanno sempre insegnato che l’unica cura efficace per i tumori è proprio la chemioterapia, ma si sono dimenticati di dirci che queste sostanze di sintesi sono dei veri e propri veleni. Solo chi ha provato sulla propria pelle le famose iniezioni sa cosa voglio dire.

«Il fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene. L’infermiera che svolgeva tale mansione indossava guanti protettivi perché se soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta a contatto con la sua pelle l’avrebbe bruciata. Non potei fare a meno di chiedermi: ‘Se precauzioni di questo genere sono richieste all’esterno, che diamine sta avvenendo nel mio organismo?’. Dalle 19 di quella sera vomitai alla grande per due giorni e mezzo. Durante la cura persi manciate di capelli, l’appetito, la colorazione della pelle, il gusto per la vita. Ero una morta che camminava».
[ Testimonianza di una malata di cancro al seno ]

Un malato di tumore viene certamente avvertito che la chemio gli provocherà (forse) nausea, (forse) vomito, che cadranno i capelli, ecc.
Ma siccome è l’unica cura ufficiale riconosciuta, si devono stringere i denti e firmare ilconsenso informato, cioè si sgrava l’Azienda Ospedaliera o la Clinica Privata da qualsiasi problema e responsabilità.
Le precauzioni del personale infermieristico che manipolano le sostanze chemioterapiche appena lette nella testimonianza, non sono una invenzione. L’Istituto Superiore di Sanità italiano ha fatto stampare un fascicolo dal titolo “Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici” per tutti gli addetti ai lavori, cioè per coloro che maneggiano fisicamente le fiale per la chemio (di solito infermieri professionali e/o medici). Fiale che andranno poi iniettate ai malati.

Alla voce Antraciclinici (uno dei chemioterapici usati) c’è scritto che dopo la sua assunzione può causare: “Stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità del 50% dei casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni”.[8]

Alla voce Procarbazina (un altro dei chemioterapici usati) c’è scritto che dopo la sua assunzione può causare: “E’ cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione nei feti) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10% di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante”.

In un altro documento, sempre del Ministero della Sanità (Dipartimento della Prevenzione – Commissione Oncologica Nazionale) dal titolo “Linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario” (documento pubblicato dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano) c’è scritto: “Uno dei rischi rilevati nel settore sanitario è quello derivante dall’esposizione ai chemioterapici antiblastici. Tale rischio è riferibile sia agli operatori sanitari, che ai pazienti”.
Qui si parla espressamente dei rischi per operatori e pazienti.

Il documento continua dicendo: “Nonostante numerosi chemioterapici antiblastici siano stati riconosciuti dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) e da altre autorevoli Agenzie internazionali come sostanze sicuramente cancerogene o probabilmente cancerogene per l’uomo, a queste sostanze non si applicano le norme del Titolo VII del D.lgs n. 626/94 ‘Protezione da agenti cancerogeni’. Infatti, trattandosi di farmaci, non sono sottoposti alle disposizioni previste dalla Direttiva 67/548/CEE e quindi non è loro attribuibile la menzione di R45 ‘Può provocare il cancro’ o la menzione R49 ‘Può provocare il cancro per inalazione’”.

Quindi queste sostanze, nonostante provochino il cancro, non possono essere etichettate come cancerogene (R45 e R49) semplicemente perché sono considerate “farmaci”.
Questa informazione è molto interessante.
Andiamo avanti: “Nella tabella 1 [vedi sotto, ndA] è riportato un elenco, non esaustivo, dei chemioterapici antiblastici che sono stati classificati dalla IARC nel gruppo ‘cancerogeni certi per l’uomo’ e nel gruppo ‘cancerogeni probabili per l’uomo’. L’Agenzia è arrivata a queste definizioni prevalentemente attraverso la valutazione del rischio ‘secondo tumore’ che nei pazienti trattati con chemioterapici antiblastici può aumentare con l’aumento della sopravvivenza. Infatti, nei pazienti trattati per neoplasia è stato documentato lo sviluppo di tumori secondari non correlati con la patologia primitiva”.

Tabella 1
Cancerogeni per l’uomo: Butanediolo dimetansulfonato (Myleran) – Ciclofosfamide – Clorambucil – 1(2-Cloretil)-3(4-metilcicloesil)-1-nitrosurea (Metil-CCNU) – Melphalan – MOPP (ed altre miscele contenenti alchilanti) – N,N-Bis-(2-cloroetil)-2-naftilamina (Clornafazina) – Tris(1-aziridinil)fosfinsolfuro (Tiotepa)

Probabilmente cancerogeni per l’uomo: Adriamicina – Aracitidina – 1(2-Cloroetil)-3-cicloesil-1nitrosurea (CCNU) – Mostarde azotate – Procarbarzina

Certamente si tratta di un elenco incompleto perché, sfogliando una trentina di bugiardini di chemioterapici, mancano diverse molecole cancerogene per ammissione stessa dei produttori.
In conclusione, il documento sulle “linee guida” riporta alla voce “Smaltimento”: “Tutti i materiali residui dalle operazioni di manipolazione dei chemioterapici antiblastici (mezzi protettivi, telini assorbenti, bacinelle, garze, cotone, fiale, flaconi, siringhe, deflussori, raccordi) devono essere considerati rifiuti speciali ospedalieri. Quasi tutti i chemioterapici antiblastici sono sensibili al processo di termossidazione (incenerimento), per temperature intorno ai 1000-c La termossidazione, pur distruggendo la molecola principale della sostanza, può comunque dare origine a derivati di combustione che conservano attività mutagena. È pertanto preferibile effettuare un trattamento di inattivazione chimica (ipoclorito di sodio) prima di inviare il prodotto ad incenerimento. Le urine dei pazienti sottoposti ad instillazioni endovescicali dovrebbero essere inattivate prima dello smaltimento, in quanto contengono elevate concentrazioni di principio attivo”.

Queste sostanze, che vengono sistematicamente iniettate nei malati, anche se incenerite a1000°C “conservano attività mutagena”.
Ma che razza di sostanze chimiche sono mai queste?
La spiegazione tra poche righe.

L’amara conclusione, che si evince dall’Istituto Superiore di Sanità, è che l’oncologia moderna per curare il cancro utilizza delle sostanze chimiche che sono cancerogene(provocano il cancro), mutagene (provocano mutazioni genetiche) e teratogene (provocano malformazioni nei discendenti).
C’è qualcosa che non torna: perché ad una persona sofferente dal punto di vista fisico, psichico e morale, debilitata e sconvolta dalla malattia, vengono iniettate sostanze così tossiche?
Questo apparente controsenso – se non si abbraccia l’idea che qualcuno ci sta coscientemente avvelenando – si spiega nella visione riduzionista e totalmente materialista che ha la Medicina , ma questo è un argomento che affronteremo più avanti.

In Appendice sono stati pubblicati alcuni degli effetti collaterali (scritti nei bugiardini dalle lobby chimico-farmaceutiche che li producono) di circa trenta farmaci chemioterapici.
Uno per tutti: l’antineoplastico denominato Alkeran® (50 mg/10 ml: polvere e solvente per soluzione iniettabile che contiene come eccipiente: “acido cloridrico”) della GlaxoSmithKline. “Un alchilante analogo alla mostarda azotata”. Alchilante è un farmaco capace di combinarsi con gli elementi costitutivi della cellula provocandone la sua alterazione.[9]
Dal bugiardino si evince che questa sostanza chimica (usata nei malati tumorali), oltre a provocare la leucemia acuta (“è leucemogeno nell’uomo”), causa difetti congeniti nella prole dei pazienti trattati.
Alla voce “Eliminazione”, viene confermato quanto riportato sopra: “L’eliminazione di oggetti taglienti, quali aghi, siringhe, set di somministrazione e flaconi deve avvenire in contenitori rigidi etichettati con sigilli appropriati per il rischio.
Il personale coinvolto nell’eliminazione (dell’Alkeran) deve adottare le precauzioni necessarie ed il materiale deve essere distrutto, se necessario, mediante incenerimento”.
Incenerimento, come abbiamo letto prima, alla temperatura di 1000-1200 gradi!

La spiegazione è che queste sostanze sono analoghe alle “mostarde azotate”.
Il sito del Ministero della Salute italiano, alla voce “Emergenze Sanitarie”, si esprime così: “Le mostarde azotate furono prodotte per la prima volta negli anni ’20 e ’30 come potenziali armi chimiche. Si tratta di agenti vescicatori simili alle mostarde solforate che si presentano in diverse forme e possono emanare un odore di pesce, sapone o frutta. Sono note anche con la rispettiva designazione militare HN-1, HN-2 e HN-3. Le mostarde azotate sono fortemente irritanti per pelle, occhi e apparato respiratorio. Sono in grado di penetrare nelle cellule in modo molto rapido e di causare danni al sistema immunitario e al midollo osseo (…) che si manifestano già dopo 3-5 giorni dall’esposizione, che causano anche anemia, emorragie e un maggiore rischio di infezioni. Quando questi effetti si presentano in forma grave, possono condurre alla morte”.[10]

Per “curare” il tumore oggi vengono utilizzati degli ‘agenti vescicanti’: prodotti militari usati nelle guerre chimiche.
Anche se la ”guerra al cancro” viene portata avanti con ogni mezzo dall’establishment, ritengo che ci sia un limite a tutto.


Mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno,
neppure se richiesto, un farmaco mortale.
[ Giuramento di Ippocrate ]

Marcello Pamio – tratto da “Cancro Spa: leggere attentamente le avvertenze”

[1] Medicina kaput col mito del placebo?, Luigi De Marchiwww.luigidemarchi.it/innovazioni/educazione/articoli/01_medicinakaput.html
[2] Idem
[3] Conferenza “Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria” del Dottor Gianfranco Domenighetti – già Direttore sanitario del Canton Ticino – tenuta il 22 novembre 2008 al VIII° Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona.
[4] “Approccio metodologico all’omeopatia”, Dottor Roberto Gava, farmacologo e tossicologo, ed. Salus Infirmorum, Padova
[5] “Il tradimento della medicina”, Alberto Mondini
[6] Idem
[7] Idem
[8] Per mutageno si intende ogni agente chimico o fisico che agisce sui cromosomi alterandone l’informazione genetica. Per cancerogeno si intende ogni sostanza capace di produrre il cancro.
[9] Gli alchilanti agiscono direttamente sul DNA di qualsiasi tipo di cellula senza specificità. Possono intervenire sulle basi del DNA oppure rompendo l’intera molecola di DNA o ancora bloccando la trascrizione o la duplicazione. L’azione principale di un alchilante consiste però nel formare un legame trasversale tra due eliche complementari di DNA che porta alla rottura della catena polinucleotidica. Quindi, il DNA viene danneggiato e non è più in grado di duplicarsi e completare la sintesi proteica.
[10] “Mostarde azotate”, “Emergenze”, tratto dal sito del Ministero della Salute http://uc6.asimantova.it/index.php?option=com_content&task=view&id=312&Itemid=54



Consiglio la lettura dell’articolo: Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”

FUKUSHIMA, COSA CI NASCONDONO???



!
di Monica Davis


I leader globali sono in silenzio su una situazione che potrebbe realisticamente trasformarsi in un evento di estinzione globale. La vulnerabilità degli alloggiamenti del reattore di Fukushima, in particolare del reattore 4, sono sull'orlo del collasso totale. Se il tetto del reattore 4 dovesse crollare si sprigionerebbe un quantitativo di radiazioni tali da mettere a repentaglio la vita della maggior parte della popolazione mondiale.


L'edificio del reattore N ° 4 è sull'orlo del collasso.un qualsiasi piccolo terremoto potrebbe trasformarlo in un cumulo di macerie, sono1565 le barre di combustibile nucleare contenute all'interno della piscina che comprendono il 6% di plutonio, un combustibile che ha il potenziale di uccidere 2,89 miliardi di persone. Se crolla questa piscina, come sta affermando il senatore Wyden ultimamente, ci si troverebbe ad affrontare un evento di estinzione di massa senza precedenti.
Tonnellate di acqua radioattiva sono fuoriuscite dalle condutture rotte dell'impianto e sono state riversate in mare ed hanno raggiunto la costa occidentale degli Stati Uniti, mettendo in pericolo la salute umana e l'approvvigionamento alimentare della nazione.
La situazione è talmente grave che molti esperti nucleari si stanno preparando a delocalizzare le loro famiglie per l'emisfero australe.

domenica 29 aprile 2012

ALIMENTAZIONE, LE PROTEINE ANIMALI FANNO MALE, MOLTO MALE....E DIRLO PRIMA???

VISTO CHE HANNO CANCELLATO IL VIDEO, FORSE RECAVA TROPPI DANNI, ECCO UNA SERIE DI LINKS CHE POSSONO "ILLUMINARE" TANTO QUANTO UN VIDEO.
UN CONSIGLIO, PRIMA CHE VENGA "CANCELLATO" ANCHE IL BLOG DI VALDO VACCARO, FATEVI LE STAMPE DI CIO CHE VI INTERESSA E, MEGLIO DI TUTTO, ACQUISTATE I SUOI LIBRI.

24 Giu 2012
Ti premetto che mai ho cominciato io per primo a parlare di veganismo, ma chiaramente, vedendomi mangiare tutto al di fuori di proteine animali, niente caffè al bar, the, dolci, bibite, alcolici, arrivavano domande e battute tendenti all'auto-giustificazione, al rimprovero e alla derisione. GIUDICE ... Si capisco il lato etico, ma uccidere le BESTIE, è un male necessario per la sopravvivenza del genere umano. .... GLI EX FANNO SEMPLICEMENTE CADERE LE BRACCIA ...
23 Giu 2012
Il mio amico pero' mi scongiura di non parlare più delle proteine animali nella alimentazione come male supremo, anzi di non parlarne proprio. Non mi e' rimasto che rispettare la consegna. Un silenzio di tomba, sinistro e ...
15 Nov 2011
LE PROTEINE ANIMALI FANNO MOLTO PIÙ MALE DELLO STESSO MERCURIO Se uno chiede il mio... La gente fa fatica a capire che siamo ciò che mangiamo e che le proteine animali fanno male. Del resto ognuno ha le ...
27 Giu 2012
Ognuno si faccia le sue convinzioni in modo libero, cosciente ed indipendente, senza farsi condizionare da niente e da nessuno, e tantomeno da teorie terroristiche che fanno acqua da tutte le parti. ..... L'uomo per stare bene ha bisogno di poche proteine, pochi grassi, poca B12, poco ferro, poco selenio, etc.; se si esagera, si sta male ed è per questo che siamo degli animali frugivori in quanto la frutta ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno in piccole quantità che sono le ...

31 Ott 2010
Le proteine animali poi fanno male persino sotto gli 11-25 grammi, in quanto costringono sempre i reni a produrre ammoniaca-tampone, che produce odore di ammoniaca nelle urine, e presenza di alti valori di creatina nel ...
23 Giu 2012
Ma parlare di proteine, vitamine, sali minerali, pretendendo di essere da esempio e da faro indicatore, richiede studio e aggiornamento. HAI SUDDIVISO IL TUO BESTIARIO IDEOLOGICO IN 5 PUNTI. Non capirmi male.
22 Ago 2010
Tu stesso, nel pormi la domanda centrale della tua mail, non mi fai in realtà una domanda ma esordisci con una affermazione dogmatica e perentoria, chiamando le proteine animali importantissime per la rigenerazione delle fibre muscolari, ed eventualmente da ... La proteina non fa proteina, il latte non fa latte, il fegato non fa fegato, i muscoli non fanno muscoli, lo sperma non fa sperma, il sangue non fa sangue, e non esito a dire che vitamina non fa vitamina.
04 Lug 2012
IPOTESI ED INTERROGATIVI NON FACILI SULLE CAUSE DEL PROBLEMA. Parallelamente è stato seguito da un omeopata che gli ha consigliato una dieta. priva di zuccheri, ricca di verdure e cereali integrali e con poche proteine. animali (perlopiù pesce). Al momento ... GLI INTERVENTI ALLA CIECA NON FANNO PARTE DEL BAGAGLIO CULTURALE IGIENISTICO. L'idea che una ...male, ma la conseguenza e il sintomo di qualcosa a monte che lo ha prodotto.
26 Giu 2012
La gente si spaventa per una fragola o per un melone, temendo allergie e chissa' cos'altro, ma non batte ciglio per i cadaveri di animali in vasetto o in amalgami ed omogeneizzati. ... Amici e parenti credono di essere depositari di sapienza e di saggezza ed elargiscono consigli su quanto la carne faccia bene, e su quanto sia rischioso togliere proteine ad un bambino in fase di crescita. ... Quando gli ho detto cosa mangiava mio figlio, c'è proprio rimasta male. Non si ...
05 Feb 2012
“La carne fa male non perché gli animali non sono più allevati allo stato brado, ma perché l'alimento carneo è incompatibile con i processi biochimici dell'essere umano, che è per natura fruttariano”. ... “A tal proposito vale la pena di ricordare che le scorie accumulate dagli alimenti troppo rcchi di proteine come la carne, oltre ad acidificare il sangue, sono causa di tutte le manifestazioni uricemiche, di obesità, diabete, calcolosi, reumatismo, nevralgie, dispepsie, ...
06 Gen 2011
Nono quesito, proteine vegetali e animali. Un altro quesito è sul perché la proteina animale fa male mentre quella vegetale no. In fondo qualsiasi ..... Le scelte si fanno sui principi basilari e non sui dettagli. I cibi si scelgono in ...
16 Ago 2010
Quando la mancanza di sangue è grave può essere indispensabile l'aggiunta per alcuni periodi di proteine animali super-concentrate, tipo pappa reale, polline, zuppa di capra, zuppa di pollo, cozze, ostriche, agnello o fegato di manzo biologico. L'imbarazzo di spiegare una defezione verso il campo .... per i farmaci e i vaccini (e in effetti i farmaci e i vaccini, in ultima istanza fanno male a tutti, se escludiamo il farmaco di emergenza temporanea della sala operatoria).
04 Lug 2012
dalle proteine animali mangiate fino a. gennaio, per ben 36 anni della mia vita. ... deve acidificare andando oltre la barriera dei 24 grammi di proteine al giorno. Non deve causare leucocitosi digestiva e ... Quanto alla logica delle vaccinazioni prima o dopo, non aspettarti mai. risposte legiche dalla sponda medica monatta. Non esistono logiche ma soltanto. ipotesi terroristiche e tecniche della paura. Male hai fatto a subire la. malvagita' e il cinismo di quel medico ...
09 Apr 2010
Le proteine animali, nel corpo umano, non vengono assimilate ma provocano solo reazioni leucocitosiche, stimolanti e dopanti, perché il corpo umano non è assolutamente un corpo consuma-proteine, ma un corpo consuma-zuccheri naturali. Il nostro motore è eminentemente... A parte le particolari conformazioni corporali, fisiologiche e psicologiche, ci sono incontrovertibili fatti biochimici che fanno da pilastri alle nostre affermazioni, Basti citare l'assoluta scarsità di ...
23 Apr 2011
Le proteine animali, col perverso gioco della putrefazione intestinale, fanno da ulteriori lanzichenecchi nei riguardi dei villi. Questi sono i veri ... e col mondo animale. DORMIRE MALE PORTA A SERIE CONSEGUENZE ...
13 Feb 2012
“Premesso che parlar male del vino suona già di provocazione, manca solo tirar via l'orgasmo e la fica, e poi chiudiamo baracca e burattini”, commenterebbe il gran mattacchione Lino Toffolo. Un saio marrone, un cilicio e ..... Chiaro poi che cole e bevande ad alto contenuto di acido fosforico fanno aumentare ulteriormente la perdita di osseina. LE ARRINGHE DEL PROFESSOR CANNELLA “Mangiate carne! Consumate proteine animali!”, arringava il professor Carlo ...
07 Apr 2010
C) quella della scarsa presenza di acido cloridrico nello stomaco umano, e quindi difficoltà di disgregare le proteine animali, mentre tale presenza acida nei carnivori-onnivori è 10 volte più intensa. Ci sono stati nella preistoria e nella storia dell'uomo ..... Come al solito le cose rubate fanno male due volte, alla prima vittima che è la mucca e il suo vitellino, e alla seconda vittima che è il cucciolo dell'uomo. La latteo-globulina è la più allergenica proteina del latte, e non ...
23 Gen 2011
Carne ogni 15 giorni va bene, come fanno loro in famiglia, dove mangiano molto pesce fresco..... Perché ha scoperto strumentalmente che la frutta sta sui punti massimi della scala vibrazionale, e tutte le proteine animali stanno invece nei bassifondi dei non-cibi, dei cibi ladri, dei cibi defraudanti, ovvero sotto i 3000 Angstrom, mentre il corpo umano vive sano sui 6500 Angstrom, e si rivitalizza ... La domanda di rito quando uno sta male è, non a caso, la seguente: ...
30 Mar 2010
I medici sono stati ammaestrati a dire che persino 6-7 giorni di digiuno fanno male alla salute. Trattasi chiaramente di atteggiamento folle e ... ma mangia male, e così via. - 6 - - A) Proteine animali (carni, pesce, latticini e uova) ...
30 Mar 2010
Perché hanno un alto valore destabilizzante verso l'Impero del Male, verso la coalizione maligna dei fabbricanti di prodotti sbagliati e del vasto indotto industriale, commerciale e politico che essi hanno generato intorno a sé. .... Esattamente il contrario di quanto fanno le proteine animali (carne, pesce, latticini e uova) che sono alcaline in partenza e acidificano poi pesantemente il tubo gastrointestinale e il sangue, rivelando così tutta la loro incompatibilità e precarietà ...
08 Set 2010
Ora io inizio a stare veramente male. Anche perché, con ... Occorre divorziare dalle proteine animali e convertirsi al cibo umano. La strada della ... 2) Eliminare da cantina e dispensa ogni traccia di prodotti animali. 3) Svuotare ...
25 Dic 2011
perché l'organismo umano necessita di proteine animali e le risparmio la cantilena sul ferro eme e non eme. A Gennaio devo rifare tutte le analisi per controllare ma previa ripresa della dieta "normale" con carne, pesce ecc.
23 Feb 2012
La pizza che mangio una volta la settimana mi fa male? Caprino e ricotta è meglio non ...Ottime anche le “pizza-potato” non sbucciate che fanno in America nelle pizzerie, con patate giganti tagliate a metà e scavate per far posto a materiale saporito stile pizza. PREAMBOLO DIGIUNISTICO ... Primo, devono essere compatibili col nostro corpo vegano-fruttariano, e pertanto restano escluse le proteine animali, e le piante velenose o indigeste. Secondo, devono essere ...
31 Mar 2010
Quelli la pensano magari in quel modo, ma fanno male i loro calcoli. ... L'uomo che ha il suo latte di donna col solo 4-5 percento di proteine? ... Le proteine animali che acidificano e ossidano moltiplicando radicali liberi?
19 Feb 2011
Pian piano che il lettore si inoltra nella lettura, comincio a parlare degli effetti delle proteine animali. E comincio a dire ... A casa dei miei, non trovi cassette di mele, di arance o kiwi, tutte cose che fanno malissimo. Trovi però freezer colmi di poveri conigli, con pezzi di cadavere assortiti un po' ovunque, pendenti dal soffitto, nei frigoriferi o sull'affettatrice. Non abbiamo messo in conto il masochismo, la voglia della gente di autopunirsi e di farsi del male. Scusa lo sfogo.
04 Giu 2011
Facendo delle ricerche, avevo già capito che il carnelattismo mi faceva male, ma saltuariamente consumavo delle proteine animali. Da quasi un anno, grazie alle tue preziose informazioni, sono riuscita ad eliminare del tutto ...
06 Mar 2011
Ma cos'è poi che frega l'uomo e lo fa stare male? Già ho scritto articoli globali tipo “La salute umana parte dal colon”, spiegando i meccanismi perversi che, partendo dai cibi sbagliati (carni, pesci, uova, formaggi, proteine animali, bevande farabutte) e dagli stress micidiali del ... Per il freddo non c'è molto che possiamo fare, se non imitare gli uccelli migratori che da sempre, con le loro ali piumate, si fanno migliaia di kilometri verso le zone più riscaldate e soleggiate.
27 Nov 2009
Anche il dr Mercola, che sembra un paladino della salute e fornisce tante utili informazioni, propone diete zeppe di proteine animali, tipo uova crude di galline alimentate con erba, tipo carne di manzi alimentati con erba. .... Trattato male in continuazione, con cibi sbagliati che mai dovrebbero essergli proposti, e che invece fanno sistematica parte del menù di una umanità accecata dalla diseducazione, dalla cattiveria, dalla supponenza, dalla violenza verso il debole, ...
27 Lug 2010
Ma, quando si tratta di progredire nel cammino, consiglia di eliminare prima gli starches (amidi) rispetto alle proteine animali. Anche la Kousmine ..... E non fanno male, se non sono stimolanti della peristalsi. Lo consiglia ...
04 Ago 2010
Un autentico agguato alla salute, condotto in piena regola e legge da una formidabile coalizione del male. Diciamo pure che di sport attivo ne .... Tutti sappiamo ormai a memoria che lo zucchero e il sale fanno malissimo. Ma nessuno pare ancora in grado .... Ma se devo fare una scelta, butterei tutte le proteine animali e manterrei della pasta integrale cotta al dente, con del pomodoro crudo, anticipata da bel piatto di insalata verde. Il pane poi, quando è integrale, coi ...
28 Feb 2011
La sottigliezza pubblicitaria sta sì nel parlar male dei vegetali, ma da parte dei vegetariani. ...Nemmeno lo zucchero, il the, il caffè, le mentine, i panettoni e le merendine, fanno male, sempre e solo apparentemente. ... disbiosi intestinale creata dai batteri putrefattivi (bacteroides, bacillus suispestifer, helicobacter pylori, bacillus enteridis, bacillus Breslay, bacillus streptococcus bovis, prione mucca pazza, salmonella) provenienti esclusivamente dalle proteine animali.
16 Feb 2011
Le diete completamente prive di proteine animali non rispettano né il vincolo dei macronutrienti, né quello di una facile autogestione. Vediamo i punti che sottolineano come una dieta priva di proteine ... Per esperienza personale ho seguito una decina di amici vegetariani-vegani per circa 20 anni, notando come siano invecchiati abbastanza male e, chi 20 anni fa sportivamente mi precedeva, ora mi segue. Non è una statistica, ma un dato su cui riflettere. Mangiare ...

VERTICE NATO, PIANO DI EVACUAZIONE DI CHICAGO??

Prossimo vertice NATO: che cosa succede a Chicago?

Il governo si prepara segretamente ad evacuare Chicago durante il vertice NATO
"Rifugi pronti" preparati per i residenti
Steve Watson & Paul Joseph Watson
PrisonPlanet
E' trapelata una direttiva rilasciata alla Croce Rossa che rivela che il governo federale ha preparato piani per evacuare Chicago durante il vertice NATO.
Una e-mail inviata ai volontari della Croce Rossa nell'area di Milwaukee rivela che che il vertice della NATO a maggio potrebbe "creare disordini o altri incidenti di sicurezza nazionale".
"Alla Croce Rossa americana nel sud-est del Wisconsin è stato chiesto di tenere pronti un certo numero di rifugi  in caso di evacuazione di Chicago," dice l'e-mail, che era trapelata alla CBS News

PIERO OSTELLINO: IL GOVERNO MONTI SI ISPIRA A "UN REGIME TOTALITARIO DI SOCIALISMO REALE"



(di Gennaro Malgieri su L’Occidentale del 27-04-2012) 
Il governo dei tecnici, sceso in cinque mesi a livelli di impopolarità imbarazzanti posto che era stato chiamato a raddrizzare i conti economici del Paese, si affida all’ultima risorsa disponibile da parte di coloro che falliscono la missione che si sono data o che gli è stata assegnata. Mostrare indifferenza per i bisogni della gente e caricare la comunità nazionale di pesi tali da essere insopportabili. Chi non si adegua ne subirà le conseguenze. E’ l’anticamera dello Stato di polizia. Ed ha perfettamente ragione Piero Ostellino nel sostenere che il governo Monti si ispira ad “un regime totalitario di socialismo reale”. Non diversamente, nella sostanza, di quanto avveniva nella Ddr, al netto delle brutalità del regime, com’è ovvio.

L’editorialista ed ex-direttore del Corriere della sera ha affidato la sua denuncia di liberale indignato al Foglio ed ha rincarato la dose in un’intervista a Libero nella quale, tra l’altro, sostiene: “Io lavoro per il Corriere e in cambio del mio lavoro percepisco uno stipendio. Se alla fine del mese mi mancano i soldi, non vado dall’amministratore a chiederne altri, me li faccio bastare. Il governo, se a luglio scopre che quanto ha incassato con l’Imu non basta, aumenta la tassa. E’ una cosa giuridicamente improponibile, politicamente vergognosa. E moralmente è una schifezza”.

Ineccepibile. Così come la sua denuncia più “politica”. Ostellino, infatti, rincara la dose e dice: “Quello che sta succedendo in Italia è che, per via fiscale, ci stanno requisendo le libertà civili. Hanno cominciato coi rendiconti bancari: ogni anno le banche manderanno i rendiconti di ciascun italiano all’Agenzia delle entrate. Ora ci sono controlli sulle utenze telefoniche. Questa è un’invasione nella vita degli italiani”.